Le origini dello stile coloniale sono da collocare tra il XVII e il XVIII secolo, ovvero il periodo delle colonizzazioni imperialistiche. Lo stile si caratterizza per la presenza al suo interno di vari elementi appartenenti alla nazionalità dei colonizzatori europei e dei paesi colonizzati fuori dai confini europei. I coloni hanno trapiantato nei paesi colonizzati la loro moda riguardo all’arredamento che inevitabilmente è andata a fondersi con il tipico arredamento degli autoctoni, oltre alle varie esigenze climatiche.
Lo stile coloniale non interesso solo l’arredamento ma anche l’architettura, un esempio è la particolare cittadina di George Town in Malesia in cui ancora sopravvivono resti dell’antico dominio inglese.
Leggi anche: George Town, un frammento della Malesia dal fascino coloniale contaminato dalla Street Art
Tra le varietà di stili i più conosciuto sono quello americano e quello orientale. Il primo è legato alla colonizzazione inglese del Nord America che quindi mostra i chiari tratti anglosassoni. Si preferiscono in questo caso mobili massicci e senza decori superflui, che miravano alla praticità e alla funzionalità piuttosto che all’eleganza. Si parla quindi di atmosfere rustiche che piano piano divennero più raffinate.
Lo stile coloniale orientale invece è proprio dei paesi come Cina, India e Indonesia, nato anche questo dalle contaminazioni occidentali ma con esiti diversi da quello americano. Uno degli elementi principali che caratterizzano questa variante orientale sono senza dubbio le stoffe e i tessuti pregiati dell’est che sono andati ad impreziosire con decori e colori lo stile europeo. Un occhio di riguardo quindi allo stile e all’eleganza piuttosto che alla funzionale e la praticità.
Il materiale più usato è sicuramente il legno, essendo anche al tempo il più reperibile, in America troviamo la quercia, l’acero, il noce, il ciliegio, mentre in oriente il teak, il bambù e il palissandro.
I mobili che non possono mancare in una casa in stile coloniale sono sicuramente il letto a baldacchino, le cassettiere, le credenze e sedie dagli schienali alti. Per le stoffe invece si useranno lino e velluto se ci si ispira allo stile coloniale americano, oppure seta e cotone per lo stile orientale. Tra i colori dominanti ci sono il marrone del legno e tutte le sue sfumature, il bianco dei tendaggi e il giallo coloniale.
Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici.
Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)
GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE
La tua opinione per noi è molto importante.
Tra gli arredi che non dovrebbero mai mancare in un’area relax esterna rientrano le poltroncine…
All’interno di una casa non può mancare una zona dedicata completamente alla lavanderia, con tutti…
L’aspirapolvere è un elettrodomestico che ci aiuta a mantenere la pulizia delle nostre case. Negli…
L'arredamento degli ambienti è un'arte che va ben oltre la semplice disposizione di mobili e…
Se ami gli spazi ariosi, luminosi e distensivi, la soluzione dell'open space con living è…
L'illuminazione del giardino non è solo una questione di funzionalità, ma anche di creare un'atmosfera…