Nel centro del Monte Feltro, nelle Marche, ecco il giardino d’artista di un grande pittore di giardini.
Ci troviamo nelle Marche precisamente al centro del Monte Feltro in un bellissimo borgo del 1500 di pietra autentico. Qui sorge la residenza e il giardino/orto di un pittore di giardini Antonio Saliola. Il pittore vive in due dimore separate, due casette in pietra soprannominate una la foglia, dove vive la sua compagna, e il foglio dove vive Saliola.
Il pittore grande conoscitore di giardini, ha voluto realizzarne uno reale che si potesse definire giardino/orto, per richiamare alla mente i ricordi d’infanzia legati all’orto, alla casa materna e alla parte fantastica e romantica della fanciullezza libera tra la natura.
Il pittore definisce il suo giardino come una piccola prigione dorata, da intendere non come un castigo, bensì come un luogo privato dove incontrare i propri pensieri e le proprie emozioni. Come vuole la sua formazione professionale il giardino nasce da una concezione pittorica, Saliola infatti lo intende come un vero e proprio quadro.
Il giardino è composta da più stanze o quadri: c’è la stanza dell’accoglienza, la stanza dell’orto, quella del giardino, dei bossi, la sala della cortesia. Salendo al piano superiore si trova la stanza del comignolo con l’albero e la stanza del paesaggio. Questo luogo si snoda in un itinerario artistico complesso, ma con una precisa visione.
L’orto si arricchisce di piante officinali, carciofi, patate, melissa e pomodori, e la bellezza delle rose colorano il verde del giardino.
Si arriva alla stanza dei bossi, che richiamano alla mente forme metafisiche e misteriose. Il bosso viene usato nei giardini perché queste forme rendono più elegante il paesaggio, vengono usate per le siepi formali, basse e alte. Inoltre il bosso, come afferma il pittore, nella pittura metafisica è un paradiso della mente.
Salendo si trova la stanza del comignolo, qui il pittore ha costruito un muro per contenere la scarpata, però per non renderlo un semplice muro lo ha decorato con una finestra e una porta. Il muro così si è trasformato in una casetta a ridosso delle rocce dotata di un comignolo al centro dal quale sorge un alberello, di nuovo un elemento che dimostra l’estro artistico del pittore.
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La settima ed ultima stanza è quella del paesaggio dove si può ammirare una meravigliosa vista della Val Marecchia.
Il pittore per creare il suo orto giardino artistico ha adoperato gli stessi meccanismi della pittura, solo che per una usa pennelli, tele e colori, per il giardino invece crea usando fiori, cespugli e piante. Questo progetto lo ha portato a scoprire la coralità del lavoro, collaborando con i giardinieri, al contrario della pittura che è un fatto solitario tra pittore e tela.
Se vuoi scoprire ulteriori dettagli sul meraviglioso giardino d’artista di Antonio Saliola, guarda il video che ti proponiamo, in collaborazione con Case design e stile.
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