Petrella Guidi è uno dei tredici castelli del vicariato di Sant’Agata Feltria, un piccolo borgo medioevale del 1200 davvero meraviglioso. Proprio qui, tra le pietre del castello e la roccia del paesaggio sorge il giardino di Petrella Guidi.
I proprietari del giardino hanno deciso di vivere in questo borgo, ricostruendo quello che era il paesaggio, tenendo sempre presente la natura di questi luoghi. Il giardino di Petrella Guidi, con alle spalle la Val Marecchia, rispecchia l’atmosfera magica del borgo fatta di pietra e di verde.
Nella progettazione di un giardino spesso si imprime il proprio carattere, mentre in questo caso i due proprietari sono stati rispettosi del valore naturale del luogo e della natura. Protagonista è anche la pietra che è il vero telaio del giardino, i rampicanti decorano le mura e piccoli dettagli significativi ne costituiscono l’atmosfera sognante.
Ogni giardino che si rispetti ha un orto e anche in questo caso non può mancare! La vera bellezza di questo orto è che si affaccia proprio sulla valle, offrendo un panorama da mozzare il fiato. Inoltre si trova proprio a ridosso della casa, così che basta allungare la mano per cogliere gli ortaggi freschi dal terreno. Salvia, zucchine, fiori di zucchine, melanzane, insalata, così poco spazio ma così tanti ortaggi.
Il giardino comprende anche un roseto, composto da esemplari da collezione, le rose di napoleone, del ‘600 e ‘700, una vera e propria mostra a cielo aperto di pezzi unici.
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Il giardino si sviluppa lungo tutta la scarpata che porta a valle, ma non è sempre stato così, anzi. Prima al suo postosi trovava una discarica enorme, la terra infatti è stata setacciata con cura dando vita poi al giardino che ora si può ammirare.
La scarpata è caratterizzata da un terreno ripido che è stato intervallato da una serie di terrazze tra un piano e l’altro. In totale sono 3 mila metri quadrati di terreno recuperato, a cui è stata ridata vita dopo l’abbandono.
Una parte del giardino è dedicata anche agli hobby all’aria aperta, con sdraio e tavoli per ospitare amici e parenti, o dove potersi rilassare in compagnia di un libro. Qui l’unico rumore che c’è è quello dell’acqua che scende da una piccola cascata, creando una sinfonia che sembra nascere dall’insieme di più strumenti musicali.
Il nome del borgo Petrella Guidi, nasce dal signore che abitava la torre, Guidi, che secondo la leggenda aveva nascosto un tesoro sotto le sue mura. Il giardino è proprio nato grazie all’intervento degli operai che, intenti a cercare il tesoro, hanno creato scavando i ripiani sullo strapiombo.
Una delle chicche di questo giardino è sicuramente l’ultima rosa bianca coltivata dall’ultimo Zar di Russia Nicola II, arrivata nelle Marche con la proprietaria di origine russa.
Se vuoi scoprire ulteriori dettagli sul meraviglioso giardino di Petrella Guidi, guarda il video che ti proponiamo, in collaborazione con Case design e stile.
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