Non appena il ranch Neverland andò sul mercato per la prima volta, in seguito alla morte del suo proprietario, il Re del Pop Michael Jackson, venne stimato il suo valore di 100 milioni di dollari. Una cifra esorbitante ma che rispecchiava non solo il valore alla tenuta californiana di 10 mila metri quadrati a Los Olivos, ma anche la storia di ascesa e declino del suo proprietario. Ora però la casa ancora sul mercato vinmessa in vendita per 31 milioni di dollari, un grande sconto per il ranch!
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Nata come Sycamore Valley Ranch
Michael Jackson, scomparso nel 2009 all’età di 50 anni, ha risieduto nella enorme proprietà per 15 anni. L’acquistò nel 1987, ma la storia di questo ranch risale a dieci anni prima quando l’imprenditore immobiliare William Boe si innamorò di questo bellissimo posto incastonato tra le colline e vicino alla costa, a pochi chilometri da Los Angeles. Qui vi costruì un’enorme magione con magnifici gradini, un lago artificiale, ponti, ruscelli, e case per gli ospiti. Gli diede il nome di Sycamore Valley Ranch e vi si trasferì con tutta la sua famiglia. Una volta completata l’opera di costruzione della tenuta in stile Tudor, l’imprenditore la mise in vendita e fu proprio Michael Jackson ad acquistarla per 19,5 milioni di dollari.
Neverland di Michael Jackson
Il Re del Pop apportò alcune modifiche alla struttura, aggiungendo una stazione ferroviaria con treno a vapore, un cinema, una pista automobilistica, una sala giochi, un parco giochi con una ruota panoramica, svariate giostre e uno zoo personale. Infine cambiò il nome in Neverland, L’isola che non c’è lo scenario incantato delle avventure di Peter Pan a cui Jackson ha sempre detto di ispirarsi.
Nel 1993 Jackson aprì le porte della sua tenuta per la prima volta alle telecamere di Ophra Winfrey in cui mostrava tutti i suoi averi. La diretta raggiunse numeri da record con oltre 100 milioni di telespettatori.
Questo luogo incantato però, come lo vedeva il suo proprietario, si macchiò di una terribile lettera scarlatta quando Jackson venne accusato di abusi da due giovani ragazzi che passavano spesso molto tempo a Neverland.
In seguito alle accuse, la casa diventa maledetta e Michael Jackson per riabilitare il suo nome e quello di Neverland decide di realizzare un documentario per la TV inglese, Living with Michael Jackson del 2003. Ma il documentario non sortì l’effetto desiderato, anzi il contrario, così l’artista decide di fare altri due documentari ambientati nel ranch: Take Two: The Footage You Were Never Meant to See e Private Home Movies.
Inseguito alle accuse e alle perquisizioni Michael non si sentiva più a casa sua a Neverland e così decise di abbandonare la casa nel 2005 per trasferirsi a Bahrein, poi a Las Vegas e infine di nuovo a Los Angeles.
Il ranch rimase disabitato e abbandonato finchè non venne venduto nel 2008 per 35 milioni di dollari alla Colony Capital, una compagnia alberghiera. Ne è ancora la proprietaria insieme alla famiglia e ripresenta l’immobile sul mercato ad un valore molto inferiore di quella iniziale di 100 milioni di dollari, ovvero 31 milioni di dollari.
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