Cosa è “Paesaggio”?
Tutti noi almeno una volta ne abbiamo pronunciato la parola: pa-e-sag-gio ad esempio: <<sto ammirando un paesaggio incantevole>> o più semplicemente << che bel paesaggio!>>… ma a cosa ci riferiamo veramente? Come potremmo spiegarlo o raccontarlo a chi non è lì con noi in quel momento?
Scoprirete che per fortuna non ci verrà concessa una sola risposta ma ce ne sarà una per ogni concezione, capace di cogliere le varie sfumature di quel mondo verde fatto di cultura, architettura, arte, luoghi, società, identità, storia, stratificazioni, scienza, ambiente, leggi,.. ma anche di rispetto, tutela e lungimiranza.
Non a caso nel non troppo lontano 2000, la Convenzione Europea del Paesaggio dedica tutto il primo articolo alla definizione generale di esso: <<Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni;>> (da art. 1a Definizioni, Capitolo l Disposizioni Generali, Convenzione Europea del Paesaggio, Firenze,20 Ottobre 2000).
Già questo giustifica quanto il paesaggio sia una componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni e di come la loro diversità sia fondamento della loro identità.
Un tema che attraversa la storia e non avrà mai fine.
La comparsa stessa della questione paesaggio racchiude già in sé l’essenza stessa di paesaggio, infatti ponendoci la domanda ne materializziamo il bisogno di identificare in una parola ciò che nel profondo di noi stessi già in qualche modo ri-conosciamo. Proprio come quei filosofi ellenici per cui ciascun uomo porta dentro di se un’anima che conserva il ricordo di ciò che ha veduto e ha conosciuto prima di incarnarsi in un corpo umano. Scrittori come Wordsworth e pittori come Cèzanne, che nella storia hanno sentito il desiderio di immortalarlo, di descriverlo, di raccontarlo. Naturalmente, come già accennato, questo è solo un punto di vista.
Un tema, diverse declinazioni:
La tematica apre un vasto campo di investigazione ed ogni risposta rifletterà diverse sfere declinabili nei diversi ambiti della nostra vita; ed ecco che parleremo di paesaggi nel mondo, di come apprezzarli, di architettura e cultura dei luoghi diversi, e quindi di come questo possa essere occasione di viaggio per noi, di arricchirci di conoscenza di profumi, colori e sapori di terre vicine e lontane, di architetture verdi di epoche passate o salti nel futuro nei luoghi urbani dal design d’avangarde o magari di come noi stessi, nel quotidiano, possiamo crearci un piccolo angolo verde di paradiso e perché no… praticare tecniche ecosostenibili!
Il bello dell’architettura è che si rifà ad un proprio linguaggio specifico fatto di segni, materia, di pieni e di vuoti, di forme e geometrie, di logiche importanti e sottili che dialogano tra loro e si mettono al servizio dell’individuo, del cittadino, della società, sviluppando un’armonia attraverso le diverse componenti; e perciò un linguaggio comune comprensibile in tutte le lingue del mondo.
Questo studio è affidato ad una figura professionale: l’ architetto paesaggista.
Cosa un paesaggio può raccontarci:
Scoprire di come anche il semplice passeggiare per una strada possa rivelarci delle sorprese e riferirci degli indizi precisi forse un po’ celati di come quella stessa strada poteva apparire secoli fa e di come quel dettaglio poteva, magari, riferirsi o essere collegato ad uno schema più ampio.
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