Chi l’ha detto che Parchi e Giardini d’inverno non possano essere visitati? Che non possano regalare altrettante “meraviglie” rispetto alle stagioni più calde? Proviamo a fare un viaggio alla scoperta dei più bei parchi e giardini d’inverno! Siete pronti? Basta coprirsi un po’ e si parte!!!
E’ incredibile come la percezione delle cose cambi. Considerate ad esempio un parco, in cui vi recate abitualmente, vi sembra di conoscerlo bene, eppure se facciamo attenzione, esso non è mai lo stesso. Eraclito filosofeggiando, ci spiegava come lo stesso Sole che vediamo sorgere e tramontare tutte le mattine non fosse mai lo stesso del giorno prima. E con esso il tempo, la luce, la natura viva. Aggiungete a questo scenario un po’ di quella nebbiolina invernale, la brina ghiacciata sulle foglie, la terra fredda e dura sotto i piedi e, perché no, un po’ di soffice neve. Ed ecco palesarvisi davanti agli occhi un paesaggio invernale ,magico e pieno di sorprese (già, sorprese e scoprirete perché).
E’ proprio così, la natura ci fa regalo del passare delle stagioni mostrandoci sempre un nuovo volto. Ed è così che nel silenzio ovattato di un parco possiamo scoprire delle piacevoli sorprese. Gli agenti atmosferici e la vegetazione contribuiscono a crearci delle prospettive. Ad esempio la nebbia trattenuta da un gruppo di conifere può involontariamente suggerirci di prendere una direzione piuttosto che un’altra che rimane meno visibile al nostro occhio. Oppure un semplice percorso in terra battuta al disotto di un pergolato in legno che rimane più accessibile rispetto ad un altro ricoperto di neve. Questi sono degli elementi che influiscono sul nostro “passeggiare”. E che ci aprono gli occhi su visuali che ci svelano delle piccole sorprese. Come una statua od un particolare elemento decorativo prima nascosto dalla vegetazione.
Anche i semplici caducifoglie possono sfoggiare la particolarità dei loro tronchi, che siano tortuosi come un Salix, o lisci e maculati come un Platanum. O ancora i tronchi chiari sfrangiati in poetici nastri di Betula. L’inverno è la stagione che mette in risalto le strutture dei corpi vegetazionali, sia presi come singoli esemplari, sia in una composizione di gruppo arboreo o schermate vegetali.
Qui entrano in scena gli architetti del paesaggio che come direttori d’orchestra progettano con maestria e sensibilità spazi verdi. Attraverso un susseguirsi di scorci, visuali, punti d’interesse, volumi diversi, i pieni e i vuoti. Seguendo tonalità di verde che si alternano al colore del cielo brumale, che ritmano il nostro passaggio e si svelano poco a poco.
Sebbene la terra intorno a noi possa sembrarci apparentemente spoglia e silenziosa. Sotto di essa si nasconde in realtà un incredibile tesoro di bulbi e semi preziosi. Che assopiti nel loro letargo, si stanno preparando per sbocciare in un gran trionfo di colori e profumi in primavera! Ed ecco che con questa consapevolezza, quella terra spoglia assume un altro valore. Feconda della sua natura si prepara ad essere palcoscenico di un teatro che riserva spettacoli tutto l’anno… lo spettacolo del paesaggio!
Prendere occasione di uscire e visitare parchi e giardini anche d’inverno può rivelarsi affascinante e molto piacevole. Per fare un break all’aria aperta e, per i più temerari del freddo, della sana attività fisica all’aperto!
Non potevamo non passare in rassegna alcuni dei tanti parchi e giardini italiani ed esteri che l’atmosfera brumale rende ancora più interessanti. Ciascuno con le sue peculiarità geografiche, architettoniche, ambientali. Ogni parco è un luogo che rispecchia perfettamente la storia che nel tempo lo ha compiuto.
Arte Sella Valsugana, Trentino. Le emozioni e l’amore per l’arte e la natura hanno dato vita ad una Manifestazione d’Arte Contemporanea, riconosciuta a livello internazionale in cui artisti da tutto il mondo creano opere di landart direttamente sul sito.
Parco del Valentino, Torino. Rappresenta il primo grande parco pubblico della città di Torino. Sulla scia dei lavori di ampliamento di Parigi voluti da Napoleone III, di grande rilevanza il borgo storico, visitabile, costruito al suo interno.
Giardini della Mortella, Ischia. Disegnati dall’estro dell’inglese Russel Page, visitarli e scoprirli nella loro incantevole versione invernale, la pergola della tea house, il giardino orientale, le grafiche sagome dei bambù. Una visita alla scoperta di un paesaggio d’inverno carico di suggestioni inaspettate e poetiche.
Giardini Botanici Hanbury, Ventimiglia. Thomas Hanbury, la passione per la botanica lo spinse ad adeguare il giardino alla tendenza neo-mediterranea con lo studio degli accostamenti cromatici e la rivisitazione del disegno formale.
Oasi Zegna Alpi Biellesi Piemonte. Situata in area montana nel Biellese, nasce dalla visione dell’industriale Ermenegildo Zegna che, a partire dagli anni Trenta, realizzò un’imponente opera di valorizzazione sociale e paesaggistica implementata da Pietro Porcinai e di recente da Paolo Pejrone. Uno splendido esempio di mecenatismo ambientale.
Zentrum park Paul Klee, Berna, Svizzera. Un museo firmato Renzo Piano, dedicato al grande artista in cui l’edificio è in perfetta sintonia con il suo intorno, le colline, da cui ne deriva il singolare disegno.
Richmond Park, Londra, UK. Il più grande dei Royal Parks è una riserva naturale Nazionale e sito di ricerca scientifica e Area Europea Speciale di Conservazione. L’occasione per entrare direttamente in contatto con la natura. Tra le tante attività green, passeggiate a cavallo, bike, escursioni nella wildlife a due passi dalla capitale londinese.
Cairngorms National Park, Scozia. Terra di paesaggi aspri e allo stesso tempo emozionali. Pieni di pathos, rocce scolpite dal vento e alberi verdi che svettano e sembrano toccare i cieli bassi scozzesi. Tante le cose da vedere e le attività proposte, sport acquatici, sci, golf e per i più spericolati bungee jumping!
Kenrokuen Garden, Kanazawa, Ishikawa, Giappone. Uno dei giardini di epoca medioevale più belli del Giappone. Tramandato di generazione in generazione fino ai giorni nostri. Il nome Kenrokuen significa avente i sei fattori, cioè le sei caratteristiche che riproducono un paesaggio nel giardino. Un esempio della straordinaria bellezza artistica curata in ogni minimo dettaglio. Affinché ogni punto del giardino regali una visuale piacevole e detentiva. Tutti gli elementi sono in equilibrio e sintonia con il luogo. Bello in tutte le stagioni e magico sotto una soffice coltre di neve.
Central Park New York, USA. Non c’è bisogno di presentazioni per il capolavoro urbano di F. L. Olmsted. Progettato nel pieno centro di Manhattan fu il primo grande polmone verde d’America. Un parco pubblico di grande interesse paesaggistico. Un esempio affermato di come gli spazi verdi urbani migliorino la qualità delle nostre vite metropolitane.
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