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Come pianificare progetti di ristrutturazione efficienti: i migliori strumenti da utilizzare

Quando si avvia un progetto di ristrutturazione, la differenza tra un’esperienza fluida e una caotica si gioca tutta sulla pianificazione. Avere una visione chiara, sapere cosa fare e quando, scegliere gli strumenti giusti: tutto questo può influire direttamente sul risultato finale. Non è solo questione di estetica o funzionalità, ma di ottimizzazione delle risorse, dei tempi e della comunicazione con i professionisti coinvolti.

La buona notizia è che esistono strumenti pratici che semplificano ogni fase. Alcuni aiutano a coordinare le attività, altri a gestire i documenti tecnici o monitorare i costi. Questa guida ti accompagna passo dopo passo, illustrando le azioni chiave per organizzare un progetto edilizio in modo efficiente.

Definire gli obiettivi del progetto

Chiarire fin da subito cosa si vuole ottenere permette di evitare cambiamenti costosi a lavori avviati. Vale la pena sedersi, carta e penna (o foglio digitale) alla mano, per fare un elenco delle modifiche desiderate. Voglio solo rifare il bagno? Ristrutturo tutta la zona giorno? Serve più luce naturale o più spazio di archiviazione?

Una volta elencate le esigenze, si può passare alla stima del budget. Non serve calcolare ogni dettaglio in questa fase, ma stabilire un tetto massimo aiuta a mantenere il progetto sotto controllo. Anche le priorità contano: se il tetto ha bisogno di interventi urgenti, può essere saggio iniziare da lì prima di pensare ai pavimenti in parquet.

Infine, va deciso quali ambienti della casa verranno coinvolti. Ogni area ha caratteristiche, tempi e costi diversi. Capire il perimetro del progetto è fondamentale per il passo successivo.

Creare un piano dettagliato

Un piano chiaro mette ordine nelle idee e aiuta a comunicare meglio con architetti, artigiani e imprese. Questo documento, anche semplice, dovrebbe contenere una timeline con le fasi previste e i tempi stimati, insieme alla lista dei compiti da assegnare. Meglio ancora se supportato da strumenti digitali che permettono di modificare facilmente i materiali utilizzati.

Durante la stesura del piano, capita spesso di dover aggiornare file PDF contenenti misurazioni, preventivi o planimetrie. In queste situazioni è utile poter modificare testi e immagini nel PDF direttamente online, senza bisogno di scaricare programmi. Questa flessibilità consente di mantenere tutto allineato, anche quando le informazioni cambiano rapidamente.

Infine, è utile scegliere un’app di gestione progetti per monitorare l’avanzamento dei lavori. Ce ne sono molte, da quelle gratuite alle soluzioni più professionali. L’importante è che permetta di visualizzare le attività, assegnare responsabilità e ricevere notifiche su eventuali ritardi.

Selezionare i materiali e i fornitori

La scelta dei materiali incide sia sull’estetica finale che sulla durata degli interventi. Conviene prendersi il tempo necessario per confrontare opzioni diverse, valutando non solo il costo, ma anche la resa nel tempo, la manutenzione richiesta e l’impatto ambientale.

Per fare scelte informate è utile consultare riviste di settore, visitare showroom oppure richiedere campioni. Anche leggere le recensioni online di chi ha già utilizzato certi prodotti può offrire spunti interessanti. I fornitori non sono tutti uguali: alcuni offrono assistenza, altri solo la vendita. Verifica sempre i tempi di consegna e le politiche di reso.

Quando si scelgono i professionisti da coinvolgere, meglio basarsi su raccomandazioni affidabili o su portali certificati. Chiedere preventivi a più imprese aiuta a capire l’andamento dei prezzi e, soprattutto, a evitare sorprese.

Gestire la documentazione

Una parte spesso sottovalutata riguarda la gestione di tutti i documenti legati al progetto. Planimetrie, preventivi, contratti, certificazioni: tenerli sparsi in email, cartelle diverse o versioni cartacee può creare confusione e perdite di tempo. Centralizzare tutto in formato digitale è un primo passo utile.

In questo contesto, strumenti che permettono di aggiornare direttamente i file PDF si rivelano molto pratici. Ad esempio, quando si ricevono nuove indicazioni da un tecnico o si modificano dettagli di un preventivo, è utile poter intervenire sul documento originale senza doverlo ricreare da capo. Salvare ogni versione aggiornata in cloud permette inoltre di condividerla rapidamente con tutti i soggetti coinvolti.

Archiviazione ordinata significa anche poter recuperare con facilità documenti già firmati o richieste specifiche. Questo aiuta a rispettare tempi e accordi, evitando fraintendimenti.

Monitorare e adattare il progetto

Nessun piano è immutabile. Anche i progetti più precisi possono incontrare variazioni lungo il percorso. Per questo è utile dedicare momenti periodici al controllo dell’avanzamento lavori. Osservare se le fasi stanno procedendo come previsto, verificare la qualità degli interventi e confrontare i costi effettivi con quelli previsti sono attività che aiutano a mantenere il progetto allineato agli obiettivi.

In alcuni casi sarà necessario rivedere la timeline o sostituire materiali non più disponibili. L’importante è agire tempestivamente. Avere una visione aggiornata consente di prendere decisioni consapevoli, senza rincorrere gli eventi.

La comunicazione gioca un ruolo fondamentale. Rimanere in contatto con chi esegue i lavori, ricevere aggiornamenti e fornire feedback riduce errori e malintesi. Oggi, grazie ai canali digitali, è possibile farlo anche da remoto, mantenendo sempre il controllo.

Controllare i dettagli finali e valutare i risultati

Una volta terminati i lavori principali, il progetto non è ancora davvero concluso. È il momento di passare alla verifica di ogni intervento eseguito. Questo controllo non deve essere superficiale: anche piccoli difetti o dimenticanze possono creare fastidi a lungo termine. Ad esempio, controllare l’allineamento delle piastrelle, la corretta installazione delle prese elettriche o l’assenza di infiltrazioni può prevenire problemi futuri.

È utile compilare un elenco delle lavorazioni effettuate e spuntare una a una le verifiche, coinvolgendo anche il tecnico o l’impresa che ha eseguito i lavori. In caso di difetti o lavori incompleti, è importante farli presente tempestivamente, in modo che rientrino nei tempi previsti per le eventuali correzioni.

Terminato il controllo, si può passare a una valutazione complessiva. Il progetto ha rispettato i tempi e il budget? I risultati corrispondono alle aspettative iniziali? Raccogliere queste informazioni aiuta per eventuali progetti futuri e fornisce feedback preziosi per migliorare il processo.

Pianificare una ristrutturazione in modo efficace richiede metodo, strumenti e capacità di adattamento. Ogni fase, dalla definizione degli obiettivi alla gestione del cantiere, contribuisce al risultato finale. Integrare soluzioni digitali non solo semplifica il lavoro, ma consente anche di risparmiare tempo e risorse.

Scegliere gli strumenti giusti fa la differenza. Che si tratti di gestire il progetto, coordinare i fornitori o tenere traccia della documentazione, esistono soluzioni pensate per semplificare il lavoro e aiutare a raggiungere il traguardo con meno stress. Organizzazione e flessibilità restano le parole chiave per affrontare ogni intervento con maggiore sicurezza.

Articolo realizzato in collaborazione con Optimamente.

Scarabeo Ceramiche conquista quattro iF Design Award 2025 per l’eccellenza nell’arredo bagno

Scarabeo Ceramiche, azienda di riferimento nel settore dell’arredo bagno Made in Italy, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento internazionale aggiudicandosi ben quattro iF Design Award 2025, tra i premi più ambiti nel panorama del design industriale. I prodotti GUSTAV, LAILA, SESTO e PICTURE + SKINNY sono stati premiati per il loro design innovativo, la qualità costruttiva e la capacità di ridefinire l’esperienza dello spazio bagno.

Innovazione e design premiati a livello internazionale

Gli iF Design Award, istituiti nel 1953, rappresentano un sigillo di qualità riconosciuto a livello globale nel campo del design. Ogni anno, una giuria internazionale composta da esperti valuta migliaia di candidature provenienti da tutto il mondo, premiando le soluzioni più innovative ed esteticamente distintive. L’assegnazione di quattro riconoscimenti a Scarabeo Ceramiche conferma l’impegno dell’azienda nella ricerca e nello sviluppo di prodotti in grado di unire funzionalità ed estetica.

I prodotti vincitori:

GUSTAV – Una soluzione minimalista e versatile per bagni di piccole dimensioni e spazi open-space. Realizzato in metallo, è disponibile in una vasta gamma di colori coordinati con i lavabi e i sanitari Scarabeo.

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LAILA – Un sistema modulare per l’arredo bagno che combina una struttura tubolare in metallo con mensole e cassetti in legno o ceramica, offrendo oltre 100 configurazioni possibili.

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SESTO – Una consolle dal design essenziale, con struttura in metallo satinato e superfici personalizzabili, ideale per bagni contemporanei e ambienti sofisticati.

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PICTURE e SKINNY – Una collezione di mobili da bagno versatili, con strutture metalliche che accolgono specchi, mensole e contenitori, disponibili in diverse dimensioni e finiture.

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Un successo che conferma il valore del Made in Italy

“Questi riconoscimenti sono la testimonianza della nostra passione per il design e della volontà di innovare costantemente il settore dell’arredo bagno” – ha dichiarato Giampaolo Calisti (CEO di Scarabeo Ceramiche). “Siamo orgogliosi di vedere i nostri prodotti premiati a livello internazionale e di poter offrire soluzioni che combinano estetica, qualità e funzionalità 100% made in Italy.”

Con questa affermazione di eccellenza Scarabeo Ceramiche continua a distinguersi come punto di riferimento nel design dell’arredo bagno, portando avanti una tradizione di ricerca e innovazione riconosciuta nel mondo.

Vasca da bagno freestanding: stili e forme per una zona relax ideale

La vasca da bagno, a differenza della doccia, ha sempre avuto il suo fascino. Grande e avvolgente è il sogno di tutti quelli che tornano a casa dopo una lunga e stressante giornata, per concedersi del sano relax completamente immersi in un bagno caldo e profumato. Le cose migliorano poi quando si parla di una vasca da bagno freestanding che domina lo spazio in modo elegante e raffinato, con un tocco retrò.

Vasca da bagno freestanding, protagonista del bagno

Il bagno, del resto, è una delle stanze più importanti della casa e nel tempo ha acquistato sempre più valore grazie ad elementi di arredo che puntano a design ricercati ed eleganti o soluzioni innovative. Per quanto riguarda la vasca da bagno, non tutti possono godere della sua comodità e raffinatezza. Le sue dimensioni precludono questa gioia a molti che devono scegliere, volenti o nolenti, una pratica doccia salvaspazio. Per chi invece ha lo spazio necessario per ospitare una vasca da bagno le soluzioni tra cui scegliere sono davvero infinite.

Mentre prima si preferivano modelli più tradizionali, come le vasche da incasso o ad angolo, oggi la tendenza è cambiata. Sono sempre di più le scelte orientate verso soluzioni più eccentriche, innovative e dal tocco vintage: la vasca da bagno freestanding ne è un esempio.

Questo modello può essere posizionato ovunque nella stanza perché non ha bisogno di una parete di appoggio. Chi sceglie una vasca freestanding sa che sarà la protagonista indiscussa dell’ambiente bagno. Sono dei veri e propri oggetti di design che creano un ambiente davvero suggestivo.

Il fatto di non dover essere appoggiata obbligatoriamente ad una parete, lascia molta libertà nello scegliere il suo posizionamento all’interno della stanza. In molti casi l’estetica suggerisce di posizionarla al centro del locale. Il trend del momento è quello di installare la vasca freestanding anche all’interno di camere da letto spaziose, dando vita ad una vera e propria suite.

Le vasche freestanding possono essere di varie forme: chi preferisce uno stile moderno sceglierà forme squadrate o irregolari; chi ama lo stile minimal ma avvolgente preferirà forme ovali e morbide; chi invece ha un debole per lo stile retrò non potrà non amare una vasca da bagno classica, con tanto di piedini che riportano subito la nostra mente a scene di vita lontane.

Vasca da bagno freestanding stile retrò

Lo stile classico assicura un’eleganza senza tempo, trovando la sua collocazione anche in un bagno contemporaneo. Con lo spopolamento dello stile vintage applicato all’home decor, anche il bagno ne subisce il fascino, vestendosi di sanitari retrò ma al passo con i tempi. Questo stile conferisce grande importanza ad un elemento in particolare: la vasca.  La vasca retrò si ispira allo stile liberty e al design Art déco, ma sa coniugare le linee sinuose e leggere di design con la praticità e il comfort. Ne è un esempio la vasca vintage (ad link) di Scarabeo Ceramiche, un elemento di arredo che esalta le forme e le impreziosisce con dettagli unici e di grande classe, come i piedini e la rubinetteria. Fa parte della collezione Castellana che comprende anche modelli di lavabi e sanitari che si ispirano alla tradizione semplice e preziosa. La forma ovoidale delle vasche di un tempo crea un’atmosfera romantica, calda e sognante che renderà il vostro bagno una vera oasi di pace per ristorare corpo e mente.  

vasca da bagno freestanding
Vasca da bagno freestanding di Scarabeo Ceramiche

Vasca freestanding stile moderno

Oltre allo stile vintage, molto apprezzato è lo stile moderno che concepisce la stanza da bagno come uno spazio dedicato al benessere personale. Non si parla più di una semplice stanza di servizio della casa, ma di un ambiente ben studiato e abbellito da un design accattivante. La vasca freestanding è perfetta anche per un bagno moderno, di forma ovale o squadrate, accompagnata da sanitari e lavabi dai tratti futuristici e ben delineati. Se posizionata al centro della stanza riuscirà a darle carattere e stile.

vasca da bagno freestanding
pixabay.com

Vasca da bagno freestanding stile minimal

Lo stile minimal riduce i decori, le forme e i colori a vantaggio di linee semplici e pulite di grande eleganza. Pochi elementi compongono un bagno minimal, distraendo il meno possibile l’attenzione dal contesto generale. Si concede un po’ di movimento con l’accostamento di colori, spesso bianco, nero o grigio, così da conservare le forme pulite senza rinunciare allo stile.

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Poltroncine da giardino: alcuni consigli per scegliere quelle giuste

Tra gli arredi che non dovrebbero mai mancare in un’area relax esterna rientrano le poltroncine da giardino. Disponibili in tantissimi modelli, stili, colori e materiali, sono fondamentali non solo per rilassarsi su morbidi cuscini e conversare con amici e parenti, ma anche per arricchire di stile l’outdoor, esaltandone il carattere country, minimal, shabby, tradizionale e via dicendo.

Scegliere le poltrone giuste potrebbe risultare meno facile del previsto. Non è infatti sufficiente soffermarsi sull’aspetto estetico, ma è indispensabile prendere in considerazione anche altre caratteristiche, come le dimensioni e i materiali.

In questo articolo vi forniremo alcuni utili consigli per scegliere le poltrone o i divanetti da giardino perfetti per completare con gusto il vostro outdoor.

Decidere dove posizionarle

Le poltrone da giardino possono essere posizionate sotto un pergolato o un gazebo, su una veranda, al centro del giardino, vicino a uno dei muri dell’abitazione, ecc. Decidere in anticipo dove posizionarli, ossia dove realizzare l’area relax, è fondamentale per individuare subito i modelli più adatti.

La posizione scelta permetterà infatti di valutare in modo oggettivo lo spazio disponibile, l’esposizione alle intemperie e il contesto nel quale dovranno essere inserite; tutti elementi che risulteranno utili per definire le dimensioni massime, i materiali da prediligere, lo stile e il colore dominante.

Misurare lo spazio disponibile e definire le dimensioni massime

Dopo aver deciso dove posizionare la nuova zona relax, è necessario munirsi di un metro e misurare lo spazio disponibile.

Naturalmente, la zona identificata non ospiterà esclusivamente le poltroncine da giardino, ma accoglierà anche altri elementi, come tavolini, caminetti a bioetanolo, vasi con fiori e piante, pouf, ecc. Per questo motivo, il nostro consiglio è quello di prendere un foglio e riportare su di esso, in scala, le dimensioni che dovrebbe avere l’area relax, tenendo conto di eventuali rientri, alberi o ostacoli che potrebbero limitare lo spazio totale.

Fatto questo, si può realizzare un rapido schizzo che consenta di definire gli ingombri di tutti gli arredi che andranno a costituire l’area relax, a cominciare, naturalmente, dalle poltroncine.

Decidere in anticipo se dovranno rimanere sempre all’esterno o se verranno riposte

Alcuni preferiscono creare un’area relax fissa, da utilizzare nel corso di tutto l’anno solare; altri invece puntano ad avere uno spazio da sfruttare esclusivamente durante la bella stagione. C’è poi chi tira fuori poltroncine e tavolini solo quando ha degli ospiti o desidera concedersi un bagno di sole e di riposo nel proprio outdoor.

Stabilire in anticipo come si intende “vivere” il proprio salotto esterno è di fondamentale importanza per scegliere gli arredi più adatti; mentre chi vuole avere sempre a disposizione le poltrone all’aperto dovrebbe puntare su modelli in grado di resistere ottimamente a vento, sole, freddo, pioggia, neve, grandine, vento e sbalzi di temperatura, le persone che preferiscono mettere via tutto dopo ogni utilizzo dovrebbero optare preferibilmente per poltroncine e arredi leggeri, facili da spostare e non troppo ingombranti.

In base al tipo di utilizzo previsto, sarà necessario optare per poltroncine da giardino realizzate con materiali differenti.

Poltrone da giardino

Scegliere uno stile ben definito

Le poltroncine da giardino devono essere funzionali e resistenti, capaci di rispondere al meglio a specifiche esigenze di utilizzo e, possibilmente, comode. Oltre a questo, devono essere anche esteticamente gradevoli e in grado di valorizzare e armonizzarsi con l’ambiente circostante e gli altri complementi d’arredo.

Per raggiungere un risultato davvero soddisfacente, è consigliabile scegliere in anticipo lo stile di base dell’area relax. Partendo da questo, risulterà più semplice decidere se acquistare poltroncine da giardino classiche o di design, dalle linee morbide e arrotondate o più rigide e squadrate, semplici o arricchite con originali dettagli.

Per fare solo qualche esempio, se si desidera dare vita a un outdoor in stile minimal, si potranno scegliere poltrone, divani e pouf da esterno con struttura in alluminio dalle linee pulite e cuscini squadrati; mentre per un ambiente industrial sarà possibile acquistare poltroncine o divanetti in legno di pino, completati con morbidi cuscini bianchi, grigi o dai colori più vistosi.

Divanetto o poltroncine?

In commercio si trovano sia poltroncine da giardino sia divanetti a due o più posti. Decidere per l’uno o l’altro è una scelta di gusto, ma anche di spazio. Se l’area relax è molto piccola e dalla forma irregolare, potrebbe risultare preferibile arredarla con due o più poltroncine, da posizionare ad esempio ai lati di un tavolino. Laddove invece si avesse molto spazio a disposizione, via libera a divanetti da due o più posti, eventualmente abbinati a pouf e poltrone.

Per donare più movimento al salottino all’aperto, è possibile abbinare divani e poltrone che abbiano strutture simili, ma colori differenti. Ad esempio, si potrebbe optare per un divano con struttura in rattan grigio da abbinare a poltroncine in rattan bianco o beige, oppure per un divano in legno di acacia chiaro con corda e cuscini neri e poltrone con struttura in legno d’acacia, ma corda e cuscini grigio chiaro o bianco.

Articolo redatto con l’assistenza di Leroy Merlin.

Come arredare la zona lavanderia nella propria abitazione

All’interno di una casa non può mancare una zona dedicata completamente alla lavanderia, con tutti gli elementi necessari per riuscire a svolgere le principali attività come stirare, lavare, asciugare gli abiti e appenderli. Arredare una zona lavanderia nella propria abitazione richiede però un’attenzione specifica a diversi aspetti, dalla funzionalità all’estetica, per creare uno spazio che sia non solo pratico ma anche piacevole da utilizzare.

La lavanderia, spesso trascurata in fase di progettazione degli interni, può invece trasformarsi in un angolo di casa organizzato e stilisticamente integrato.

Anche perché oggi si possono trovare mobili ed elettrodomestici per arredarla anche con prezzi interessanti e accessibili, ad esempio, ci sono attualmente delle offerte imperdibili su asciugatrici di qualità su Trovaprezzi.it, ideali per arredare in modo funzionale la propria lavanderia casalinga senza spendere eccessivamente.

Vediamo però nel dettaglio come si deve progettare una zona lavanderia efficace, sfruttando al meglio lo spazio disponibile e rendendolo un ambiente accogliente e funzionale.

Valutazione dello spazio a disposizione

Il primo passo nella creazione di una zona lavanderia è valutare lo spazio a disposizione. Anche in ambienti ristretti, come possono essere i bagni o i corridoi, è possibile realizzare una lavanderia efficiente con un’attenta pianificazione.

L’obiettivo è massimizzare lo spazio senza sovraccaricarlo, sfruttando soluzioni salvaspazio come mensole sospese, armadietti a muro e asse da stiro richiudibili. La scelta degli elettrodomestici gioca un ruolo cruciale: modelli slim o sovrapponibili possono fare la differenza in spazi limitati.

Come creare un’area funzionale

Dopo aver definito lo spazio, è fondamentale considerare l’aspetto funzionale dell’area. Una buona organizzazione interna facilita le attività quotidiane, riducendo lo sforzo e il tempo dedicato alla gestione della biancheria.

Pensare a dove e come verranno posizionati gli elettrodomestici, i detersivi, e gli accessori per il bucato è essenziale.

L’uso di contenitori etichettati, ceste per la biancheria sporca suddivisi per colore o materiale, e scaffali per riporre i prodotti necessari, contribuisce a mantenere l’ordine e semplifica le operazioni di lavaggio, asciugatura e stiro.

Gestire in modo corretto l’illuminazione

L’illuminazione riveste un ruolo importante nella zona lavanderia. Una buona illuminazione, preferibilmente naturale, rende lo spazio più accogliente e facilita il riconoscimento dei tessuti e il trattamento delle macchie. In assenza di luce naturale, una soluzione di illuminazione artificiale ben pianificata, con luci soffuse ma efficaci, può fare la differenza, migliorando la funzionalità dello spazio.

Arredamento ed estetica

Dal punto di vista estetico, la zona lavanderia deve riflettere lo stile dell’abitazione, creando un ambiente gradevole anche durante le faccende domestiche. La scelta dei colori, dei materiali e dei dettagli decorativi contribuisce a creare un’atmosfera piacevole. Colori chiari e finiture luminose possono rendere lo spazio più ampio e arioso, mentre l’aggiunta di elementi naturali come piante o materiali come il legno può infondere calore e vivacità.

Non meno importante è la gestione dell’umidità e della ventilazione, aspetti cruciali per preservare la salute dello spazio e prevenire la formazione di muffe. Assicurarsi che la zona lavanderia sia dotata di un’adeguata ventilazione, attraverso finestre o sistemi di estrazione, è fondamentale per mantenere un ambiente sano e confortevole.

Mobili ed elettrodomestici che non possono mancare nella zona lavanderia

Nella progettazione di una zona lavanderia efficiente ed efficace all’interno della propria abitazione, alcuni mobili ed elettrodomestici si rivelano indispensabili per garantire praticità e funzionalità.

Sicuramente non possiamo dimenticare la lavatrice tra gli elettrodomestici, a condizione che sia possibile collegarla per lo scarico e il carico dell’acqua.

lavatrice

Per una vera e propria zona lavanderia che aspiri alla massima efficienza, è essenziale naturalmente un’asciugatrice, perfetta per chi ha bisogno di capi pronti all’uso in tempi rapidi. Altrettanto importante è un ampio lavello, che offre comodità per il pretrattamento delle macchie o per il lavaggio a mano di capi delicati.

Un piano di lavoro spazioso è perfetto invece per piegare i panni, organizzare i detersivi o anche solo per appoggiare la biancheria in attesa di essere sistemata.

I mobili contenitori, siano essi armadietti o mensole aperte, si prestano bene per l’ottimizzazione dello spazio, consentendo di tenere in ordine detersivi, ammorbidenti e accessori per il bucato, come stendini e ferri da stiro.

Questi ultimi, insieme a una zona con tavola da stiro estraibile o pieghevole, e ferro da stiro a vapore sono fondamentali per garantire che gli indumenti non solo siano puliti, ma anche impeccabilmente stirati.

Infine, puoi aggiungere un tocco personale attraverso accessori o dettagli decorativi può trasformare la lavanderia in un luogo più accogliente. Che si tratti di quadri, piante o elementi decorativi, questi piccoli tocchi personali rendono lo spazio più invitante e riflettono il gusto e la personalità dei proprietari di casa.

Creare una zona lavanderia ben organizzata e accogliente non solo semplificherà le vostre faccende domestiche, ma migliorerà anche la qualità della vita domestica, dimostrando che anche gli angoli più nascosti della casa possono essere valorizzati e goduti appieno.

Articolo redatto in collaborazione con Trovaprezzi.

Tutti i vantaggi di un aspirapolvere centralizzato

L’aspirapolvere è un elettrodomestico che ci aiuta a mantenere la pulizia delle nostre case. Negli ultimi anni, uno dei modelli che ha guadagnato popolarità per le sue prestazioni superiori e la comodità d’uso è l’aspirapolvere centralizzato, online con tubo a scomparsa.

Investire in un impianto di aspirapolvere centralizzato, specialmente se con tubo a scomparsa, può aumentare il valore complessivo della propria casa, perché viene considerato un’aggiunta di alta gamma e moderna, che potrebbe rendere la casa più attraente per potenziali acquirenti in futuro.

Esploriamo dettagliatamente tutte le ragioni per cui un aspirapolvere centralizzato potrebbe essere la scelta ideale per migliorare la pulizia domestica e quali sono le differenze sostanziali rispetto ad un aspirapolvere tradizionale.

Efficienza nella pulizia domestica

Uno dei vantaggi principali di un aspirapolvere centralizzato è la sua efficacia nel rimuovere lo sporco da diverse superfici. Questi sistemi sono progettati per offrire una potenza di aspirazione costante e uniforme in tutte le stanze della casa, infatti non essendo vincolati dalla durata delle batterie, gli impianti di aspirapolvere centralizzato adottano motori molto più potenti rispetto alle controparti portatili. Dopo aver posizionato la centrale di aspirazione in un punto strategico della casa (come il garage o il seminterrato), è possibile estrarre i tubi flessibili dalle prese posizionate nelle varie aree domestiche. Questo consente di aspirare polvere, sporco e allergeni in modo efficiente senza dover trasportare un pesante aspirapolvere da una stanza all’altra e senza doversi preoccupare delle batterie.

Riduzione del rumore e maggiore comfort

A differenza degli aspirapolvere tradizionali, gli aspirapolvere centralizzati producono meno rumore durante l’uso. Dato che il motore è collocato in una zona isolata come il garage o un locale separato, il rumore generato è notevolmente ridotto rispetto ai modelli portatili. Questo non solo rende l’esperienza di pulizia più piacevole per gli abitanti della casa, ma consente anche di aspirare senza disturbare altre attività o persone presenti nelle vicinanze.

Miglioramento della qualità dell’aria

Un altro vantaggio significativo degli aspirapolvere centralizzati è il loro impatto sulla qualità dell’aria all’interno dell’abitazione. L’impianto di aspirazione centralizzata è l’unico sistema di pulizia igienicamente perfetto: è progettato per rimuovere efficacemente polvere, allergeni e altri microrganismi dalle superfici evitandone il ricircolo, riducendo così il rischio di allergie e problemi respiratori. Infatti l’aria che viene aspirata, piena di acari e micropolveri, viene espulsa all’esterno dell’abitazione e non viene rimessa in circolo. L’aspirazione centralizzata evita il rilascio di particelle nell’aria durante l’uso, migliorando notevolmente la salute dell’ambiente domestico. Le persone che soffrono di allergie possono trarre diversi benefici da questo apparecchio.

Maggiore praticità e flessibilità

La comodità d’uso è un altro aspetto importante offerto dagli aspirapolvere centralizzati con tubo a scomparsa. Con il tubo flessibile che si estrae dalle prese di aspirazione posizionate in diversi punti della casa, non è necessario manovrare un aspirapolvere ingombrante da una stanza all’altra. Questo sistema consente di raggiungere facilmente gli angoli più difficili, come sotto i mobili o nelle scale, senza sforzo e senza dover spostare pesanti attrezzi di pulizia.

Considerazioni per l’acquisto di un aspirapolvere centralizzato

Gli aspirapolvere centralizzati offrono una serie di vantaggi significativi che vanno oltre la semplice pulizia della casa. Con la loro maggiore potenza di aspirazione, questi sistemi rappresentano una scelta intelligente per coloro che cercano soluzioni di pulizia avanzate e convenienti. Prima di optare per un aspirapolvere centralizzato, è importante valutare le dimensioni della casa, il budget disponibile e le esigenze specifiche di pulizia. Considerando i numerosi vantaggi che offre, questo tipo di sistema potrebbe essere la soluzione ideale per coloro che desiderano un’efficienza superiore e un ambiente domestico più sano e confortevole.

Pietre naturali, perfette per arredare ambienti

L’arredamento degli ambienti è un’arte che va ben oltre la semplice disposizione di mobili e accessori. Tra le decisioni più difficili da prendere c’è la scelta dei materiali, che gioca un ruolo importante nel definire lo stile e l’atmosfera di uno spazio. Tra le opzioni disponibili, la pietra naturale emerge come una scelta versatile e durevole per arredare ambienti con gusto ed eleganza.

L’eleganza inconfondibile delle pietre naturali

Le pietre naturali, come il marmo, il granito o il travertino, portano con sé un’eleganza che è difficile da replicare con materiali sintetici. La varietà di colori, venature e sfumature offre infinite possibilità di personalizzazione, consentendo di creare ambienti unici e sofisticati. Il marmo, ad esempio, è noto per la sua lucentezza e la ricchezza di dettagli. Questa pietra, spesso associata a opere d’arte e architettura classica, aggiunge un tocco di lusso a qualsiasi ambiente. Dal bianco puro al nero elegante, il marmo si presta bene a una vasta gamma di stili di arredamento.

Materiali naturali di lunga durata

Oltre alla loro bellezza, le pietre naturali possono durare per moltissimo tempo mantenendo le loro proprietà. Il granito, con la sua resistenza alle abrasioni e alla corrosione, è una scelta ideale per superfici molto utilizzate come piani cucina e pavimenti. La sua capacità di resistere alle intemperie lo rende altrettanto adatto per utilizzi esterni, come pavimentazioni per patio e vialetti. Il travertino, con la sua consistenza porosa e la varietà di tonalità terrose, è perfetto per rivestimenti murali e pavimentazioni, conferendo un tocco di rusticità raffinata agli spazi abitativi. La sua resistenza alla luce e alla temperatura lo rende adatto anche per utilizzi esterni, donando un’atmosfera accogliente a giardini e terrazze.

Versatilità in ogni ambiente

La versatilità delle pietre naturali è un punto forte che le rende adatte a una varietà di ambienti. Dalle cucine ai bagni, dalle camere da letto alle aree living, queste pietre possono essere utilizzate in molteplici modi per creare un design coerente in tutta la casa. Nei bagni, ad esempio, il marmo può essere impiegato per rivestimenti delle pareti o per creare eleganti top per lavabi. La sua facilità di pulizia e resistenza all’umidità lo rendono una scelta pratica e raffinata. Nel soggiorno, il travertino può essere utilizzato per pavimenti o come rivestimento per caminetti, aggiungendo calore e carattere all’ambiente.

Sostenibilità e bellezza dalla natura

Oltre alle loro caratteristiche estetiche e funzionali, le pietre naturali rappresentano anche una scelta sostenibile per l’arredamento degli ambienti. Estratte direttamente dalla terra, richiedono meno energia durante il processo di produzione rispetto a materiali artificiali. Inoltre, molte aziende si impegnano in pratiche di estrazione etica per garantire il minimo impatto ambientale. La bellezza delle pietre naturali si sviluppa nel corso del tempo, grazie a cambiamenti naturali come l’ossidazione e l’ossidazione del materiale. Questo significa che, con il passare degli anni, l’aspetto delle pietre naturali diventa ancora più unico e affascinante, conferendo un carattere intramontabile agli ambienti in cui sono utilizzate.

Consigli pratici per l’uso delle pietre naturali

Per sfruttare al meglio le potenzialità delle pietre naturali nell’arredamento degli ambienti è essenziale prendersi cura di esse correttamente. Ecco alcuni consigli pratici.

  • Le pietre naturali, in particolare quelle porose come il travertino, beneficiano della sigillatura periodica per proteggere la loro superficie da macchie e umidità.
  • Meglio utilizzare detergenti delicati e non abrasivi per pulire le superfici in pietra, evitando l’uso di sostanze chimiche che potrebbero danneggiare la finitura.
  • Anche se le pietre naturali sono dure e resistenti, è consigliabile evitare urti o colpi diretti per prevenire eventuali danni.
  • Per evidenziare le sfumature e le venature delle pietre si può utilizzare una corretta illuminazione, che sia naturale o artificiale.

Articolo realizzato in collaborazione con Antolini Luigi & C. S.p.A.

Cos’è il cappotto termico? Ecco un aiuto per mantenere casa fresca d’estate e calda d’inverno

Quando si pensa alla classe energetica della propria casa, occorre conoscere ogni utile strategia per il benessere del nostro edificio, della nostra persona e, perché no, delle nostre finanze. Ecco un aiuto per mantenere casa fresca d’estate e calda d’inverno: il cappotto termico.

Cos’è il cappotto termico?

cappotto termico
cappotto termico, una soluzione per l’isolamento termico dell’abitazione (https://www.stadtwerke-schramberg.de/)

Quando si parla di cappotto termico si sta rivolgendo l’attenzione verso una soluzione che impedisca la dispersione del calore in inverno e del fresco d’estate. Si tratta quindi di un trattamento, per isolare termicamente l’edificio. Grazie a questa soluzione, quindi, si va a potenziare la funzione del sistema di riscaldamento e raffreddamento interni della casa. In questo modo, ci sarà un guadagno economico, ma anche di salute: grazie a questa soluzione, nelle zone più umide della casa si eviteranno le spiacevoli problematiche date da muffa e condensa.

Come scegliere la soluzione ideale per la nostra abitazione

Quando si decide di restaurare la propria abitazione, ovviamente, si tende a scegliere la soluzione migliore per le nostre esigenze. Installare un cappotto termico è una delle soluzioni migliori che si possa prendere. Inoltre, prima di avviare i lavori è buona cosa andare ad informarsi presso gli uffici comunali, poiché, le opere mirate al miglioramento della classe energetica sono supportate da particolari sgravi a fine fiscale. Detta soluzione può essere realizzata in due diverse tipologie: interno o esterno.

Cappotto termico interno

cappotto termico
cappotto termico interno (https://www.polidea.it)

Il cappotto termico interno è la soluzione, sicuramente, più economica. Si tratta di realizzare delle opere di restauro interne alle stanze dell’appartamento. In questo caso vengono utilizzati dei materiali isolanti come polistirene e cartongesso o lana. Questa soluzione può essere utilizzata, soprattutto, nel caso in cui si ha il bisogno di isolare una sola stanza.

Cappotto termico esterno

cappotto termico
soluzione realizzata esternamente (http://www.lecconotizie.com)

Il cappotto termico esterno, a differenza del primo, è più dispendioso sia economicamente che riguardo ai tempi di realizzazione. In questo caso vengono utilizzati dei materiali che non appartengono alla categoria dei conduttori: di solito infatti viene utilizzato del materiale fibroso come la lana di vetro. Ma d’altro canto è la soluzione più efficace. La precedente soluzione, infatti, non sempre riesce ad isolare l’intera abitazione, mentre questa soluzione garantisce il completo rivestimento ed isolamento di ogni angolo della casa. Questo “piccolo” dettaglio è quello che maggiorente fa la differenza. Un’abitazione isolata interamente, garantisce un ambiente sicuramente più salubre a lungo termine, facendo anche risparmiare sugli impianti di riscaldamento e raffreddamento. Diciamo che il sovrapprezzo per questa soluzione verrebbe compensato con il risparmio dei riscaldamenti!

Open Space con Living: Unisci gli Ambienti per uno Stile Moderno

Se ami gli spazi ariosi, luminosi e distensivi, la soluzione dell’open space con living è quella che fa per te. Si tratta di unire in un unico ambiente la cucina, il soggiorno e la sala da pranzo, eliminando le pareti divisorie e creando una zona giorno aperta e funzionale. In questo articolo, ti daremo alcuni consigli e idee per realizzare un open space con living di linea con le nuove tendenze, sfruttando al meglio gli spazi e gli arredi.

Come arredare un open space con living

La giusta scelta dell’arredamento per un open space congiunto con la sala da pranzo deve puntare alla praticità, confortevolezza e senso del bello. La cucina è il centro nevralgico dell’open space con living, e deve essere funzionale ed elegante. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra le diverse tipologie di cucine, come quelle modulari, personalizzabili, trasformabili o smart. Per garantire la massima qualità e design, si possono scegliere le cappe e piani cottura Elica, rinomate per le loro soluzioni innovative e performanti senza tralasciare il design.

In simbiosi con la cucina troviamo il soggiorno, che è l’elemento più accogliente dell’open space, e deve essere comodo e rilassante. Puoi scegliere tra diversi tipi di divani, poltrone, tavolini, librerie e mobili tv. Per creare un’atmosfera calda e intima, si possono aggiungere dei tappeti, dei cuscini, delle lampade e delle candele.

Per quanto riguarda la parte più conviviale dell’open space con living, ossia la sala da pranzo, dev’essere spaziosa e invitante. Si può scegliere tra diversi modelli di tavoli, sedie, credenze e vetrine. Per creare un’atmosfera più coinvolgente e che rispecchi il padrone di casa, si possono appendere dei quadri, delle foto o degli specchi alle pareti.

Materiali che fanno la differenza

Nella progettazione di un open space in stile moderno, i materiali sono decisivi. Usa finiture eleganti e di qualità, che trasmettano una sensazione di leggerezza e continuità tra le diverse zone. Eccellenti i rivestimenti in legno, come il parquet per i pavimenti e il legno laccato per mobili e arredi. Per pareti e soffitti, puoi abbellire con cartongesso, gesso, mattoni a vista o verniciature minimal. Lo stile industriale può essere evocato con il cemento.

Come progettare un open space con living

Progettare un open space di questo tipo richiede un’organizzazione degli spazi meticolosa, per evitare di creare un ambiente caotico o disarmonico. Ecco alcuni aspetti da considerare:

  • La cubatura: a seconda della dimensione dell’ambiente, si può scegliere di creare un open space totale o parziale, mantenendo alcune pareti o elementi divisori che delimitino le diverse aree. Ad esempio, si può optare per una cucina a vista sul soggiorno, ma separata dalla sala da pranzo da una porta scorrevole;
  • La forma: in base ad essa si possono disporre gli arredi in modo lineare, ad angolo o a isola, sfruttando le pareti o il centro della stanza. Ad esempio, si può optare per una cucina lineare lungo una parete, o per una cucina ad angolo o a isola che crei una separazione visiva con il soggiorno;
  • L’illuminazione: la luce naturale che pervade gli spazi dovrebbe essere un must per creare un open space accogliente. Si può sfruttare al meglio la luce proveniente dalle finestre o dalle porte finestre, evitando di ostacolarne l’ingresso con arredi troppo ingombranti o tende pesanti. Si può anche creare un effetto di continuità tra interno ed esterno, se si dispone di un balcone o di un terrazzo.

Il colore è il leitmotiv che accompagna tutto questo, per definire lo stile e l’atmosfera dell’open space. Si può optare per la creazione di un ambiente omogeneo, usando lo stesso colore o tonalità simili per tutti gli arredi e le pareti, oppure di creare un contrasto, usando colori diversi per distinguere le diverse porzioni delle stanze. Ad esempio, si può decidere per una cucina bianca e un soggiorno grigio, oppure per una cucina rossa e un soggiorno beige.

Articolo redatto in collaborazione con Elica

Bagno piccolo? Ecco alcune soluzioni ingegnose

Stai allestendo un bagno piccolo e ti stai chiedendo come far entrare tutte le attrezzature e i mobili? Ecco alcuni consigli per te. Prenditi tempo per pensare e considerare diversi aspetti: cerca di escludere tutto ciò di cui non hai necessariamente bisogno. In questo modo potresti guadagnare un po’ di spazio e qualche centimetro in più che sicuramente apprezzerai nella tua quotidianità. Considera anche se potresti estendere il bagno al posto di un corridoio adiacente, per esempio, così da avere spazio per una doccia, una lavatrice o un boiler.

Dove mettere la lavatrice  

Puoi risparmiare spazio riponendo la lavatrice in un armadietto in cucina o in corridoio, se ne hai la possibilità. Altrimenti, prova a posizionare la lavatrice sotto il piano lavabo; puoi anche utilizzare lo spazio ricavato per armadi o organizer. Scegli una lavatrice con una profondità minore di 45 cm che lava meno biancheria per ciclo, ma i 15 cm risparmiati ne valgono comunque la pena, soprattutto se non vivi in una famiglia numerosa e non hai bisogno di fare il bucato spesso.

Lo stesso vale per caldaia e il boiler: cera di posizionarli fuori dal bagno. Ma se non puoi fare altrimenti, prova a metterli assieme in un unico armadietto.

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Bagno o doccia

In un bagno piccolo devi scegliere: la doccia conviene di più. È più facile entrarci (anche per le persone anziane) e offre più spazio per lavarsi. La vasca da bagno è utile per le famiglie con bambini ma è possibile ottenere un compromesso tra le due aggiungendo uno pannello fisso o mobile alla vasca. Pensa a quale preferisci, usi davvero il bagno così spesso o puoi farne a meno e preferire la doccia?

Le vasche da bagno salvaspazio con dimensioni atipiche consentono di risparmiare qualche centimetro. Di solito sono disponibili in lunghezze di 150 cm e 160 cm. Hanno una larghezza standard nella parte alta e si assottigliano verso il basso. Sopra questa parte più stretta, si può poi posizionare un lavabo per esempio. È preferibile utilizzare prodotti della stessa gamma e della stessa azienda perché questi set da bagno sono progettati specificatamente per i bagni piccoli. I singoli elementi si relazionano bene l’uno con l’altro e grazie alle dimensioni ridotte risparmiano spazio.

In un bagno piccolo è una buona idea usare la vasca da bagno come doccia; perciò è più pratico dotare la vasca di uno pannello e sceglierne una a fondo piatto. Attenzione però ai bagni d’angolo che nella maggior parte dei casi non risparmiano davvero spazio.

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Abbastanza luce

Una buona illuminazione è essenziale per far sì che un bagno piccolo non sembri angusto. Invece di usare una finestra tradizionale che occupa spazio sulle pareti puoi optare per un lucernario o un abbaino per far entrare la luce del giorno. Si può anche far entrare la luce nel bagno attraverso una striscia di vetro sotto il soffitto o un divisorio in vetro luxsphere. Considera comunque che ottieni un’illuminazione sufficiente da luci artificiali posizionate correttamente.

Trucchi ottici

Il bagno può essere ingrandito visivamente con colori chiari e superfici lucide a specchio. Scegli le piastrelle in formati grandi con fughe strette e posale orizzontalmente: la posa in verticale distanzia visivamente il soffitto e allunga lo spazio in altezza.

Limita il numero di colori e dimensioni delle piastrelle ad un massimo di 2 tipi in tutto il bagno e non avere paura di usare grandi superfici a specchio per moltiplicare visivamente lo spazio. Inoltre, se metti degli specchi su due pareti opposte ottieni l’effetto di una stanza infinita. Quando scegli un paravento per la doccia opta per un vetro chiaro e semplice che non costituisce una barriera ottica nello spazio. Un’anta scorrevole invece di una apribile, ti permetterà di posizionare un cesto della biancheria vicino alla cabina doccia.

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Mobili

Non c’è mai abbastanza spazio per organizzare tutto l’occorrente in un bagno piccolo. Quindi scegli mobili del bagno lunghi fino all’altezza della porta o anche del soffitto: gli armadi alti forniscono un sacco di spazio e spesso includono comode parti ribaltabili o estraibili per la biancheria sporca ad esempio.

Invece di uno specchio a muro mettine uno mobile poco profondo con ante a specchio sopra il lavandino. Allo stesso modo, puoi utilizzare lo spazio sopra alla toilette con un armadietto.

L’armadietto sotto il lavandino può avere una maniglia su cui puoi posare un asciugamano più piccolo. Si può anche usare lo spazio sopra la vasca da bagno per gli asciugamani usati. Un bagno con armadi e cassetti chiusi darà un’impressione più spaziosa, più pulita e più ordinata rispetto ad uno con scaffali aperti.