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Vasca da bagno freestanding: stili e forme per una zona relax ideale

La vasca da bagno, a differenza della doccia, ha sempre avuto il suo fascino. Grande e avvolgente è il sogno di tutti quelli che tornano a casa dopo una lunga e stressante giornata, per concedersi del sano relax completamente immersi in un bagno caldo e profumato. Le cose migliorano poi quando si parla di una vasca da bagno freestanding che domina lo spazio in modo elegante e raffinato, con un tocco retrò.

Vasca da bagno freestanding, protagonista del bagno

Il bagno, del resto, è una delle stanze più importanti della casa e nel tempo ha acquistato sempre più valore grazie ad elementi di arredo che puntano a design ricercati ed eleganti o soluzioni innovative. Per quanto riguarda la vasca da bagno, non tutti possono godere della sua comodità e raffinatezza. Le sue dimensioni precludono questa gioia a molti che devono scegliere, volenti o nolenti, una pratica doccia salvaspazio. Per chi invece ha lo spazio necessario per ospitare una vasca da bagno le soluzioni tra cui scegliere sono davvero infinite.

Mentre prima si preferivano modelli più tradizionali, come le vasche da incasso o ad angolo, oggi la tendenza è cambiata. Sono sempre di più le scelte orientate verso soluzioni più eccentriche, innovative e dal tocco vintage: la vasca da bagno freestanding ne è un esempio.

Questo modello può essere posizionato ovunque nella stanza perché non ha bisogno di una parete di appoggio. Chi sceglie una vasca freestanding sa che sarà la protagonista indiscussa dell’ambiente bagno. Sono dei veri e propri oggetti di design che creano un ambiente davvero suggestivo.

Il fatto di non dover essere appoggiata obbligatoriamente ad una parete, lascia molta libertà nello scegliere il suo posizionamento all’interno della stanza. In molti casi l’estetica suggerisce di posizionarla al centro del locale. Il trend del momento è quello di installare la vasca freestanding anche all’interno di camere da letto spaziose, dando vita ad una vera e propria suite.

Le vasche freestanding possono essere di varie forme: chi preferisce uno stile moderno sceglierà forme squadrate o irregolari; chi ama lo stile minimal ma avvolgente preferirà forme ovali e morbide; chi invece ha un debole per lo stile retrò non potrà non amare una vasca da bagno classica, con tanto di piedini che riportano subito la nostra mente a scene di vita lontane.

Vasca da bagno freestanding stile retrò

Lo stile classico assicura un’eleganza senza tempo, trovando la sua collocazione anche in un bagno contemporaneo. Con lo spopolamento dello stile vintage applicato all’home decor, anche il bagno ne subisce il fascino, vestendosi di sanitari retrò ma al passo con i tempi. Questo stile conferisce grande importanza ad un elemento in particolare: la vasca.  La vasca retrò si ispira allo stile liberty e al design Art déco, ma sa coniugare le linee sinuose e leggere di design con la praticità e il comfort. Ne è un esempio la vasca vintage (ad link) di Scarabeo Ceramiche, un elemento di arredo che esalta le forme e le impreziosisce con dettagli unici e di grande classe, come i piedini e la rubinetteria. Fa parte della collezione Castellana che comprende anche modelli di lavabi e sanitari che si ispirano alla tradizione semplice e preziosa. La forma ovoidale delle vasche di un tempo crea un’atmosfera romantica, calda e sognante che renderà il vostro bagno una vera oasi di pace per ristorare corpo e mente.  

vasca da bagno freestanding
Vasca da bagno freestanding di Scarabeo Ceramiche

Vasca freestanding stile moderno

Oltre allo stile vintage, molto apprezzato è lo stile moderno che concepisce la stanza da bagno come uno spazio dedicato al benessere personale. Non si parla più di una semplice stanza di servizio della casa, ma di un ambiente ben studiato e abbellito da un design accattivante. La vasca freestanding è perfetta anche per un bagno moderno, di forma ovale o squadrate, accompagnata da sanitari e lavabi dai tratti futuristici e ben delineati. Se posizionata al centro della stanza riuscirà a darle carattere e stile.

vasca da bagno freestanding
pixabay.com

Vasca da bagno freestanding stile minimal

Lo stile minimal riduce i decori, le forme e i colori a vantaggio di linee semplici e pulite di grande eleganza. Pochi elementi compongono un bagno minimal, distraendo il meno possibile l’attenzione dal contesto generale. Si concede un po’ di movimento con l’accostamento di colori, spesso bianco, nero o grigio, così da conservare le forme pulite senza rinunciare allo stile.

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Poltroncine da giardino: alcuni consigli per scegliere quelle giuste

Tra gli arredi che non dovrebbero mai mancare in un’area relax esterna rientrano le poltroncine da giardino. Disponibili in tantissimi modelli, stili, colori e materiali, sono fondamentali non solo per rilassarsi su morbidi cuscini e conversare con amici e parenti, ma anche per arricchire di stile l’outdoor, esaltandone il carattere country, minimal, shabby, tradizionale e via dicendo.

Scegliere le poltrone giuste potrebbe risultare meno facile del previsto. Non è infatti sufficiente soffermarsi sull’aspetto estetico, ma è indispensabile prendere in considerazione anche altre caratteristiche, come le dimensioni e i materiali.

In questo articolo vi forniremo alcuni utili consigli per scegliere le poltrone o i divanetti da giardino perfetti per completare con gusto il vostro outdoor.

Decidere dove posizionarle

Le poltrone da giardino possono essere posizionate sotto un pergolato o un gazebo, su una veranda, al centro del giardino, vicino a uno dei muri dell’abitazione, ecc. Decidere in anticipo dove posizionarli, ossia dove realizzare l’area relax, è fondamentale per individuare subito i modelli più adatti.

La posizione scelta permetterà infatti di valutare in modo oggettivo lo spazio disponibile, l’esposizione alle intemperie e il contesto nel quale dovranno essere inserite; tutti elementi che risulteranno utili per definire le dimensioni massime, i materiali da prediligere, lo stile e il colore dominante.

Misurare lo spazio disponibile e definire le dimensioni massime

Dopo aver deciso dove posizionare la nuova zona relax, è necessario munirsi di un metro e misurare lo spazio disponibile.

Naturalmente, la zona identificata non ospiterà esclusivamente le poltroncine da giardino, ma accoglierà anche altri elementi, come tavolini, caminetti a bioetanolo, vasi con fiori e piante, pouf, ecc. Per questo motivo, il nostro consiglio è quello di prendere un foglio e riportare su di esso, in scala, le dimensioni che dovrebbe avere l’area relax, tenendo conto di eventuali rientri, alberi o ostacoli che potrebbero limitare lo spazio totale.

Fatto questo, si può realizzare un rapido schizzo che consenta di definire gli ingombri di tutti gli arredi che andranno a costituire l’area relax, a cominciare, naturalmente, dalle poltroncine.

Decidere in anticipo se dovranno rimanere sempre all’esterno o se verranno riposte

Alcuni preferiscono creare un’area relax fissa, da utilizzare nel corso di tutto l’anno solare; altri invece puntano ad avere uno spazio da sfruttare esclusivamente durante la bella stagione. C’è poi chi tira fuori poltroncine e tavolini solo quando ha degli ospiti o desidera concedersi un bagno di sole e di riposo nel proprio outdoor.

Stabilire in anticipo come si intende “vivere” il proprio salotto esterno è di fondamentale importanza per scegliere gli arredi più adatti; mentre chi vuole avere sempre a disposizione le poltrone all’aperto dovrebbe puntare su modelli in grado di resistere ottimamente a vento, sole, freddo, pioggia, neve, grandine, vento e sbalzi di temperatura, le persone che preferiscono mettere via tutto dopo ogni utilizzo dovrebbero optare preferibilmente per poltroncine e arredi leggeri, facili da spostare e non troppo ingombranti.

In base al tipo di utilizzo previsto, sarà necessario optare per poltroncine da giardino realizzate con materiali differenti.

Poltrone da giardino

Scegliere uno stile ben definito

Le poltroncine da giardino devono essere funzionali e resistenti, capaci di rispondere al meglio a specifiche esigenze di utilizzo e, possibilmente, comode. Oltre a questo, devono essere anche esteticamente gradevoli e in grado di valorizzare e armonizzarsi con l’ambiente circostante e gli altri complementi d’arredo.

Per raggiungere un risultato davvero soddisfacente, è consigliabile scegliere in anticipo lo stile di base dell’area relax. Partendo da questo, risulterà più semplice decidere se acquistare poltroncine da giardino classiche o di design, dalle linee morbide e arrotondate o più rigide e squadrate, semplici o arricchite con originali dettagli.

Per fare solo qualche esempio, se si desidera dare vita a un outdoor in stile minimal, si potranno scegliere poltrone, divani e pouf da esterno con struttura in alluminio dalle linee pulite e cuscini squadrati; mentre per un ambiente industrial sarà possibile acquistare poltroncine o divanetti in legno di pino, completati con morbidi cuscini bianchi, grigi o dai colori più vistosi.

Divanetto o poltroncine?

In commercio si trovano sia poltroncine da giardino sia divanetti a due o più posti. Decidere per l’uno o l’altro è una scelta di gusto, ma anche di spazio. Se l’area relax è molto piccola e dalla forma irregolare, potrebbe risultare preferibile arredarla con due o più poltroncine, da posizionare ad esempio ai lati di un tavolino. Laddove invece si avesse molto spazio a disposizione, via libera a divanetti da due o più posti, eventualmente abbinati a pouf e poltrone.

Per donare più movimento al salottino all’aperto, è possibile abbinare divani e poltrone che abbiano strutture simili, ma colori differenti. Ad esempio, si potrebbe optare per un divano con struttura in rattan grigio da abbinare a poltroncine in rattan bianco o beige, oppure per un divano in legno di acacia chiaro con corda e cuscini neri e poltrone con struttura in legno d’acacia, ma corda e cuscini grigio chiaro o bianco.

Articolo redatto con l’assistenza di Leroy Merlin.

Come arredare la zona lavanderia nella propria abitazione

All’interno di una casa non può mancare una zona dedicata completamente alla lavanderia, con tutti gli elementi necessari per riuscire a svolgere le principali attività come stirare, lavare, asciugare gli abiti e appenderli. Arredare una zona lavanderia nella propria abitazione richiede però un’attenzione specifica a diversi aspetti, dalla funzionalità all’estetica, per creare uno spazio che sia non solo pratico ma anche piacevole da utilizzare.

La lavanderia, spesso trascurata in fase di progettazione degli interni, può invece trasformarsi in un angolo di casa organizzato e stilisticamente integrato.

Anche perché oggi si possono trovare mobili ed elettrodomestici per arredarla anche con prezzi interessanti e accessibili, ad esempio, ci sono attualmente delle offerte imperdibili su asciugatrici di qualità su Trovaprezzi.it, ideali per arredare in modo funzionale la propria lavanderia casalinga senza spendere eccessivamente.

Vediamo però nel dettaglio come si deve progettare una zona lavanderia efficace, sfruttando al meglio lo spazio disponibile e rendendolo un ambiente accogliente e funzionale.

Valutazione dello spazio a disposizione

Il primo passo nella creazione di una zona lavanderia è valutare lo spazio a disposizione. Anche in ambienti ristretti, come possono essere i bagni o i corridoi, è possibile realizzare una lavanderia efficiente con un’attenta pianificazione.

L’obiettivo è massimizzare lo spazio senza sovraccaricarlo, sfruttando soluzioni salvaspazio come mensole sospese, armadietti a muro e asse da stiro richiudibili. La scelta degli elettrodomestici gioca un ruolo cruciale: modelli slim o sovrapponibili possono fare la differenza in spazi limitati.

Come creare un’area funzionale

Dopo aver definito lo spazio, è fondamentale considerare l’aspetto funzionale dell’area. Una buona organizzazione interna facilita le attività quotidiane, riducendo lo sforzo e il tempo dedicato alla gestione della biancheria.

Pensare a dove e come verranno posizionati gli elettrodomestici, i detersivi, e gli accessori per il bucato è essenziale.

L’uso di contenitori etichettati, ceste per la biancheria sporca suddivisi per colore o materiale, e scaffali per riporre i prodotti necessari, contribuisce a mantenere l’ordine e semplifica le operazioni di lavaggio, asciugatura e stiro.

Gestire in modo corretto l’illuminazione

L’illuminazione riveste un ruolo importante nella zona lavanderia. Una buona illuminazione, preferibilmente naturale, rende lo spazio più accogliente e facilita il riconoscimento dei tessuti e il trattamento delle macchie. In assenza di luce naturale, una soluzione di illuminazione artificiale ben pianificata, con luci soffuse ma efficaci, può fare la differenza, migliorando la funzionalità dello spazio.

Arredamento ed estetica

Dal punto di vista estetico, la zona lavanderia deve riflettere lo stile dell’abitazione, creando un ambiente gradevole anche durante le faccende domestiche. La scelta dei colori, dei materiali e dei dettagli decorativi contribuisce a creare un’atmosfera piacevole. Colori chiari e finiture luminose possono rendere lo spazio più ampio e arioso, mentre l’aggiunta di elementi naturali come piante o materiali come il legno può infondere calore e vivacità.

Non meno importante è la gestione dell’umidità e della ventilazione, aspetti cruciali per preservare la salute dello spazio e prevenire la formazione di muffe. Assicurarsi che la zona lavanderia sia dotata di un’adeguata ventilazione, attraverso finestre o sistemi di estrazione, è fondamentale per mantenere un ambiente sano e confortevole.

Mobili ed elettrodomestici che non possono mancare nella zona lavanderia

Nella progettazione di una zona lavanderia efficiente ed efficace all’interno della propria abitazione, alcuni mobili ed elettrodomestici si rivelano indispensabili per garantire praticità e funzionalità.

Sicuramente non possiamo dimenticare la lavatrice tra gli elettrodomestici, a condizione che sia possibile collegarla per lo scarico e il carico dell’acqua.

lavatrice

Per una vera e propria zona lavanderia che aspiri alla massima efficienza, è essenziale naturalmente un’asciugatrice, perfetta per chi ha bisogno di capi pronti all’uso in tempi rapidi. Altrettanto importante è un ampio lavello, che offre comodità per il pretrattamento delle macchie o per il lavaggio a mano di capi delicati.

Un piano di lavoro spazioso è perfetto invece per piegare i panni, organizzare i detersivi o anche solo per appoggiare la biancheria in attesa di essere sistemata.

I mobili contenitori, siano essi armadietti o mensole aperte, si prestano bene per l’ottimizzazione dello spazio, consentendo di tenere in ordine detersivi, ammorbidenti e accessori per il bucato, come stendini e ferri da stiro.

Questi ultimi, insieme a una zona con tavola da stiro estraibile o pieghevole, e ferro da stiro a vapore sono fondamentali per garantire che gli indumenti non solo siano puliti, ma anche impeccabilmente stirati.

Infine, puoi aggiungere un tocco personale attraverso accessori o dettagli decorativi può trasformare la lavanderia in un luogo più accogliente. Che si tratti di quadri, piante o elementi decorativi, questi piccoli tocchi personali rendono lo spazio più invitante e riflettono il gusto e la personalità dei proprietari di casa.

Creare una zona lavanderia ben organizzata e accogliente non solo semplificherà le vostre faccende domestiche, ma migliorerà anche la qualità della vita domestica, dimostrando che anche gli angoli più nascosti della casa possono essere valorizzati e goduti appieno.

Articolo redatto in collaborazione con Trovaprezzi.

Tutti i vantaggi di un aspirapolvere centralizzato

L’aspirapolvere è un elettrodomestico che ci aiuta a mantenere la pulizia delle nostre case. Negli ultimi anni, uno dei modelli che ha guadagnato popolarità per le sue prestazioni superiori e la comodità d’uso è l’aspirapolvere centralizzato, online con tubo a scomparsa.

Investire in un impianto di aspirapolvere centralizzato, specialmente se con tubo a scomparsa, può aumentare il valore complessivo della propria casa, perché viene considerato un’aggiunta di alta gamma e moderna, che potrebbe rendere la casa più attraente per potenziali acquirenti in futuro.

Esploriamo dettagliatamente tutte le ragioni per cui un aspirapolvere centralizzato potrebbe essere la scelta ideale per migliorare la pulizia domestica e quali sono le differenze sostanziali rispetto ad un aspirapolvere tradizionale.

Efficienza nella pulizia domestica

Uno dei vantaggi principali di un aspirapolvere centralizzato è la sua efficacia nel rimuovere lo sporco da diverse superfici. Questi sistemi sono progettati per offrire una potenza di aspirazione costante e uniforme in tutte le stanze della casa, infatti non essendo vincolati dalla durata delle batterie, gli impianti di aspirapolvere centralizzato adottano motori molto più potenti rispetto alle controparti portatili. Dopo aver posizionato la centrale di aspirazione in un punto strategico della casa (come il garage o il seminterrato), è possibile estrarre i tubi flessibili dalle prese posizionate nelle varie aree domestiche. Questo consente di aspirare polvere, sporco e allergeni in modo efficiente senza dover trasportare un pesante aspirapolvere da una stanza all’altra e senza doversi preoccupare delle batterie.

Riduzione del rumore e maggiore comfort

A differenza degli aspirapolvere tradizionali, gli aspirapolvere centralizzati producono meno rumore durante l’uso. Dato che il motore è collocato in una zona isolata come il garage o un locale separato, il rumore generato è notevolmente ridotto rispetto ai modelli portatili. Questo non solo rende l’esperienza di pulizia più piacevole per gli abitanti della casa, ma consente anche di aspirare senza disturbare altre attività o persone presenti nelle vicinanze.

Miglioramento della qualità dell’aria

Un altro vantaggio significativo degli aspirapolvere centralizzati è il loro impatto sulla qualità dell’aria all’interno dell’abitazione. L’impianto di aspirazione centralizzata è l’unico sistema di pulizia igienicamente perfetto: è progettato per rimuovere efficacemente polvere, allergeni e altri microrganismi dalle superfici evitandone il ricircolo, riducendo così il rischio di allergie e problemi respiratori. Infatti l’aria che viene aspirata, piena di acari e micropolveri, viene espulsa all’esterno dell’abitazione e non viene rimessa in circolo. L’aspirazione centralizzata evita il rilascio di particelle nell’aria durante l’uso, migliorando notevolmente la salute dell’ambiente domestico. Le persone che soffrono di allergie possono trarre diversi benefici da questo apparecchio.

Maggiore praticità e flessibilità

La comodità d’uso è un altro aspetto importante offerto dagli aspirapolvere centralizzati con tubo a scomparsa. Con il tubo flessibile che si estrae dalle prese di aspirazione posizionate in diversi punti della casa, non è necessario manovrare un aspirapolvere ingombrante da una stanza all’altra. Questo sistema consente di raggiungere facilmente gli angoli più difficili, come sotto i mobili o nelle scale, senza sforzo e senza dover spostare pesanti attrezzi di pulizia.

Considerazioni per l’acquisto di un aspirapolvere centralizzato

Gli aspirapolvere centralizzati offrono una serie di vantaggi significativi che vanno oltre la semplice pulizia della casa. Con la loro maggiore potenza di aspirazione, questi sistemi rappresentano una scelta intelligente per coloro che cercano soluzioni di pulizia avanzate e convenienti. Prima di optare per un aspirapolvere centralizzato, è importante valutare le dimensioni della casa, il budget disponibile e le esigenze specifiche di pulizia. Considerando i numerosi vantaggi che offre, questo tipo di sistema potrebbe essere la soluzione ideale per coloro che desiderano un’efficienza superiore e un ambiente domestico più sano e confortevole.

Pietre naturali, perfette per arredare ambienti

L’arredamento degli ambienti è un’arte che va ben oltre la semplice disposizione di mobili e accessori. Tra le decisioni più difficili da prendere c’è la scelta dei materiali, che gioca un ruolo importante nel definire lo stile e l’atmosfera di uno spazio. Tra le opzioni disponibili, la pietra naturale emerge come una scelta versatile e durevole per arredare ambienti con gusto ed eleganza.

L’eleganza inconfondibile delle pietre naturali

Le pietre naturali, come il marmo, il granito o il travertino, portano con sé un’eleganza che è difficile da replicare con materiali sintetici. La varietà di colori, venature e sfumature offre infinite possibilità di personalizzazione, consentendo di creare ambienti unici e sofisticati. Il marmo, ad esempio, è noto per la sua lucentezza e la ricchezza di dettagli. Questa pietra, spesso associata a opere d’arte e architettura classica, aggiunge un tocco di lusso a qualsiasi ambiente. Dal bianco puro al nero elegante, il marmo si presta bene a una vasta gamma di stili di arredamento.

Materiali naturali di lunga durata

Oltre alla loro bellezza, le pietre naturali possono durare per moltissimo tempo mantenendo le loro proprietà. Il granito, con la sua resistenza alle abrasioni e alla corrosione, è una scelta ideale per superfici molto utilizzate come piani cucina e pavimenti. La sua capacità di resistere alle intemperie lo rende altrettanto adatto per utilizzi esterni, come pavimentazioni per patio e vialetti. Il travertino, con la sua consistenza porosa e la varietà di tonalità terrose, è perfetto per rivestimenti murali e pavimentazioni, conferendo un tocco di rusticità raffinata agli spazi abitativi. La sua resistenza alla luce e alla temperatura lo rende adatto anche per utilizzi esterni, donando un’atmosfera accogliente a giardini e terrazze.

Versatilità in ogni ambiente

La versatilità delle pietre naturali è un punto forte che le rende adatte a una varietà di ambienti. Dalle cucine ai bagni, dalle camere da letto alle aree living, queste pietre possono essere utilizzate in molteplici modi per creare un design coerente in tutta la casa. Nei bagni, ad esempio, il marmo può essere impiegato per rivestimenti delle pareti o per creare eleganti top per lavabi. La sua facilità di pulizia e resistenza all’umidità lo rendono una scelta pratica e raffinata. Nel soggiorno, il travertino può essere utilizzato per pavimenti o come rivestimento per caminetti, aggiungendo calore e carattere all’ambiente.

Sostenibilità e bellezza dalla natura

Oltre alle loro caratteristiche estetiche e funzionali, le pietre naturali rappresentano anche una scelta sostenibile per l’arredamento degli ambienti. Estratte direttamente dalla terra, richiedono meno energia durante il processo di produzione rispetto a materiali artificiali. Inoltre, molte aziende si impegnano in pratiche di estrazione etica per garantire il minimo impatto ambientale. La bellezza delle pietre naturali si sviluppa nel corso del tempo, grazie a cambiamenti naturali come l’ossidazione e l’ossidazione del materiale. Questo significa che, con il passare degli anni, l’aspetto delle pietre naturali diventa ancora più unico e affascinante, conferendo un carattere intramontabile agli ambienti in cui sono utilizzate.

Consigli pratici per l’uso delle pietre naturali

Per sfruttare al meglio le potenzialità delle pietre naturali nell’arredamento degli ambienti è essenziale prendersi cura di esse correttamente. Ecco alcuni consigli pratici.

  • Le pietre naturali, in particolare quelle porose come il travertino, beneficiano della sigillatura periodica per proteggere la loro superficie da macchie e umidità.
  • Meglio utilizzare detergenti delicati e non abrasivi per pulire le superfici in pietra, evitando l’uso di sostanze chimiche che potrebbero danneggiare la finitura.
  • Anche se le pietre naturali sono dure e resistenti, è consigliabile evitare urti o colpi diretti per prevenire eventuali danni.
  • Per evidenziare le sfumature e le venature delle pietre si può utilizzare una corretta illuminazione, che sia naturale o artificiale.

Articolo realizzato in collaborazione con Antolini Luigi & C. S.p.A.

Cos’è il cappotto termico? Ecco un aiuto per mantenere casa fresca d’estate e calda d’inverno

Quando si pensa alla classe energetica della propria casa, occorre conoscere ogni utile strategia per il benessere del nostro edificio, della nostra persona e, perché no, delle nostre finanze. Ecco un aiuto per mantenere casa fresca d’estate e calda d’inverno: il cappotto termico.

Cos’è il cappotto termico?

cappotto termico
cappotto termico, una soluzione per l’isolamento termico dell’abitazione (https://www.stadtwerke-schramberg.de/)

Quando si parla di cappotto termico si sta rivolgendo l’attenzione verso una soluzione che impedisca la dispersione del calore in inverno e del fresco d’estate. Si tratta quindi di un trattamento, per isolare termicamente l’edificio. Grazie a questa soluzione, quindi, si va a potenziare la funzione del sistema di riscaldamento e raffreddamento interni della casa. In questo modo, ci sarà un guadagno economico, ma anche di salute: grazie a questa soluzione, nelle zone più umide della casa si eviteranno le spiacevoli problematiche date da muffa e condensa.

Come scegliere la soluzione ideale per la nostra abitazione

Quando si decide di restaurare la propria abitazione, ovviamente, si tende a scegliere la soluzione migliore per le nostre esigenze. Installare un cappotto termico è una delle soluzioni migliori che si possa prendere. Inoltre, prima di avviare i lavori è buona cosa andare ad informarsi presso gli uffici comunali, poiché, le opere mirate al miglioramento della classe energetica sono supportate da particolari sgravi a fine fiscale. Detta soluzione può essere realizzata in due diverse tipologie: interno o esterno.

Cappotto termico interno

cappotto termico
cappotto termico interno (https://www.polidea.it)

Il cappotto termico interno è la soluzione, sicuramente, più economica. Si tratta di realizzare delle opere di restauro interne alle stanze dell’appartamento. In questo caso vengono utilizzati dei materiali isolanti come polistirene e cartongesso o lana. Questa soluzione può essere utilizzata, soprattutto, nel caso in cui si ha il bisogno di isolare una sola stanza.

Cappotto termico esterno

cappotto termico
soluzione realizzata esternamente (http://www.lecconotizie.com)

Il cappotto termico esterno, a differenza del primo, è più dispendioso sia economicamente che riguardo ai tempi di realizzazione. In questo caso vengono utilizzati dei materiali che non appartengono alla categoria dei conduttori: di solito infatti viene utilizzato del materiale fibroso come la lana di vetro. Ma d’altro canto è la soluzione più efficace. La precedente soluzione, infatti, non sempre riesce ad isolare l’intera abitazione, mentre questa soluzione garantisce il completo rivestimento ed isolamento di ogni angolo della casa. Questo “piccolo” dettaglio è quello che maggiorente fa la differenza. Un’abitazione isolata interamente, garantisce un ambiente sicuramente più salubre a lungo termine, facendo anche risparmiare sugli impianti di riscaldamento e raffreddamento. Diciamo che il sovrapprezzo per questa soluzione verrebbe compensato con il risparmio dei riscaldamenti!

Open Space con Living: Unisci gli Ambienti per uno Stile Moderno

Se ami gli spazi ariosi, luminosi e distensivi, la soluzione dell’open space con living è quella che fa per te. Si tratta di unire in un unico ambiente la cucina, il soggiorno e la sala da pranzo, eliminando le pareti divisorie e creando una zona giorno aperta e funzionale. In questo articolo, ti daremo alcuni consigli e idee per realizzare un open space con living di linea con le nuove tendenze, sfruttando al meglio gli spazi e gli arredi.

Come arredare un open space con living

La giusta scelta dell’arredamento per un open space congiunto con la sala da pranzo deve puntare alla praticità, confortevolezza e senso del bello. La cucina è il centro nevralgico dell’open space con living, e deve essere funzionale ed elegante. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra le diverse tipologie di cucine, come quelle modulari, personalizzabili, trasformabili o smart. Per garantire la massima qualità e design, si possono scegliere le cappe e piani cottura Elica, rinomate per le loro soluzioni innovative e performanti senza tralasciare il design.

In simbiosi con la cucina troviamo il soggiorno, che è l’elemento più accogliente dell’open space, e deve essere comodo e rilassante. Puoi scegliere tra diversi tipi di divani, poltrone, tavolini, librerie e mobili tv. Per creare un’atmosfera calda e intima, si possono aggiungere dei tappeti, dei cuscini, delle lampade e delle candele.

Per quanto riguarda la parte più conviviale dell’open space con living, ossia la sala da pranzo, dev’essere spaziosa e invitante. Si può scegliere tra diversi modelli di tavoli, sedie, credenze e vetrine. Per creare un’atmosfera più coinvolgente e che rispecchi il padrone di casa, si possono appendere dei quadri, delle foto o degli specchi alle pareti.

Materiali che fanno la differenza

Nella progettazione di un open space in stile moderno, i materiali sono decisivi. Usa finiture eleganti e di qualità, che trasmettano una sensazione di leggerezza e continuità tra le diverse zone. Eccellenti i rivestimenti in legno, come il parquet per i pavimenti e il legno laccato per mobili e arredi. Per pareti e soffitti, puoi abbellire con cartongesso, gesso, mattoni a vista o verniciature minimal. Lo stile industriale può essere evocato con il cemento.

Come progettare un open space con living

Progettare un open space di questo tipo richiede un’organizzazione degli spazi meticolosa, per evitare di creare un ambiente caotico o disarmonico. Ecco alcuni aspetti da considerare:

  • La cubatura: a seconda della dimensione dell’ambiente, si può scegliere di creare un open space totale o parziale, mantenendo alcune pareti o elementi divisori che delimitino le diverse aree. Ad esempio, si può optare per una cucina a vista sul soggiorno, ma separata dalla sala da pranzo da una porta scorrevole;
  • La forma: in base ad essa si possono disporre gli arredi in modo lineare, ad angolo o a isola, sfruttando le pareti o il centro della stanza. Ad esempio, si può optare per una cucina lineare lungo una parete, o per una cucina ad angolo o a isola che crei una separazione visiva con il soggiorno;
  • L’illuminazione: la luce naturale che pervade gli spazi dovrebbe essere un must per creare un open space accogliente. Si può sfruttare al meglio la luce proveniente dalle finestre o dalle porte finestre, evitando di ostacolarne l’ingresso con arredi troppo ingombranti o tende pesanti. Si può anche creare un effetto di continuità tra interno ed esterno, se si dispone di un balcone o di un terrazzo.

Il colore è il leitmotiv che accompagna tutto questo, per definire lo stile e l’atmosfera dell’open space. Si può optare per la creazione di un ambiente omogeneo, usando lo stesso colore o tonalità simili per tutti gli arredi e le pareti, oppure di creare un contrasto, usando colori diversi per distinguere le diverse porzioni delle stanze. Ad esempio, si può decidere per una cucina bianca e un soggiorno grigio, oppure per una cucina rossa e un soggiorno beige.

Articolo redatto in collaborazione con Elica

Bagno piccolo? Ecco alcune soluzioni ingegnose

Stai allestendo un bagno piccolo e ti stai chiedendo come far entrare tutte le attrezzature e i mobili? Ecco alcuni consigli per te. Prenditi tempo per pensare e considerare diversi aspetti: cerca di escludere tutto ciò di cui non hai necessariamente bisogno. In questo modo potresti guadagnare un po’ di spazio e qualche centimetro in più che sicuramente apprezzerai nella tua quotidianità. Considera anche se potresti estendere il bagno al posto di un corridoio adiacente, per esempio, così da avere spazio per una doccia, una lavatrice o un boiler.

Dove mettere la lavatrice  

Puoi risparmiare spazio riponendo la lavatrice in un armadietto in cucina o in corridoio, se ne hai la possibilità. Altrimenti, prova a posizionare la lavatrice sotto il piano lavabo; puoi anche utilizzare lo spazio ricavato per armadi o organizer. Scegli una lavatrice con una profondità minore di 45 cm che lava meno biancheria per ciclo, ma i 15 cm risparmiati ne valgono comunque la pena, soprattutto se non vivi in una famiglia numerosa e non hai bisogno di fare il bucato spesso.

Lo stesso vale per caldaia e il boiler: cera di posizionarli fuori dal bagno. Ma se non puoi fare altrimenti, prova a metterli assieme in un unico armadietto.

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Bagno o doccia

In un bagno piccolo devi scegliere: la doccia conviene di più. È più facile entrarci (anche per le persone anziane) e offre più spazio per lavarsi. La vasca da bagno è utile per le famiglie con bambini ma è possibile ottenere un compromesso tra le due aggiungendo uno pannello fisso o mobile alla vasca. Pensa a quale preferisci, usi davvero il bagno così spesso o puoi farne a meno e preferire la doccia?

Le vasche da bagno salvaspazio con dimensioni atipiche consentono di risparmiare qualche centimetro. Di solito sono disponibili in lunghezze di 150 cm e 160 cm. Hanno una larghezza standard nella parte alta e si assottigliano verso il basso. Sopra questa parte più stretta, si può poi posizionare un lavabo per esempio. È preferibile utilizzare prodotti della stessa gamma e della stessa azienda perché questi set da bagno sono progettati specificatamente per i bagni piccoli. I singoli elementi si relazionano bene l’uno con l’altro e grazie alle dimensioni ridotte risparmiano spazio.

In un bagno piccolo è una buona idea usare la vasca da bagno come doccia; perciò è più pratico dotare la vasca di uno pannello e sceglierne una a fondo piatto. Attenzione però ai bagni d’angolo che nella maggior parte dei casi non risparmiano davvero spazio.

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Abbastanza luce

Una buona illuminazione è essenziale per far sì che un bagno piccolo non sembri angusto. Invece di usare una finestra tradizionale che occupa spazio sulle pareti puoi optare per un lucernario o un abbaino per far entrare la luce del giorno. Si può anche far entrare la luce nel bagno attraverso una striscia di vetro sotto il soffitto o un divisorio in vetro luxsphere. Considera comunque che ottieni un’illuminazione sufficiente da luci artificiali posizionate correttamente.

Trucchi ottici

Il bagno può essere ingrandito visivamente con colori chiari e superfici lucide a specchio. Scegli le piastrelle in formati grandi con fughe strette e posale orizzontalmente: la posa in verticale distanzia visivamente il soffitto e allunga lo spazio in altezza.

Limita il numero di colori e dimensioni delle piastrelle ad un massimo di 2 tipi in tutto il bagno e non avere paura di usare grandi superfici a specchio per moltiplicare visivamente lo spazio. Inoltre, se metti degli specchi su due pareti opposte ottieni l’effetto di una stanza infinita. Quando scegli un paravento per la doccia opta per un vetro chiaro e semplice che non costituisce una barriera ottica nello spazio. Un’anta scorrevole invece di una apribile, ti permetterà di posizionare un cesto della biancheria vicino alla cabina doccia.

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Mobili

Non c’è mai abbastanza spazio per organizzare tutto l’occorrente in un bagno piccolo. Quindi scegli mobili del bagno lunghi fino all’altezza della porta o anche del soffitto: gli armadi alti forniscono un sacco di spazio e spesso includono comode parti ribaltabili o estraibili per la biancheria sporca ad esempio.

Invece di uno specchio a muro mettine uno mobile poco profondo con ante a specchio sopra il lavandino. Allo stesso modo, puoi utilizzare lo spazio sopra alla toilette con un armadietto.

L’armadietto sotto il lavandino può avere una maniglia su cui puoi posare un asciugamano più piccolo. Si può anche usare lo spazio sopra la vasca da bagno per gli asciugamani usati. Un bagno con armadi e cassetti chiusi darà un’impressione più spaziosa, più pulita e più ordinata rispetto ad uno con scaffali aperti.

Fiori per la Festa della Donna: quale scegliere?

Se stai cercando i fiori adatti per la festa della donna, in questo articolo ti dirò quale scegliere, per contribuire a rendere questa ricorrenza un’occasione più sentita e profonda rispetto a quello che spesso diventa. Fiori e piante hanno un loro significato e associarli alla festa della donna in un modo originale, può essere una scelta divertente, oltreché più consapevole.

La festa della donna, così come è denominata in Italia, rappresenta, in realtà, la giornata internazionale delle donne o la giornata internazionale dell’operaia. Questa tradizionale ricorrenza è stata istituita per ricordare la capacità di cambiamento messa in atto da donne che hanno iniziato a lottare per quello che noi, ora, chiamiamo gender gap, nei primi decenni del ‘900, ottenendo diritti che fino a prima non c’erano.

A prescindere dai molti punti di vista che ci sono, in merito al festeggiare o meno la festa della donna, quello che faremo in questo articolo, è scoprire la bellezza di fiori e piante colorate e diversamente appariscenti tra loro.

La festa della donna si festeggia ogni anno l’8 marzo, il mese che inneggia alla primavera e, come tale, non può essere che di buon auspicio regalare fiori come la mimosa e il girasole, o piante come l’azalea, la gardenia o la margherita. 

Mi servirebbero pagine e pagine per elencare tutte le tipologie di fiori per la festa della donna che potresti regalare a mamma, nonna, moglie, sorella, amica e collega. Ma ho scelto di raccontare solo alcune piante tipiche che, per un motivo o per un altro, si prestano benissimo come fiore per la festa della donna.

Il regalo di un fiore può esprimere un messaggio di gratitudine e di rispetto, che va ben oltre il dono stesso. Scegliere il fiore giusto per l’8 marzo è un semplice gesto che può far sentire una donna importante e apprezzata, sempre e comunque. 

Per rendere ancora più speciale la festa della donna, si può accompagnare il regalo con una lettera o un biglietto che contenga un messaggio di apprezzamento e amore, in modo da rendere il gesto ancora più significativo.

Il fiore su tutti: la Mimosa

La mimosa è il fiore che, su tutti, è riconosciuto come simbolo della festa della donna nonostante non sia il vero primo vero fiore scelto per questa ricorrenza. Infatti, con l’istituzione di questa giornata, il fiore dedicato alle donne era stato la violetta. Ma, essendo una pianta più delicata e difficile da far crescere e vegetare, l’attenzione è stata spostata su una pianta molto più appariscente e allegra: la conosciuta mimosa.

La mimosa è un fiore di colore giallo brillante che simboleggia l’amore, la gentilezza e la forza. Inoltre, è una pianta decorativa di forte impatto, sia nei giardini che come fiore reciso dentro casa.

Regalare i fiori di mimosa per la festa della donna è sicuramente una scelta adatta per quelle donne che amano il loro profumo, che apprezzano i colori vivaci e che sono attirate dal volume che hanno i rami di questa pianta tanto apprezzata per questa ricorrenza.

Origini e caratteristiche

La pianta di mimosa ha origini Australiane e, nonostante sia una specie di mimosaceae, rientra nel genere botanico delle Acacie. 

Le principali caratteristiche che contraddistinguono il fiore tipico della festa della donna sono le seguenti:

  • si sviluppa come una pianta legnosa;
  • le sue foglie sono di un verde chiaro caratteristico, e sono sfrangiate quasi di sembrare millemani;
  • i suoi fiori a grappolo, dapprima sembrano timidi e immaturi, ma quando crescono, esplodono in un voluminoso e profumato colore giallo.

Io definisco la mimosa come una pianta rockstar, proprio per le sue caratteristiche che la rendono appariscente, vivace e voluminosa.

Nonostante non sia una pianta da fiore tipicamente nostrana, si è assolutamente ambientata in tutta Italia, sviluppandosi al meglio nelle zone più calde del nostro stivale, ma anche in contesti geologici ostili. 

Infatti, possiamo trovare facilmente una mimosa sotto forma di cespuglio, di arbusto o addirittura come un grande albero che può arrivare ai 10 metri di altezza. 

In ogni caso, la pianta di mimosa viene regalata, soprattutto recisa, per la giornata internazionale della donna. Vediamo che soluzioni alternative si possono trovare.

Mimosa

Come e a chi regalare la Mimosa? 

Per la festa della donna è possibile regalare la mimosa scegliendo soluzioni diverse, non solo per il metodo di confezionamento ma anche valutando in base a chi sono rivolti i fiori.

Innanzitutto, si regalano i fiori di mimosa per la festa della donna solo a chi si ha la certezza che li possano apprezzare. Tra le sue caratteristiche, non dimentichiamoci il suo volume, il suo profumo (a volto troppo prorompente) e la perdita di polverina gialla che la contraddistinguono.

Superato questo scoglio, non problematico per tutti, è facile trovare le idee giuste per la festa della donna, regalando la mimosa in questi diversi modi:

  • in ufficio, non dispensare i classici sacchettini di mimosa, che mortificano le persone e il fiore stesso, e non lo fanno durate nemmeno da Natale a Santo Stefano. Piuttosto, una confezione di piccoli rametti di mimosa accolti, però, in tessuti naturali, carte o reti colorate, chiuse in un nastro vivace.
  • per le donne di casa, scegliere bouquet interi di mimose, apprezzatissimi per il loro effetto voluminoso e colorato. O prediligere mazzi stilizzati, accompagnando il fiore per la festa della donna con rose, anemoni, fresie o tulipani. 
  • Alla mamma o alla nonna, se non vuoi andare sul solito fiore reciso, scegliere una pianta di mimosa, è l’opzione ideale perché permette di fare un regalo duraturo nel tempo. 

I fiori tipici dell’8 marzo come la mimosa, sono ideali anche per realizzare dei centrotavola decorativi, per addobbare tavole da pranzo pronte per accogliere la famiglia o le amiche. 

Un modo alternativo, e fai da te, che si potrebbe valutare, per chi ha una pianta fiorita di mimosa in giardino, è recidere i fiori per la festa della donna in autonomia, inserirli in una scatola da regalo, lasciare la confezione aperta e impacchettare con cellophane trasparente o con un semplice nastro di raso, magari rosso. Con il giallo della mimosa, sta benissimo. 

Se la mimosa non è uno dei fiori che vorresti regalare per la giornata della donna dell’8 marzo, allora, di seguito, potrai trovare alcune alternative altrettanto sfiziose.

Il Girasole per regalare energia

Se ti piace il colore vivace del giallo, ma vuoi cambiare fiore per la festa della donna, l’ideale e il girasole per regalare energia.

Tra i fiori recisi da mettere in un vaso, anche questo fiore, così grande ma delicato, è azzeccato per ottenere un gran risultato, anche con poco.

Il girasole come fiore per la festa della donna, regala allegria, colore e fa respirare non solo l’aria di primavera, ma anticipa la sensazione benefica del sole estivo. Trovo che il girasole sia a tutti gli effetti un sole, con attorno una criniera da leone!

Questo fiore simboleggia l’amore, la gioia e il calore che le persone, in questo caso le donne, portano nelle nostre vite. 

Scegli il fiore per la festa della donna in base al messaggio che vuoi dare alle figure femminili che hai attorno. La personalizzazione è la cosa più significativa che si può fare, anche mentre regali un semplice fiore di girasole.

Origini e Caratteristiche

Anche per questo fiore, vediamo quali sono le origini e le caratteristiche che lo rendono così particolare, da poterlo regalare in occasione dell’8 marzo.

L’Helianthus, il vero nome del girasole, è originario del Messico, fa parte di quelle piante erbacee adattissime come bordura per giardini, orti o fossi. 

Senza contare che è possibile godere della loro bellezza quando c’è il periodo della loro massima fioritura e si vedono le distese di campi di girasoli in fiore.

Tra le più belle e particolari caratteristiche di questa pianta, è di certo la capacità di girare la sua corolla verso il sole, per nutrirsi fino all’ultimo, dei suoi raggi solari.

Oltre ad essere bello per decorare case e giardini, il girasole è dotato di proprietà curative ed è parzialmente commestibile, partendo dai suoi buonissimi semi, fino ai suoi petali. 

Il fiore del girasole non si trova solo in occasione della festa della donna, o in estate, bensì durante quasi tutto l’arco dell’anno. Ma questo non lo rende particolarmente resistente, soprattutto se preso fuori stagione.

Per la festa della donna, scegliere di regalare il girasole può diventare un forte messaggio simbolico, in quanto le sue caratteristiche estetiche, rappresentano il Cosmo.

Donare quindi, il girasole, diventa un forte messaggio di equilibrio, grazie al suo aspetto che vede il grande centro del fiore, che si sviluppa a spirale con tutti i semi al suo interno. Da lì possono nascere tanti piccoli fiori. La testa principale del girasole, è caratterizzata dalla sua criniera, fatta di petali, più o meno grandi, di colore giallo.

Ci sono, inoltre, alcune tipologie ibride di questa pianta che le hanno permesso di far nascere varietà con petali di colore bianco, rosa, arancione o bordeaux.

Fiore di girasole

Come confezionare il Girasole

Ma come confezionare il girasole per la ricorrenza della festa della donna? Questo fiore può avere diverse dimensioni e, pertanto, potrebbe adattarsi ad essere presentato in un mazzo stilizzato, confezionato da solo e con una semplice foglia verde decorativa e, a contrasto, un rametto fitto di ginestra, un tipico fiore a spiga, molto piccolo.

Con il girasole, viste le sue caratteristiche rustiche, è bello pensare a una confezione con materiali naturali come la juta o con abbellimenti colorati ma piuttosto semplici, come un tessuto retinato dai colori neutri. 

Per la festa della donna, come è bello il mazzo unico di mimose, allo stesso modo, è assolutamente di impatto anche un grande bouquet di girasoli, attorniati da rami verdi e legato con solo un nastro, del tuo colore preferito, senza nessun tipo di carta decorativa.

Anche in questo caso, il fiore del girasole è adatto a essere inserito in mazzi più stilizzati, accompagnato con fiori altrettanto importanti quanto lui, come la protea o le rose. A seconda, della preferenza, è possibile quindi dare un tocco più esotico o romantico.

Una proposta alternativa, molto carina e diversa dal solito, è regalare insieme al fiore di girasole, anche un sacchettino di semi da piantare o, al contrario, di semi da mangiare, aggiungendo un bigliettino con tutte le capacità nutritive di questa pianta.

Non mescolare mimosa e girasoli, a meno che tu non voglia una vera e propria esplosione di colore giallo in casa!

L’Azalea: per le mamme

Tra i fiori per la festa delle donne, ecco che la pianta di azalea, è quella che spesso si pensa di regalare alle mamme.

É una pianta sempreverde che ha grande successo, non solo per la ricorrenza dell’8 marzo, ma per tantissime altre occasioni. 

In ogni caso, l’azalea è un classico che non tramonta mai e dona sempre molta gioia e soddisfazione.

Questa pianta si differenzia in diverse specie, sia da interno che da esterno, e può quindi trovare l’angolo ideale sia in case grandi che in case più piccole, meno spaziose o senza giardino.

Origini e caratteristiche

L’azalea è una pianta di origine Asiatica e cresce in modo spontaneo anche nel Nord Europa e nel Nord America. 

Se si osserva bene il suo fiore e la forma delle sue foglie, si può comprendere come mai l’azalea è, a tutti gli effetti, una pianta di rododendro, nonostante faccia parte della famiglia delle Ericacee. 

Il suo, è uno stile arbustivo che tende a fare cespuglio, ama vivere nel terreno acido, con poca torba, ma ben drenato, prediligendo essere annaffiata dalla pioggia. 

Necessità di ambiente ombreggiato e umidità sono altre due caratteristiche che la rendono così particolare e bella.

Come anticipato, ci sono molte varietà di cespugli fioriti di azalea, alcuni esemplari diventano anche arbusti più grandi o alberi di media altezza. 

Anche dell’azalea sono stati creati tanti ibridi, da poterla trovare nelle serre e nelle fiorerie praticamente quasi tutto l’anno. 

I colori originali dei fiori dell’azalea sono bianco, rosa e rosso ma si trovano anche nelle tonalità di giallo e azzurro.

Le foglie, verde chiaro o scuro, a forma di goccia, e i fiori a forma di trombetta, possono variare aspetto e tonalità a seconda della specie.

Varietà di azalea

Quale Azalea scegliere?

Se con le piante non è possibile fare mazzi di fiori, è possibile però realizzare confezioni singole o miste, di diverse varietà, decorate con nastri, tessuti o vasi decorativi di ogni fattezza. Di seguito ti dirò quale azalea scegliere per la festa della donna:

  • pianta da interno, Azalea Indica, varietà sempreverde con fogliame persistente, che rinnoverà fiori e foglie di continuo.
  • Pianta di azalea bonsai, da interno. Questa pianta si presta benissimo a diventare una scultura verde, molto decorativa e tipicamente giapponese. Si trovano varietà anche da esterno.
  • Azalea Japonica o Azalea Molle per piante per la festa della donna da tenere in giardino. Sono piante a foglia caduca o semi-persistente: dopo la fioritura, perderanno le foglie, per poi riprodurle. Può capitare di avere una varietà che fiorisce senza le foglie, oltre al profumo sarà un tripudio di colore!
  • struttura ad alberello per un’azalea da esterno diversa, molto decorativa e particolare.

Per la pianta di azalea, scegli il fiore per la festa della donna che abbia un colore come il bianco, il rosa o l’azzurro. Perché, si dice, che il colore rosso e giallo portino con sé un messaggio di invidia e falsità.

La Gardenia, eleganza e tradizione

La gardenia, è un’altra pianta tradizionale ed elegante da regalare per la festa della donna.

É una tra le piante definite sempreverde che è spesso presente nelle case e nei giardini degli amanti dei fiori. La pianta di gardenia, oltre a essere una pianta tipica da regalare in ogni occasione, è perfetta per la festa della donna, soprattutto per quelle mamme e nonne che apprezzano i fiori di sempre, conosciuti e facili da curare. 

Inoltre, un fiore come questo, non ha bisogno di particolare spazio, se tenuto in vaso sul balcone o in un angolo del giardino. 

Anche se, come vedremo di seguito, potrebbe crescere e diventare un bell’arbusto, se si trovasse nell’habitat adatto. 

Scopriamo le caratteristiche tipiche di questa bellissima elegante pianta di gardenia.

Origini e caratteristiche

La gardenia è un arbusto che trova le sue origini in Cina e in Sudafrica. Si suddivide in una varietà di più di 200 specie, tuttavia le sue caratteristiche di base non cambiano:

  • foglie tondeggianti e allungate, di un verde scuro e lucido;
  • fiori bianchi, vellutati, che ricordano un po’ una rosa selvatica. 

Questi fiori hanno una particolarità: sbocciano pochi alla volta, emettendo un intenso profumo.

Il terreno preferito di questa pianta è acido; la gardenia non ama la luce diretta del sole e preferisce l’acqua piovana. Se non c’è abbastanza ferro nel terreno, e l’acqua è troppo calcarea, le foglie tendono ad ingiallire. Ottimo segnale d’allarme per poter agire in tempo ed evitare che la pianta soffra troppo per mancanza di nutrimento.

Esistono diverse varietà di gardenia che si differenziano tra loro. Alcune crescono come grandi arbusti, altre hanno dei rami spinosi e altre ancora hanno fiori con una sfumatura rosata.

Nelle nostre zone, tuttavia, la più diffusa è solo una, tra le tipiche specie di gardenia: pianta dal fogliame intenso e bellissimo, anche senza fiori. Con le sue caratteristiche uniche, regala un’atmosfera magica anche per la festa della donna.

Gardenia

Perché scegliere la Gardenia

Se, per la festa della donna, vuoi regalare un fiore unico e riconoscibile, l’ideale è scegliere la pianta di Gardenia Jasminoides (io la chiamo da sempre “La Jasmine”). 

È una delle specie più diffuse e coltivate nel nostro territorio nazionale, che può addirittura raggiungere i 2 metri di altezza, se si trova in un ambiente a lei idoneo per lo sviluppo.

Ma, solitamente, la si trova nei vivai o fiorerie nel classico vaso, di dimensioni medie, da regalare come fiore per la festa della donna da mettere sul balcone.

In ogni caso, la gardenia è adatta per essere anche piantata a terra, l’importante è trovare il posto in giardino più adatto.

Sceglila a forma di cespuglio, di alberello o in stile bonsai, la sua tradizionale bellezza verrà messa in risalto comunque.

Ricorda che la sua caratteristica sarà quella di adornare già solo con le sue foglie verdi scuro, e che regalerà una fioritura poco affollata ma numerosa nel tempo.

Un’alternativa di buon cuore è sicuramente quella di acquistare questa pianta nelle piazze d’Italia, proprio in concomitanza della festa della donna. 

La Gardenia è diventata una pianta simbolo che, acquistandola, permette di supportare la ricerca scientifica destinata a malattie degenerative di diverso tipo, come la SLA.

Margherita ed è subito m’ama non m’ama

La Margherita è un fiore per la festa della donna molto semplice, delicato ma rustico allo stesso tempo. Chi non ne ha mai raccolta una nei prati facendo il ben noto ritornello m’ama non m’ama?

Questa bella pianta è un classico fiore, adatto a qualsiasi ricorrenza. Le caratteristiche della margherita sono simbolo di pace e purezza, per questo ha un significato profondo che inneggia all’amore incondizionato, rendendola, pertanto, un fiore perfetto per le donne che fanno parte della nostra vita.

Margherita

Origini e Caratteristiche

Le origini della margherita sono europee, ma cresce facilmente anche in altre zone, come l’Africa. Appartiene alla famiglia delle Asteraceae, della quale fanno parte fiori come la gerbera e i crisantemi, altre piante simili della margherita.

La margherita è una pianta che si può trovare spontaneamente anche nei prati e nei giardini. 

Questo fiore, pensato per la festa della donna, ha, come caratteristiche, un fogliame a cespuglio di un odore tipico campestre, foglie fini e diramate, che si concentrano sulla parte inferiore della pianta. 

Il fiore, che si estende in cima allo stelo, è chiamato capolino ed è giallo con petali bianchi. Ma ci sono ibridi che possono essere completamente gialli o con petali crema, rosa o bordeaux. 

La Margherita è una pianta perenne che, dopo la fioritura, si secca e riposa fino alla nuova esplosione di fiori. 

La pianta necessita di luce, ma non di sole diretto, di essere innaffiata con costanza ma senza lasciare acqua stagnante nel sottovaso. 

Interessante notare che la margherita è molto apprezzata anche da farfalle e api rispetto ad altre piante. 

Come la mimosa, anche questa pianta non ha paura di insinuarsi nei terreni più impervi o tra le rocce. É adatta a fare bordura nei giardini o attorno ai fossi.

La Margherita che fa per te

Se di margherite ce ne sono tante, qual è quella che fa per te? Vediamo la tipologia di pianta più adatta alla ricorrenza dell’8 marzo.

Tra le specie perenni della pianta di margherita, puoi scegliere la classica Chrysanthemum Leucanthemum (o semplicemente Leucanthemum) a forma di cespuglio o alberello, abbellita con una confezione colorata per far risaltare il fiore giallo e bianco che la caratterizza.

Un’altra tipica margherita si chiama Aster Alpinus. Il suo fiore ha petali più numerosi e di colore lilla, con foglie singole che salgono più affusolate. La si trova in vasi più piccoli e dona un effetto delicato e vivace allo stesso tempo. 

Aster Alpinus

Se si preferiscono versioni più adatte da stare in balcone, si possono scegliere la margherita africana, conosciuta anche come Dimorphoteca, o il fiore della Gerbera, che si può trovare sia in pianta oppure reciso. 

La margherita africana ha i fiori di colore arancione, rosa o bianco e le foglie sono singole, di colore verde scuro sopra e verde più chiaro sotto. Una confezione nella stessa tonalità dei suoi petali, renderà questa pianta davvero d’effetto per la festa della donna.

Dimorphoteca

La gerbera si può trovare di diverse dimensioni e di diversi colori, vivaci e tipicamente primaverili. In un mazzo misto con ginestra e foglie verdi, o nella versione in vaso, anche la gerbera diventa un regalo floreale speciale per questa ricorrenza. 

Gerbera

Grazie a queste diverse alternative, è possibile regalare un fiore unico per la festa della donna, accompagnato da un messaggio profondo di affetto.

Quindi, quando si tratta di scegliere i fiori giusti per la festa della donna, cerca di trovare anche quelli più significativi per te e per la persona alla quale li vuoi donare.

Cinque idee per rinnovare il divano con pochi soldi

Inizio anno è il momento migliore per rinnovare il design della propria casa, concentrandosi su alcuni elementi, come ad esempio il divano, uno dei protagonisti della zona giorno. Rinnovare il sofà in un’ottica di risparmio è possibile, soprattutto, se si presta attenzione ad alcuni interventi ben mirati che consentono di dargli un aspetto del tutto nuovo.

Vediamo insieme qualche consiglio utile.

1. Giocare con gli accessori

Se non si vuole scegliere un cambiamento radicale, si può pensare di aggiungere dei semplici elementi di arredo, come un tavolino su cui adagiare una lampada di design o delle candele profumate.

In ottica di risparmio, si può anche provvedere a rendere l’aspetto più accogliente inserendo delle piante e dei vasi vicino al divano, così creando un’atmosfera più romantica e rilassante.

divano-accessori

2. Aumentare e/o rinnovare l’imbottitura

Il divano rappresenta nelle abitazioni il luogo per eccellenza del riposto e del relax, infatti, non può mancare un’imbottitura ottimale, un giusto equilibrio per garantire comodità e resistenza.

Quando il divano appare sgonfio e non più soffice e comodo come una volta, la soluzione da adottare è quella di aumentate l’imbottitura, utilizzando una nuova gommapiuma per divani, così da renderli più comodi e confortevoli.

imbottitura-divano

Arrivano dal mercato diverse soluzioni, come le  schiume poliuretaniche su misura, un materiale ecologico che viene prodotto senza l’ausilio di sostanze tossiche, oppure il memory foam che si adatta facilmente alla forma del corpo.

Soluzioni per tutte le esigenze, che consentono anche di realizzare l’imbottitura su misura, in base alle dimensioni e alle forme più adatte al proprio sofà o poltrona.

Si può anche giocare con i cuscini, aggiungendone di nuovi in tessuti colorati o monocromo così da completare l’operazione di restyling del divano e renderlo più particolare e allo stesso tempo confortevole.

3. Cambiare fodere e tessuti

Il soggiorno è l’ambiente della casa più vissuto dalla famiglia e anche quello dove trascorrere dei bei momenti di relax. Spesso nasce il desiderio di conferirgli un tocco di novità, magari partendo dal divano e adottando delle idee low cost e semplici.

Se è in buono stato si può scegliere di utilizzare delle nuove fodere e tessuti, ad esempio acquistando un nuovo copridivano da abbinare con dei cuscini o fodere dai tessuti particolari.

Si tratta di rivestimenti che costano poco e che si possono cambiare ogni volta che si desidera, così modificandone l’impatto estetico.

Inoltre, se si vuole osare si può anche valutare il riuso di un “vecchio” tappeto, che con le giuste accortezze e abbinamenti potrebbe davvero fare la differenza nell’opera di rinnovo del divano.

4. Aggiungere cuscini

Alcuni elementi di arredo da cambiare o aggiungere sono i cuscini, così si può  riuscire  a dare alla stanza un aspetto accogliente e innovativo.

In base al risultato che si desidera ottenere, giocando con forme e dimensioni diverse si può riuscire in poco tempo a regalare al divano un tocco di novità, eleganza o sobrietà.

Inoltre, anche la disposizione dei cuscini può davvero fare la differenza, così come le fantasie e le nuance scelte che possono trasformare il sofà e abbellirlo.

5. Coperte e Plaid

Aggiungere delle coperte, soprattutto, nel periodo invernale ci aiuterà a rendere il sofà più bello e prezioso, con una soluzione veloce e poco costosa. Si può pensare di adagiarli sulla spalliera del divano, oppure sulla poltrona o pouf.

Dei semplici plaid ci aiuteranno subito a scaldare l’atmosfera e ad immaginarsi sdraiati in pieno relax magari sorseggiando un tè caldo e leggendo un bel libro.

Articolo realizzato in collaborazione con Gommapiumasumisura