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Mobili bagno: stile classico o moderno?

Quando si tratta di arredare il bagno, la decisione più importante riguarda lo stile dei mobili. La stanza da bagno sta acquistando sempre più importanza, diventando un luogo dedicato all’igiene e al relax. La scelta dell’arredamento del bagno è fondamentale per creare un ambiente accogliente che offra comfort e benessere.

Il mercato ha risposto alle esigenze del pubblico, offrendo alternative creative, belle e funzionali. Nonostante la vasta gamma di offerte disponibili, la scelta si orienta principalmente tra due stili: il classico e il moderno.

Mobili bagno: stile classico o moderno
Arredo bagno stile moderno Colavene (photo credit: colavene)

Entrambi hanno caratteristiche e peculiarità diverse. La decisione tra i due dipende dai gusti personali e dal desiderio di riflettere la propria personalità e stile di vita. Tuttavia, altri fattori come lo spazio disponibile e la necessità di creare un ambiente pratico e funzionale giocano un ruolo importante.

Entrambi hanno caratteristiche e peculiarità diverse. La decisione tra i due dipende dai gusti personali e dal desiderio di riflettere la propria personalità e stile di vita. Tuttavia, altri fattori come lo spazio disponibile e la necessità di creare un ambiente pratico e funzionale giocano un ruolo importante.

Mobili da bagno: classico o moderno
Mobile da bagno in stile classico modello York di Maison Plus

Mobili bagno: stile classico o moderno?

Lo stile classico è rassicurante e senza tempo. Nel bagno in stile classico, è possibile trovare una vasca al posto della doccia, sanitari di colore bianco o crema con forme ovali e mobili bagno in legno scuro, spesso decorati in stile retrò. Una tendenza popolare è lo shabby chic, che si rivolge ai romantici e agli amanti dello stile vintage, proponendo linee chiare e luminose, tonalità pastello e vasche da bagno free standing con piedini ben visibili.

Mobili bagno: stile classico o moderno
Bagno in stile Shabby chic. (photo credit: arredamentoshabby)

D’altra parte, lo stile moderno offre una vasta varietà di opzioni in base alle tendenze di design attuali. In generale, la doccia viene preferita, soprattutto se lo spazio è limitato. Tuttavia, se ci sono spazi ampi a disposizione, si possono scegliere vasche con forme diverse, come circolari, angolari, ovali o a tinozza. Anche i sanitari offrono infinite forme e colori. Attualmente, la tendenza è verso uno stile minimalista, con l’uso di una gamma di nuance opache come nero, bronzo, oro e petrolio, a differenza dello stile classico che predilige il bianco.

Mobili bagno: stile classico o moderno
Vasca da bagno design moderno (photo credit: mondodesign)

Nel bagno moderno, i sanitari sospesi sono molto popolari per i loro numerosi vantaggi, tra cui facilità di pulizia e l’assenza di spazi tra la colonna e il muro che possono accumulare sporcizia e polvere. Anche i componenti dell’arredamento seguono uno stile lineare e minimalista, con pochi elementi come un mobile bagno sotto il lavabo e una colonna laterale, realizzati in una varietà di materiali come metallo, vetro o pannelli MDF, che sono pratici e facili da pulire e disponibili in diversi colori.

Mobili bagno: stile classico o moderno
Serie Moaia della Scarabeo Ceramica (photo credit: scarabeo)

Per coloro che sono indecisi, esiste un’opzione che unisce lo stile classico e moderno, creando un mix contemporaneo. Questo stile si caratterizza per l’utilizzo di materiali classici rivisitati in colori più neutri e moderni, come legno chiaro o marmo. Se lo spazio lo permette, è possibile installare sia una vasca che una doccia. Le colonne doccia sono molto trendy, diventando elementi d’arredo, e le vasche possono avere forme particolari, come tonde o quadrate.

Mobili bagno: stile classico o moderno
Arredo bagno stile classico-contemporaneo. (photo credit: consigliando-casa)

In definitiva, il bagno moderno deve essere pratico ed elegante, con un design pulito, raffinato e senza eccessi. L’arredamento si adatta a questa tendenza, combinando estetica, tecnologia e innovazione. Scegliendo lo stile giusto, puoi creare un bagno che rifletta il tuo gusto personale e offra un’esperienza di comfort e benessere.

Come allestire un angolo di giardino… anche in poco spazio!

Come allestire un angolo di giardino di facile manutenzione? In questo post cercherò di rispondere a questa domanda ricorrente. Prendendo spunto dalla vita quotidiana.

Come allestire dunque un angolo di giardino? Abbiamo delle pietre, scelte magari durante una passeggiata in un bosco, o il souvenir di una vacanza al mare? Insomma sarà capitato almeno una volta nella vita di raccoglierne una! Forse più spesso da bambini, fatto sta che quando una cosa attira la nostra attenzione in quel momento la sentiamo quasi nostra. Come se la riconoscessimo. Ed allora la portiamo semplicemente con noi. E poi?

Cerchiamo di dargli una collocazione, in uno spazio che la valorizzi. Affinché possa regalarci di nuovo quell’ allure che tanto ci aveva catturati. Se invece ancora non ne abbiamo una a portata di mano, quale occasione migliore per andare alla ricerca del vostro pezzo unico! O magari pensare di acquistare una scultura di design, da regalarvi o, perché no, farvi regalare!

Come allestire un angolo di giardino
DETTAGLIO PIETRA (FONTE DAVID HARBER)

Rocce, giochi di luce… ed è subito giardino!

Ed ecco iniziare la ricerca di pietre, rocce e materiali grezzi completamente naturali, capaci di emanare un fascino e una bellezza intrinseca. Questo gioco di colori, sfumature e consistenze ci conduce in un viaggio di sensazioni uniche e personali. Le rocce rappresentano un limite invalicabile, un simbolo di grande importanza che funge da punto di riferimento lungo il nostro sentiero. Storicamente, sono state utilizzate per definire confini e costruire muri di pietra, ma nel mio caso, le vedo come un invito ad oltrepassare i confini che ci siamo prefissati. È sorprendente come la semplicità dei materiali possa dar vita a opere artistiche. È proprio per questo motivo che la pietra è uno dei primi materiali con cui l’umanità ha avuto una connessione. Possiamo trasformarla in autentiche opere d’arte.

Come allestire un angolo di giardino
ESEMPIO DI COMPOSIZIONE GIARDINO GIAPPONESE, DISEGNO DI RASTRELLATURA DELLA GHIAIA, (FONTE THE ULTIMATE GARDEN DESIGNER, T. NEWBURY)

Come allestire un angolo di giardino: il giardino ZEN

Guardando attorno alla nostra casa, possiamo allestire un angolo di giardino con pochi accorgimenti! Se lo spazio a disposizione è limitato, possiamo pensare di creare un piccolo angolo in stile Zen. Questo stile richiede una manutenzione minima, ma vi permetterà di trascorrere momenti piacevoli sia durante la creazione che successivamente, godendone appieno. Uno degli aspetti affascinanti di un giardino giapponese è la capacità dei pochi e semplici elementi come piante, rocce, acqua e legno di interagire tra loro in un’armoniosa composizione. Questa creazione accurata e ordinata crea un’atmosfera stimolante e rilassante allo stesso tempo.

Nell’allestire un giardino Zen, ci sono alcuni elementi importanti da considerare:

  1. Identificate un angolo della casa che sia poco utilizzato o anonimo. Può trovarsi sia all’interno che all’esterno dell’abitazione, ad esempio nel giardino, sul balcone o sul terrazzo.
  2. Il passo successivo sarà trovare rocce o sculture di pietra dal design accattivante. Queste possono essere di diverse dimensioni, tenendo conto delle proporzioni dello spazio scelto.
  3. L’atmosfera che si desidera creare dipenderà dalla scelta dei materiali: texture, colori e forme particolari.
  4. Selezionate ciottoli con la stessa granulometria e materiale, come porfido, marmo, granito o ciottoli di fiume. Questi saranno la base su cui posizionerete le rocce.
Come allestire un angolo di giardino
BAMBU’ E LE SUE TRAME, PER CREARE UNA QUINTA VEGETALE A BASSA MANUTENZIONE. (FONTE GOOGLE)

Il giardino ZEN – consigli per i più esperti

Per arricchire la composizione:

  • Create un gioco di luci ed ombre. Con corpi luminosi da incasso o più semplicemente con lanterne.
  • Inserite elementi vegetali.
  • Se lo spazio che avete scelto si trova in giardino è più semplice piantare delle essenze vegetali. Il fine è quello di creare un gioco di textures affini al colore e alla materia delle rocce scelte. Come ad esempio piccoli Acer, oppure più comunemente Bambu, Hosta, Carex (naturalmente la scelta, dipende anche dal clima). Capaci di creare delle macchie di colore che arricchiscano la nostra composizione.
  • Se invece lo spazio interessato si trova all’interno dell’abitazione, forse la soluzione più veloce potrebbe essere quella di creare una quinta di canne di bambu. Meglio se in vasi geometrici, del materiale che più segue il vostro stile personale, come pietra, acciaio, corten. Queste contribuiranno a decorare le pareti con le loro ombre filiformi. L’importante è selezionare piante e cultivars scelte per la loro caratteristica d’interesse. Come ad esempio la scala di colore, la trama delle foglie e dei fiori ed il loro potenziale di sviluppo.
  • Un altro elemento cardine dello stile giapponese è l’acqua in tutte le sue forme. Se lo spazio a disposizione ce lo permette, un piccolo getto, fontanella, vasca con piante acquatiche. Una tra tutte per eccellenza la N.
Come allestire un angolo di giardino
CIOTTOLI DI DIVERSA GRANULOMETRIA, FONTE ZANDOBBIO GRANULATI
Un giardino zen, una pratica quasi terapeutica!

L’idea è quella di ricreare un proprio angolo di giardino, da interpretare secondo la nostra sensibilità, con una composizione ordinata secondo il nostro gusto. Arrivando ad una forma che ci evochi delle sensazioni precise. Che quindi si relazioni con l’ambiente circostante, attraverso forme, giochi di nouances, ombre e luci, che si riflettono nel corso della giornata.

Come allestire un angolo di giardino
ELEMENTO DECORATIVO DI DESIGN CON CORPO ILLUMINANTE (FONTE DAVID HARBER)

Quindi allestire un angolo di giardino zen, nella sua semplicità, può risultare quasi terapeutico. Ricomporre ogni qual volta ne sentiamo il desiderio un nuovo ordine. Una nuova struttura che ci comunicherà ancora una volta sensazioni diverse. Con una voce nuova, come un invito a noi stessi di andare oltre quello spazio. Il tutto rimanendo pur sempre nel nostro giardino. Magari sorseggiando un te, da una tazza calda e profumata, da soli o tra amici.

Come allestire un angolo di giardino: indirizzi utili

Nell’acquisto dei materiali per allestire un angolo di giardino, la scelta dell’azienda fornitrice è molto importante. Ad esempio l’attenzione all’ambiente o la sostenibilità sono aspetti da tenere in considerazione. Dalla selezione del materiale fino al progetto finale, vi invitiamo ad una scelta accurata e consapevole. Di seguito una nostra selezione di aziende italiane ed estere, particolarmente qualificate:

  • www.davidharber.com: E’ un artista della pietra, crea elementi di design unici e di grande effetto. Protagonista in molte fiere del settore. Su tutte il Chelsea Flower Show londinese.
  • www.granulati.it:  Granulati Zandobbio è un’azienda italiana che opera fin dal 1929. Ben quattro generazioni! Spazia dai ciottoli ai monoliti.
  • www.verdeflora.it: Vivaio e garden center. Propone una selezione di prodotti di assoluta qualità, esemplari di rari, piante autoctone e non.
  • www.vivaibambu.com Vivaio leader nella selezione e produzione made in italy di piante asiatiche.

Balconi fioriti? Scopri l'esposizione giusta!

Balconi fioriti? E’ il sogno di tutti, non solo di chi ha il “pollice verde”, un bel balcone fiorito trasmette ordine, tranquillità, benessere, mette in armonia corpo e mente.

Esposizione solare per fantastici balconi fioriti

Finalmente è arrivata la primavera, le giornate sono più lunghe, il sole risplende in cielo, piante e fiori prendono vita. Questo è il momento perfetto per pensare a come avere dei bellissimi balconi fioriti. La cosa fondamentale da capire è l’esposizione del balcone, se è situato a NORD, SUD, EST o OVEST.

Partiamo subito nel dire, che il sole nasce ad Est e tramonta ad Ovest. Nelle ore di luce la traiettoria del sole è inclinata, ha una latitudine più o meno sempre verso sud. Dopo questa passiamo ad analizzare la posizione del balcone e le conseguenti piante da utilizzare.

Balconi fioriti: esposizione a NORD

Il sole non è mai presente. E’ la zona più fredda della casa ed è esposta a venti di tramontana. Purtroppo la peggior zona per far crescere i vostri fiori preferiti. Ma non preoccupatevi madre natura ha sempre ha disposizione qualche “creatura” da collocare in questa zona. Alcune piante da poter scegliere per questa zona, potrebbero essere: le Azalee, alcuni tipi di Gerani, Rododentro e Edere.

Balconi fioriti? Scopri l'esposizione giusta!

Balconi fioriti: esposizione a NORD/EST

Nel periodo invernale il sole è presente soltanto nelle primissime ore della mattina, aumenta con l’avvicinarsi dell’estate, ma mai oltre mezzo giorno.
In questo lato della casa possiamo pensare di mettere piante tipo la Begonia, la Lobelia, la Fucsia, Rododentri e Azalee, Sambuco, Coprifoglio e Vite Americana.

Balconi fioriti: esposizione a NORD/OVEST

Il sole è presente soltanto nelle ultime ore della giornata, poco prima del tramonto.
Per questa esposizione possiamo pensare a mettere piante come alla Begonia Hybrida o Fiore di Vetro, la Candela, il Crisantemo, l’Alloro, il Glicine.

Balconi fioriti? Scopri l'esposizione giusta!

Balconi fioriti: esposizione SUD/EST

Questa è la zona migliore per far crescere le piante rigogliose e pieni di fiori ed avere fantastici balconi fioriti. Il sole è presente per tutta la mattina, riparata da venti di tramontana e dal sole forte di mezzo giorno.

Balconi fioriti: esposizione a SUD

Il sole è presente dalla mattina alla sera, quindi consiglio di ombreggiare nelle ore più calde. In questa zona le piante da far crescere sono innumerevoli: Asarina, Bocca di Leone, Calibrachoa, Convolvolo, Diascia, Elicriso, Eliotropio, Fuchsia, Geranio selvatico, Ipomea, Lantana, Lobelia, Loto, Nemesia, Petunia, Rosmarino, Sanvitalia, Sanvitalia speciosa, Sutera…

Balconi fioriti: esposizione a SUD/OVEST e OVEST

Sono zone molto calde, il sole è presente nelle ore più calde della giornata.
In questo lato del balcone possiamo pensare di far crescere alcune bellissime piante rampicanti come il Solanum e il Glicine oppure di piccole dimensioni, possiamo scegliere tipo la Petunia o la Verbena.

Dopo aver capito l’esposizione del proprio balcone di casa e che tipo di piante poterci alloggiare, tengo a precisare che quanto descritto è in linea generale. Ci sarebbero tantissimi altri fattori da considerare, se ci si trova in montagna o al mare, se circondati da palazzi che potrebbero coprire la luce del sole, se in città o in periferia.

Pertanto vi consiglio di chiedere maggiori informazioni al vostro vivaista di fiducia.

Buona fioritura a tutti!

Energie rinnovabili, quali sono?

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si basano sull’uso di risorse naturali inesauribili, come il sole, il vento, l’acqua, la biomassa e il calore della terra. Ogni situazione abitativa corrisponde,grazie all’analisi di noi professionisti del settore, ad un sistema per produrre energia da fonti rinnovabili, in modo da essere indipendenti o almeno da risparmiare e abbassare l’importo delle vostre fatture elettroniche.

Queste fonti di energia sono considerate inesauribili perché si rigenerano continuamente senza l’intervento dell’uomo. Le energie rinnovabili sono ad emissioni zero e non causano alterazioni ai vari ecosistemi presenti.

Le principali fonti di energia rinnovabile sono:

Energia solare: l’energia solare viene prodotta attraverso l’uso di pannelli solari che convertono la luce del sole in energia elettrica.

Energia eolica: l’energia eolica viene prodotta attraverso l’uso di turbine eoliche che sfruttano la forza del vento per produrre energia elettrica.

Energia idroelettrica: l’energia idroelettrica viene prodotta attraverso l’uso di turbine idrauliche che sfruttano la forza dell’acqua per produrre energia elettrica.

Energia geotermica: l’energia geotermica viene prodotta attraverso l’uso di calore proveniente dal sottosuolo terrestre per produrre energia elettrica.

Energia da biomassa: l’energia da biomassa viene prodotta attraverso l’uso di materiali organici come legno, scarti agricoli e rifiuti per produrre energia elettrica.

Le energie rinnovabili sono considerate una soluzione per la transizione energetica e la lotta contro il cambiamento climatico, inoltre, le fonti di energia rinnovabile sono pulite, economiche e a disposizione di tutti, nell’articolo scorso vi ho parlato del perché scegliere un’energia pulita , ora guardiamo, più nel dettaglio, quali energie pulite sono disponibili:

Energia solare

L’energia solare è prodotta attraverso l’utilizzo dei pannelli solari , che convertono la luce solare in energia elettrica . Questa fonte di energia è inesauribile e non produce emissioni di gas serra. L’energia solare è utilizzata per le case, edifici, impianti di illuminazione pubblica e per la produzione di energia elettrica su larga scala. Inoltre, l’energia solare può essere immagazzinata in batterie per essere utilizzata in momenti in cui non c’è luce. Attualmente la tecnologia è in continua evoluzione per migliorare l’efficienza dei pannelli e per creare soluzioni per ogni tipologia abitativa, esistono impianti fotovoltaici da balcone, impianti fotovoltaici da tetto, impianti misti e ogni giorno nascono startup, su nuovi prodotti.

Energia eolica

L’energia eolica è prodotta attraverso l’utilizzo di turbine eoliche, che convertono l’energia del vento in energia elettrica. Questa fonte di energia è inesauribile e non produce emissioni di gas serra. L’energia eolica è utilizzata per case private, edifici, impianti di illuminazione pubblica e per la produzione di energia elettrica su larga scala. Inoltre, l’energia eolica può essere immagazzinata in batterie per essere utilizzata in momenti in cui non c’è vento. Questa tecnologia è anch’essa in continuo aggiornamento per migliorare l’efficienza ma anche il sistema di produzione, nuove soluzioni per affrontare qualsiasi problematica che siano di un territorio o di spazio abitativo.

Energia geotermica

L’energia geotermica è prodotta attraverso l’utilizzo del calore naturale del sottosuolo. Questa fonte di energia è inesauribile e non produce emissioni di gas serra. L’energia geotermica è utilizzata per case private ed edifici, impianti di illuminazione pubblica e per la produzione di energia elettrica su larga scala. Inoltre, l’energia geotermica può essere utilizzata per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici.

In Italia, si è sviluppata prevalentemente in Toscana da centinaia di anni, nel resto di Italia ci sono dei punti dove vi sono fonti sfruttabili per il riscaldamento.

Energia idroelettrica

L’energia idroelettrica è prodotta attraverso l’utilizzo della forza dell’acqua, che fa girare le turbine elettriche. Questa fonte di energia è inesauribile e non produce emissioni di gas serra. L’energia idroelettrica è utilizzata per case ed edifici, impianti di illuminazione pubblica e per la produzione di energia elettrica su larga scala. Tuttavia, la costruzione di dighe e la creazione di bacini artificiali per la produzione di energia idroelettrica può avere un impatto negativo sull’ambiente e sulla fauna locale.

Energia da biomasse

L’energia da biomasse è prodotta attraverso l’utilizzo di materiali organici come legno, scarti agricoli e rifiuti organici, che vengono bruciati per produrre energia. Questa fonte di energia è rinnovabile, ma può produrre emissioni di gas serra se non viene gestita correttamente. L’energia da biomasse è utilizzata per strutture adatte alle produzioni alimentari, edifici e per la produzione di energia elettrica su larga scala.

In sintesi, le energie rinnovabili sono fonti di energia pulita e inesauribile che possono essere utilizzate per case private ed edifici, impianti di illuminazione pubblica e per la produzione di energia elettrica su larga scala. L’utilizzo di queste fonti di energia può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e a combattere il cambiamento climatico. Tuttavia, è importante considerare gli impatti ambientali e sociali di ogni fonte di energia rinnovabile e adottare pratiche sostenibili per la loro produzione e utilizzo.

Tendenze outdoor 2023 per terrazze e giardini

Il post pandemia ha visto molte persone rivalutare il loro stile di vita e la cura dell’ambiente. Le principali tendenze del design degli spazi esterni riflettono questa nuova consapevolezza. La sostenibilità è un tema importante, con materiali naturali come legno, grès e terracotta che vengono scelti per la pavimentazione e gli arredi, mentre per i cuscini da esterno si punta sul “rinnovo”, piuttosto che acquistarne di nuovi.

Le tonalità neutre, delicate e calde creano atmosfere rilassanti, mentre l’arredamento intrecciato e di ispirazione artigianale soddisfa le esigenze dei consumatori attenti alla sostenibilità ed all’artigianalità. Il motto “Less is more” continua ad ispirare progettisti e designer, con la ricerca dell’essenziale che prevale sull’eccesso. Gli spazi all’aperto diventano una parte fondamentale della casa, offrendo uno spazio per connettersi con la natura, alla ricerca di un momento di pace e tranquillità.

Cuscini per esterni

I cuscini utilizzati per gli ambienti esterni rappresentano un componente fondamentale per la decorazione dei propri spazi all’aperto, come la terrazza o il giardino. Solitamente sono disponibili in 3 misure “standard”, anche se è possibile personalizzarli a piacimento.

  • 60×60: perfetti per ambienti esterni più spaziosi, grazie alle loro dimensioni generose sono utili anche per sedersi direttamente a terra;
  • 50×50: scelta ideale per chi cerca praticità, versatilità e comodità. Garantiscono comfort quando si è seduti su una panca o un divano;
  • 40×40: perfetti come elementi decorativi, sono la dimensione ideale per appoggiare le braccia o riempire gli spazi vuoti dello schienale, per una seduta perfetta.
cuscineria da esterno

Come rinnovare i cuscini da esterno

La cuscineria dei mobili da giardino è un elemento importante per il comfort e l’aspetto estetico dei mobili stessi. Tuttavia, dopo un certo periodo di utilizzo, le cuscinerie possono diventare usurate, macchiate e sfilacciate. Se stai cercando un modo per rinnovare la cuscineria dei tuoi mobili da giardino, ci sono alcune cose che puoi fare per renderli nuovamente belli e confortevoli. Ecco alcuni consigli utili su come rinnovare la cuscineria dei mobili da giardino:

  1. Pulizia delle cuscinerie: il primo passo da fare per rinnovare la cuscineria dei tuoi mobili da giardino è pulirla a fondo. Rimuovi tutte le cuscinerie dai mobili e usa un aspirapolvere per rimuovere polvere, sporcizia e altri detriti. Se le cuscinerie sono particolarmente sporche, puoi anche utilizzare un detergente delicato e acqua per pulirle. Lasciale asciugare completamente prima di rimetterle sui mobili.
  2. Sostituzione della schiuma: se le cuscinerie sono troppo sottili o sformate, potrebbe essere necessario sostituire la schiuma all’interno. Puoi acquistare schiuma nuova presso un negozio di tessuti o online. Rimuovi la vecchia schiuma dalle cuscinerie e sostituiscila con la nuova. Assicurati di scegliere la densità e lo spessore giusti per le tue esigenze.
  3. Sostituzione delle fodere: se le fodere delle cuscinerie sono macchiate, sfilacciate o semplicemente non ti piacciono più, puoi sostituirle facilmente. Acquista del tessuto nuovo e misura le dimensioni delle vecchie fodere per creare le nuove. Potresti anche considerare l’acquisto di fodere già fatte, che sono disponibili in una varietà di colori e motivi.
  4. Aggiunta di dettagli decorativi: una volta che hai sostituito la schiuma e le fodere, puoi anche considerare l’aggiunta di dettagli decorativi per le cuscinerie. Ad esempio, puoi cucire dei bottoni o dei bordi colorati sulle fodere per aggiungere un tocco personale ai tuoi mobili da giardino.

Rinnovare la cuscineria dei mobili da giardino è un’operazione abbastanza semplice, che può farti risparmiare tempo e denaro, rispetto all’acquisto di mobili ed accessori nuovi!

cuscini per esterno

Hai una stanza senza finestra? Ecco la soluzione ad ogni problema!

Uno dei problemi più comuni che si riscontra in alcune case è la mancanza di illuminazione naturale attraverso aperture o finestre in una o più stanze. Se questa è la vostra situazione non disperatevi. Hai una stanza senza finestra? Ecco la soluzione ad ogni problema!

Come illuminare correttamente una stanza?

stanza senza finestra
Un salotto senza finestra (http://mag.bzcasa.it)

Uno dei problemi che si può riscontrare nel momento in cui si arreda casa è trovare la giusta soluzione per illuminare una stanza senza finestra. Se pensi che sia un problema solo tuo sbagli! Questo “inconveniente” accade molto spesso, soprattutto in abitazioni un po’ più datate. Data la disposizione, il più delle volte le stanze in cui manca la finestra sono: la camera, il salotto o il corridoio. Ed allora come si può fare? Basterà seguire qualche piccolo consiglio e la stanza brillerà di luce propria. Il problema più grande che comporta tale disposizione è sostanzialmente la mancanza di riciclo dell’aria, ma a tutto c’è una soluzione: ecco come!

Prima regola: il colore!

Nel caso in cui si stia impazzendo sulla scelta dei colori più adatti per una stanza senza finestra la parola d’ordine non può essere che: toni chiari! Nel caso in cui la stanza in questione sarà destinata ad essere la camerta da letto si consigli di puntare sul bianco, o comunque su tonalità brillanti.

Sono severamente vietati i toni scuri o spenti. Con il colore bianco, oltre a dare luminosità si va ad abbattere l’effetto chiuso, claustrofobico che una stanza senza finestre può trasmettere. La scelta di tali tonalità deve ricadere anche sugli arredamenti. Scegliendo elementi d’arredo dai colori chiari si da un valore aggiunto a tutta la stanza.

Anche l’illuminazione fa la sua parte

Per ottenere l’effetto più consono possibile, la scelta dell’illuminazione deve cadere sui faretti ad incasso. Questa tipologia di illuminazione inglobata nel soffitto darà quel senso di luminosità più vicina a quella naturale, evitando quindi spiacevoli fastidi. Inoltre più saranno i faretti all’interno della stanza più l’effetto piacevole sarà amplificato.

La pavimentazione giusta

stanza senza finestre
Una camera senza finestra (https://www.onthemarket.com)

Anche la scelta dei pavimenti incide particolarmente sulle stanze senza finestre. In questi casi è meglio evitare piastrelle troppo elaborate o dai colori troppo accesi. Le opzioni consigliate nel caso di una stanza senza finestre sono:

  • Parquet o laminato chiaro, anche con qualche venatura che faccia risaltare la luce dei faretti;
  • Piastrelle monotono bianche o dai colori chiari e brillanti.

Accessori

Anche gli accessori, come quadri, specchi o fotografie, hanno la loro funzione nel caso di una stanza senza finestra. Solitamente detti elementi tendono a ristringere e scurire gli spazi.

Comunque, per non distaccare troppo tale zona dal resto della casa si possono utilizzare degli accessori che vadano ad accentuare la luminosità, come ad esempio gli specchi o quadri ben scelti, sempre dai toni chiari e brillanti.

Come sostituire un set doccia

La sostituzione di un rubinetto da doccia o di un intero set doccia è tra le operazioni di installazione o riparazione meno impegnative nel bagno. La maggior parte dei produttori oggigiorno offre set dal design e funzionalità ottimizzate. La sostituzione può essere effettuata senza problemi in un pomeriggio, ed é sufficiente mettere da parte circa 3 ore di tempo. Poiché si tratta di una procedura semplice, non è nemmeno necessario l’aiuto di un assistente. Tutto ciò di cui avete bisogno sono le vostre abili mani.

Un set doccia non va cambiato solo quando si rompe. Si puó acquistare un set doccia nuovo anche nel caso in cui si desideri cambiare il volto del bagno, per dargli un aspetto più moderno. Un altro motivo valido per sostituire il miscelatore della doccia è il risparmio economico: i miscelatori moderni consumano meno acqua.

Cosa occorre avere pronto quando si vuole eliminare un set doccia vecchio o non funzionante? Quello nuovo. Uno dei parametri del miscelatore per doccia influenzerà la vostra scelta: il rubinetto nuovo deve avere lo stesso passo di quello vecchio. Ma questo non é un grosso problema tra l’ampia gamma di tipologie e varianti di design a disposizione: oggi il passo standard è di 150 mm e la maggior parte dei modelli lo prevede.

 Di cosa abbiamo bisogno per sostituire un set doccia?

  • il set doccia nuovo
  • trapano
  • tasselli e viti
  • matita
  • livella a bolla d’aria
  • metro a nastro
  • canapa idraulica
  • pinze a pappagallo
  • silicone sanitario

Ogni volta che si installa un nuovo prodotto, occorre seguire le istruzioni del produttore riportate nel manuale!

Smontaggio del rubinetto vecchio

Per prima cosa, chiudete la valvola di intercettazione principale dell’acqua. Si trova davanti al contatore dell’acqua, in bagno o in cucina. Aprite il rubinetto della doccia e aspettate che tutta l’acqua sia defluita. Iniziate quindi a rimuovere le componenti della doccia una per una: prima svitate il flessibile della doccetta dal miscelatore, poi l’asta saliscendi con il braccio e il soffione. Non avrete nemmeno bisogno del supporto per la doccetta. L’ultima cosa che dovrebbe rimanere da smontare è il miscelatore doccia stesso. Allentate i due dadi che fissano il rubinetto alla parete. Utilizzate le pinze a pappagallo. Hanno il vantaggio di non avere denti e di non graffiare il rubinetto. Potete in seguito utilizzarle, ad esempio, nella casa del weekend. Rimuovete anche le rosette e gli attacchi a S, perché molto probabilmente nella confezione del nuovo miscelatore per doccia troverete sia rosette che attacchi nuovi.

È improbabile che la doccia nuova abbia le stesse dimensioni di quella vecchia. Per questo motivo, è meglio ricoprire i fori dei tasselli dove si trovavano le viti che tenevano l’asta della doccia o il supporto della doccetta. Presto verranno praticati nuovi fori.

sostituire set doccia

Montaggio del miscelatore nuovo

Posizionate il rubinetto, con guarnizioni e filtri, negli attacchi a parete. Stringete saldamente. Assemblate ora l’asta della doccia e inseritela provvisoriamente nell’attacco superiore del miscelatore. Con una livella a bolla d’aria, verificate che l’asta sia dritta e determinate la posizione del foro per il suo supporto.

Svitate l’asta e preparatevi a forare. Utilizzate una punta da trapano selezionata in base al tipo di parete. Ricordatevi che non andrebbe utilizzato un trapano a percussione per forare le piastrelle. Le punte per pietra o diamantate sono le più adatte per le piastrelle, anche se costano di piú. Assicuratevi inoltre di verificare che non stiate perforando i condotti dell’elettricità, dell’acqua o del gas. Se non siete sicuri, studiate la pianta dell’edificio.

Inserite un tassello nel foro e riempitelo di silicone. Avvitate l’asta della doccia. Continuate con il braccio doccia e il soffione. Utilizzate la vite di fermo per fissare la doccia in alto e in basso. Avvitate il flessibile e la doccetta. Trovate il posto piú comodo per il supporto della doccetta.

Aprite l’alimentazione dell’acqua e assicuratevi che questa scorra sia dal soffione che dalla doccetta. Se tutto funziona come deve, il gioco è fatto.

Articolo redatto in collaborazione con Sanitino.

Perché scegliere energia green

Perché scegliere l’energia green? L’energia green è una soluzione sempre più popolare per coloro che cercano di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività quotidiane. A differenza dei combustibili fossili, come petrolio, gas e carbone, che rilasciano grandi quantità di gas serra nell’atmosfera, l’energia verde è prodotta da fonti rinnovabili, come il sole, il vento e l’acqua e il calore della terra. Questo la rende una scelta sostenibile e a basso impatto per l’ambiente.

Inoltre, l’utilizzo di energia verde può aiutare a ridurre la dipendenza dalle fonti di energia esterna, garantendo una maggiore sicurezza energetica e riducendo la debolezza a fluttuazioni dei prezzi delle materie prime. L’energia verde è anche più affidabile rispetto ai combustibili fossili, poiché non è soggetta a interruzioni causate da conflitti o disastri naturali.

Molte aziende stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza di adottare pratiche a basso impatto ambientale per proteggere il pianeta e migliorare la loro reputazione a livello globale. L’utilizzo di energia verde è un modo per dimostrare il loro impegno nei confronti della sostenibilità e della responsabilità ambientale.

Ecco perché scegliere l’energia green!

In definitiva, l’energia verde è una scelta vincente per chi cerca un futuro più sostenibile, più sicuro e più equo per tutti. Investire in fonti di energia rinnovabile può contribuire a costruire un mondo più verde e più felice per le future generazioni.

Vantaggi dell’energia green

L’energia verde è una soluzione sempre più popolare per coloro che cercano di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività quotidiane e di migliorare la loro qualità della vita. Ci sono molte ragioni per cui scegliere l’energia verde e i suoi vantaggi sono molteplici.

In primo luogo, l’energia verde è prodotta da fonti rinnovabili, come il sole, il vento e l’acqua, che non esauriranno mai le loro risorse. Questo la rende una scelta sostenibile e a basso impatto per l’ambiente, poiché non rilascia grandi quantità di gas serra nell’atmosfera, come invece accade con i combustibili fossili. Ciò significa che l’energia verde può contribuire a ridurre gli effetti del cambiamento climatico e per proteggere il pianeta per le future generazioni.

Inoltre, l’utilizzo di energia verde può aiutare a ridurre la dipendenza dalle fonti di energia esterna e garantire una maggiore sicurezza energetica. Ciò significa che non ci si dovrà preoccupare delle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e delle interruzioni causate da conflitti o disastri naturali.

Ci sono anche importanti vantaggi economici nell’utilizzo di energia verde. Investire in fonti di energia rinnovabile può creare nuovi posti di lavoro e aumentare la competitività a livello globale. L’energia verde può essere prodotta a livello locale, riducendo la necessità d’importare fonti di energia da altre parti del mondo. Ciò può anche ridurre i costi del trasporto e migliorare la sicurezza energetica.

Inoltre, l’energia verde può migliorare la salute pubblica, riducendo la necessità di cure mediche legate all’inquinamento atmosferico e all’utilizzo di combustibili fossili. Ciò può significare una riduzione dei costi per il sistema sanitario e una maggiore qualità della vita per tutti.

Infine, molte aziende stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza di adottare pratiche a basso impatto ambientale per proteggere il pianeta e migliorare la loro reputazione a livello globale. L’utilizzo di energia verde è un modo per dimostrare il loro impegno nei confronti della sostenibilità e della responsabilità ambientale.

Svantaggi dell’energia green

Nonostante i numerosi vantaggi dell’energia verde, come la sua sostenibilità, la riduzione delle emissioni di gas serra e la riduzione della dipendenza dalle fonti di energia esterna, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare.

In primo luogo, l’energia verde può essere più costosa rispetto all’energia prodotta da fonti non rinnovabili. Ad esempio, l’installazione di pannelli solari o turbine eoliche può essere costosa e richiedere tempo per recuperare i costi iniziali, attraverso il risparmio energetico. Inoltre, le fonti di energia verde possono essere influenzate dalle condizioni meteorologiche e non sono disponibili 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Ciò può significare che sia necessario utilizzare fonti di energia di riserva, con dei sistemi di accumulo ad esempio, oppure rivolgersi alla rete anche se è energia prodotta da combustibili fossili, durante i periodi di scarsa produzione di energia verde.Oggi giorno un sistema ben progettato tra impianto fotovoltaico e mini eolico può risolvere tutte le problematiche connesse al clima.

Inoltre, l’installazione di grandi centrali di produzione di energia verde può avere un impatto negativo sull’ambiente e sulla fauna selvatica. Ad esempio, le turbine eoliche possono interferire con le rotte migratorie degli uccelli, mentre i pannelli solari possono influire sulla qualità del suolo e sulle colture.

La transizione verso l’energia verde richiede un importante investimento in infrastrutture e tecnologie, che possono essere difficili da finanziare in alcune aree. Ciò può significare che ci siano disuguaglianze nell’accesso all’energia verde tra le diverse comunità e che alcune regioni siano lasciate indietro.

Infine, la produzione di alcune fonti di energia verde, come l’idro elettricità, può avere un impatto negativo sui sistemi idrici e sulle comunità che operano da questi sistemi. Ad esempio, la costruzione di dighe può interrompere la circolazione dell’acqua e influire sulla qualità dell’acqua per le comunità che la utilizzano, oltre a creare problemi all’ecosistema e al mondo animale.

In conclusione, è importante considerare sia i vantaggi che gli svantaggi dell’energia verde al momento di prendere una decisione informata. Ciò significa che potrebbe essere necessario adottare un approccio equilibrato e integrato che prenda in considerazione i costi, i benefici e i vantaggi ambientali, la sostenibilità a lungo termine e l’impatto sulla comunità.

Come arredare la cucina (grande o piccola)

La cucina è un luogo di ritrovo, dedicato al ristoro e allo svago, ma non solo: si tratta anche dell’ambiente in cui preparare e cucinare gli ingredienti per i pasti. Per questo motivo la cucina deve risultare non solo bella, ma anche pratica, scegliendo il bancone, i mobili e il gruppo formato da tavolo e sedie assecondando esigenze personali e spazio a disposizione.

Come scegliere i colori

Una cucina grande consente ai padroni di casa di poter scegliere qualunque colore, anche quelli più scuri (come le tonalità naturali del legno o l’ardesia); una cucina piccola, però, risulterà più bella e luminosa se dotata di colori chiari, come il bianco e tutte le sue sfumature.

Indipendentemente dalla scelta tra colori chiari o scuri, per ottenere una cucina coerente e visivamente ordinata è fondamentale scegliere un solo colore predominante, con qualche elemento di un secondo colore. Il secondo colore può essere presente anche in percentuale maggiore, ma è meglio evitare il terzo colore; in questo modo, elettrodomestici, complementi d’arredo e biancheria da tavolo non creeranno un effetto eccessivo e disarmonico.

Chi desidera un terzo colore, potrà impiegarlo per i dettagli più piccoli o per gli accessori.

come arredare la cucina

Luci: non solo una scelta estetica

L’illuminazione è una componente fondamentale dell’arredamento della cucina; laddove la luce naturale non è presente, infatti, è necessario installare delle luci artificiali che consentano di cucinare in sicurezza e di mangiare correttamente illuminati.

Per riuscire nell’intento, si possono scegliere lampadari singoli oppure multiple lampade in sospensione, per illuminare il tavolo da pranzo e l’eventuale penisola; anche il piano cottura dovrà essere sempre luminoso, eventualmente combinando più punti luce insieme.

Riguardo la scelta dei colori, la luce calda è da preferire, perché riesce a creare un’atmosfera calda e accogliente, favorendo la conversazione.

Come scegliere tavolo e sedie

Il tavolo è il punto centrale della cucina/sala da pranzo, dove ritrovarsi con amici e/o parenti; in base allo stile scelto per il resto della casa, i materiali di tavolo e sedie possono variare (così come le forme).

In una cucina piccola, un tavolo trasparente (di vetro o plexiglass) aiuta ad ampliare visivamente lo spazio alla stregua di un tavolo di colore chiaro; un tavolo in legno, invece, è estremamente versatile e adatto a qualunque ambiente.

Per quanto riguarda la forma, il tavolo rettangolare va bene per gli spazi lunghi e stretti, mentre quello rotondo o quadrato si adatta meglio agli ambienti larghi.

Le sedie vanno scelte in base al tavolo, preferendo i modelli leggeri e semplici da spostare e da pulire, che non risultino troppo fredde o calde al tatto. Tra i materiali più usati, si trovano legno, plexiglas e tessuto. Molti scelgono di abbinare sedie e tavoli costruiti con materiali diversi, per ottenere un effetto più moderno. Per esempio, le sedie in velluto si abbinano bene coi tavoli di marmo e legno; le sedie di legno, invece, non dovrebbero essere abbinate ai tavoli di legno per evitare un risultato troppo classico.

Oltre alle sedie da pranzo, chi dispone di una penisola potrebbe optare per degli sgabelli.

I padroni di casa più glamour potrebbero desiderare un tappeto sotto il tavolo e le sedie; tuttavia, si tratta di una soluzione poco pratica, soprattutto per chi ha bambini o animali domestici.

Articolo redatto in collaborazione con Esbo ltd

Mercato libero o tutelato? Come e quando scegliere la migliore offerta luce

Conoscere il contratto stipulato con il proprio fornitore di luce è essenziale, in quanto permette di tutelarsi e di capire anche se e quando è arrivato il momento di cambiare offerta. Con l’arrivo delle prime bollette di quest’anno, sono sempre di più coloro che si chiedono se il contratto luce sia davvero conveniente. Ma come scegliere l’offerta mercato luce migliore (ad link)? È preferibile il mercato libero o quello tutelato?

Il mercato tutelato sarà in vigore fino a gennaio 2024. Motivo per il quale sono molti coloro che stanno scegliendo di passare dal regime di tutela al mercato libero. Di seguito le principali differenze per disporre di elementi utili ai fini della scelta individuale.

Mercato tutelato luce: come funziona? E quali sono i costi prefissati?

L’offerta luce nel regime di tutela definisce la condizione nella quale i consumatori hanno accesso a energia e condizioni economiche contrattuali che vengono fissate dall’ARERA ossia dall’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente.

Ciò significa che tutti coloro che hanno un contratto luce nel mercato tutelato pagano lo stesso prezzo.

Ma a quanto ammonta il prezzo del regime di tutela? I costi non sono sempre uguali, infatti, ogni 3 mesi l’ARERA stabilisce il prezzo in base all’andamento dei mercati e al costo della luce all’ingrosso.

Il motivo del cambio dei costi trimestrali è dovuto al fatto che la società pubblica compra l’energia come acquirente unico e poi la distribuisce, rivendendola agli operatori, con un margine di guadagno minimo.

Per il secondo trimestre del 2022, l’ARERA ha fissato un costo di 41.34 centesimi a kWh che, se paragonato al secondo trimestre del 2021, è pari al doppio. Infatti, all’epoca questo era fissato a 20,83 centesimi.

Le offerte del libero mercato: caratteristiche

Il mercato libero funziona in modo totalmente differente rispetto a quello tutelato. In questo caso non c’è un compratore unico e il prezzo non cambia trimestralmente, ma si sigla un contratto con un’azienda privata che in base alle proprie strategie commerciali può proporre agli acquirenti.

Il costo della materia prima è ancorato sempre al mercato reale, ma non lo è strettamente a quello finanziario. In quanto compra e rivende la luce siglando degli accordi con i più grandi fornitori al mondo attraverso dei contratti che in genere hanno scadenze a medio o lungo termine.

Dato che il mercato tutelato, secondo quanto previsto, dovrebbe cessare di esistere nel 2024, sono molti coloro che si stanno spostando verso il mercato libero della luce e che siglano contratti con un prezzo della materia prima che può essere fisso o variabile.

Infatti, esistono offerte che presentano una variazione del costo della materia prima da pagare in modo automatico o periodico, a scadenze prefissate o in base ai prezzi del mercato all’ingrosso.

Se il contratto è fisso in genere ha una scadenza a un anno, due anni o tre e l’utente paga quanto stabilito inizialmente indipendentemente dall’andamento del mercato.

Questi ultimi sono di certo i contratti più vantaggiosi in quanto essendo a prezzo fisso protegge dai rincari, come quelli che si sono verificati nell’ultimo periodo.

Come trovare la giusta offerta e quando cambiare contratto?

È buona norma conoscere bene la tipologia di contratto siglato con il proprio fornitore luce: il primo passo è leggerlo, comprendere bene quanto si stia pagando a kWh e determinare se sia opportuno valutare un cambiamento.

Naturalmente oltre al costo di ciascun kWh, è consigliabile essere a conoscenza anche di altre voci di costo, come l’IVA, il trasporto e altre che possano impattare sulle bollette.

Inoltre, è possibile verificare anche quali sono le compagnie più sostenibili e che propongono offerte che prevedano approvvigionamento delle materie prime da fonti rinnovabili.