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Hai una stanza senza finestra? Ecco la soluzione ad ogni problema!

Uno dei problemi più comuni che si riscontra in alcune case è la mancanza di illuminazione naturale attraverso aperture o finestre in una o più stanze. Se questa è la vostra situazione non disperatevi. Hai una stanza senza finestra? Ecco la soluzione ad ogni problema!

Come illuminare correttamente una stanza?

stanza senza finestra
Un salotto senza finestra (http://mag.bzcasa.it)

Uno dei problemi che si può riscontrare nel momento in cui si arreda casa è trovare la giusta soluzione per illuminare una stanza senza finestra. Se pensi che sia un problema solo tuo sbagli! Questo “inconveniente” accade molto spesso, soprattutto in abitazioni un po’ più datate. Data la disposizione, il più delle volte le stanze in cui manca la finestra sono: la camera, il salotto o il corridoio. Ed allora come si può fare? Basterà seguire qualche piccolo consiglio e la stanza brillerà di luce propria. Il problema più grande che comporta tale disposizione è sostanzialmente la mancanza di riciclo dell’aria, ma a tutto c’è una soluzione: ecco come!

Prima regola: il colore!

Nel caso in cui si stia impazzendo sulla scelta dei colori più adatti per una stanza senza finestra la parola d’ordine non può essere che: toni chiari! Nel caso in cui la stanza in questione sarà destinata ad essere la camerta da letto si consigli di puntare sul bianco, o comunque su tonalità brillanti.

Sono severamente vietati i toni scuri o spenti. Con il colore bianco, oltre a dare luminosità si va ad abbattere l’effetto chiuso, claustrofobico che una stanza senza finestre può trasmettere. La scelta di tali tonalità deve ricadere anche sugli arredamenti. Scegliendo elementi d’arredo dai colori chiari si da un valore aggiunto a tutta la stanza.

Anche l’illuminazione fa la sua parte

Per ottenere l’effetto più consono possibile, la scelta dell’illuminazione deve cadere sui faretti ad incasso. Questa tipologia di illuminazione inglobata nel soffitto darà quel senso di luminosità più vicina a quella naturale, evitando quindi spiacevoli fastidi. Inoltre più saranno i faretti all’interno della stanza più l’effetto piacevole sarà amplificato.

La pavimentazione giusta

stanza senza finestre
Una camera senza finestra (https://www.onthemarket.com)

Anche la scelta dei pavimenti incide particolarmente sulle stanze senza finestre. In questi casi è meglio evitare piastrelle troppo elaborate o dai colori troppo accesi. Le opzioni consigliate nel caso di una stanza senza finestre sono:

  • Parquet o laminato chiaro, anche con qualche venatura che faccia risaltare la luce dei faretti;
  • Piastrelle monotono bianche o dai colori chiari e brillanti.

Accessori

Anche gli accessori, come quadri, specchi o fotografie, hanno la loro funzione nel caso di una stanza senza finestra. Solitamente detti elementi tendono a ristringere e scurire gli spazi.

Comunque, per non distaccare troppo tale zona dal resto della casa si possono utilizzare degli accessori che vadano ad accentuare la luminosità, come ad esempio gli specchi o quadri ben scelti, sempre dai toni chiari e brillanti.

Come sostituire un set doccia

La sostituzione di un rubinetto da doccia o di un intero set doccia è tra le operazioni di installazione o riparazione meno impegnative nel bagno. La maggior parte dei produttori oggigiorno offre set dal design e funzionalità ottimizzate. La sostituzione può essere effettuata senza problemi in un pomeriggio, ed é sufficiente mettere da parte circa 3 ore di tempo. Poiché si tratta di una procedura semplice, non è nemmeno necessario l’aiuto di un assistente. Tutto ciò di cui avete bisogno sono le vostre abili mani.

Un set doccia non va cambiato solo quando si rompe. Si puó acquistare un set doccia nuovo anche nel caso in cui si desideri cambiare il volto del bagno, per dargli un aspetto più moderno. Un altro motivo valido per sostituire il miscelatore della doccia è il risparmio economico: i miscelatori moderni consumano meno acqua.

Cosa occorre avere pronto quando si vuole eliminare un set doccia vecchio o non funzionante? Quello nuovo. Uno dei parametri del miscelatore per doccia influenzerà la vostra scelta: il rubinetto nuovo deve avere lo stesso passo di quello vecchio. Ma questo non é un grosso problema tra l’ampia gamma di tipologie e varianti di design a disposizione: oggi il passo standard è di 150 mm e la maggior parte dei modelli lo prevede.

 Di cosa abbiamo bisogno per sostituire un set doccia?

  • il set doccia nuovo
  • trapano
  • tasselli e viti
  • matita
  • livella a bolla d’aria
  • metro a nastro
  • canapa idraulica
  • pinze a pappagallo
  • silicone sanitario

Ogni volta che si installa un nuovo prodotto, occorre seguire le istruzioni del produttore riportate nel manuale!

Smontaggio del rubinetto vecchio

Per prima cosa, chiudete la valvola di intercettazione principale dell’acqua. Si trova davanti al contatore dell’acqua, in bagno o in cucina. Aprite il rubinetto della doccia e aspettate che tutta l’acqua sia defluita. Iniziate quindi a rimuovere le componenti della doccia una per una: prima svitate il flessibile della doccetta dal miscelatore, poi l’asta saliscendi con il braccio e il soffione. Non avrete nemmeno bisogno del supporto per la doccetta. L’ultima cosa che dovrebbe rimanere da smontare è il miscelatore doccia stesso. Allentate i due dadi che fissano il rubinetto alla parete. Utilizzate le pinze a pappagallo. Hanno il vantaggio di non avere denti e di non graffiare il rubinetto. Potete in seguito utilizzarle, ad esempio, nella casa del weekend. Rimuovete anche le rosette e gli attacchi a S, perché molto probabilmente nella confezione del nuovo miscelatore per doccia troverete sia rosette che attacchi nuovi.

È improbabile che la doccia nuova abbia le stesse dimensioni di quella vecchia. Per questo motivo, è meglio ricoprire i fori dei tasselli dove si trovavano le viti che tenevano l’asta della doccia o il supporto della doccetta. Presto verranno praticati nuovi fori.

sostituire set doccia

Montaggio del miscelatore nuovo

Posizionate il rubinetto, con guarnizioni e filtri, negli attacchi a parete. Stringete saldamente. Assemblate ora l’asta della doccia e inseritela provvisoriamente nell’attacco superiore del miscelatore. Con una livella a bolla d’aria, verificate che l’asta sia dritta e determinate la posizione del foro per il suo supporto.

Svitate l’asta e preparatevi a forare. Utilizzate una punta da trapano selezionata in base al tipo di parete. Ricordatevi che non andrebbe utilizzato un trapano a percussione per forare le piastrelle. Le punte per pietra o diamantate sono le più adatte per le piastrelle, anche se costano di piú. Assicuratevi inoltre di verificare che non stiate perforando i condotti dell’elettricità, dell’acqua o del gas. Se non siete sicuri, studiate la pianta dell’edificio.

Inserite un tassello nel foro e riempitelo di silicone. Avvitate l’asta della doccia. Continuate con il braccio doccia e il soffione. Utilizzate la vite di fermo per fissare la doccia in alto e in basso. Avvitate il flessibile e la doccetta. Trovate il posto piú comodo per il supporto della doccetta.

Aprite l’alimentazione dell’acqua e assicuratevi che questa scorra sia dal soffione che dalla doccetta. Se tutto funziona come deve, il gioco è fatto.

Articolo redatto in collaborazione con Sanitino.

Cameretta per bambini: come progettarla al meglio

La cameretta per i bambini non è solo un luogo per dormire durante le ore notturne o riposare il pomeriggio, ma rappresenta un vero e proprio rifugio dove trascorrere la maggior parte del tempo. In questa stanza, infatti, i piccoli svolgono molteplici attività durante la giornata: studiano, disegnano, giocano, guardano la tv e interagiscono anche con i loro coetanei. Proprio per questi motivi è fondamentale realizzare un ambiente che sia a misura di bambino, ma anche esteticamente gradevole.

Progettare la cameretta

Esistono molteplici tipologie di camerette bambini, ma prima di scegliere quella adatta bisogna tenere in considerazione alcuni fattori. In primo luogo, lo spazio: se non se ne ha molto a disposizione, è preferibile optare per soluzioni modulari, arredi a scomparsa ed evitare di aggiungere troppe cose che potrebbero essere inutili. Ancora, bisogna considerare che i bambini crescono in fretta, pertanto se non si ha la possibilità di cambiare la cameretta dopo qualche anno, è preferibile scegliere degli arredi non troppo piccoli. Un altro dettaglio importante per la progettazione della cameretta riguarda il numero di bambini che dovrà ospitare. Se la stanzetta, infatti, è per più persone, è necessario dividere in modo equo gli spazi, al fine di consentire ad ogni bambino di avere le proprie cose separate da quelle dei fratellini.

Scegliere i colori

In una cameretta per bambini, è molto importante anche la scelta dei colori. Ormai è superata l’associazione delle tonalità in base al sesso (blu per i maschi e rosa per le femmine) ma si punta a colori capaci di trasmettere positività e allegria, ma al contempo adatti per conciliare il sonno e non affaticare gli occhi quando si legge o si studia. Pertanto, è preferibile orientarsi sul verde, il giallo, l’arancio o qualsiasi tonalità pastello. Bisogna ricordare, però, che la cameretta è il luogo dei bambini e non degli adulti: per questo è fondamentale, laddove possibile, coinvolgerli nella scelta delle tonalità degli arredi e delle pareti. Un’idea intelligente può essere anche quella di utilizzare carta da parati, al fine di rinnovare la cameretta spesso, senza dover ritinteggiare tutto.

cameretta per bambini colorata

Gli arredi

Quali sono gli arredi fondamentali in una camera dei bambini? Ovviamente il letto, che deve essere il punto principale della stanza, con un materasso comodo e della giusta altezza a seconda dell’età del bambino. È possibile scegliere anche i letti a scomparsa oppure a castello se la stanzetta è per più persone, se si ha in programma di allargare la famiglia o, ancora, se si pensa di ospitare degli amici per la notte. Bisogna scegliere poi una scrivania per studiare, che deve essere abbastanza grande da non limitare i movimenti del bambino. Servono, poi, degli armadi, una cassettiera per la biancheria da letto e diversi ripiani per riporre il materiale scolastico e i giochi. In ogni caso, è fondamentale scegliere dei mobili sicuri, ovvero realizzati con materiali atossici, resistenti e dagli angoli smussati. È preferibile, inoltre, optare per sistemi di chiusura ammortizzata (ad esempio per i cassetti), così da evitare che possano rompersi dopo pochi utilizzi.

Articolo redatto in collaborazione con Arredissima

Perché scegliere energia green

Perché scegliere l’energia green? L’energia green è una soluzione sempre più popolare per coloro che cercano di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività quotidiane. A differenza dei combustibili fossili, come petrolio, gas e carbone, che rilasciano grandi quantità di gas serra nell’atmosfera, l’energia verde è prodotta da fonti rinnovabili, come il sole, il vento e l’acqua e il calore della terra. Questo la rende una scelta sostenibile e a basso impatto per l’ambiente.

Inoltre, l’utilizzo di energia verde può aiutare a ridurre la dipendenza dalle fonti di energia esterna, garantendo una maggiore sicurezza energetica e riducendo la debolezza a fluttuazioni dei prezzi delle materie prime. L’energia verde è anche più affidabile rispetto ai combustibili fossili, poiché non è soggetta a interruzioni causate da conflitti o disastri naturali.

Molte aziende stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza di adottare pratiche a basso impatto ambientale per proteggere il pianeta e migliorare la loro reputazione a livello globale. L’utilizzo di energia verde è un modo per dimostrare il loro impegno nei confronti della sostenibilità e della responsabilità ambientale.

Ecco perché scegliere l’energia green!

In definitiva, l’energia verde è una scelta vincente per chi cerca un futuro più sostenibile, più sicuro e più equo per tutti. Investire in fonti di energia rinnovabile può contribuire a costruire un mondo più verde e più felice per le future generazioni.

Vantaggi dell’energia green

L’energia verde è una soluzione sempre più popolare per coloro che cercano di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività quotidiane e di migliorare la loro qualità della vita. Ci sono molte ragioni per cui scegliere l’energia verde e i suoi vantaggi sono molteplici.

In primo luogo, l’energia verde è prodotta da fonti rinnovabili, come il sole, il vento e l’acqua, che non esauriranno mai le loro risorse. Questo la rende una scelta sostenibile e a basso impatto per l’ambiente, poiché non rilascia grandi quantità di gas serra nell’atmosfera, come invece accade con i combustibili fossili. Ciò significa che l’energia verde può contribuire a ridurre gli effetti del cambiamento climatico e per proteggere il pianeta per le future generazioni.

Inoltre, l’utilizzo di energia verde può aiutare a ridurre la dipendenza dalle fonti di energia esterna e garantire una maggiore sicurezza energetica. Ciò significa che non ci si dovrà preoccupare delle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e delle interruzioni causate da conflitti o disastri naturali.

Ci sono anche importanti vantaggi economici nell’utilizzo di energia verde. Investire in fonti di energia rinnovabile può creare nuovi posti di lavoro e aumentare la competitività a livello globale. L’energia verde può essere prodotta a livello locale, riducendo la necessità d’importare fonti di energia da altre parti del mondo. Ciò può anche ridurre i costi del trasporto e migliorare la sicurezza energetica.

Inoltre, l’energia verde può migliorare la salute pubblica, riducendo la necessità di cure mediche legate all’inquinamento atmosferico e all’utilizzo di combustibili fossili. Ciò può significare una riduzione dei costi per il sistema sanitario e una maggiore qualità della vita per tutti.

Infine, molte aziende stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza di adottare pratiche a basso impatto ambientale per proteggere il pianeta e migliorare la loro reputazione a livello globale. L’utilizzo di energia verde è un modo per dimostrare il loro impegno nei confronti della sostenibilità e della responsabilità ambientale.

Svantaggi dell’energia green

Nonostante i numerosi vantaggi dell’energia verde, come la sua sostenibilità, la riduzione delle emissioni di gas serra e la riduzione della dipendenza dalle fonti di energia esterna, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare.

In primo luogo, l’energia verde può essere più costosa rispetto all’energia prodotta da fonti non rinnovabili. Ad esempio, l’installazione di pannelli solari o turbine eoliche può essere costosa e richiedere tempo per recuperare i costi iniziali, attraverso il risparmio energetico. Inoltre, le fonti di energia verde possono essere influenzate dalle condizioni meteorologiche e non sono disponibili 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Ciò può significare che sia necessario utilizzare fonti di energia di riserva, con dei sistemi di accumulo ad esempio, oppure rivolgersi alla rete anche se è energia prodotta da combustibili fossili, durante i periodi di scarsa produzione di energia verde.Oggi giorno un sistema ben progettato tra impianto fotovoltaico e mini eolico può risolvere tutte le problematiche connesse al clima.

Inoltre, l’installazione di grandi centrali di produzione di energia verde può avere un impatto negativo sull’ambiente e sulla fauna selvatica. Ad esempio, le turbine eoliche possono interferire con le rotte migratorie degli uccelli, mentre i pannelli solari possono influire sulla qualità del suolo e sulle colture.

La transizione verso l’energia verde richiede un importante investimento in infrastrutture e tecnologie, che possono essere difficili da finanziare in alcune aree. Ciò può significare che ci siano disuguaglianze nell’accesso all’energia verde tra le diverse comunità e che alcune regioni siano lasciate indietro.

Infine, la produzione di alcune fonti di energia verde, come l’idro elettricità, può avere un impatto negativo sui sistemi idrici e sulle comunità che operano da questi sistemi. Ad esempio, la costruzione di dighe può interrompere la circolazione dell’acqua e influire sulla qualità dell’acqua per le comunità che la utilizzano, oltre a creare problemi all’ecosistema e al mondo animale.

In conclusione, è importante considerare sia i vantaggi che gli svantaggi dell’energia verde al momento di prendere una decisione informata. Ciò significa che potrebbe essere necessario adottare un approccio equilibrato e integrato che prenda in considerazione i costi, i benefici e i vantaggi ambientali, la sostenibilità a lungo termine e l’impatto sulla comunità.

Come arredare la cucina (grande o piccola)

La cucina è un luogo di ritrovo, dedicato al ristoro e allo svago, ma non solo: si tratta anche dell’ambiente in cui preparare e cucinare gli ingredienti per i pasti. Per questo motivo la cucina deve risultare non solo bella, ma anche pratica, scegliendo il bancone, i mobili e il gruppo formato da tavolo e sedie assecondando esigenze personali e spazio a disposizione.

Come scegliere i colori

Una cucina grande consente ai padroni di casa di poter scegliere qualunque colore, anche quelli più scuri (come le tonalità naturali del legno o l’ardesia); una cucina piccola, però, risulterà più bella e luminosa se dotata di colori chiari, come il bianco e tutte le sue sfumature.

Indipendentemente dalla scelta tra colori chiari o scuri, per ottenere una cucina coerente e visivamente ordinata è fondamentale scegliere un solo colore predominante, con qualche elemento di un secondo colore. Il secondo colore può essere presente anche in percentuale maggiore, ma è meglio evitare il terzo colore; in questo modo, elettrodomestici, complementi d’arredo e biancheria da tavolo non creeranno un effetto eccessivo e disarmonico.

Chi desidera un terzo colore, potrà impiegarlo per i dettagli più piccoli o per gli accessori.

come arredare la cucina

Luci: non solo una scelta estetica

L’illuminazione è una componente fondamentale dell’arredamento della cucina; laddove la luce naturale non è presente, infatti, è necessario installare delle luci artificiali che consentano di cucinare in sicurezza e di mangiare correttamente illuminati.

Per riuscire nell’intento, si possono scegliere lampadari singoli oppure multiple lampade in sospensione, per illuminare il tavolo da pranzo e l’eventuale penisola; anche il piano cottura dovrà essere sempre luminoso, eventualmente combinando più punti luce insieme.

Riguardo la scelta dei colori, la luce calda è da preferire, perché riesce a creare un’atmosfera calda e accogliente, favorendo la conversazione.

Come scegliere tavolo e sedie

Il tavolo è il punto centrale della cucina/sala da pranzo, dove ritrovarsi con amici e/o parenti; in base allo stile scelto per il resto della casa, i materiali di tavolo e sedie possono variare (così come le forme).

In una cucina piccola, un tavolo trasparente (di vetro o plexiglass) aiuta ad ampliare visivamente lo spazio alla stregua di un tavolo di colore chiaro; un tavolo in legno, invece, è estremamente versatile e adatto a qualunque ambiente.

Per quanto riguarda la forma, il tavolo rettangolare va bene per gli spazi lunghi e stretti, mentre quello rotondo o quadrato si adatta meglio agli ambienti larghi.

Le sedie vanno scelte in base al tavolo, preferendo i modelli leggeri e semplici da spostare e da pulire, che non risultino troppo fredde o calde al tatto. Tra i materiali più usati, si trovano legno, plexiglas e tessuto. Molti scelgono di abbinare sedie e tavoli costruiti con materiali diversi, per ottenere un effetto più moderno. Per esempio, le sedie in velluto si abbinano bene coi tavoli di marmo e legno; le sedie di legno, invece, non dovrebbero essere abbinate ai tavoli di legno per evitare un risultato troppo classico.

Oltre alle sedie da pranzo, chi dispone di una penisola potrebbe optare per degli sgabelli.

I padroni di casa più glamour potrebbero desiderare un tappeto sotto il tavolo e le sedie; tuttavia, si tratta di una soluzione poco pratica, soprattutto per chi ha bambini o animali domestici.

Articolo redatto in collaborazione con Esbo ltd

Mercato libero o tutelato? Come e quando scegliere la migliore offerta luce

Conoscere il contratto stipulato con il proprio fornitore di luce è essenziale, in quanto permette di tutelarsi e di capire anche se e quando è arrivato il momento di cambiare offerta. Con l’arrivo delle prime bollette di quest’anno, sono sempre di più coloro che si chiedono se il contratto luce sia davvero conveniente. Ma come scegliere l’offerta mercato luce migliore (ad link)? È preferibile il mercato libero o quello tutelato?

Il mercato tutelato sarà in vigore fino a gennaio 2024. Motivo per il quale sono molti coloro che stanno scegliendo di passare dal regime di tutela al mercato libero. Di seguito le principali differenze per disporre di elementi utili ai fini della scelta individuale.

Mercato tutelato luce: come funziona? E quali sono i costi prefissati?

L’offerta luce nel regime di tutela definisce la condizione nella quale i consumatori hanno accesso a energia e condizioni economiche contrattuali che vengono fissate dall’ARERA ossia dall’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente.

Ciò significa che tutti coloro che hanno un contratto luce nel mercato tutelato pagano lo stesso prezzo.

Ma a quanto ammonta il prezzo del regime di tutela? I costi non sono sempre uguali, infatti, ogni 3 mesi l’ARERA stabilisce il prezzo in base all’andamento dei mercati e al costo della luce all’ingrosso.

Il motivo del cambio dei costi trimestrali è dovuto al fatto che la società pubblica compra l’energia come acquirente unico e poi la distribuisce, rivendendola agli operatori, con un margine di guadagno minimo.

Per il secondo trimestre del 2022, l’ARERA ha fissato un costo di 41.34 centesimi a kWh che, se paragonato al secondo trimestre del 2021, è pari al doppio. Infatti, all’epoca questo era fissato a 20,83 centesimi.

Le offerte del libero mercato: caratteristiche

Il mercato libero funziona in modo totalmente differente rispetto a quello tutelato. In questo caso non c’è un compratore unico e il prezzo non cambia trimestralmente, ma si sigla un contratto con un’azienda privata che in base alle proprie strategie commerciali può proporre agli acquirenti.

Il costo della materia prima è ancorato sempre al mercato reale, ma non lo è strettamente a quello finanziario. In quanto compra e rivende la luce siglando degli accordi con i più grandi fornitori al mondo attraverso dei contratti che in genere hanno scadenze a medio o lungo termine.

Dato che il mercato tutelato, secondo quanto previsto, dovrebbe cessare di esistere nel 2024, sono molti coloro che si stanno spostando verso il mercato libero della luce e che siglano contratti con un prezzo della materia prima che può essere fisso o variabile.

Infatti, esistono offerte che presentano una variazione del costo della materia prima da pagare in modo automatico o periodico, a scadenze prefissate o in base ai prezzi del mercato all’ingrosso.

Se il contratto è fisso in genere ha una scadenza a un anno, due anni o tre e l’utente paga quanto stabilito inizialmente indipendentemente dall’andamento del mercato.

Questi ultimi sono di certo i contratti più vantaggiosi in quanto essendo a prezzo fisso protegge dai rincari, come quelli che si sono verificati nell’ultimo periodo.

Come trovare la giusta offerta e quando cambiare contratto?

È buona norma conoscere bene la tipologia di contratto siglato con il proprio fornitore luce: il primo passo è leggerlo, comprendere bene quanto si stia pagando a kWh e determinare se sia opportuno valutare un cambiamento.

Naturalmente oltre al costo di ciascun kWh, è consigliabile essere a conoscenza anche di altre voci di costo, come l’IVA, il trasporto e altre che possano impattare sulle bollette.

Inoltre, è possibile verificare anche quali sono le compagnie più sostenibili e che propongono offerte che prevedano approvvigionamento delle materie prime da fonti rinnovabili.

Siete pronti a sognare? Ecco le case più grandi del mondo

Al mondo ci sono costruzioni così immense, eleganti e lussuose da far gola a chiunque. Un sogno per ogni famiglia: una casa grande per accontentare tutti oltre ogni pensiero. Un luogo da vivere ad ogni ora e stagione. Ecco a voi le case più grandi del mondo. Una vera chicca per gli occhi, immerse tra il verde dei giardini, l’azzurro delle piscine ed il rosso dei campi da tennis. Ce n’è per tutti i gusti! Siete pronti a sognare? Ecco le case più grandi del mondo.

Mai accontentarsi

le case più grandi del mondo
Antilla (https://www.youngisthan.in/)

In India, precisamente a Mumbai, abita un imprenditore Mukesh Ambani, con sua moglie Nita. L’uomo, uno dei più ricchi al mondo è coli che si occupa della gestione della Reliance Industries. Questa azienda altro non è che una delle maggiori produttrici petroliferi e petrolchimici. Mukesh Ambani, un uomo tutto d’un pezzo, certamente no poteva accontentarsi di un’anonima abitazione. Così, l’imprenditore ha voluto regalarsi un grattacielo privato di ben 27 piani, e di sicuro non passa inosservato, data anche la stravagante e luminosa struttura!

All’interno della quale la famiglia Ambani può usufruire tranquillamente di spazi ben organizzati. Sicuramente con 6 piani di parcheggi, la famigla ed i loro ospiti non avranno alcun problema a posteggiare le macchine. Così come i movimenti sono tutti facilitati dai nove ascensori. Oltre ai numerosi salotti e l’ampia zona notte in cui dormono tranquillamente tutti e 5 i membri della famiglia, nello stabile troviamo: una sala da ballo, ovviamente ornata con lampadari di cristallo; un palcoscenico con tutto l’occorrente per altoparlanti e illuminazione; un monito LCD. Per non parlare poi del bar, della piscina delle aree verdi, della zona per lo Yoga, il cinema e ovviamente un’immensa cantina per i vini!

Valore immbiliare 1,8milioni di Euro!

Una casa degna del fondatore di Microsoft

le case più grandi del mondo
Casa di Bill Gates (https://www.scoopify.org)

Un altro uomo che di idee grandiose se ne intende è Bill Gates, il fondatore di Microsoft. Bill Gates, ovviamente, non poteva vivere in una casetta tra i monti, o meglio avrebbe potuto, ma perché non sfruttare la sua ricchezza per creare qualcosa di meraviglioso? Situata su una collina nei pressi del lago Washington (nella località di Medina) sorge una “casetta” dall’aria rilassante e tranquilla. Ebbene quella è la maestosa, anche se nascosta tra il verde, dimora di Bill Gates.

Si tratta di un’abitazione progettata anche nel nome dell’ecologia, attraverso determinate tecniche, infatti, sono stati ridotti notevolmente i consumi dei condizionatori all’interno della casa. Inoltre, conoscendo anche la passione per la tecnologia del proprietario, l’abitazione è stata realizzata ed organizzata basandosi su ritrovati di ultima generazione. La tecnologia, difatti, è stata sfruttata a partire dagli impianti per la musica fino alle decorazioni per le pareti in 3D, e che ovviamente possono variare con un solo click. Tutti gli invitati in casa Gates saranno muniti di un piccolo dispositivo attraverso il quale potranno regolare temperature e luci di ogni stanza in modo autonomo.

La casa però riserva mille sorprese, oltre alla tecnologia, e all’avanguardia, Bill Gates ha pensato anche al relax, suo e dei suoi ospiti: ci si può, infatti, rilassare tranquillamente sdraiati sulla sponda di un fiume artificiale, su una spiaggia fatta di sabbia presa direttamente dai Caraibi!

Quanto varrà questa abitazione? Ben 112 milioni di Euro!

Il lusso non è mai abbastanza: una casa ispirata a Via col vento

le case più grandi del mondo
The Manor (https://media.architecturaldigest.com/)

A Los Angeles le stravaganze non sono mai abbastanza, ad Holmby Hills si è voluto dare il massimo! In questo ricco quartiere Californiano, popolato da gente famosa e ricchi imprenditori, Candy e Aaron Spelling hanno voluto regalarsi un’abitazione da film. Non a caso siamo nella patria del cinema! L’abitazione degli Spelling è tra le ville più grandi al mondo, occupando circa 47 acri di terreno.

Questa soluzione accoglie ben 7 camere da letto, di cui divenuta famosa per ave “coccolato” il Principe Carlo durante una visita a Los Angeles. Ma non sono solo i reali passati di qui a rendere così nota la casa. Infatti la coppia, durante la loro permanenza prima di vendere la casa, hanno deciso di far costruire un’ampia rampa di scale doppia, creata ad immagine e somiglianza, dell’ormai famosa scalinata del film Via col vento.

La casa, alla morte di Aaron Spelling è stata venduta dalla moglie a la figlia del noto imprenditore Bernie Ecclestone ad un prezzo che si aggirava intorno agli 80 milioni di Euro. Petra Ecclestone qualche anno e diversi restauri dopo l’ha rivenduta per un valore di 136 milioni di Euro!

 

Sedie: design o comodità?

Le sedie diventano senza dubbio un oggetto di arredo, in qualsiasi ambiente siano collocate. Dall’abitazione all’ufficio, dalla sala d’aspetto del medico, alle poltrone dei cinema e dei teatri. Il sedersi è un atto naturale e umano che accompagna l’esistenza quotidianamente. Il punto interrogativo è il seguente: come abbinare comodità e design? Esiste un prodotto completo che unisca la bellezza delle forme ed il benessere di una seduta confortevole?

“Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”. Questo motto è veritiero fino ad un certo punto, perché è risaputo che esistono dei canoni di bellezza che variano di anno in anno. Ce lo insegnano le grandi divinità mitologiche, le statue greche, le dive degli anni ’50 e le attuali mannequin che sfilano in passerella.

Canoni di bellezza che cambiano negli anni
Canoni di bellezza che cambiano negli anni – Fonte: darlin

La bellezza si adegua al costume ed alle influenze storiche e di comportamento di un determinato periodo. Anche la comodità può ritenersi soggettiva. Ma come nel caso della bellezza, il comfort di un’automobile, di una vasca idromassaggio, ed infine, di una sedia, è dettato da stilemi oggettivi. In sintesi, è possibile progettare una sedia mantenendo vivi sia la piacevolezza visiva che la reale fruizione?

Storia delle sedie, dal 500 gli anni 2000
Storia delle sedie, dal 500 gli anni 2000

Una prima distinzione da fare è sul materiale in cui è realizzata la sedia.  Parliamo della parte superficiale su cui ci si siede. Di solito le sedie in pelle, eco pelle o in tessuto, hanno un’imbottitura morbida. Tale seduta accompagna la sagoma e regala una comodità naturale adattandosi alle forme della persona. Le sedie in cuoio hanno già una struttura meno elastica e più rigida. Quindi si dovrà fare più attenzione all’ergonomia in fase di progettazione.

Sedie quali materiali scegliere?

Avvicinandosi via via ai materiali duri, come il legno, il metallo, la plastica, fino alle nuove sperimentazioni con resine e siliconi, la comodità sarà regolata da precisi studi sulle forme e le sinuosità della sedia. La progettazione deve tenere conto di stratagemmi per rendere anche una sedia dai materiali duri, comoda ed accogliente. Il designer si focalizzerà sulla creazione di particolari curvature e sagome che andranno ad allinearsi alle forme del corpo. Tutto studiato al fine di garantire il maggior benessere possibile.

Come non citare la famosa Chaise Longue dell’architetto Le Corbusier, in pelle e anima di acciaio. Fu costruita per realizzare una sedia che fosse semplice, quasi “in serie”, associando relax e linee essenziali. Pur risalendo ad un lontano progetto della fine degli anni ’20, è ancor oggi riproposta con variazioni e nuovi materiali. Ma rimane sempre attuale nella pulizia delle forme e nel look fresco, moderno e di design.

Chaise Longue de Corbusier
Chaise Longue de Corbusier

Sedie di design

Anche se la nostra scelta è influenzata dal design dobbiamo sempre considerare la funzione della sedia, per cui una parte importante della sedia è senza ombra di dubbio la seduta. In particolare va considerata l’altezza, che deve essere in armonia con il tavolo che l’accompagna. In modo da garantire il giusto appoggio della persona. Può essere imbottita, e quindi comoda di natura, o “nuda” nelle sedie laccate e di design industriale. Qui entra in gioco l’ergonomia che ha un ruolo fondamentale. Una buona seduta deve avere una speciale sagomatura e un’inclinazione tali da regalare una sensazione piacevole e di relax. Benché ci si trovi seduti su un materiale solido e compatto come può essere la plastica o il metallo.

Sedie da scrivania

Dovendo scegliere una sedia da scrivania (ad link) dobbiamo fare attenzione allo schienale, componente indispensabile per la corretta postura della persona. Lo schienale deve assecondare la forma delle vertebre e dei reni, ed accompagnare armoniosamente la figura.

sedia da scrivania

Una buona sedia da scrivania dovrebbe offrire il totale appoggio e abbandono della schiena, risultando comoda ed avvolgente. Esistono tuttavia soluzioni che delimitano semplicemente la parte lombare, in questo caso, non proteggendo la parte cervicale del corpo, necessitano di speciali curvature, e lo schienale deve essere sagomato in modo da sostenere comunque il corpo e una buona fruizione. Infine i braccioli, spesso sono puramente decorativi, altre volte assolutamente funzionali.

Puoi trovare un vastissimo assortimento di sedie da ufficio e da scrivania su Sklum, molto più di un sito, un vero e proprio luogo d’incontro per gli amanti del design. Sklum è uno stile di vita, un portale che offre soluzioni e design esclusivi ed eleganti che non ti lasceranno indifferente.

Arredamento d’interni: il fascino senza tempo dello stile minimal

Quello del less is more è un concetto estremamente diffuso nell’arredo d’interni: ha lo scopo di snellire gli spazi lavorando sulle forme, per offrire agli ambienti un aspetto che risulti sempre di tendenza. Naturalmente, optare per lo stile minimal significa arredare uno spazio lavorando per sottrazione: la priorità sarà quindi dare risalto alle architetture con pochi arredi, in grado di assicurare un grande impatto estetico attraverso linee discrete, semplici ma al tempo stesso accattivanti.

Stile minimal: sfruttare la luce naturale per valorizzare l’ambiente

Lo stile minimal punta sulla qualità e non sulla quantità, con le volumetrie degli elementi che devono essere messe in risalto attraverso il giusto accostamento alle pareti e, soprattutto, tramite l’uso sapiente della luce.

Non a caso gli ambienti che vengono destinati a queste scelte d’arredo sono in genere luoghi luminosi, in cui la luce naturale viene opportunamente modulata dalle geometrie interne della casa e dagli infissi.

In particolare, protagoniste delle abitazioni in stile minimal risultano essere le finestre di design, che lasciano passare la luce con assetti discreti, quasi del tutto celati alla vista.

Il design minimal delle porte scorrevoli

In un ambiente che rifugge da tutto ciò che appare superfluo, anche le aperture si ridimensionano. Lo stile minimal richiede infatti alle porte il minimo ingombro e il meglio in fatto di design, in modo da integrarsi nel contesto, in armonia con l’estetica degli ambienti.

Rispondono perfettamente alle esigenze dell’arredo minimal le proposte di un’azienda di riferimento del settore come Cocif, che propone porte scorrevoli in legno, vetro e alluminio dal design 100% Made in Italy.

Si tratta di soluzioni che, grazie ai loro assetti leggeri, frutto di materiali altamente selezionati, assicurano un’ottima separazione degli spazi, diminuendo gli ingombri e garantendo una resa estetica superiore.

La scelta degli arredi per un ambiente in stile minimal

Arredare in stile minimal non significa rinunciare ai decori o a tutto ciò che serve per rendere un ambiente comodo e accogliente.

Questa particolare corrente si basa infatti su un’idea di decorazione che, pur discostandosi dalle classiche concezioni abitative, non rinuncia al comfort e alla praticità. Si tratta, dunque, di compiere scelte d’arredo eleganti e funzionali, dando il giusto spazio solo a ciò che conta.

Nel dettaglio, gli spazi minimal ammettono arredi, lampade, cuscini, tappeti e tutti quegli elementi tessili che assicurino agli spazi un delicato tocco di calore. L’arredo minimal punta inoltre sulla necessità di assicurare allo spazio indoor un senso di libertà e di benessere, così da conseguire un equilibro armonico tra gli elementi.

Lo stile minimal nei colori degli arredi

Una delle peculiarità dello stile minimal è il ricorso a una tavolozza di sfumature che si discosta da ogni genere di eccesso o da nuance troppo accese.

Capisaldi di questa tendenza di arredo sono infatti il colore bianco, le scelte monocromatiche e la luminosa trasparenza del cristallo, che si fondono negli ambienti in modo bilanciato per offrire agli oggetti un assetto quasi dematerializzato.

Naturalmente, gli arredi destinati ad essere collocati all’interno di ambienti minimalisti si avvalgono di superfici lisce, piane, pulite e prive di qualunque ornamento. Suppellettili, mobili e decori, il più delle volte provenienti da collezioni ricercate, si spogliano infatti di tutto ciò che è superfluo per mostrare solo la loro essenza e fare spazio a quel senso di calma visiva caratteristica di questo stile.

Lo scopo è quello di amplificare gli ambienti riducendo ogni genere di ingombro, ricreando un’atmosfera rilassante e stimolante per i sensi.

Articolo redatto in collaborazione con Cocif.

Come arredare un salotto moderno:idee e stile per una zona living perfetta!

Come arredare un salotto moderno: sono più le cose da non fare che quelle da fare per un ambiente che è sinonimo di luminosità e ordine. Colori neutri, come bianco e grigio, sono fondamentali e il design è un grande alleato.

Quando parliamo di un salotto moderno, stiamo parlando di un arredamento dove la parola d’ordine è “minimal”. Infatti, un soggiorno moderno è composto da pochi, essenziali elementi, che sono sempre funzionali.

Lo stile moderno si basa sulla semplicità. Infatti, preferisce linee pulite e materiali leggeri. Oggetti in vetro, illuminazione, una buona dose di tecnologia e libertà di movimento sono alcune parole chiave.

Salotto moderno
Salotto moderno con contrasto di colore

Salotto moderno: grigio, bianco e altri colori!

La scelta delle tinte neutre è sicuramente la più facile ed efficace. È la chiave per ottenere un ambiente luminoso e minimal che è alla base di un riuscito esempio di salotto moderno. Importante è mantenere un equilibrio tra le finiture della stanza: il colore delle pareti, il materiale del pavimento, i mobili, le tende, i tappeti e qualsiasi accessorio. C’è però molta libertà di azione in cui anche un’eccezionale invasione di toni vivi, di contrasti a volte anche violenti e di accostamenti audaci, non fanno altro che rendere i nostri ambienti più gioiosi, vivaci e accoglienti.

Mobili con linee semplici e pulite

La prima regola da seguire quando si arreda un salotto in stile moderno è quella di scegliere linee semplici e pulite. Questa tendenza, infatti, predilige la semplicità: dimenticate mobili ingombranti e preferite qualcosa di molto più snello. Questo accorgimento vale a partire dalla scelta del divano. Di tendenza, oggi, quelli dalle forme più squadrate e definite. Sedute profonde e schienali bassi. Scegliere colori neutri che vanno dal bianco al panna, fino ai toni più chiari del grigio. Si può decidere poi di azzardare con la scelta dei cuscini: monocromatici, ma con colori accessi a contrasto.

Altra cosa fondamentale per arredare un salotto in stile moderno è la parete attrezzata. Cercate di evitare quelle con strutture troppo importanti. Preferite qualche modello basso e lineare. Sfruttate poi lo spazio rimanente della parete per montare qualche mensola che può fungere anche da ornamento, ma non appesantisce la stanza.

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Salotto moderno minimal

Come illuminare un salotto moderno

Un aspetto che lo stile moderno cura molto è l’illuminazione. Esistono varie vie stilistiche per scegliere le lampade che porteranno luce al soggiorno moderno. Si possono cercare elementi che emergono con contrasti dalla linearità generale della stanza, oppure si punta all’integrazione formale con soluzioni nascoste, ad incasso. Evitare forme vintage, come quelle degli abat-jour tradizionali.

Molto importante è anche l’illuminazione naturale. Per rendere lo spazio più accogliente e spazioso possibile scegliere tende dai colori chiari e neutri al fine di far entrare più luce possibile dalle finestre.

Libertà di movimento: spazi liberi e ambiente spazioso

Quando si entra in un salotto moderno, bisogna avere la sensazione di trovarsi in una stanza spaziosa. Per ottenere questo bisogna evitare di riempire ogni angolo. Anzi, meno oggetti e mobili ci sono, più si avrà l’illusione che il salotto sia ampio. Scegliere solo l’essenziale: divano, parete attrezzata e un piccolo tavolino basso decorativo. Per non far risultare il salotto spoglio aggiungere qualche pianta e decorazione.

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Salotto moderno: semplicità

Dare un tocco di colore

Generalmente, lo stile moderno non ama i colori accesi e troppo forti. Per le pareti e per gli arredamenti vengono usati i classici colori neutri. Per evitare che il salotto risulti troppo monotono, si può decidere di dare un tocco di colore con un bel tappeto da posizionare al centro della stanza.

Come abbiamo visto, per arredare un soggiorno moderno servono pochi elementi, che devono essere funzionali, dalla forma essenziale e ben ponderati nei colori, in modo che si abbinino l’uno all’altro con armonia e raffinatezza.