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Balconi e terrazzi, vivere all'aperto per la bella stagione

Finalmente è arrivata la bella stagione e con lei la voglia di stare all’aperto e di godere appieno dell’atmosfera tiepida e profumata di inizio estate!
Chi abita in campagna dispone già di spazi aperti più o meno grandi, come giardini e patii, chi abita in città invece, e non disponendo spesso di un giardino, può attrezzare balconi e terrazzi per trasformarli in una vera e propria estensione ein plein air della casa stessa.
Infatti anche i più piccoli balconi se arredati correttamente possono trasformarsi in spazi piacevoli ed accoglienti, ideali per mangiare all’aperto o per trascorrere piacevoli serate al fresco.

Vita Outdoor
Vita Outdoor, balconi attrezzati – Photo Fantastik Frank

Come scegliere gli arredi giusti

Per scegliere gli arredi più adatti per un balcone è fondamentale capire quali attività si è intenzionati a svolgerci: se si vuole consumare i pasti all’aperto per una cenetta estiva, da soli o in compagnia o se si preferisce sorseggiare un aperitivo o una bevanda fredda in compagnia di ospiti, sono sicuramente necessari un piano di appoggio e delle sedute.
Quando gli spazi sono estremamente ridotti, balconi e terrazzi possono essere sfruttati al meglio scegliendo arredi pieghevoli ed estensibili e trasformabili; si possono piegare e riporre quando non servono ma all’occorrenza permettono di sfruttare comodamente ogni centimetro a disposizione.
Ideali per mangiare in due, molto graziosi e soprattutto funzionali, grazie alle loro dimensioni ridotte, sono i classici tavoli pieghevoli tipo bistrot, in legno o metallo colorato, corredati dalle relativi sedie e facilmente reperibili dai maggiori venditori di arredi outdoor.
Per le sedute, oltre alle classiche sedie impilabili o pieghevoli, da riporre quando non utilizzate per liberare spazio, ci si può rivolgere verso arredi fissi, come ad esempio panche in legno o metallo, che siano in più anche contenitive, da utilizzare come seduta con gli appositi cuscini da esterno e in più da riempire con quanto necessario per il giardinaggio, anche sui balconi.
Per chi invece preferisce leggere o rilassarsi all’aperto, bere un drink o conversare, per allestire un vero e proprio angolo di relax basta appoggiare a terra cuscini da esterno, realizzati in appositi tessuti restistenti all’acqua e alle radiazioni solari oppure una classica sedia a sdraio in legno e telo o magari, se lo spazio lo consente, un’amaca appesa; per completare, un tavolo basso da caffè, da scegliere ad esempio in legno di teak o semplicemente riciclando un pallet per creare uno stile boho o un’atmosfera esotica.
Inoltre c’è da tener presente l’esposizione dello spazio all’aperto: se è molto esposto al sole, una tenda o un’ombrellone possono aiutare, oppure se è molto ventilato, perchè non installare barriere antivento in legno, ideali per fare crescere dei rampicanti?

Vita Outdoor, angolo relax
Vita Outdoor, angolo relax – Photo Fantastik Frank

Come illuminare balconi e terrazzi

Per illuminare balconi e terrazzi creando un’atmosfera piacevole e rilassata, sarebbe ideale posizionare una lampada a sospensione o una plafoniera sul tavolo; se il balcone non è coperto, si può ricorrere a piantane da esterni, trasportabili quando sono spente.
In occasioni di particolari eventi poi, o per creare un’atmosfera più intima, candele e lanterne rappresentano una soluzione classica ma efficace; se poi le candele sono profumate alla citronella, riescono anche a tener lontano insetti fastidiosi come le zanzare.

Vita Outdoor, spazi minimi
Vita Outdoor, spazi minimi – Photo Fantastik Frank

Cabina armadio, il sogno proibito degli italiani … realizzabile

 

Oggi, ciascuno sogna di realizzare una cabina armadio nella propria abitazione, magari ampia e luminosa come quella vista nella serie tv Sex and the City. In realtà la cabina armadio, poichè il suo sviluppo tridimensionale permette di articolarne in maniera più efficiente lo spazio e ridurre al minimo gli sprechi, consentendo di ottenere una maggiore capacità contenitiva.

Cabina Armadio
Cabina Armadio prod. Giessegi

Come costruire la cabina armadio

Il momento in cui si ristruttura casa è forse il più adatto per includere una cabina armadio nella propria camera. La soluzione più semplice, quando gli spazi lo consentono, è quella di chiudere una parte della stanza con ante o pannelli, possibilmente a tutta altezza; se invece è necessario realizzare completamente una nuova struttura, questa può essere costruita con muri in cartongesso, elementi di laterite o mattoni forati.
Le partizioni interne invece potranno essere acquistate in negozi di arredamento specializzati, da fornitori di arredi per negozi, dal proprio falegname di fiducia o addirittura, per chi vuole semplificare ulteriormente da Ikea.
Per quanto riguarda le ante o pannelli di chiusura, si possono acquistare se hanno dimensioni standard, oppure possono essere realizzate su misura dal falegname; le finiture sono davvero infinite, dal legno al laminato, dal vetro allo specchio, ciascuno può davvero trovare ciò che soddisfa in pieno le sue esigenze.

Cabina Armadio
Cabina Armadio prod. La Falegnami

Dimensioni e forme

E’ necessario innanzitutto differenziare cabina armadio e armadio a muro; mentre nella prima lo spazio interno deve comprendere anche quanto necessario per il passaggio, nell’armadio a muro questo non è previsto e lo spazio, seppur ristretto, è utilizzato integralmente.
La profondità minima richiesta per una cabina armadio, che permetta di utilizzarla comodamente, è di almeno 60 cm + 60 cm (120 cm), dove 60 cm sono occupati dall’ingombro degli abiti e 60 cm sono per il passaggio.
L’accesso minimo è anch’esso di 60 cm ma per comodità di utilizzo si consiglia di dorala di un’apertura di almeno 70 cm.
L’organizzazione dell’interno è condizionata da alcune misure necessarie per riporre gli abiti;
l’altezza richiesta per appendere abiti e cappotti è di almeno 160 cm, mentre per giacche, gonne e pantaloni bastano 120 cm.
Lo spazio libero al di sotto dell’appenderia è spesso utilizzato per appoggiare scatole o coperte; al di sopra, si pone una mensola profonda almeno 50 cm che copre gli abiti e separa da un ulteriore vano in cui possono trovare posto maglioni, borse, ecc.
Naturalmente ogni elemento è modulare, anche se adattabile alle forme della cabina armadio; di solito le strutture a giorno per appendere o appoggiare abiti e borse sono integrate con elementi chiusi profondi circa 50 cm, come cassettiere per riporre la biancheria o con scarpiere.

Cabina Armadio
Cabina Armadio prod. Rimadesio

Come illuminare

Di solito le cabine armadio non hanno finestre, per prevenire l’infiltrazione di polvere o insetti dall’esterno, nonché la luce solare che potrebbe scolorire i tessuti. Se si vuole creare una ventilazione forzata, si può installare un aereatore, come quelli di solito usati per il bagno.
L’illuminazione, che quindi è di tipo artificiale, è molto importante e deve essere ben progettata; è importante che le lampade non alterino la percezione del colore degli abiti e che non causino riscaldamento. La soluzione ottimale sono le così dette lampade a fluorescenza, che abbiamo un tono di bianco neutro, molto vicino alla luce naturale, al più dotate di un sistema di antiabbagliamento. Per risparmiare energia, sarebbe inoltre consigliato installare un sensore di presenza che faccia accendere le lampade quando viene rilevata la presenza di qualcuno all’interno della cabina armadio.

Stanza giochi, crea lo spazio per i piccoli

Una stanza giochi per i più piccoli è il sogno di molti bambini ma anche dei genitori stessi.

Se si ha la fortuna di avere una stanza in più, si potrebbe sfruttarla per ricavarne una simpatica stanza dei giochi per i pargoletti di casa.
Ci sono tante idee per arredare la camera in tal senso, ma solo scegliendo gli arredi giusti si può creare un ambiente a prova di bimbo con tonalità vivaci e briose che possano rallegrare i loro giochi con gli amici.

la stanza giochi dei bambini
la stanza giochi dei bambini

Non tutti hanno la fortuna di avere a disposizione ambienti ampi, ma per realizzare una stanza giochi per i bambini non servono grandi spazi e basta solo inserire gli elementi necessari che non limitino i movimenti dei piccoli che potranno muoversi in piena libertà.
In ogni caso, una camera divertente e tutta dedicata ai momenti ludici è decisamente un modo per alleviare la tensione che i bimbi hanno accumulato durante le ore scolastiche ed è un ottimo modo per permettere loro di favorire i giochi di società con i loro coetanei.

[house]

Come arredare la camera

Arredo cameretta
Arredo cameretta

Elemento essenziale ed indispensabile è un tavolo di legno o ottima plastica e delle sedie con sedute comode e confortevoli dove i piccoli potranno sedersi per consumare la merendina pomeridiana, per disegnare, per colorare, per comporre un puzzle o per lavorare la plastilina.
E’ basilare che il materiale di questi arredi sia facilmente lavabile e immune da macchie, ammaccature ed urti.
I modelli di tavoli e sedie sono versatili, si adattano alle tonalità briose delle pareti e si possono trovare elementi in glicine, azzurro, rosa, avorio o multicolore per rallegrare ulteriormente la stanza.
E’ bene corredare l’ambiente con tappeti morbidi per prevenire eventuali cadute scegliendo elementi che abbiano una composizione ecologica e siano assolutamente privi di formaldeide e sostanze nocive.
Il consiglio è quello di utilizzare almeno una delle pareti per appendere delle bacheche o per allineare dei cavalletti per i prossimi progetti.
Un’idea molto carina e simpatica è quella di dipingere la parte bassa della parete con della vernice adatta e lavabile ad effetto lucido in modo da offrire ai piccoli una maxi lavagna dove disegnare o imparare a scrivere le lettere dell’alfabeto.
I migliori rivenditori di vernici consigliano composti innocui e privi di elementi nocivi.

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La scelta di mobili e mensole

Mensole per camerette
Mensole per camerette

Scegliere un buon mobile da posizionare nella camera giochi dei bimbi è una decisione abbastanza difficile perché se è vero che i piccoli devono industriarsi con i giocattoli e con fogli, pennarelli e attività ludiche di vario genere, è anche vero che un piccolo paradiso può trasformarsi un un vero e proprio campo di battaglia, se non ci sono i posti giusti dove serbare i giochi.
Le mensole sono utilissime per riporre i giochi, i peluche o le bambole mentre un mobile cassettiera senza spigoli è valido per conservare il materiale da cancelleria, i fogli da disegno e i colori.
Utilissime anche le scaffalature in plastica colorata atossica dove si possono posizionare ceste di vimini con allegri rivestimenti in stoffa colorata dove i bimbi potranno conservare macchinine, soldatini, pupazzi e tanto altro.
Le ceste sono facilmente estraibili, non sono pericolose e riescono a contenere un’infinità di cosa che possono essere tirate fuori ogni volta che si vuole nuovamente giocare.

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I bauli colorati

Bauli porta giochi
Bauli porta giochi

Ad ogni bimbo va insegnato che dopo il gioco, tutto quello che è stato utilizzato va rimesso a posto per non creare confusione nella stanza dedicata al divertimento.
I bauli colorati sono utili a questo scopo e ne esistono di svariati modelli tutti allegri, facili da aprire e molto leggeri che possono contenere una grande quantità di giocattoli che altrimenti rimarrebbero alla rinfusa.
Ci sono bauli che contengono degli scomparti per non fare confusione tra un gioco ed un altro ed ogni singolo bimbo avrà il suo piccolo vanno dove riporre i suoi giochini preferiti.
Grazie all’aiuto della mamma o di un fratello maggiore, i pargoletti non vedranno il riordino della stanza come un ordine ma come un compito da sbrigare senza nessuna fatica.

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Soppalco, raddoppia i tuoi spazi

La soluzione del soppalco spesso sottovalutata ma che può risolvere molti problemi di spazio senza rinunciare al design ed alla comodità.

 

Casa con Soppalco
Casa con Soppalco

Di solito si è portati a ragionare sugli spazi a disposizione in termini di metri quadri, invece perchè non ragionare per volumi? Quando in casa lo spazio non basta più, per chi dispone di soffitti alti, raddoppiare gli spazi abitativi con un soppalco può esser davvero semplice.

Un soppalco permette di sfruttare tutto il volume disponibile di una casa, incrementandone notevolmente la superficie calpestabile; oltre ai benefici immediati, al momento di una eventuale vendita, anche il valore della casa ne risulterà aumentato. Specialmente per gli edifici antichi, dove le altezze delle stanze sono elevate e e abbattere muri (di solito portanti) è sconsigliato, un soppalco può rappresentare una valida soluzione.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER IL SOPPALCO

Soppalco con scala in metallo
Soppalco con scala in metallo

Bisogna tuttavia ricordare che realizzazione di un nuovo soppalco è soggetta a Norme tecniche, che variano da regione a regione, ed è bene effettuare un’ulteriore verifica anche presso l’Ufficio Tecnico del proprio Comune.

A livello nazionale la normativa di riferimento è il Decreto Ministeriale Sanità 5 luglio 1975, che stabilisce in maniera ben precisa l’altezza necessaria di un ambiente affinchè esso sia considerato abitabile; in generale, l’altezza richiesta è di 2,70 m o 2,40 m per locali accessori come bagni, corridoi o ripostigli. Tuttavia queste altezza sono sottoposte a variazioni e deroghe in caso di comuni montani sopra i 600m; un esempio è la Lombardia, dove l’altezza minima sotto il soppalco per comuni sotto i 600 m s.l.m. è di 2,40 m, mentre per i comuni sopra i 600 m s.l.m. arriva a 2,10 m.

Oltre alle altezze, le normative danno anche le seguenti indicazioni, necessarie affinchè il soppalco sia abitabile:

  • la superficie del soppalco dovrà essere minore o uguale ad 1/3 della superficie dell’ambiente dove verrà costruito;
  • la superficie minima finestrata sul soppalco (o rapporti aereo illuminanti) dovrà essere maggiore o uguale ad un 1/8 della superficie del soppalco stesso;
  • i parapetti, dove necessari, come già per balconi e terrazze, dovranno avere altezza minima di 1.10 m.

Il soppalco dovrà essere progettato e dimensionato nella sua struttura e collocazione da un professionista che si occuperà di redigere e consegnare presso l’Ufficio Tecnico del Comune la relativa pratica urbanistica.

SOLUZIONI D’ARREDO

Letto Soppalco prod. Cinius
Letto Soppalco prod. Cinius

 

Al di la dei soppalchi in ferro o muratura, quando le altezze degli ambienti non consentono di soddisfare i requisiti richiesti dalle normative, esistono delle soluzioni alternative d’arredo, per le quali addirittura non è richiesto che un progettista rediga una pratica; alcune ditte di mobili infatti producono alcune tipologie di letti soppalcati, veri e propri arredi fissi o m

Divano letto, soluzioni per parenti ed amici in vacanza da voi

Divano letto, un sogno coniugare bellezza, funzionalità, comfort e versatilità in una soluzione spesso considerata come ultima spiaggia ma che si è rivelata utile e molto pratica grazie alla grande evoluzione nelle dimesioni, nelle aperture e nella comodità dei materassi adottati.

Siete “compagnoni” e sempre in cerca di amici? Avete una casa al mare o in montagna e volete ospitare parenti? Vi trovate spesso con persone che si vogliono fermare a dormire da voi? State cercando una soluzione per un letto in più?

La scelta sembra inevitabile ed unica, dovete iniziare a guardarvi intorno e scegliere un divano letto, grande o piccolo che sia è la scelta migliore che in questi casi poterte fare.

La scelta del divano letto

Divano letto grande
Divano letto grande

Il divano letto è un elemento che dovrebbe esserci in ogni abitazione per ospitare parenti o amici che vogliono fermarsi qualche tempo.
Anche se non è previsto un uso quotidiano, il divano letto deve essere scelto con determinati criteri, altrimenti il nostro ospite rischia di alzarsi dolorante e con la tipica sensazione di avere ‘le ossa rotte’.
E’ basilare soffermarsi sulla consistenza del materasso che deve avere uno spessore di 12/15 cm ed un supporto che consiste in una rete elettrosaldata a doghe o con cinghie elastiche.
Bisogna considerare anche il fattore che non tutti i divani letto possono essere rimessi a posto con l’imbottitura delle coperte perché non si chiuderebbero alla perfezione e il meccanismo di chiusura potrebbe rompersi.
Generalmente, si consiglia di richiudere il divano solo con le lenzuola, conservando cuscini e coperte in qualche altro posto.
Tuttavia, ci sono divani letto che dispongono di contenitori che sono ricavati nello schienale dell’elemento o anche nei braccioli della struttura.

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Scegliere la misura del divano letto

Divano letto - misure
Divano letto – misure

Esistono divani letto di differenti misure che si adattano anche ad ambienti di metratura ristretta.
La misura dipende dalla rete interna di cui è predisposto il divano, ma al fine di risparmiare spazio, sono reperibili modelli senza braccioli o con braccioli davvero piccoli.
Inoltre, ci sono divani singoli o matrimoniali ed altri provvisti di una piccola penisola che può essere eventualmente sfruttata come lettino per un bambino.
Si possono rilevare delle piccolissime differenze di misura tra una casa produttrice ed un’altra ma le misura, in genere, sono di 160 cm per un divano letto matrimoniale, 90 cm per un letto singolo, 120 cm per una piazza e mezzo e 140 cm per un letto alla francese.
Prima di decidere la misura del divano letto, va considerato anche il posto in cui dovrà essere alloggiato.
In alcuni divani, infatti, la base del letto è composta dallo schienale che scompare sotto la struttura, quindi, viene a mancare un appoggio per la testa ed è molto importante che dietro vi sia una parete per assolvere il problema.
Ci sono modelli molto pratici che sono provvisti di un tavolino laterale dove poter mettere libri o una lampada per facilitare la lettura.

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Il sistema di apertura

Sistema di apertura del divano letto
Sistema di apertura del divano letto

I divani letto moderni vengono realizzati con sistemi di apertura assai semplici che non vanno a discapito del design, anzi, lo esaltano e rendono le sue linee molto più gradevoli.
Alcuni modelli prevedono che dal divano si ricavi una chaise longue a una o due piazze per permettere il riposo pomeridiano senza aprire del tutto il divano.
Un altro sistema di apertura molto pratico e diffuso è il ribaltamento dello schienale al di sotto della struttura con tutti i cuscini che, però, non toccano il pavimento sottostante.
Ci sono divani letto con strutture in tubolare d’acciaio che consentono di regolare l’inclinazione dello schienale per ottenere inclinazioni diversificate, per poter leggere o per restare completamente supini.

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L’Imbottitura del materasso

Materassi moderni per divano letto
Materassi moderni per divano letto

L’imbottitura è fondamentale perché è necessario che non sia eccessivamente rigida, ma neanche troppo morbida.
Le densità indicata per il poliuretano espanso è di 30Kg/mc ed è riportata sulla scheda tecnica del prodotto.
Per ciò che concerne i rivestimenti, i tessuti sono vari e si comincia da quelli sfoderabili, lavabili e riposizionabili per finire a quelli in pelle.
Alcuni rivestimenti in ecopelle sono sfoderabili grazie al velcro.
Negli store ai quali ci si rivolge è possibile reperire anche divani letto con optional come dei cuscini per rendere più gradevole l’appoggio della schiena.
Il rivenditore può consigliare dei materassi a molle, in schiuma o lattice che hanno un prezzo più elevato ma sono più comodi.
I divani letto attuali sono versatili, si adattano ad ogni ambiente e soddisfano l’esigenza del vivere contemporaneo.

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Divano letto Foto credits: sofaclubdivani.com
Divano letto Foto credits: sofaclubdivani.com

Buon divertimento e buon riposo ai vostri ospiti!!!

Se sei interessato ad un possibile acquisto, leggi anche divani letto, come scegliere quello giusto.

Bagno, scegli il tuo stile

Bagno colorato con ragazza
Anche per il bagno ciascuno ha il proprio stile

L’ambiente bagno è sempre stato il più intimo e personale della casa, ma nel tempo è sempre più diventato il luogo dove rilassarsi alla fine di un’intensa giornata o dove risvegliarsi la mattina prima di affrontare le sfide della giornata.
Alla luce di un progetto di rinnovamento, vale la pena di investire per trasformare un bagno che può essere “normale” in un ambiente più in sintonia con le necessità e il carattere di chi lo usa, rendendolo non solo più pratico e funzionale ma anche più gradevole dal punto di vista estetico, piacevole per essere condiviso ed esibito.
Ciascuno sicuramente ha in mente uno “stile di bagno”, di seguito alcuni degli stili più diffusi per capire dove rivolgere le proprie scelte al momento della ristrutturazione.

Bagno, stile contemporaneo

Stile moderno
Stile Moderno Photocredit: IdeaGroup

Creare un look contemporaneo per un bagno, significa scegliere sanitari, piastrelle e arredi che riescano a coniugare il layout tradizionale con il design più attuale. Il bagno moderno deve essere estremamente funzionale, ma esteticamente essere caratterizzato da uno stile minimale; ciò significa superfici dalle linee pulite e volumi lineari per i sanitari, per i rivestimenti superfici (vere o sintetiche) che richiamino materiali come pietra o cemento, accostate a pavimenti in parquet e a finiture per gli arredi in l’acciaio inox, vetro e legno con venature a vista (vero o laminato). Per completare, a seconda delle preferenze di chi lo utilizzerà e naturalmente degli spazi a disposizione, o una walking shower (cioè una doccia di ampie dimensioni, dove si può “camminare”) o una vasca da bagno freestanding.
Anche l’illuminazione per questo tipo di bagno è minimale; composta da luci incassate nel controsoffitto, magari RGB per la doccia oppure un vero e proprio soffitto luminoso, a simulare una finestra nascosta.

Bagno, mood eclettico

Stile Eclettico
Stile Eclettico Photocredit: IdeaGroup

Questo tipo di bagno non conosce mezze misure ma vuole rappresentare un ambiente dedicato non solo alla bellezza ma al glamour. Nel bagno eclettico, le superfici sono eleganti, in marmo lucido o pietra sintetica che lo simula, i rubinetti con finitura in oro rosa, gli arredi in legno laccato e colorato; tutto quanto è necessario, insomma, per creare uno stile chic ma niente affatto sobrio.
I pavimenti e rivestimenti sono scelti in tonalità neutre, o, a contrasto, in colori dalle tonalità molto sature; possono essere presenti stucchi e modanature sulle pareti e gli arredi hanno forme elaborate, con accenni classici rivisitati in chiave attuale.
L’illuminazione in questo caso è ricca e scenografica, in metallo o in vetro, con appliques e sospensioni.

Bagno, benessere termale

 

Stile Spa
Stile Spa Photocredit: IdeaGroup

Al di la delle mode del momento, c’è chi, grazie alle più recenti tecnologie, vuole ricreare i benefici e le suggestioni di un vero e proprio impianto termale e trasformare il proprio bagno in un tempio del benessere; in questo caso rivestimenti e pavimenti saranno realizzati con tessere di mosaico più o meno piccole, in vetro o vera pietra, come in una vera Spa. Inoltre le varie ditte produttrici del settore propongono una vasta scelta di vasche con idromassaggio, soffioni doccia con taglia maxi per simulare una pioggia tropicale, getti rinvigorenti o a cascata da aggiungere, saune o bagni turchi di dimensioni ridotte, insomma tutto il necessario per creare un piccolo centro termale personale.
E non solo, oggi si possono agevolmente installare luci colorate per la cromoterapia, una tv LCD nascosta dietro uno specchio, canaline di scarico della doccia che si illuminano e per finire, sul soffitto piccoli LED a ricreare un vero e proprio cielo stellato.

Lavanderia: panni sporchi delle vacanze, organizza i tuoi spazi.

La lavanderia, grande o piccola che sia va organizzata bene ed in maniera efficace per evitare ulteriore stress quotidiano.

Al rientro dalle vacanze l’incubo più grande (oltre la ripresa del quotidiano) è sicuramente affrontare lo stress della montagna di panni sporchi che abbiamo accumulato nei giorni trascorsi oziando el amancanza di spazi adeguati dove poter svolgere queste operazioni.

Panni sporchi al rietro dalle vacanze
Panni sporchi al rietro dalle vacanze

Chiunque abbia avuto a che fare con queste situazioni, anche solo per poco, sa bene quanto siano importati le aree cosiddette “di sevizio”, ossia quelle zone della casa in cui è possibile svolgere alcune particolari attività di manutenzione ordinaria o di pulizia.

Spesso però siamo costretti a ricavare queste aree in spazi molto ridotti e, per questo, difficili da attrezzare adeguatamente.

Organizzare la lavanderia
Organizzare la lavanderia

Ma, niente paura, le soluzioni per riuscire ad organizzare in modo efficace spazzi risicati sono moltissime e in commercio vi è un’offerta molto variegata di contenitori, mobili e elettrodomestici di dimensioni ridotte, pensate apposta per i piccoli spazi.

Lavanderia

Un esempio classico è la lavanderia. Oggi giorno, non è pensabile poter rinunciare a un’area della casa dedicata all’attività di pulizia, lavaggio, asciugatura ed eventualmente stiratura dei nostri capi e della nostra biancheria.

Se siamo alle prese con la scelta di una lavatrice da collocare in uno spazio particolarmente ridotto, il consiglio è quello di scegliere una lavatrice con carica dall’alto. Perché? Beh, innanzitutto perché così si risparmia lo spazio frontale necessario all’apertura dell’oblò.

Le lavatrici a carica dll’altro sono dotate di uno sportello che ne consente l’apertura, appunto, dall’alto e presentano dimensioni ridotte rispetto alle lavatrici normali, senza che ciò comporti riduzioni di capienza del cestello (che in genere varia dai 5 ai 7 kg).

Lavatrice Indesit con carico dll'alto
Lavatrice Indesit con carico dll’alto

Tutte le marche di elettrodomestici e lavatrici (Candy, Wirlphool, Indesit, Ignis, Miele, AEG…), propongono anche modelli a carica dall’alto, quindi non sarà difficile trovare quella che fa la caso nostro (nella scelta è sempre bene tenere in considerazione anche la classe energetica: più alta è, più si risparmia energia e denaro).

Le fasce di prezzo per questo genere di elettrodomestico, variano dai 200 agli 800 Euro in media, ma si trovano soluzioni di grande qualità anche per cifre intermedie, che vanno dai 300 ai 400 Euro.

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Asciugare o stendere

Dovrete considerare, naturalmente, anche uno spazio per l’asciugatura della biancheria, quando non sarà possibile stenderla all’aria aperta.

Se ne avete la possibilità, potrete acquistare una lava-asciuga, ossia una lavatrice che, grazie a un getto potente di aria calda, asciuga i capi in seguito al lavaggio.

Lava asciuga Indesit
Lava asciuga Indesit

I prezzi di questi elettrodomestici sono piuttosto elevati, ma offrono un evidente vantaggio quando (soprattutto in inverno) siamo costretti a stendere la biancheria in casa e non abbiamo molto spazio per collocare gli stendini.

Se invece lo spazio ve lo consente, in commercio troverete stendibiancheria di tutte le forme e dimensioni, da quelli che si agganciano ai radiatori a quelli a colonna, alcuni dei quali dotati di un sistema elettrico che genera e soffia costantemente aria calda sui capi.

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Organizzare gli spazi

Una volta risolto il problema della lavatrice e del poter asciugare tutto, dovremo provvedere all’aquisto di tutti gli arredi e i complementi d’arredo che ci consentono di espletare al meglio le nostre attività di lavanderia.

Negli spazi piccoli vi è una sola parola magica affinché tutto funzioni al meglio, ossia: ordine! Prevedere, dunque, una serie di contenitori che ci permettano di organizzare lo spazio per settori è molto importante. Sarà necessario un ripiano per i detersivi o, anche, un piccolo mobiletto con ante (preferibilmente a scorrimento, in modo da non richiedere ulteriore spazio per consentirne l’apertura).

Mobile lavanderia salvaspazio con carrelli cesti bucato
Mobile lavanderia salvaspazio con carrelli cesti bucato

Potrà andare bene anche una mensola o un pensile che, utilizzando lo sviluppo della parete in altezza, consente di risparmiare molto spazio.

Saranno poi indispensabili uno o più contenitori per la biancheria sporca. Anche in questo caso, la scelta è molto ampia: dalla classiche ceste di vimini, ai più moderni contenitori in plastica o in tela. Le forme sono molto varie, da quelle a base circolare a quelle – forse più adatte agli spazi piccoli – a base rettangolare.

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Lavanderia organizzata
Lavanderia organizzata

Ed ora al lavoro, organizziamoci e la grande quantità di panni al rietro dalle nostre vacanze che non ci spaventerà più.

Giochi all'aperto, divertiti con i tuoi bambini

Nessun dubbio su quanto sia salutare per i bambini stare all’aperto, ma i giochi all’aperto sono un’attività piacevole e ricca di benefici anche per gli adulti.

Quali sono i giochi più belli da fare all’aperto con i bambini?
Ci sono delle attività che si svolgono in giardino molto semplici, ma sicuramente coinvolgenti: chi resiste al dondolare di un’altalena? Per costruirla basta davvero poco se si ha l’occorrente per montarla, e altrimenti l’acquisto è una piccola spesa che sicuramente garantisce molte ore di piacevole relax e divertimento.

giochi all'aperto
L’altalena, uno dei giochi più amati dai bambini!

All’aperto si può giocare a tutti quei giochi che hanno occupato i pomeriggi di intere generazioni: il salto con la corda può diventare una sfida tra grandi e piccoli, ma anche la “settimana” o, come viene chiamata in alcune regioni, il gioco della campana è una prova di abilità tutt’altro che banale, capace di appassionare grandi e piccoli.

Su un terreno battuto basta un legnetto per tracciare il percorso, mentre sull’asfalto o sul cemento si utilizza un gessetto. Si tratta di disegnare un percorso di quadrati numerati fino a sette o fino a dieci, alcuni di seguito ed altri affiancati. Basta un sassolino da lanciare nella prima casella, poi nella seconda e così via. Saltellando su un piede solo e appoggiandoli entrambi solo quando ci sono le due caselle vicine, bisogna fare tutto il percorso senza toccare i bordi e senza perdere l’equilibrio.

Giochi all’aperto di gruppo

Giochi Bambini Aperto
Giochi Bambini Aperto

Uno, due, tre… Stella! Qualche passo avanti e poi fermarsi di botto per non farsi beccare in movimento dal “capo” che, dicendo “Stella”, si volta all’improvviso. Se qualcuno sta ancora muovendosi dovrà tornare al punto di partenza e chi arriva primo alle spalle del capo diverrà colui che pronuncia la formula magica. Non c’è limite di giocatori ed occorre soltanto uno spazio all’aperto.
Scopriamo altri giochi all’aperto.

Ci vogliono invece cinque giocatori per giocare ai quattro cantoni. Ci si dispone ai quattro angoli di un immaginario quadrato, con un giocatore che sta nel mezzo. Bisogna spostarsi da un angolo all’altro scambiandosi di posto con i compagni e cercando di non farsi anticipare da colui che sta al centro. Se costui riesce ad occupare per primo un angolo, quello rimasto senza “casa” dovrà stare al centro e cercare di riconquistare un angolo.
All’aperto la fantasia si scatena e i giochi da fare sono tanti.

Giochi all’aperto

Giochi all'aperto con i bambini
Giochi all’aperto con i bambini

I classici e conosciutissimi nascondino e mosca cieca hanno appassionato i bambini da sempre ed ogni adulto li ricorda con un po’ di nostalgia. Sono passatempi che si possono fare a tutte le età e che riescono a coinvolgere chiunque abbia la spensieratezza di mettersi in gioco. Le regole sono semplici ed universali: per giocare a nascondino si sorteggia qualcuno che dovrà contare, gli altri si nascondono e poi bisogna cercarli senza farsi fare “tana”. In mosca cieca, chi è bendato dovrà riuscire a prendere uno degli amici che gli girano intorno e poi riconoscerlo.

Chi non conosce le biglie? Le sfere affascinano e i modi di giocare all’aperto con questi piccoli oggetti sono davvero tanti: si può creare un percorso ad ostacoli nel quale far avanzare le proprie biglie colpendole con un dito, oppure, sempre su un terreno di gioco realizzato all’aperto, si gioca a prendere le biglie dell’avversario, colpendole.

Nel gioco del “ruba bandiera” (o fazzoletto) si gioca in numero pari, più uno che regge il pezzo di stoffa e chiama i numeri corrispondenti ai giocatori, che dovranno afferrarlo e scappare senza farsi toccare.
In cortile, in giardino o su un prato basta pochissimo per giocare con i bambini. Si gioca anche solo con il corpo, potenziando atleticità e riflessi.

Giochi all'aperto
Giochi all’aperto

E’ importante non dimenticare i giochi all’aperto, vere scuole di vita, socializzazione e benessere.

Buon divertimento a tutti, grandi e piccini!!!

Piani ad induzione, li conoscete davvero?

Conoscete i piani ad induzione? Scopri quale soluzione potrebbe essere migliore per preparare i tupi piatti da vero chef con l’ausilio della tecnologia dell’induzione.

Tipologia di piani ad induzione
Tipologia di piani ad induzione

Al momento di progettare la cucina è importante conoscere quelle che sono le novità in campo di elettrodomestici e le ultime tecnologie per arredare al meglio le ambiente e renderlo funzionale.

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Piano cottura

Il piano cottura è il fulcro di questa stanza e tra le ultime proposte per rimodernarlo vi è quello ad induzione, di cui è utile conoscere le caratteristiche, essendo accessori dai grandi vantaggi e dai bassi consumi.

Tipologia di piani ad induzione
Tipologia di piani ad induzione

In realtà il sistema ad induzione ha un funzionamento molto semplice: al di sotto del piano realizzato in vetroceramica sono poste delle bobine che, tramite l’accensione dell’energia elettrica, creano un campo magnetico che riscalda le pentole appena entrato in contatto con loro.

Per poter utilizzare questo tipo di fornello bisogna dotarsi di padelle perfettamente piatte alla base e composte soprattutto di ferro, altrimenti non si attiverebbe il campo magnetico.

Tipologia di piani ad induzione
Tipologia di piani ad induzione

Non saranno più utilizzabili in questo caso contenitori in alluminio, ceramica, terracotta e le padelle antiaderenti classiche.

Vantaggi dei piani ad induzione

Un vantaggio del piano ad induzione è che la superficie che viene riscaldata è solo quella che entra in contatto con la pentola, quindi si riduce al massimo il rischio di scottarsi e si elimina il pericolo di eventuali fughe di gas.

In caso in cui non si voglia rinunciare alla propria batteria di pentole preferita si può ovviare acquistando online o nei negozi specializzato degli adattatori, cioè dei dischi in ferro che innescano il campo magnetico.

Con questa misura però non si potrà avere un rendimento ottimale, in quanto i tempi di cottura non saranno brevi come con apposite pentole e quindi ci sarà un costo maggiore in bolletta.

Tipologia di piani ad induzione
Tipologia di piani ad induzione

Attualmente esistono in commercio anche soluzioni ibride per gli amanti della cottura dei cibi in contenitori particolari: si tratta di pentole in ceramica, rame ed altri materiali che hanno solo il fondo in metallo in modo che attivino l’innesco del piano ad induzione.

Un altro vantaggio della scelta di un sistema ad induzione è quello del gran risparmio che si ha in bolletta e del gran rendimento: mentre con il sistema a gas solitamente si ha un calore di circa il 40%, con l’induzione si arriva al 90%, in quanto si ha una minore dispersione di calore.

Ogni volta che si accede un fornello a gas quasi tutta la temperatura elevata raggiunta dalla fiamma si disperde nell’ambiente e quindi va sprecata, cosa che non accade invece con la nuova tecnologia.

Consigli utili

Bisogna però aver un pò di accortezza quando si usa questo tipo di piano perché, accendendo più fuochi contemporaneamente, si avrà l’impiego di un ampio voltaggio che potrebbe far scattare il contatore dell’energia elettrica, soprattutto se si utilizzano nel medesimo momento anche altri elettrodomestici.

Tipologia di piani ad induzione
Tipologia di piani ad induzione

Per questo è utile far controllare il proprio sistema da un elettricista e, nel caso, far alzare la propria soglia di consumo dal gestore.

La cottura è molto precisa perché si possono impostare, tramite il display posto sul bordo, la temperatura ed il livello di intensità. Il riscaldamento è uniforme e non si rischia di cuocere i cibi solo su un lato, come avviene solitamente con i fornelli a gas.

Questi elettrodomestici hanno un prezzo più alto di quelli tradizionali, ma il risparmio si noterà nel tempo, in bolletta. Un litro d’acqua inizia a bollire in soli tre minuti, risparmiando energia e acqua.

Tecnologia e modelli dei piani ad induzione

Il piano ad induzione è dotato di tecnologie innovative: riconosce automaticamente le pentole e il campo magnetico si attiva solo nel momento in cui il materiale ferroso tocca la sua superficie.

Si può scegliere tra diversi tipi di design, individuando la forma del fornello che più si avvicina alle proprie esigenze. Inoltre questo tipo di piano è molto semplice da pulire: a differenza di quelli a gas, non c’è bisogno di combattere contro la ruggine ed il calcare, ma basta passare uno straccio bagnato per eliminare eventuali macchie.

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Outdoor, a piedi nudi sul deck

Outdoor, deck in legno a bordo piscina
Outdoor, deck in legno a bordo piscina

La scelta di utilizzare una pavimentazione in legno in outdoor consente di realizzare una soluzione non solo piacevole esteticamente ma allo stesso tempo pratica e funzionale.

Inoltre la possibilità di camminare a piedi scalzi sul legno è estremamente confortevole, grazie alla percezione della sua texture morbida e materica.

Outdoor, deck

Scegliere tra le numerose soluzioni proposte attualmente dal mercato può non essere semplice; per scegliere la soluzione ideale è bene valutare al momento della scelta non solo lo stile dell’ambiente che si vuole realizzare ma anche la manutenzione richiesta ed il costo del materiale, per non sforare con il budget ne accollarsi un eccessivo impegno per la manutenzione.

In sintesi le tipologie di pavimentazione in legno disponibili per l’outdoor sono tre e cioè legno naturale, legno sintetico e legno trattato.

1. Legno naturale

Il legno naturale è sicuramente la scelta esteticamente più elegante; realizzato in listoni massello, presenta la texture naturale elle venature del legno e viene scelto tra quelle essenze più durevoli e resistenti non solo all’usura del tempo ma anche agli agenti atmosferici. Fra i legni più utilizzati c’è il Teak, da sempre scelto anche per l’ambiente nautico, l’Ipè Tabacco o Lapacho, un’essenza di origine brasiliana ed il Noce.

2. Legno tecnologico o sintetico

Il legno definito tecnologico o sintetico è un legno composito, realizzato con una miscela di fibre di legno e polimeri di plastica PEHD; nell’ottica dell’eco-design, in questo caso il materiale che si utilizza è soprattutto legno di scarto, che a fine ciclo di vita può essere ulteriormente riciclato.
Questa soluzione presenta un’elevata resistenza non solo all’umidità ma ai raggi UV ed al conseguente scolorimento, ed è l’ideale per realizzare pavimentazioni a ridosso con l’acqua come deck di piscine, pontili o terrazze molto esposte.

3. Legno trattato

La pavimentazione in legno trattato è forse la meno conosciuta ed utilizzata in Italia.
Questo tipo di legno è di solito Pino, prima impregnato con boro e sali di cromo in autoclave per respingere la possibilità di attacchi biofagi, nonché di muffe e renderlo idrorepellente poi colorato con apposite vernici.
Ad un basso costo iniziale va contrapposta un bassa durevolezza e l’impossibilità di riciclarlo.