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Corrosione e ossidazione delle superfici metalliche: perche’ succede?

Corrosione e ossidazione interessano la maggior parte dei metalli e le loro leghe e le superfici metalliche: ma come funziona il meccanismo alla base della corrosione?

Alcune caratteristiche fisico-chimiche dei metalli contribuiscono in maniera determinante a modificare, nel corso del tempo, l’aspetto esteriore e in particolare quello cromatico dei materiali metallici. Si tratta di fenomeni naturali che agiscono in tempi relativamente lunghi. Uno di questi è la corrosione.

I meccanismi secondo i quali la corrosione si verifica possono essere due: la corrosione chimica e la corrosione elettrochimica.

La corrosione chimica è una reazione eterogenea tra il materiale metallico e un’altra fase che può essere liquida o gassosa.

Un esempio tipico è la reazione che il ferro produce ad alte temperature con l’ossigeno presente nell’atmosfera. Questo processo porta alla formazione di uno strato più o meno aderente di prodotti della corrosione sulla superficie del metallo, strato che separa fisicamente il metallo dall’ambiente.

Corrosione ed ossidazione
Corrosione ed ossidazione. Photo credit: Mimzy

Il processo non è accompagnato da passaggio di corrente elettrica ed è piuttosto raro che non si verifichi in concomitanza con altri tipi di corrosione.

La corrosione elettrochimica è il tipo di corrosione più comune a temperatura ambiente.

Per l’innesco di un processo corrosivo non occorre il contatto di due metalli diversi in quanto i materiali metallici di uso industriale sono sempre leghe (quindi non sono costituiti da un’unica fase) e pertanto si possono formare aree anodiche e catodiche a causa di inclusioni, imperfezioni superficiali, sollecitazioni superficiali ecc.

Quando un metallo viene a contatto con un elettrolita (la soluzione acquosa di un sale, un acido o una base) diventa sede di corrosioni elettrochimiche.

In questi metalli esiste una eterogeneità che determina il cosiddetto effetto pila: una corrente elettrica circola tra l’anodo e il catodo e la zona dell’anodo viene attaccata.

Gli ioni metallici dell’anodo e gli ioni del catodo, avendo cariche rispettivamente positive e negative, si muovono nell’elettrolita in direzioni opposte. Quando si incontrano possono reagire formando dei prodotti di corrosione.

La disposizione di questi prodotti condiziona la velocità della corrosione stessa. In certi casi i prodotti di corrosione possono andare in soluzione o trasformarsi in gas, in altri possono dar luogo a un composto insolubile che non è in grado di proteggere la zona corrosa. Spesso si formano dei composti insolubili che vanno a ricoprire la superficie del metallo con uno strato aderente e continuo che rallenta notevolmente, o addirittura arresta, la corrosione. Quest’ultimo processo viene definito passivazione, e il metallo viene detto passivato o passivo.

Alcuni metalli, come ad esempio l’alluminio, il ferro, il cromo e il titanio, quando sono esposti all’azione di un ambiente ossidante tendono a diventare più nobili, cioè meno soggetti alla corrosione di quanto non lo fossero in origine.

Sulla superficie del metallo si forma una sottile pellicola di ossido che, entro certi limiti, protegge il metallo dalla corrosione. Questa patina ha solitamente un colore diverso da quello del metallo originale, e con il tempo tende a cambiare ulteriormente, in genere diventando più chiara o più scura. In questo caso si parla di superficie ossidata (o patinata), una superficie che, dal punto di vista cromatico, è in continua trasformazione.

Tra gli esempi più noti vi è sicuramente il rame delle coperture, che a contatto con l’umidità diventa opaco assumendo un colore bruno e dopo molto tempo si ricopre di uno strato di ossido verde. Più o meno in questo modo si comportano i materiali metallici che derivano dal rame, alcuni acciai, il piombo e, in misura inferiore, anche l’alluminio e lo zinco. La patina di ossido ha un colore diverso per ogni metallo.

Se per qualche ragione la patina protettiva si deteriora, la corrosione prosegue fino a bucare il metallo. Quando la patina viene lacerata dal movimento dell’elettrolita o da particelle solide in esso contenute, si innesca un altro processo di corrosione: la corrosione-erosione, caratterizzata da una progressione in direzione preferenziale.

In genere questi processi non avvengono mai singolarmente, pertanto i processi corrosivi sono sempre più complessi di quanto possa essere descritto. Vi sono tuttavia alcuni accorgimenti, che vanno integrati durante la fase di progettazione, per limitare gli effetti della corrosione.

Halloween 2018: trick or treat?

Halloween 2018: trick or treat?

Siamo pronti ad accogliere fantasmi per Halloween 2018, quando spiriti maligni nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre invaderanno le nostre case? Halloween è un’usanza anglosassone, ma soprattutto americana che da pochi decenni si è italianizzata.  Durante la notte più macabra dell’anno sia grandi che piccini si impegnano a creare il clima adatto ai festeggiamenti. I nostri piccoli vogliono travestirsi da strega o da zucca per andare a rapinare di delizie i condomini. Noi adulti invece trasformiamo le nostre case per renderle spaventosamente adatte ad accogliere mostri, streghe e fantasmi. E quando i bambini bussando alla porta chiederanno: ‘trick or treat?‘ ovvero ‘Dolcetto o scherzetto?’ mi raccomando, non fatevi trovare a mani vuote! Delizie e dolciumi non dovranno mancare!

Ecco quindi alcuni consigli da seguire per un Halloween 2018 spaventosamente indimenticabile!

Halloween 2018: come arredare la casa

Abbiamo raccolto alcune idee da cui prendere ispirazione per arredare casa in tema Halloween: si inizia da una casa scenografica con pareti decorate da far paura a tutti gli ospiti che faranno visita in questi giorni.

Ecco alcune idee low cost per arredare casa e rappresentare al meglio il tema di Halloween:

Decorare casa per Halloween richiede molta attenzione per i dettagli, sono questi che faranno la differenza, sopratutto se “fai da te”. L’obiettivo sarà creare una casa mostruosa, ogni stanza in questo periodo deve mettere davvero paura!
I colori che devono prevalere sono : nero, grigio, bianco e arancione.

L’ingresso di casa deve essere la zona più addobbata, pipistrelli alle pareti, ragnatele su scale e porte daranno un’impatto di terrore a chi varcherà la porta di casa. Le decorazioni che non dovranno mancare sono:

  • alberelli di Halloween, arredo facile e low cost: basta prendere un paio di rami secchi, dipingerli di nero e addobbarli con di piccoli pipistrelli neri, bianchi o arancioni realizzati con del cartoncino. Semplice vero?
Halloween 2016: trick or treat?
Un esempio di albero di halloween. (photocredit: made-in-china.com)
  • Effetto ragnatela”: occore il cotone idrofilo, lo trovate anche al supermercato, realizzate facilmente e a basso costo.
Halloween 2016: trick or treat?
L’effetto della ragnatela nelle case non può mancare! (photocredit: nanopress.it)
  • Addobbi per la tavola: per completare l’arredo di casa addobbate la tavola con centritavola e decorazioni in tema, date sfogo alla fantasia purché l’effetto sia davvero mostruoso. Decorare le pareti di casa in questo periodo dell’anno è divertente perché tutto è concesso.
  • Finestre di casa addobbate per incutere terrore: Addobbare le finestre di casa per Halloween è divertente e low cost. Scegli il mood che vuoi rappresentare, scegli le sagome adatte per le tue finestre, realizza i disegni più mostruosi su dei cartoncini neri e attaccali alle finestrel’effetto dall’esterno sarà spaventoso!! Online si trovano moltissimi file in pdf per le siluette di halloween, prendi ispirazione da quelle che abbiamo scelto noi:
  • Lanterne alternative : non solo zucche… Quest’anno vogliamo essere originali e innovativi, le solite lanterne di zucche ormai tutti sanno come realizzarle. Oggi vi ispireremo per realizzare delle nuove lanterne in tema per la notte di Halloween.

Halloween 2018: trick or treat? Idee da indossare!

Anche la scelta del vestito da indossare è fondamentale: per prima cosa non dimentichiamoci che è una festa in stile horror!!! Quindi bisogna evitare vestirti da principessina, calciatore, robin hood o zorro! Il vestito dev’essere molto tetro, inquietante, il più originale possibile se vuoi distinguerti dalla massa, per cui punta tutto sulla personalizzazione e sulla tua fantasia, perché gira e rigira, i vestiti sono sempre gli stessi…

Halloween 2018: I dolcetti

I preparativi per Halloween sono entrati nel vivo, girando per le vie delle nostre città spicca prepotente nelle vetrine dei negozi il colore arancio della zucca. La festa però non sarebbe completa senza i “dolcetti di Halloween” che i bambini la notte del 31 Ottobre, bussando alla vostra porta, chiedono intonando il ritornello “dolcetto o scherzetto?

Ecco una ricetta per spaventare al punto giusto i bambini!
Le dita della strega sono un’idea vincente per la festa di Halloween. Questa spaventosa ricetta farà rabbrividire i vostri bambini che, coinvolti durante la preparazione, rimarranno positivamente sorpresi da questo dolce! Come nella migliore tradizione dei film horror partendo da una base semplice, come quella di pasta frolla, applicando un po’ di fantasia e lasciando correre la creatività è possibile realizzare le dita della cattivissima strega di Halloween!

 

dita-della-strega

Ingredienti

Ingredienti per la pasta frolla
300 gr. di farina
150 gr. di zucchero semolato
150 gr. di burro
1 uovo
2 tuorli
scorza grattugiata di ½ limone da agricoltura biologica
1 pizzico di sale
Ingredienti per le dite della strega
pasta frolla
mandorle intere
marmellata di fragole
acqua q.b.

Procedimento:

  • Iniziate preparando la pasta frolla che costituirà la base dei dolci.
  • Versate la farina sulla spianatoia facendo la fontana. Versate al centro lo zucchero, la scorza di limone grattugiata e il sale.

Consiglio:

E’ preferibile usare un piano di marmo o di metallo come spianatoia.

  • Prendete il burro freddo e tagliatelo a cubetti, poi deponetelo sulla farina.
  • Usando solo la punta delle dita lavorate il tutto cercando di ottenere un insieme di briciole.
  • Unite i tuorli e le uova, e sempre usando la punta delle dita amalgamate il tutto velocemente.
  • Formate una palla con la pasta, avvolgetela con la pellicola alimentare e lasciatela riposare in frigorifero per minimo 30 minuti.
  • Dopo aver lasciato riposare l’impasto della pasta in frigo, cominciate a lavorare la frolla.

Consiglio:

E’ opportuno lavorarla poco, altrimenti il burro potrebbe sciogliersi e a fine cottura sarà dura e non friabile.

  • Tagliate dei pezzi di pasta frolla e create delle piccole strisce del diametro di circa un centimetro e mezzo. Tagliate ciascuna striscia in pezzi lunghi 6-7 centimetri e cominciate a modellare ciascun pezzo per creare un dito. Schiacciate leggermente la punta per creare lo spazio dell’unghia e, servendovi di un coltello, create le pieghette tipiche delle dita.
  • Mettete una mandorla intera sulla punta di ogni dito e spolverate i biscotti con lo zucchero. Disponete i biscotti su una teglia imburrata ed infarinata oppure coperta con un foglio di carta da forno ed infornate a 180° per circa 10 minuti, fino a quando i biscotti saranno dorati.
  • Mentre i biscotti sono in fase di cottura, sciogliete in un pentolino a fuoco basso, due cucchiai di marmellata di fragola diluiti con un po’ d’acqua per ottenere il “finto sangue” che renderà ancora più spaventosi i vostri biscotti! Il liquido andrà posto nel contorno delle unghie alla fine della cottura.

Queste sono solo alcune delle tante idee e suggerienti per un Halloween da brividi!

Se i nostri consigli vi sono sembrati utili ed interessanti condivideteli con amici, ne seguiranno altri!

Paesaggio: introduzione al concetto

Cosa è “Paesaggio”?

Tutti noi almeno una volta ne abbiamo pronunciato la parola: pa-e-sag-gio ad esempio: <<sto ammirando un paesaggio incantevole>> o più semplicemente << che bel paesaggio!>>… ma a cosa ci riferiamo veramente? Come potremmo spiegarlo o raccontarlo a chi non è lì con noi in quel momento?

Scoprirete che per fortuna non ci verrà concessa una sola risposta ma ce ne sarà una per ogni concezione, capace di cogliere le varie sfumature di quel mondo verde fatto di cultura, architettura, arte, luoghi, società, identità, storia, stratificazioni, scienza, ambiente, leggi,.. ma anche di rispetto, tutela e lungimiranza.

Non a caso nel non troppo lontano 2000, la Convenzione Europea del Paesaggio dedica tutto il primo articolo alla definizione generale di esso: <<Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni;>> (da art. 1a Definizioni, Capitolo l Disposizioni Generali, Convenzione Europea del Paesaggio, Firenze,20 Ottobre 2000).

Paesaggio urbano e landmark
Paesaggio urbano e landmark

Già questo giustifica quanto il paesaggio sia una componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni e di come la loro diversità sia fondamento della loro identità.

Un tema che attraversa la storia e non avrà mai fine.
La comparsa stessa della questione paesaggio racchiude già in sé l’essenza stessa di paesaggio, infatti ponendoci la domanda ne materializziamo il bisogno di identificare in una parola ciò che nel profondo di noi stessi già in qualche modo ri-conosciamo. Proprio come quei filosofi ellenici per cui ciascun uomo porta dentro di se un’anima che conserva il ricordo di ciò che ha veduto e ha conosciuto prima di incarnarsi in un corpo umano. Scrittori come Wordsworth e pittori come Cèzanne, che nella storia hanno sentito il desiderio di immortalarlo, di descriverlo, di raccontarlo. Naturalmente, come già accennato, questo è solo un punto di vista.

Esempio direlazione e compenetrazione tra architettura e paesaggio
Esempio direlazione e compenetrazione tra architettura e paesaggio

Un tema, diverse declinazioni:
La tematica apre un vasto campo di investigazione ed ogni risposta rifletterà diverse sfere declinabili nei diversi ambiti della nostra vita; ed ecco che parleremo di paesaggi nel mondo, di come apprezzarli, di architettura e cultura dei luoghi diversi, e quindi di come questo possa essere occasione di viaggio per noi, di arricchirci di conoscenza di profumi, colori e sapori di terre vicine e lontane, di architetture verdi di epoche passate o salti nel futuro nei luoghi urbani dal design d’avangarde o magari di come noi stessi, nel quotidiano, possiamo crearci un piccolo angolo verde di paradiso e perché no… praticare tecniche ecosostenibili!

Paesaggio interiore: rappresentazione personale del paesaggio dell’Amazzonia
Paesaggio interiore: rappresentazione personale del paesaggio dell’Amazzonia
VIAGGIARE:
  • Alla scoperta dei Paesi e delle loro architetture del paesaggio, dai landmarks famosi, ai giardini nascosti e inscovabili.
  • E per tutti quei “paesaggi” che non si possono cogliere dal vero… ci sono i “paesaggi dell’anima” quello che è dentro ognuno di noi e che alle volte riscopriamo leggendo un libro, che ci permettono di viaggiare col cuore ai luoghi della nostra memoria e alle volte invece scopriamo attraverso storie avventurose ambientate in terre lontane.
  • Ma anche mostre e guide pratiche adatte a prepararsi per conoscere un luogo e ad organizzare un viaggio.
ABITARE:
  • Gli oggetti di design per l’arredo del nostro spazio verde privato dall’attualissimo urban garden cittadino, al giardino italiano di campagna, al parco pubblico.
  • Esempi di ecosostenibilità da riproporre nelle nostre case per uno stile di vita sano e consapevole.
  • A chi rivolgerci per progettare uno spazio verde privato unendo estetica-esigenze-risorse.
  • Le piante e i fiori per ogni stagione da regalare o da coltivare.
MANGIARE:
  • Cosa c’è di meglio se non tuffarsi a capofitto in quei sapori e profumi tradizionali che ci rimarranno impressi nei ricordi?
  • Quindi indirizzi gastronomici utili per assaporare tutto quello che un paese ha da offrirci per una full immersion totale.
  • Consigli logistici su come e quale mezzo di trasporto si presta meglio alle nostre visite alla découverte.
Paesaggio di montagna Alta Soavoia
Paesaggio di montagna Alta Soavoia
PAESAGGIO – PAISAJE – PAYSAGE – LANDSCAPE – LANDSCHAFT

Il bello dell’architettura è che si rifà ad un proprio linguaggio specifico fatto di segni, materia, di pieni e di vuoti, di forme e geometrie, di logiche importanti e sottili che dialogano tra loro e si mettono al servizio dell’individuo, del cittadino, della società, sviluppando un’armonia attraverso le diverse componenti; e perciò un linguaggio comune comprensibile in tutte le lingue del mondo.
Questo studio è affidato ad una figura professionale: l’ architetto paesaggista.

Paesaggio Provenzale,Luberon
Paesaggio Provenzale,Luberon

Cosa un paesaggio può raccontarci:
Scoprire di come anche il semplice passeggiare per una strada possa rivelarci delle sorprese e riferirci degli indizi precisi forse un po’ celati di come quella stessa strada poteva apparire secoli fa e di come quel dettaglio poteva, magari, riferirsi o essere collegato ad uno schema più ampio.

Come scegliere un divano: 5 errori da evitare.

Sicuri di saper scegliere un divano? Si perchè il divano non è solo un mobile d’arredo è molto di più, un concentrato di puro relax che deve essere bello, comodo ed arredare la stanza, ma non riempirla eccessivamente, una presenza “garbata” ma ovviamente funzionale. E’ un elemento fondamentale nel contesto di una casa, sia esso posizionato in salotto che in altri luoghi dell’abitazione, perché punto d’incontro conviviale o anche, perché no, di generose “sieste” pomeridiane.

Per acquistare il divano perfetto, ecco qualche utile suggerimento, un aiuto in aggiunta alla vostra fantasia e al vostro buon gusto, che potrà essere utile nella scelta del sofà dei sogni ed eviterà spiacevoli errori, così da non ritrovarsi con un elemento d’arredo eccessivamente grande o non adatto all’arredo circostante.

Come scegliere un divano: 5 errori da evitare

1 – Le dimensioni del divano

Sembrerà banale ma la prima regola per scegliere un divano è valutare, metro alla mano, lo spazio disponibile per accogliere il divano. Inoltre occorrerà tenere in considerazioni altri riferimenti, come la posizione del sofà rispetto alla tv, che deve prevedere uno spazio sufficiente per una corretta visione, utile a tutte le persone sedute. Un divano proporzionato alla stanza, che non impatti con il mobilio esistente, è funzionale e comodo allo stesso tempo, inoltre non deve intralciare nell’apertura delle ante dei mobili o essere troppo vicino all’ingresso della stanza per non ostacolare il normale andirivieni tra le camere. Nel caso di divano letto prevedere di misurare l’apertura, perché potrebbe capitare di non valutare lo spazio occorrente al letto totalmente dispiegato. Anche in questo caso, deve rimanere spazio sufficiente a poter camminare almeno sui due lati del divano letto.

2 – La forma

In una casa con un ingresso che affaccia direttamente sul living, una valida soluzione può essere quella di scegliere un divano angolare che posto più o meno al centro dell’ambiente sarà perfetto per dividere un’area dall’altra, creando otticamente una spartizione degli spazi. Il divano singolo a due o tre sedute è invece la scelta vincente in quelle camere dalle dimensioni ridotte. Appoggiato a una parete, assolverà il suo compito senza intralciare.

3 – Le nuance

Il colore del divano gioca un ruolo fondamentale che deve quanto più essere coordinato all’ambiente che lo circonda. L’idea di abbinarlo ai tessili della stanza creerà un effetto particolarmente apprezzato dagli amanti del design, quindi via libera agli accostamenti con tappeti, cuscini e tendaggi. Se amate le linee classiche, i rivestimenti a righe saranno perfetti, sia nelle tonalità chiare che scure. Quando la stanza è piccola, scegliere un divano con un colore chiaro contribuirà ad “allargare” otticamente la stanza. Bando quindi ai colori scuri quando la stanza è piccina.

scegliere un divano
Divano di design, modello Borghese, di La Chance.

4 – Quando scegliere un divano in pelle

I divani in pelle sono belli, assolutamente eleganti e adatti a tutti gli arredi, sia classici che moderni. Impeccabili nel donare raffinatezza all’ambiente e insuperabili nel creare calore e morbidezza che si riscontrano al tatto. L’innegabile pecca è la delicatezza che richiedono nell’uso, perché soggetti più a usura rispetto a quelli in tessuto. Inoltre prevedono un’attenta e costante manutenzione per mantenere il pellame sempre morbido così da non screpolarsi. Il consiglio è di non acquistare un divano di pelle se avete animali domestici, come cani e gatti. I nostri simpatici amici sono irruenti e le loro unghie potrebbero essere dannose per il pellame.

5 – Perchè scegliere un divano in tessuto

Allegria, colore e fantasia. Con i tessuti si può giocare e modificare l’ambiente. Scegliere un divano nuovo rivestito di un tessuto frizzante e glamour, è la scelta più pratica per rinnovare l’ambiente. Sinonimo di praticità, i tessuti in commercio offrono un’elevata resistenza alle macchie e inoltre sono idrorepellenti. In una famiglia con bambini ancora piccoli è la scelta vincente, perché con poca manutenzione si avrà sempre un divano perfetto e igienicamente adatto ad accogliere i più piccini. Sempre riguardo ai bimbi piccoli, è preferibile scegliere colori scuri o con fantasie geometriche, evitando il bianco e i colori pastello.

Come apparecchiare la tavola per Halloween, idee originali e spaventose!

Cosa farete la notte di Halloween? Se avete deciso di festeggiare a casa con gli amici, per organizzare una cena davvero mostruosa e spaventosa è necessario che anche la tavola sia decorata in modo adeguato. Ecco allora delle idee e degli spunti per come apparecchiare la tavola per Halloween, in perfetto stile horror!

Come apparecchiare la tavola per Halloween? Zucche di Halloween spaventose

halloween
La tavola a tema Halloween (leitv.it)

La protagonista di Halloween è sicuramente la zucca, che può essere impiegata come centro tavola o come decorazione della stanza! Per seguire la tradizione americana sarebbe divertente intagliare le zucche e creare occhi e bocca per renderla terrificante, appoggiate sulla base una piccola candela… sarà di grande effetto e creerà la giusta atmosfera di paura.

Con le zucche inoltre si possono creare anche dei bellissimi e originali piatti da portata. Basta tagliarla a metà in orizzontale per ricavarne una specie di scodella dove potrete servire i vostri deliziosi manicaretti e dolcetti vari.

Foglie e candele

tavola per halloween
La tavola a tema Halloween (leitv.it)

Anche le foglie ingiallite tipiche del periodo autunnale possono essere usate per decorare la tavola o per la casa in generale. Spargetene un po’ sui mobili, nei vasi e appese alla finestra: creeranno un effetto spettrale. A queste potete aggiungere anche candele e luci soffuse, necessarie per creare un’atmosfera inquietante.

Come apparecchiare la tavola per Halloween? Tovaglie e tovaglioli

tavola per halloween
La tavola a tema Halloween (leitv.it)

Per quanto riguarda i colori predominanti da usare per tovaglia e servizio, l’arancione, il nero e il marrone non possono mancare. Potete optare per una tovaglia nera e tovaglioli arancioni per creare contrasto. In commercio di tovaglioli se ne trovano con stampe davvero singolari ad hoc per questa festa horror: fantasmi, pipistrelli, teschi, oppure perché non utilizzare una tela che ricorda le ragnatele?

Un servizio da paura

tavola per halloween
La tavola a tema halloween (designmag.it)

E poi piatti e posate del vecchio servizio della nonna per un tocco vintage che ricordi la tavola degli avi ormai deceduti, oppure i classici servizi bianchi intervallati da particolari neri perché il black and white si presta ad essere un tema della festa.

Come apparecchiare la tavola per Halloween? Segnaposto originali

tavola per halloween
idea segnaposto per halloween

Un’idea carina ed originale è quella di creare dei segnaposto per gli ospiti e deliziarli con dei piccoli gadget in tema con la festa. Usate delle clementine o degli aranci “mascherati” da zucca disegnando occhi e bocche spaventose.  Un’altra idea consiste nel realizzare dei segnaposto a forma di scopa delle streghe, gadget perfetti per stupire i commensali e rendere indimenticabile il banchetto.

tavola per halloween
idea segnaposto per halloween

Come apparecchiare la tavola per Halloween?Candelabri, ragni e pipistrelli

Per quanto riguarda le decorazioni e gli addobbi di Halloween, un must sono i candelieri e le candele di ogni tipo, poiché sono elementi capaci di rendere l’atmosfera soffusa e misteriosa.

Se siete abili con i lavoretti manuali, perché non realizzare delle lanterne fai da te utilizzando dei vecchi barattoli di vetro o di latta per dare un’aria decadente alla tavola? E non dimenticatevi di appoggiare sulla tavola alcuni animaletti come ragni e altri insetti, corvi neri, pipistrelli e gufi per aiutare a creare un effetto tetro di grande impatto.

Halloween: 3 idee low cost per rendere la vostra casa spaventosa!

Come festeggerete la notte più spaventosa dell’anno? Ma soprattutto avete già pensato a come addobbare la vostra casa per renderla spaventosa in perfetto stile Halloween?
Ecco 3 idee low cost facili da realizzare che renderanno la casa spettrale!

Halloween: decorazioni per case da brivido

I dettagli sono l’elemento principale per decorare casa ad Halloween, saranno loro da fare la differenza. I colori che devono prevalere sono il nero, grigio, bianco e arancione.
Per allestire un perfetto scenario di paura serviranno ragnatele sulle porte e pipistrelli sulle pareti. Con cotone idrofilo, lo trovate anche al supermercato, realizzate facilmente e a basso costo, l’effetto “ragnatela”.

Gli alberelli di Halloween sono un altro elemento decorativo facile e low cost. Basta prendere un paio di rami secchi, dipingerli di nero e addobbarli con di piccoli pipistrelli neri, bianchi o arancioni realizzati con del cartoncino.
Infine decorate la casa con centrotavola, candele e ghirlande a tema per completare l’opera.

Halloween
decorazioni per Halloween (http://blog.tuttoferramenta.it)

Finestre spaventose

Se una casa dovrà incutere terrore anche dall’esterno, non dobbiamo dimenticarci di addobbare le finestre. Basta disegnare su dei cartoncini neri delle figure mostruose, pipistrelli e fantasmi, ritagliare le sagome e attaccarli alle finestre. L’effetto non vi deluderà!

Lanterne alternative

Se volete essere davvero originali ad Halloween un’idea è quella di realizzare le famose lanterne, non con le zucche ma con l’ananas! Il procedimento è lo stesso delle lanterne di zucca, basterà un coltello affilato per incidere mostruose facce sull’ananas e renderla spaventosa.

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Ananas horror intagliata (http://blog.tuttoferramenta.it))

Halloween: come arredare casa riciclando!

Se vogliamo arredare riciclando possiamo creare delle lanterne super spaventose con dei barattoli di latta usati in cucina. Una volta svuotato, lavato con cura e tolta l’etichetta, basterà usare un trapano per forare la superficie ricreando una scritta o un disegno. Poi colorate il barattolo di nero e accendete dentro un lumino.

Un’altra idea seguendo la linea del riciclo è quella di creare delle lanterne con i contenitori dei detersivi per la lavatrice, per esempio, meglio se di plastica e bianchi. Ritagliate nel retro un quadratino per mettere la luce e poi decorate con un pennarello indelebile le taniche, magari con sguardi spaventosi o buffi.

halloween
decorazioni per Halloween (http://blog.tuttoferramenta.it)

Bonus Sociale: cos’è e come richiedere lo sconto per energia elettrica e gas

Il bonus sociale è stato introdotto nel 2007 dal Governo e messo in atto dall’ ARERA per dare un sostegno concreto alle famiglie bisognose.

 Ma cosa è il bonus sociale?

Si tratta di uno sconto studiato appositamente per chi attraversa una fase di disagio economico.

Quali sono i requisiti necessari per poter fare richiesta?

Possono fare richiesta:

  • i nuclei familiari con indicatore ISEE non superiore a 8.107,5 euro;
  • i nuclei familiari con più di 3 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro.

La compensazione è riconosciuta sia ai clienti che hanno stipulato un contratto di fornitura individuale (clienti domestici diretti), sia ai clienti che utilizzano impianti condominiali (clienti domestici indiretti).

Il bonus sociale è applicabile, poi, sia ai clienti della maggior tutela che a quelli che hanno già deciso di passare al mercato libero dell’energia.

Se all’interno dello stesso nucleo familiare vive un soggetto in gravi condizioni fisiche può essere inoltrata un’ulteriore richiesta per il bonus per disagio fisico, che una volta accettata andrà ad aggiungersi al bonus sociale.

Quanto vale il bonus luce?

Il valore del bonus è calcolato anno per anno dall’autorità e dipende dal richiedente e dal prezzo dell’energia.  Lo sconto consente a chi ne usufruisce di risparmiare fino al 20% (al netto delle imposte) della spesa annua per l’energia elettrica e  varia a seconda del numero dei componenti della famiglia.
Per l’anno 2018 il bonus è aumentato:

  • 125 € per le famiglie composte da 1 o 2 persone,
  • 153 € per le famiglie composte da 3 o 4 persone,
  • 184 € per le famiglie composte da più di 4 persone.
Bonus sociale luce
Bonus sociale luce, by intographics su Pixabay

Quanto vale il bonus gas?

Come per l’energia elettrica il valore per il bonus gas viene determinato di anno in anno e il risparmio per chi ne usufruisce può arrivare fino al 15%.

Il bonus subirà variazioni in base a:

  • tipologia di utilizzo del gas (riscaldamento, cottura cibi e acqua calda o entrambi)
  • numero di componenti all’interno del nucleo familiare
  • zona climatica di residenza

Visitando il sito dell’ARERA è possibile calcolare l’importo del bonus gas in base ai parametri riportati sopra.

Bonus sociale gas
Bonus sociale gas by Magnascan su Pixabay

Quanto vale il bonus sociale per disagio fisico?

Il valore dello sconto per disagio fisico dipende dalla potenza contrattuale, dalle apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e dal tempo giornaliero di utilizzo.
Nel 2018 questo bonus vale:

per contratti fino a 3 kW:

    • 193 € per consumi fino a 600 kWh all’anno
    • 318 € per consumi tra 600 e 1200 kWh all’anno
    • 460 €  per consumi oltre 1200 kWh all’anno

per i contratti con potenza impegnata oltre 3 kW:

    • 452 € per consumi fino a 600 kWh all’anno
    • 572 € per consumi tra 600 e 1200 kWh all’anno
    • 692€  per consumi oltre 1200 kWh all’anno

In collaborazione con Etruenergy

Come fare richiesta per il bonus sociale?

Una volta effettuata la verifica dei requisiti fare domanda è molto semplice, basterà presentare in comune i moduli debitamente compilati e inoltrare la richiesta. Alcuni studi di consulenze come Etruenergy si mettono a disposizione per aiutare i cittadini nella compilazione e nell’invio della richiesta, offrendo loro supporto fino all’esito della richiesta.

La richiesta va presentata nel proprio Comune di residenza, o presso un ente del Comune. La validità del bonus è di 12 mesi e la richiesta per il rinnovo va inoltrata entro due mesi dalla scadenza con gli stessi moduli utilizzati per la precedente.

Quali sono i moduli da presentare?

  • un documento di identità valido;
  • modulo Acompilato;
  • attestazione ISEE in corso di validità;

E possibile scaricare i moduli per la richiesta del bonus sociale per l’energia elettrica e il gas o richiedere supporto per la compilazione e l’invio direttamente al numero verde 800947979.

Il Palazzo delle bolle di Pierre Cardin, un esempio di avanguardia ed eccentricità

Il Palazzo delle bolle, o Palais Bulles, rispecchia perfettamente lo spirito del suo proprietario (ancora per poco) Pierre Cardin, eccentrico, avanguardista, ed elegante. Avete mai visto una casa così?

Il Palazzo delle bolle di Pierre Cardin

Pierre Cardin, stilista italiano naturalizzato francese, è sempre stato noto per il suo stile d’avanguardia e per la sua predilezione per forme geometriche che spesso andavano ad ignorare la naturale forma femminile. Fondò nel 1954 la sua casa di moda e introdusse sul meato una vera rivoluzione del design ovvero il “bubble dress”.
Queste sue gonne a palloncino, appunto bubble dress, sono poi ritornate come tema centrale architetturale della sua casa in Francia.

palazzo delle bolle
Palais Bulles di Pierre Cardin (radiotimes.com)

La sua rivoluzionaria proprietà si trova nel sud della Francia, a Théoule-sur-Mer, si trova su una scogliera rocciosa all’interno del Massif de L’Esterel, una catena montuosa vulcanica che si affaccia sul Mar Mediterraneo. E’ stata progettata dall’architetto Lovag Antti, ed è noto con il nome di Palais Bulles, in italiano Palazzo delle bolle, rappresentando un’avanguardia nel campo dell’architettura. Il futuristico progetto in realtà si ispira alle primitive abitazioni degli uomini delle caverne, ricreando così una connessione tra la natura e le origini dell’uomo.

Il Palazzo delle bolle di Pierre Cardin

Si estende su 1200 metri quadrati di superficie ed è un palazzo costituito da un gruppo di bolle che vengono assemblate tra loro ricreando uno spazio abitativo davvero particolare. Al suo interno si trova una sala panoramica, una sala da ricevimento e 10 suite decorate da artisti contemporanei che hanno dato il loro contributo per rendere questa mastodontica opera architettonica ancora più eccentrica, diventata nel 1998 monumento storico dal Ministero della Cultura.

Le stanze sono tutte tondeggianti e si districano in un labirinto avvolgente e sinuoso. L’auditorium all’aperto può ospitare 500 persone e la sua vista sulla baia di Cannes è mozzafiato. Su 8500 metri quadrati di terreno invece si collocano giardini smisurati, piscine e paradisiache oasi di pace, diventando spesso location per numerosi eventi.

La casa di Pierre Cardin non è solo la sua dimora privata, ma è diventata la sua residenza preferita perché spesso teatro di sfilate di moda, lo stesso Dior ha scelto questa location per la sfilata della Cruise Collection 2016. allestimenti artistici e iniziative culturali, aprendo così le sue porte al mondo della moda, dell’arte e della cultura.
Questa casa però è in attesa di un nuovo proprietario, trovando già da qualche anno sul mercato immobiliare. Chissà chi sarà il nuovo inquilino che potrà godere di così tanta stravaganza ed eleganza?

“Ho dipinto un giardino”, quando un giardino d’artista diventa un’opera d’arte

Nel centro del Monte Feltro, nelle Marche, ecco il giardino d’artista di un grande pittore di giardini.

Un giardino d’artista

Ci troviamo nelle Marche precisamente al centro del Monte Feltro in un bellissimo borgo del 1500 di pietra autentico. Qui sorge la residenza e il giardino/orto di un pittore di giardini Antonio Saliola. Il pittore vive in due dimore separate, due casette in pietra soprannominate una la foglia, dove vive la sua compagna, e il foglio dove vive Saliola.

Il pittore grande conoscitore di giardini, ha voluto realizzarne uno reale che si potesse definire giardino/orto, per richiamare alla mente i ricordi d’infanzia legati all’orto, alla casa materna e alla parte fantastica e romantica della fanciullezza libera tra la natura.

giardino d'artista
Giardino del pittore Saliola

Il pittore definisce il suo giardino come una piccola prigione dorata, da intendere non come un castigo, bensì come un luogo privato dove incontrare i propri pensieri e le proprie emozioni. Come vuole la sua formazione professionale il giardino nasce da una concezione pittorica, Saliola infatti lo intende come un vero e proprio quadro.

Un giardino d’artista

Il giardino è composta da più stanze o quadri: c’è la stanza dell’accoglienza, la stanza dell’orto, quella del giardino, dei bossi, la sala della cortesia. Salendo al piano superiore si trova la stanza del comignolo con l’albero e la stanza del paesaggio. Questo luogo si snoda in un itinerario artistico complesso, ma con una precisa visione.
L’orto si arricchisce di piante officinali, carciofi, patate, melissa e pomodori, e la bellezza delle rose colorano il verde del giardino.

Si arriva alla stanza dei bossi, che richiamano alla mente forme metafisiche e misteriose. Il bosso viene usato nei giardini perché queste forme rendono più elegante il paesaggio, vengono usate per le siepi formali, basse e alte. Inoltre il bosso, come afferma il pittore, nella pittura metafisica è un paradiso della mente.

Salendo si trova la stanza del comignolo, qui il pittore ha costruito un muro per contenere la scarpata, però per non renderlo un semplice muro lo ha decorato con una finestra e una porta. Il muro così si è trasformato in una casetta a ridosso delle rocce dotata di un comignolo al centro dal quale sorge un alberello, di nuovo un elemento che dimostra l’estro artistico del pittore.

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La settima ed ultima stanza è quella del paesaggio dove si può ammirare una meravigliosa vista della Val Marecchia.
Il pittore per creare il suo orto giardino artistico ha adoperato gli stessi meccanismi della pittura, solo che per una usa pennelli, tele e colori, per il giardino invece crea usando fiori, cespugli e piante. Questo progetto lo ha portato a scoprire la coralità del lavoro, collaborando con i giardinieri, al contrario della pittura che è un fatto solitario tra pittore e tela.

Se vuoi scoprire ulteriori dettagli sul meraviglioso giardino d’artista di Antonio Saliola, guarda il video che ti proponiamo, in collaborazione con Case design e stile.

La rosa nella pietra, il romantico giardino di Petrella Guidi

Siamo nelle Marche nella Val Marecchia, e qui sorge un giardino di Petrella Guidi incastonato tra le rocce dell’antico castello.

Il Giardino di Petrella Guidi

Petrella Guidi è uno dei tredici castelli del vicariato di Sant’Agata Feltria, un piccolo borgo medioevale del 1200 davvero meraviglioso. Proprio qui, tra le pietre del castello e la roccia del paesaggio sorge il giardino di Petrella Guidi.

I proprietari del giardino hanno deciso di vivere in questo borgo, ricostruendo quello che era il paesaggio, tenendo sempre presente la natura di questi luoghi. Il giardino di Petrella Guidi, con alle spalle la Val Marecchia, rispecchia l’atmosfera magica del borgo fatta di pietra e di verde.

Nella progettazione di un giardino spesso si imprime il proprio carattere, mentre in questo caso i due proprietari sono stati rispettosi del valore naturale del luogo e della natura.  Protagonista è anche la pietra che è il vero telaio del giardino, i rampicanti decorano le mura e piccoli dettagli significativi ne costituiscono l’atmosfera sognante.

L’orto del giardino di Petrella Guidi con vista panoramica

Ogni giardino che si rispetti ha un orto e anche in questo caso non può mancare! La vera bellezza di questo orto è che si affaccia proprio sulla valle, offrendo un panorama da mozzare il fiato. Inoltre si trova proprio a ridosso della casa, così che basta allungare la mano per cogliere gli ortaggi freschi dal terreno. Salvia, zucchine, fiori di zucchine, melanzane, insalata, così poco spazio ma così tanti ortaggi.

Il giardino comprende anche un roseto, composto da esemplari da collezione, le rose di napoleone, del ‘600 e ‘700, una vera e propria mostra a cielo aperto di pezzi unici.

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Il giardino si sviluppa lungo tutta la scarpata che porta a valle, ma non è sempre stato così, anzi. Prima al suo postosi trovava una discarica enorme, la terra infatti è stata setacciata con cura dando vita poi al giardino che ora si può ammirare.

La scarpata è caratterizzata da un terreno ripido che è stato intervallato da una serie di terrazze tra un piano e l’altro. In totale sono 3 mila metri quadrati di terreno recuperato, a cui è stata ridata vita dopo l’abbandono.

Una parte del giardino è dedicata anche agli hobby all’aria aperta, con sdraio e tavoli per ospitare amici e parenti, o dove potersi rilassare in compagnia di un libro. Qui l’unico rumore che c’è è quello dell’acqua che scende da una piccola cascata, creando una sinfonia che sembra nascere dall’insieme di più strumenti musicali.

Il nome del borgo Petrella Guidi, nasce dal signore che abitava la torre, Guidi, che secondo la leggenda aveva nascosto un tesoro sotto le sue mura. Il giardino è proprio nato grazie all’intervento degli operai che, intenti a cercare il tesoro, hanno creato scavando i ripiani sullo strapiombo.
Una delle chicche di questo giardino è sicuramente l’ultima rosa bianca coltivata dall’ultimo Zar di Russia Nicola II, arrivata nelle Marche con la proprietaria di origine russa.

Se vuoi scoprire ulteriori dettagli sul meraviglioso giardino di Petrella Guidi, guarda il video che ti proponiamo, in collaborazione con Case design e stile.