La famiglia Jacuzzi, originaria di un paese del Friuli-Venezia Giulia, Valvasone, è composta da lavoratori. Sono i primi anni del ‘900 ed ogni componente della famiglia (12 figli, 7 maschi e 5 femmine) lavora nei campi. Alcuni figli dei signori Jacuzzi, però, non vogliono trascorrere tutta la loro vita a rompersi la schiena nei campi per pochi spiccioli. Stimolati da tale idea partono per la rotta verso gli Usa, come molti altri compaesani. Anche negli Stati Uniti la vita è difficile, ma i guadagni sono maggiori. Per questi motivi 3 della famiglia Jacuzzi, Francesco, Rachele e Valeriano partono alla volta del sogno americano. Era il 1907 quando i tre fratelli sbarcano in California e iniziano a lavorare nei frutteti. Di li a poco anche il resto della famiglia li raggiungono.
Nel giro di qualche anno la famiglia Jacuzzi al completo dà origine ad una azienda produttrice di eliche e componenti idrauliche. I fratelli, infatti, allestiscono un laboratorio con annesso punto vendita dedicata ai prodotti per l’aviazione. Detto progetto però, viene congelato quando uno dei fratelli rimane vittima di un brutto incidente con uno dei velivoli progettati da loro. Dopo qualche tempo, comunque, la Jacuzzi Brothers riapre i battenti, spostando il loro businnes solamente verso gli impianti idraulici. Dal genio dei fratelli Jacuzzi, nasce una pompa che prende piede tra tutti i proprietari terrieri della California, agevolando la coltivazione nei campi
Ma come arriva la famiglia Jacuzzi ad essere la prima casa produttiva di vasche idromassaggi? La svolta avviene a seguito di una tragedia. Uno dei membri della famiglia Jacuzzi, a 15 mesi viene colpito da una febbre reumatica che gli lascerà una grave forma di artrite reumatoide. Era il 1949 e la medicina dell’epoca non era in grado di garantire una vita longeva a chi soffriva di tale disturbo. Ma la famiglia Jacuzzi non demorde, i genitori fanno di tutto per garantire al figlio tutte le cure possibili per aiutare ad alleviare le problematiche causate dalla malattia. Tra le terapie indicate ci sono dei bagni idroterapici che devono essere fatti ogni giorno nella piscina dell’ospedale.
Data la natura della terapia, la mamma del bambino malato, chiede a Candido Jacuzzi di creare una pompa da poter utilizzare in casa propria permettendo, così, al figlio di poter proseguire le terapie oltre quelle previste in ospedale.
Credo sia proprio il caso di dire: correva l’anno 1963! È si è proprio nel 1963 che Candido Jacuzzi, spinto dall’amore per il proprio bambino, crea una pompa che permette di ottenere il medesimo effetto della piscina in ospedale. Collaudata e d approvata anche dal medico che seguiva il figlio malato, Candido Jacuzzi brevetta la J-300. Nel giro di pochi anni i prodotti della Jacuzzi prendono il sopravvento sul mercato americano e di li a poco anche in quello mondiale!
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