La casa di Margot Robbie: l’attrice ritorna in patria comprando una bellissima casa in Australia a Byron Bay.
La casa di Margot Robbie in Australia
A quanto pare l’attrice di origini australiane ha intenzione di una casa nella sua madre patria precisamente a Byron Bay, un luogo a lei evidentemente caro visto che nel 2016 proprio qui sono state celebrate le sue nozze con l’aiuto regista britannico Tom Ackerley.
Casa di Margot Robbie. (whimn.com.au)
La casa sulla spiaggia, che è in vendita per $ 3,9 milioni, è una proprietà fronte mare con tre camere da letto, pareti in legno bianco e un patio irregolare, tutto in legno, che avvolge la struttura. Si trova in una zona isolata che garantisce tranquillità e privacy alla star di I, Tonya, film da lei interpretato che le è valso candidatura agli Oscar 2018.
Casa di Margot Robbie (whimn.com.au)
La casa ha un’invidiabile posizione panoramica che affaccia sul mare e sulla ricca vegetazione che circonda l’intera abitazione. Inoltre terrazze ed ampie finestre offrono una vista meravigliosa ai sui abitanti. Gli interni seguono una linea pulita e minimal data soprattutto dal bianco che predomina su tutte le superficie inondando di luce la casa, in contrasto però con i pavimenti in rovere.
La nuova casa è molto vicina a quella della madre e dei suoi fratelli che vivono sulla Gold Coast, sembrerebbe che Margot voglia riavvicinarsi alla sua famiglia e magari metterne su una tutta sua e mettere radici.
Quando decidiamo di rinnovare o acquistare una cucina ci ritroviamo tutti davanti ad un dubbio quasi amletico: cos’è meglio scegliere? Una cucina componibile o su misura? Ecco come arrivare alla risposta più consona per i nostri bisogni.
Cucina componibile o su misura: pro e contro delle cucine componibili
Cucina componibile (foto by Pixabay)
Le cucine componibili sono quelle che solitamente si possono trovare nei punti vendita, che vengono prodotte a livello industriale. Ovviamente, non credo occorra sottolineare quanto, anche se non artigianali, la scelta del materiale più ottimale è il primo dato da tener conto. Detto ciò passiamo all’osservazione dei pro e contro delle cucine componibili. Innanzitutto, essendo prodotti diffusi sul mercato, il loro prezzo è influenzato dalla concorrenza e quindi spesso molto più vicino alle situazioni dei nostri portafogli.
Questo genere di mobilio è realizzato in modo da essere facilmente consegnato e montato. Ciò permette di ottenere una cucina previo acquisto. Di solito, infatti, i punti vendita impiegano massimo una settimana dall’acquisto per consegnare e montare l’intera cucina.
Le cucine componibili, anche se dispongono di una larga rosa di scelte in quanto a materiali, misure e caratteristiche, però non sono molto flessibili. Questo sta a significare che non sempre, cercando una cucina da applicare ad alcune zone dell’abitazione, la si trova. Molto spesso le dimensioni fisse che caratterizzano le cucine industriali influiscono anche sullo spazio usufruibile e sfruttabile. Inoltre, un altro difetto di dette cucine riguarda i pezzi di ricambio. In effetti, i modelli delle cucine componibili vengono modificati periodicamente, rischiando così di non trovare facilmente i pezzi di ricambio in caso di bisogno.
Cucina componibile o su misura: pro e contro delle cucine artigianali
Cucina artigianale (foto by Pixabay)
Pensando ad una cucina su misura risaltano subito agli occhi dei particolari assai vantaggiosi. Un sistema artigianale è sicuramente un modo per personalizzare la propria casa: si possono scegliere materiali particolari, rendere unici tutti i mobili, mescolare gli stili.
Insomma, una cucina artigianale si trasforma con poco in una zona di casa che ci rappresenta completamente, un prodotto unico. Oltre a questo dettaglio, non da poco, troviamo anche il perfezionamento delle misure. Non tutte le case sono uguali, alcune richiedono delle accortezze particolari che solo con dei mobili artigianali e quindi su misura possono essere soddisfatte. Sebbene i le aziende producano modelli in grandi quantità, un altro punto a favore delle cucine artigianali, sarà sicuramente il reperimento dei materiali.
Ma anche le cucine su misura possono presentare dei difetti! Uno su tutto il costo: una cucina artigianale, data la grande manodopera richiesta, ovviamente, richiederà un investimento finanziario maggiore, rispetto alle cucine industriali. A questo dettaglio, va assolutamente affiancato il prolungamento dei tempi di consegna. Una cucina di questo tipo no la si trova già pronta e dunque, richiederà delle tempistiche maggiori. La prima fase riguarda la progettazione, e quindi, prendere tutte le misure precise, ricercare i materiali più consoni alle nostre richieste e cercare di far collimare i nostri gusti con gli spazi ed il portafogli. Una volta fatto tutto questo si passa alla realizzazione che, essendo manuale, ovviamente, avrà dei tempi più lunghi della lavorazione industriale.
A Pasqua non può mancare la tradizione delle uova colorate: ma come colorare le uova in modo naturale?
Ormai è tradizione a Pasqua colorare le uova e decorarle con decoupage o simpatici disegni per adornare la casa e la tavola imbandita. Una tradizione, o meglio un gioco, amato soprattutto dai bambini che non vedono l’ora di divertirsi con colori e disegni. Per colorare le uova in modo naturale si possono usare i coloranti alimentari oppure scegliere di usare ingredienti naturali. Scopriamo insieme gli ingredienti giusti per dare colore alle uova e come fare.
Giallo: curcuma Verde: spinaci Rosso/rosa: barbabietola rossa Marrone: cacao o caffè Blu: succo di mirtilli Arancione: paprika
Preparazione:
uova colorate. photo credit: JESHOOTS.COM by unsplash
Preparare delle uova sode colorate è molto semplice perché si possono unire cottura e colorazione nello stesso procedimento.
Basta mettere vari pentolini con l’acqua, uno per ogni colore, aggiungere le uova fresche e insieme uno degli ingredienti a seconda del colore che si vuole ottenere e un cucchiaio di aceto per fissare il colore.
Aggiungete la quantità di ingrediente colorante in base a quante uova avete messo a cuocere e in base quale intensità di colore vorrete ottenere. Portare l’acqua ad ebollizione e lasciar cuocere a fuoco medio per 12 minuti. Poi togliere le uova e lasciarle asciugare.
In base al tipo di uova che sceglierete, bianche o marroni, cambierà la tonalità di colore. Su quelle bianche il colore risulterà sicuramente più forte e vivace.
Nei giorni di festa, la nostra tavola dovrà essere colorata ed allegra per accogliere al meglio i nostri ospiti. Ecco delle idee per creare dei centrotavola pasquali assai originali.
Un centrotavola brillante
Centrotavola pasquale (foto by Pixabay)
Per creare una tavola eccezionalmente brillante per il pranzo di Pasqua avete bisogno solo di un po’ di fantasia e qualche ora a disposizione! Questo centrotavola lo potete realizzare in modo semplice, ottenendo, però, risultati eccezionali. I colori sgargianti regaleranno alla vostra tavola un tocco glamour e particolarmente gioioso.
Prendete delle uova e fatele cuocere per ottenere delle uova sode. Una volta che le uova si saranno raffreddate, disponetele su di un piano ricoperto da un panno per evitare di sporcare le superfici con la vernice. Con le bombole spray dei colori glitter, procedete a colorare le uova. Cercate di stendere il colore in modo più omogeneo possibile. Colorate le uova prima da un lato e lasciate asciugare. Una volta che la vernice sarà asciutta completamente, girate l’uovo per procedere alla stesura del colore sulla parte ancora bianca. In questo modo otterremo un risultato più omogeneo possibile, senza che si evidenzi un punto di contatto. Quando tutte le uova saranno pronte, disponetele su un vassoio in vetro o in cestini di cristallo.
Una colazione colorata
Centrotavola per la colazione di Pasqua (foto by Pixabay)
Il pranzo non è l’unico momento delle feste che esige una certa attenzione. Anche la colazione vuole la sua parte. Quindi ecco un’idea semplice ma divertente da realizzare per decorare la tavola per la colazione di Pasqua.
Cioccolatini con carta colorata, oppure piccole uova di cioccolato
Prima di iniziare con il lavoro vero e proprio procedendo con il preparare le uova sode. Quando poi si saranno raffreddate, iniziate a colorarle, utilizzando i colori acrilici. Anche in questo caso stendente il colore con attenzione ed in modo omogeneo, seguendo il consiglio precedente. Mentre il colore si starà asciugando, proseguite con la preparazione del centrotavola. Prendete, dunque, una tazza e riempitela con la pagliuzza o con l’erba finta fino a metà. Sistemate la tazza sul proprio piattino e disponete sullo stesso i cioccolatini. Quando il colore sulle uova sarà perfettamente asciutto, adagiatele per bene nella tazza.
L’aceto in cucina è ottimo per condire le insalate, la verdura cotta e quant’altro, ma è anche un grande aiuto per la pulizia della casa. Scopriamo come si può usare l’aceto per pulire.
Aceto per pulire: anticalcare
Grazie alla sua acidità l’aceto è un ottimo alleato contro il calcare che interessa rubinetti, docce, lavandini della cucina e ferro da stiro. Un metodo naturale ed economico per risolvere l’antipatico problema del calcare.
Aceto per pulire la casa (http://eliminarpiojos.es)
L’aceto aiuta anche a togliere gli odori forti di contenitori alimentari o degli scarichi. Insieme all’acqua calda si possono sconfiggere i cattivi odori. E’ utile anche come deodorare il frigo impregnato di cattivi odori, basta mettere una bacinella di acqua con dell’aceto e lasciarla nel frigo per un giorno intero. Aggiungete un bicchiere d’aceto al ciclo di lavaggio normale della lavastoviglie una volta al mese e i vostri filtri saranno sempre perfetti.
Aceto per pulire: contro macchie e odori
Se avete preparato un piatto con aglio e cipolla, le mani ne saranno impregnate dopo averli tagliati. Basta bagnare le mani con un po’ di aceto e macchie e cattivi odori spariranno.
Aceto per pulire: sterilizzare le spugnette
Una ciotola con acqua e aceto da tenere nel lavandino è sempre comodo perché utile per sterilizzare le spugnette sporche e impregnate di odori. Basta mettere a mollo le spugnette nell’acqua bollente con dell’aceto e riavrete le spugnette come nuove.
Per i vetri difficili da pulire, o specchi, il rimedio è semplice, basta mixare acqua calda e aceto per avere vetri puliti. Se l’odore di aceto è troppo forte potete aggiungere alcune gocce di olio essenziale. Una volta bagnati i vetri asciugate con della carta di giornale e il risultato sarà ottimo. Ecco come pulire i vetri di casa.
Piante primaverili per la casa: ecco alcuni fiori bellissimi che ravviveranno la vostra casa con profumi e colori.
La primavera è arrivata ed è anche arrivato il momento di iniziare a decorare la casa con piante e fiori colorati. Ma quali sono le piante primaverili per la casa che fioriscono nei mesi di marzo, aprile e maggio?
Piante primaverili per la casa. Photo credit: Leonardo Wong by unsplash.com
Piante primaverili per la casa: Primula
La primula è uno dei primi fiori a sbocciare in primavera e che son adatti per essere tenuti sia in casa all’interno di un vaso, sia all’esterno.
Piante primaverili per la casa: Azalea
L’azalea è uno dei fiori che possono durare di più all’interno dell’appartamento se si è in grado di darle le giuste cure. Soprattutto per ciò che concerne le annaffiature.
Piante primaverili per la casa: Gerbera
La Gerbera è molto facile da coltivare, si adatta a quasi tutti i climi e per la casa offre una vasta gamma di colori. La gerbera, con fiori che possono essere bianchi, rossi, gialli, rosa, viola con varie sfumature a seconda della specie e della varietà.
Piante primaverili per la casa: Margherita
Un classico che non passa mai di moda sono le margherite, semplici e belle potranno decorare la vostra casa. La loro fioritura è incredibilmente scenografica ed è possibile averla in diverse colorazioni. Facili da coltivare sono davvero perfette, qualsiasi sia l’uso che se ne vuole fare.
Piante primaverili per la casa: Giacinto
Il giacinto, una bulbosa che può essere coltivata in vaso oppure poggiata su un vaso di vetro contenente acqua (la base del bulbo non deve toccare l’acqua)
Piante primaverili per la casa: Begonia
La begonia, una tra le più belle piante da appartamento dai svariati colori. I suoi fiori sono eleganti e adatti a decorare qualsiasi stanza.
È difficile attribuire allo stile coloniale precise caratteristiche perché questo è frutto della mescolanza di più stili messi insieme che con il tempo hanno dato vita ad uno nuovo stile d’arredo. Come si può ricreare lo stile coloniale per l’arredo?
Le origini dello stile coloniale
Le origini dello stile coloniale sono da collocare tra il XVII e il XVIII secolo, ovvero il periodo delle colonizzazioni imperialistiche. Lo stile si caratterizza per la presenza al suo interno di vari elementi appartenenti alla nazionalità dei colonizzatori europei e dei paesi colonizzati fuori dai confini europei. I coloni hanno trapiantato nei paesi colonizzati la loro moda riguardo all’arredamento che inevitabilmente è andata a fondersi con il tipico arredamento degli autoctoni, oltre alle varie esigenze climatiche.
Case coloniali George Town, Malesia. Photo credit: Marida Muscianese
Lo stile coloniale non interesso solo l’arredamento ma anche l’architettura, un esempio è la particolare cittadina di George Town in Malesia in cui ancora sopravvivono resti dell’antico dominio inglese.
Tra le varietà di stili i più conosciuto sono quello americano e quello orientale. Il primo è legato alla colonizzazione inglese del Nord America che quindi mostra i chiari tratti anglosassoni. Si preferiscono in questo caso mobili massicci e senza decori superflui, che miravano alla praticità e alla funzionalità piuttosto che all’eleganza. Si parla quindi di atmosfere rustiche che piano piano divennero più raffinate.
Stile coloniale. Photo credit: Capecodprof by pixabay.com
Lo stile coloniale orientale invece è proprio dei paesi come Cina, India e Indonesia, nato anche questo dalle contaminazioni occidentali ma con esiti diversi da quello americano. Uno degli elementi principali che caratterizzano questa variante orientale sono senza dubbio le stoffe e i tessuti pregiati dell’est che sono andati ad impreziosire con decori e colori lo stile europeo. Un occhio di riguardo quindi allo stile e all’eleganza piuttosto che alla funzionale e la praticità.
Il materiale più usato è sicuramente il legno, essendo anche al tempo il più reperibile, in America troviamo la quercia, l’acero, il noce, il ciliegio, mentre in oriente il teak, il bambù e il palissandro.
I mobili che non possono mancare in una casa in stile coloniale sono sicuramente il letto a baldacchino, le cassettiere, le credenze e sedie dagli schienali alti. Per le stoffe invece si useranno lino e velluto se ci si ispira allo stile coloniale americano, oppure seta e cotone per lo stile orientale. Tra i colori dominanti ci sono il marrone del legno e tutte le sue sfumature, il bianco dei tendaggi e il giallo coloniale.
Se vuoi fare colpo sui tuoi ospiti durante le festività pasquali allora dai un’occhiata a queste decorazioni di Pasqua!
La Pasqua si avvicina così come i preparativi per festeggiare al meglio questo giorno insieme alla famiglia e alle persone care. Una volta pensato al menù da preparare e alle innumerevoli leccornie che imbandiranno le vostre tavole come la pizza di Pasqua, salumi, uova, e piatti della tradizione, è ora di pensare anche alle decorazioni. Ecco alcune idee per abbellire la tavola il giorno di Pasqua e stupire i vostri ospiti.
Decorazioni di Pasqua: fiori e uova
Decorazioni di Pasqua. Photo credit: Darren Coleshill by unsplash.com
I fiori sono uno degli elementi che non possono mancare nelle decorazioni di pasqua, per donare colore alla tavola e per rendere omaggio alla bella stagione che si affaccia alle nostre finestre. Un bel mazzo di fiori, magari tulipani colorati daranno brio alla casa accompagnati da simpatici ovetti, il simbolo per eccellenza della festività.
Decorazioni di Pasqua: uova colorate
Le uova colorate sono un classico della tradizione, un modo per coinvolgere grandi e piccini a partecipare alla festa ed anche un’occasione per riunire la famiglia. Divertente sarà decorare le uova in modo originale ognuno con il suo stile, oppure scegliere un tema che possa essere riprodotto su tutti i gusci.
Decorazioni di Pasqua: coniglietto
Decorazioni di Pasqua. Photo credit: Darren Coleshill by unsplash.com
Basta un po’ di manualità e fantasia per creare dei simpatici gadget per decorare la tavola il giorno di Pasqua, come questi simpatici cestini a forma di coniglietti che tutti i bambini ameranno riempire con ovetti di cioccolato.
Decorazioni di Pasqua: Cestini di paglia
Se volete andare sul classico un’idea è quella di un semplice cesto in paglia da mettere al centro della tavola, con all’interno le uova decorate e abbellito con qualche fiore o nastro colorato. Sarà divertente passarsi il cestino durante il pranzo e scegliere ognuno il proprio uovo personalizzato.
Decorazioni di Pasqua: Segnaposto di Pasqua
Coniglietti di Pasqua. Photo credit: Yan Ots by unsplash.com
Anche i segnaposto sono un’idea carina per movimentare la tavola. Potete usare le stesse uova con scritti sui nomi degli ospiti. Oppure creare dei simpatici lavoretti con la carta e dare forma a divertenti coniglietti colorati.
Chi possiede un loft e vuole andarci a vivere, non può fare altro che decidere per delle significative opere di ristrutturazione per renderlo confortevole. Ecco come ristrutturare un loft!
Negli ultimi anni si sente parlare spesso di ristrutturazione di un loft, ma molti non sanno di che si tratta.
I loft sono ambienti dismessi, un tempo destinati ad uso lavorativo o a magazzino che hanno soffitti molto alti e che si presentano tutti aperti.
Vengono definiti open space e sono l’ideale per coloro che desiderano una casa originale e rinnovata a 360 gradi.
Cominciare dagli impianti e dalla pavimentazione
Loft. Photo credit: Breather by unsplash.com
La prima cosa che va attuata è la progettazione degli impianti che potrebbero addirittura non essere presenti.
E’ chiaro che non si parla dei tubi dell’acqua o dell’impianto elettrico, ma di quello di riscaldamento che è importantissimo in un’abitazione.
E’ necessario intervenire anche sulla pavimentazione e, anche se ogni tipologia di mattonelle va bene, conviene optare per quelle che si attaccano direttamente sulla superficie già esistente, per economizzare e per avere un pavimento impeccabile.
Laddove sia possibile, è meglio mantenere il pavimento allo stato originario, se non altro per ricordare i tempi che furono e per dare carattere all’ambiente in cui rimarrà sempre vivo il ricordo dell’attività svolta in passato.
Organizzare gli spazi
Loft. Photo credit: Aaron Huber by unsplash.com
Il secondo step riguarda l’organizzazione degli spazi ricordando che i loft dovrebbero essere lasciati completamente aperti, anche se è necessario realizzare i bagni ricorrendo alla costruzione di nuove pareti.
La soluzione è poco pratica, ma i loft hanno questa precisa caratteristica che è quasi intoccabile.
In realtà, è possibile organizzare gli spazi in modo diverso, ossia lasciando aperta la zona conviviale quale soggiorno, cucina e sala da pranzo e chiudere con delle pareti le camere destinate al riposo.
Non è necessario realizzare delle pareti in muratura, ma si può ricorrere al cartongesso oppure a delle pareti divisorie che sono reperibili sul web in ogni misura.
E’ possibile anche creare dei soppalchi, visto che i soffitti sono più alti del normale, in maniera da creare nuove zone sopraelevate da destinare a studi, camere per il relax o vani per gli ospiti.
Arredare un loft
Molti pensano che arredare un loft sia difficile, ma in realtà avere un grande spazio a disposizione permette di far spaziare la propria fantasia.
Per prima cosa è meglio creare dei lucernari per permettere agli ambienti di illuminarsi e per ottenere un risparmio energetico.
In un loft i mobili non devono comparire in modo eccessivo ma è meglio sceglierne pochi, di gusto e funzionali.
Per ottenere la benefica sensazione di relax è meglio decidere per mobili chiari, magari con divanetti corredati da porta riviste e un tavolinetto basso in vetro temperato. Le poltroncine laterali sono di grande effetto e si possono posizionare piante nei punti strategici per ottenere una scenografia sorprendente.
La cucina dovrebbe essere a giorno cioè senza nessuna parete divisoria e, possibilmente, con un bel tavolo in legno abbastanza ampio ed apribile per contenere tutti gli ospiti.
Per ciò che concerne le pareti, i quadri non sono l’ideale ma la cosa migliore è avvalersi di grandi poster con soggetti rilassanti e che ricordano la campagna o le zone marine.
La lavanda ha un colore elegante e un profumo intenso e riconoscibile che richiama alla mente la Provenza, ricordi felici e serenità. Quali sono le proprietà della lavanda?
Proprietà della lavanda: perché tenerla in casa?
Perché questa pianta non ha solo un buon odore e un bel colore, ma perché sono numerosi i vantaggi che apporta alla casa e alla persona. Scopriamo insieme le proprietà della lavanda.
Le proprietà della lavanda. photo credit: Vero Photoart by unsplash
Questa pianta ha anche una grande valenza in aromaterapia, infatti viene impiegata per ridurre l’ansia e migliorare l’umore. Tenerla in casa quindi gioverà allo spirto rilassando i nervi dopo una lunga giornata stressante.
È antibatterica
Gli oli essenziali della lavanda hanno proprietà antibatteriche per questo molti prodotti da bagno sono all’essenza di lavanda. Oltre a combattere i batteri, una vasca da bagno con acqua calda, sapone e oli essenziali alla lavanda doneranno una sensazione di relax e benessere.
Concilia il sonno
Anche in camera da letto la lavanda non è da sottovalutare. Le sue proprietà sedative possono aiutare a conciliare il sonno. Se poi volete preparare una tisana ai fiori di lavanda prima di andare a dormire l’effetto rilassante è assicurato!