L’’insolita casa con un romantico mulino a vento è stata il nido d’amore di di Marilyn Monroe e Arthur Miller. Ora è sul mercato diamo un’occhiata!
Il nido d’amore di Marilyn Monroe
Nel 1957, Marilyn Monroe e il drammaturgo Arthur Miller affittarono 64 Deep Lane a East Hampton, una proprietà insolita che comprendeva un mulino a vento funzionante dal momento in cui fu costruita nel 1830 fino agli anni ’50. Ora è di nuovo sul mercato degli affitti. Se volete trascorrere un’indimenticabile estate in questa dimora ricca di storia i prezzi si aggirano intorno ai 55. 000 $.
La casa con mulino a vento di Marilyn Monroe (townandcountrymag.com)
La tenuta di Long Island si estende su 5,4 ettari di terreno e permise alla coppia di fuggire dalla pressante stampa di New York, ritagliandosi del tempo nella tranquilla casa. Marilyn Monroe, l’icona per eccellenza degli anni Cinquanta, con il suo terzo drammaturgo marito Arthur Miller rimase sposata fino al 1961 quando decisero di divorziare.
La casa con mulino a vento di Marilyn Monroe (townandcountrymag.com)
Il mulino a vento è stato trasformato in una guest house da Samuel Robin, il fondatore di Faberge Perfumes. Si sviluppa su tre livelli e comprende due camere da letto e un bagno che compongono la proprietà di 1.100 metri quadrati. Nel mulino si trova una bellissima cucina con vista sul giardino.
Una residenza davvero molto suggestiva sia per l’aspetto romantico e fiabesco del mulino a vento, sia perché è stata il set della storia d’amore tra due grandi star degli anni ’50
Se hai voglia di creare un piccolo o grande angolo dedicato alla tua passione per le piante crea un bel giardino in casa. Realizzarlo non è affatto difficile, segui i nostri consigli per costruirlo.
Come scegliere la posizione ideale per il giardino in casa
Realizza un giardino in casa (foto by Pixabay)
La prima scelta da fare per realizzare uno splendido giardino in casa, riguarda lo spazio. Prendere la decisione giusta è fondamentale. Uno dei requisiti per tale funzione sarà garantire un ambiente ideale per le piante. Deve, dunque, essere molto illuminato e ricevere luce solare diretta. Altrimenti, si può optare per un angolo di casa che sia libero e che possa contenere delle piante che non hanno grandi pretese. Oppure, nel caso in cui avete voglia di non farvi frenare da questa questione, potete realizzare un sistema di luce artificiale. Infatti, si può ricreare il medesimo effetto della luce solare diretta, grazie alle luci al neon.
In questo caso basterà installare delle lampade apposite e tenerle accese nelle ore in cui il sole inonda di luce l’esterno. Per non dover pensare ad accendere o spegnere questo sistema, è possibile installare un timer
Scegliere la terra ed i contenitori più adatti
Un altro punto fondamentale per far si che la resa del vostro giardino interno dia effetti positivi alla vostra casa, è la scelta della terra. Normalmente, la realizzazione di un giardino prevede l’analisi del terreno più consono per determinate piante, piuttosto che altre. Nel caso in cui si intende creare un giardino interno, occorre scegliere correttamente il terriccio che andrà sistemato negli appositi vasi o contenitori.
Inoltre, si consiglia, prima di riempire il contenitore di terriccio, di sistemare uno strato di sassi sul fondo. Successivamente, aggiungete dell’argilla espansa realizzando una base di circa 5 cm. Questa soluzione aiuta ad assicurare un drenaggio ottimale al terreno.
Anche la scelta del contenitore è importante per una buona riuscita del progetto. Innanzitutto, prima di intraprendere tale scelta, occorre decidere e progettare la forma da dare al proprio giardino. Una volta presa tale decisione, occorre comprendere quali siano le forme migliori e più adatte per i contenitori ed i vasi che comporranno il giardino. Un altro dettaglio importante è l’interno del vaso che deve essere assolutamente impermeabile.
Quando si fa spazio alla natura e ai sentimenti più selvaggi, quando il colore prende il sopravvento dominato dall’istinto e il minimalismo cromatico viene messo da parte, vuol dire che stiamo parlando dello stile Jungalow.
Jungle e bungalow
Molti già saranno stati rapiti da questa nuova moda dell’home decor, altri forse non ne conoscevano il nome. Jungalow deriva dalla fusione delle parole “jungle” e “bungalow”, le tipiche case a un piano con veranda del Bengala. E’ l’ultima tendenza in fatto di arredamento ed è stata diffusa da Justina Blakeney, interior designer americana, appassionata dello stile bohemien e creatrice di un blog molto seguito.
Stile Jungalow.Photo credit:Biblioteche più belle del mondo: by unsplash.om
Questo stile eclettico racchiude in sé diverse caratteristiche di altri stili. Ritroviamo il vintage anni ’50, il legno in vimini, accessori etnici e boho e molto colore. Ma l’elemento predominante, che racchiude l‘essenza di questo stile, sono le piante. Piante vere, piante sulla carta da parati, piante sulla tappezzeria, la vostra casa dovrà trasformarsi in una giungla dai toni tropical.
Verde a volontà
Come abbiamo detto il tema principale di questo stile sono le piante quindi che si tratti di palme, foglie di banano o ficus l’importante è che siano le protagoniste della casa. Se volete osare con l’eccentricità potete usare carta da parati a tema jungle. I colori vivaci della natura sulle pareti di casa vostra daranno un tocco wild all’arredamento. Se non siete pronti per un passo così estremo allora per le pareti si consigliano colori chiari ed essenziali, come il bianco da poter poi ravvivare con altri oggetti in stile jungalow.
Aggiungi un tocco etnico e bohemien
stile jungalow (http://donna.nanopress.it)
Se si parla di stile jungalow si parla anche di stile etnico. Potete quindi divertirvi a combinare elementi floreali esotici con complementi d’arredo etnici, magari souvenir di qualche viaggio lontano. Colori accesi e tanta creatività sono essenziali per rendere la casa accogliente e che rispecchia la propria personalità.
Rattan e vimini per l’arredo
Parlando della parte “bungalow” di questo stile non possono mancare mobili in rattan e vimini come poltrone, sgabelli, tavolini o ceste. Per rendere tutto più selvaggio e tropicale il tocco di classe sarebbe una gabbia per gli uccellini, una sedia ad altalena o, il cult per eccellenza, la peacock chair con schienale alto ad arco.
Un po’ di vintage
Se lo scopo dello stile jungalow è quello di creare un ambiente lontano dalla modernità e dai design minimal e lineari, allora il recupero di mobili antichi è l’ideale. Il vintage entra in scena tramite elementi di recupero trovati in mercatini dell’usato, prediligendo credenze, cassettiere, tavolini e sedie anni ’50.
Grey Gradens la famosa proprietà che ospitò la zia di Jackie Kennedy è sul mercato dopo 56 anni.
La storia di Grey Gardens
Grey Gardens è una tenuta dell’East Hampton, nello stato di New York, più precisamente si trova tra West End Road e Lily Pond Lane nel quartiere di Georgica Pond. Dal 1924 al 1979 Grey Gardens è stata la tenuta estiva della famiglia Beale. Le vicende legate alle due donne della famiglia, Edith Ewing Bouvier Beale e Edith Bouvier Beale, sono state raccontate nel documentario del 1975 Grey Gardens, poi riadattato in un film del 2009 con Jessica Lange e in un musical di Broadway.
Grey Gardens (townandcountrymag.com)
La famiglia Beale acquistò la proprietà nel 1924. “Big Edie” Bouvier Beale era l’eccentrica zia di Jackie Kennedy, e si trasferì nella tenuta insieme al marito Phelan Beale. Vissero lì per un lungo periodo fino alla sua morte nel 1977. Dopo il divorzio dal marito, la figlia “piccola Edie” si trasferì con la madre nel 1952. Le due donne non ebbero vita facile all’interno della casa, le loro condizioni di vita divennero precarie sia per la mancanza di denaro, sia per la loro particolare attitudine, così la casa così finì per cadere in rovina.
Grey Gardens (abbiamoleprove.com)
Il film, come anche il documentario prima, narra come le due donne siano divenute prigioniere della loro casa e della loro follia, scatenando tra loro un rapporto di amore ed odio che le ha tenute legate fino alla morte.
Grey Gardens (townandcountrymag.com)
La villa, teatro delle follie delle due donne ora, perfettamente ristrutturata, è in vendita al prezzo di $ 8,95 milioni.
Grey Gardens (townandcountrymag.com)
La bellissima casa sulla spiaggia è ora una tenuta di lusso. Misura una superficie di 500mq che comprende ampie zone living, un’accogliente cucina, una sala da pranzo e uno studio. Al piano superiore invece c’è la zona notte con 5 camere da letto, la camera padronale affaccia proprio sul mare. La proprietà include anche una piscina riscaldata di 45 piedi.
Quando si scelgono delle piante da appartamento bisogna essere molto accurati perché alcune piante sono più adatte a stare al chiuso mentre altre necessito di stare all’aria aperta. Una volta scelta la pianta o il fiore giusto per decorare l’ambiente domestico, vediamo come prendersi cura delle piante in casa.
Zone fresche
Per prima cosa le piante non devono trovarsi in prossimità di fonti di calore, come termosifoni, condizionatori, o qualsiasi elettrodomestico che emani calore.
Piante da appartamento. Photo credit: Samule Sun by unsplash.com
Luce, ma non troppa
Le piante non possono fare a meno della luce, quindi posizionatele in zona della casa luminosa. Le piante da appartamento però non vogliono la luce diretta quindi preoccupatevi che ci sia una tenda a schermare i raggi solari.
Innaffiare
Spruzzate le foglie della pianta con dell’acqua vaporizzata. E, una volta prese le informazioni necessarie riguardo al tipo di pianta che avete scelto, innaffiatele secondo le istruzioni una volta a settimana. Occhio perché alcune piante richiedono meno acqua rispetto ad altre. Per mantenere sempre l’umidità potete mettere un sottovaso con dell’argilla espansa.
Concimare
Le piante devono essere concimate, anche in questo caso bisognerà seguire le istruzioni del prodotto scelto alla lettera, perché il troppo stroppia e potreste uccidere le vostre piante.
Il vaso giusto
Il vaso deve essere adeguato alla grandezza della pianta, se è piccola la pianta dovrà essere concimata più spesso perché la poca terra che accoglie le radici non sarà sufficientemente ricca di sostanze nutritive.
Quando si hanno dei figli la prima cosa a cui si penda è la loro sicurezza. Sai come organizzare una casa a prova di bambini?
La sicurezza prima di tutto ma senza esagerare
Arreda la tua casa a prova di bambini (foto by Pixabay)
Avere dei bambini in casa comporta dei cambiamenti sia di vita che di bisogni anche all’interno della nostra abitazione. Un bambino, soprattutto nei primi anni di vita, richiede delle attenzioni particolari per garantire la dovuta sicurezza. Ovviamente non dobbiamo tenere il bambino chiuso in una bolla d’aria, deve poter muoversi in libertà. Ma come si possono evitare spiacevoli incidenti?
Le “pericolosità” principali all’interno di una cosa sono solitamente:
Una soluzione al problema “pericolo/bambini” è arredare gli ambienti della propria abitazione in modo ergonomico. Una soluzione a tale problema, infatti, potrebbe essere il ricorrere ad un arredamento dalle forme arrotondate. Ovviamente questa è una soluzione nel caso in cui un arredamento di questo tipo rientra anche nei vostri gusti. Nel caso così non fosse potete sempre ricorrere a delle protezioni. Alcuni elementi di questo tipo sono talmente studiati bene da essere quasi invisibili, ma sicuramente utili!
Evitate pericoli incombenti
Tra le cause più frequenti di incidenti domestici che coinvolgono i bambini troviamo l’intossicazione da detersivi o piante. Ma anche soffocamento da piccoli oggetti. Per evitare che questo accada abbiamo la scelta tra diverse soluzioni. Prima di tutto ovviamente è consigliato togliere piccoli oggetti dalla portata dei bambini.
Per quanto riguarda l’intossicazione da pianta o da detersivi, il consiglio è sistemare le piante in angoli protetti, ad esempio negli angoli tra i mobili. Per quanto riguarda i detersivi potete posizionarli su un ripiano più alto, oppure ricorrere alle chiusure per i mobili. In commercio si trovano molti elementi anche dai design molto particolari ed eleganti.
Stufe e caminetti fuori dalla portata dei piccoli
Un altro elemento di arredo che potrebbe rivelarsi un pericolo per i più piccoli è il caminetto oppure le stufe. Non parlo di riscaldamenti, perché alcuni componenti non sono ustionanti. Mentre ad esempio stufe a pellet o a legna, oppure un caminetto, potrebbe trasformarsi in un reale pericolo per il bambino. Per evitare che ciò avvenga, si può ricorrere a delle protezioni in vetro o cancelli realizzati appositamente per fungere da protezione davanti a detti elementi per riscaldare la casa.
Il Giardino è un ritaglio della nostra vita e non sempre si ha tempo. Tuttavia, curare i fiori, mettere le mani nella terra può fare bene allo spirito
Il mondo in giardino PhotoCredit Tevere prati
Un giardino fai-da-te? No giardiniere? Ahi ahi ahi!
In questi giorni mi sono detta che è tempo di ridare forma al giardino. Abbandonando i mesi invernali la voglia di circondarsi di fiori e profumi è impellente. Ma non è un progetto così semplice da realizzare.
Mi ritrovo a fare i conti con un terreno da cui salgono graminacee e cardi. Quindi c’è bisogno di un diserbo che agisca sulle foglie. C’è bisogno di una moto-zappatura e che il terreno arieggi.
Opto quasi immediatamente per il pratino arotoli che, anche se dispendioso, è più facile da mettere a dimora e è immediato (non bisogna, cioè, aspettare che i semi crescano ma solo quei dieci giorni di posa prima di calpestarlo).
Ovviamente prima di srotolare il prato va predisposto, lungo il perimetro del giardino, l’impianto di irrigazione. Quindi è importante sapere che ci si dovrebbe affidare a un tecnico: una ditta specializzata o a un giardiniere, a seconda dei contatti che abbiamo o della fiducia verso uno o l’altro. Ma se si vuole fare da soli, come sto facendo io, ci si può rivolgere a un idraulico.
Rototo di prato PhotoCredit caruso giardinaggio
L’irrigazione mette in crisi?
L’idraulico ti suggerirà cosa comprare. Innanzitutto un tubo, il cui metraggio deve essere perimetrale (es: se hai un giardino lungo 15 mt e largo 8 devi raddoppiare entrambi i lati che diventano 30+16 e acquistare almeno 50 mt di tubo). Inoltre devi calcolare la capienza dell’acqua per sapere che grandezza di tubo ti occorre (per calcolare la capienza prendi un secchio da cinque litri e cronometra quanto tempo impiega l’acqua a riempirlo).
Quindi una volta segnato il perimetro e la capienza, accertati che la pressione dell’acqua sia buona. Questo dato serve a determinare quanti irrigatori posizionare. Io ne ho presi solo quattro perché purtroppo la pressione non è ottimale. Per ogni irrigatore vanno aggiunti ovviamente gli snodi. Per ultimo acquista una centralina che ti permetterà di programmare gli orari di innaffiatura.
L’idraulico comunque vi sarà di grande sostegno in questo caso. Io sono andata dal rifornitore e per non sbagliare ho fatto dialogare al telefono il commesso con l’idraulico in modo che, parlando la stessa lingua, l’errore è di certo minimo.
Quindi si scava tutto intorno, si posiziona il tubo, si fanno dei piccoli fori laddove si è deciso di collocare gli irrigatori, si definisce -con gli snodi- la sistemazione e si interra. Se hai due zone puoi garantirti un maggior risultato con un impianto a due vie. La centralina è predisposta per questa soluzione. Sarà compito dell’idraulico direzionare i due tubi. Il pratino a rotoli va adagiato sopra, quindi quando interrate il tubo è bene che si tenga in considerazione che l’irrigatore non rimanga sepolto.
Riciclo creativo PhotoCredit meblezpalet.eu
Coloriamo il verde
Una volta pensato alla parte tecnica mi sono sbizzarrita con la parte puramente floreale.
Ho un muretto che corre lungo tutto il giardino e la classica rete quindi avevo bisogno di un rampicante. Mi sono letta i dettagli di molte piante ma ho preferito scegliere quella più diffusa, il Rincospermo, perché si adatta ad ogni tipo di suolo e resiste a gelate (pensa al meno dieci dell’inverno passato!).
A questa parete verde, non è detto non si possano intervallare delle Rose rampicanti, in modo da avere fioriture diverse.
Ho piantato un ulivo che avevo acquistato prima dell’inverno e che ha resistito alla neve e alla gelata e ho creato delle aiuole, alcune con Lavanda e Rose, altre con Piante Grasse e i fiori di mia nonna, che non mi riesce di sapere come si chiamano ma sono davvero meravigliosi. Si piantano a Marzo (ormai, con questi cambi di temperatura, verso la fine) e fioriscono in estate, fino a settembre.
Sono un’amante dei bancali di legno quindi appena avrò un attimo di tempo provvederò a scartavetrarli, dipingerli e trattarli con uno smalto per esterni in modo da utilizzarli come fioriere o come sedute, o ancora come tavolini. Ormai il fai da te con materiali di riciclo è un classico che fa risparmiare e ci rende creativi.
Il giardino richiede molto tempo, bisogna essere dei devoti del mestiere. È più una passione, un modo per evadere, riscoprire l’odore della terra. Un esercizio, più che fisico, direi psicologico: tant’è che nelle scuole è stato introdotto il laboratorio su come creare un orto e gestirlo. Davvero una buona pratica di insegnamento.
Nella bellissima cittadina di Ashland, nell’Oregon, sorge una casa fuori dal comune dove natura e design si fondono per creare una costruzione originale ma in completo accordo con il paesaggio che la circonda.
Una casa incantata tra natura e design
La cittadina di Ashland si trova ai piedi delle catene montuose ed è solcata da fiumi che la rendono una delle mete più gettonate dai turisti attratti dal paesaggio e dalla cultura.
La casa arricchisce ancor di più il panorama con un design a dir poco originale che però presta molta attenzione ai materiali e alle forme. Note fiabesche e fantasy sembrano aver toccato i mobili e le mura di questa casa.
2700 N VALLEY VIEW RD (christiesrealestate.com)
La casa si sviluppa su 8,880 piedi quadrati ed è stata creata prendendo ispirazione dalla natura e per onorare e riflettere la bellezza della terra. Le forme dell’intera abitazione, si esterne che interne sono morbide e rotonde, le curve aggraziate riflettono il flusso delle superfici naturali. All’ingresso della casa, le porte d’ingresso ad arco sono incorniciate da bellissime sculture in rame. I loro rami si estendono per intrecciare e sostenere questo ingresso che diventa così una vera opera d’arte costruite dall’artista locale Russell Beebe. Le incisioni rappresentano temi americani, sia le porte esterne che quelle interne raffigurano animali della regione tra cui salmone, coyote e aquile.
2700 N VALLEY VIEW RD (christiesrealestate.com)
Una volta oltrepassata la porta ci si trova in un atrio con un pavimento in granito che ricorda la spiaggia sabbiosa sul bordo di un fiume. Mentre il soffitto è piastrellato in una bella pietra blu, il colore del cielo. Avanzando si lascia il pavimento sabbioso per un in legno progetta per far sì che sembra attraversato dal fiume. La cucina è unica nel suo genere. Dei grandi tronchi naturali di Manzanita sostengono un’isola di granito di grandi dimensioni che è il cuore della cucina.
2700 N VALLEY VIEW RD (christiesrealestate.com)
Le pareti e i soffitti della sala da pranzo sono pieni di alberi di manzanita che sembrano crescere dalle pareti, creando uno spazio invitante per condividere i pasti mentre si guardano le stagioni cambiano attraverso le grandi finestre ad arco. Il salotto vicino ha un grande camino a legna intarsiato con un mosaico di vetro di due draghi intrecciati, i loro corpi creano la forma di un cuore.
Al piano superiore, la camera padronale si affaccia sulla valle con una vista incredibile. Il bagno privato include una doccia doppia, una vasca idromassaggio e una doccia a vapore con macigni naturali usate come panche e doppi lavandini in splendido granito blu Van Gogh.
La casa è in armonia con la natura non solo esteticamente ma anche strutturalmente. Tutti i piani sono riscaldati e raffreddati geotermicamente e la piscina infinita situata in un edificio di vetro adiacente è riscaldata dal sole.
Ma la casa non finisce qui perché ci sono 3.000 piedi quadrati di spazio nel seminterrato pronto ad adattarsi alle varie esigenze e agli hobby dei nuovi proprietari
Bastano pochi granelli di polvere per scatenare una crisi allergica, è per questo motivo che in casa occorre sempre seguire delle regole. Sei sicuro di sapere come evitare gli allergeni in casa?
Evitare superfici che trattengono la polvere
Ecco come evitare allergeni in casa (foto by Pixabay)
Quanto dovrete scegliere le superfici per la vostra abitazione, pensateci bene. Alcuni materiali tendono a trattenere la polvere anche dopo essere stati puliti e lavati. Cercate, quindi, di ridurre la presenza di arredamento che preveda superfici imbottite, la moquette e i tappeti. Nel caso, invece, non fosse possibile evitare tali elementi è di fondamentale importanza praticare una pulizia quotidiana. È importante che l’arredamento sia pulito almeno una volta alla settimana. Questo vale anche e soprattutto per i materassi, i cuscini e le lenzuola dei letti.
Utilizzare fibre sintetiche
Esortiamo spesso ad utilizzare prodotti naturali all’interno delle vostre case, sia per salvaguardia dell’ambiente, sia per noi stessi. Ma nel caso in cui uno o più componenti della famiglia soffre di allergie occorre optare per fibre sintetiche, piuttosto che naturali. le fibre sintetiche, infatti, sono sottoposte a trattamenti che le rendono ipoallergeniche, mentre quelle naturali sono più esposte all’attacco degli acari.
Togliere gli oggetti che raccolgono polvere
In casa siamo soliti raccogliere riviste, libri soprammobili e peluche, per interesse o per un motivo sentimentale. Nel caso in cui sopraggiungessero delle allergie sarebbe opportuno fare una pulizia, eliminando questi oggetti che tendono a raccogliere la polvere. Si tratta di riviste o libri ammucchiati, difficili da pulire, meglio eliminare le riviste che non servono più e tenere i libri negli appositi spazi (librerie) che permettono di rimuovere la polvere in superficie.
Altri elementi che non dovrebbero essere presenti nelle case in cui vive chi soffre di allergia sono i peluche, in modo particolare quelli a pelo lungo. Questi pupazzi tendono ad assorbire molta polvere divenendo un luogo ideale per le colonie di acari.
Il disimpegno è il locale di accesso alle varie stanze della casa, in modo da poter organizzare meglio gli spazi abitativi.
In base alle normative sono previste misure standard molto precise per garantire l’abitabilità di locali. Inoltre le tendenze cambiano a seconda del tempo: fino a una quindicina di anni fa si avevano disimpegni ampi e lunghi corridoi, tuttavia in questo modo la superficie abitabile totale risulta ridotta rispetto alla metratura della casa. Al giorno d’oggi è possibile realizzare un open space per la zona living e utilizzare il disimpegno per collegarlo con il bagno e le camere da letto. Qualunque sia la scelta fatta è necessario curare questo spazio per sfruttarne appieno le potenzialità.
Disimpegno. Photo credit:bresther by unsplash.com
Disimpegno accogliente
In particolare il disimpegno deve essere arredato con attenzione, soprattutto quando si tratta del primo ambiente che si incontra quando si entra in casa. Il senso di accoglienza è fondamentale ed è sufficiente inserire i giusti elementi per ottenere questo risultato; non bisogna mai dimenticare un appendiabiti, un portaombrelli oppure una mensola per appoggiare cappelli, borse, guanti, sciarpe e cappotti quando si entra.
La scelta dipende dallo spazio che si ha a disposizione: ad esempio nei disimpegni più grandi è possibile adottare un piccolo e funzionale armadio da usare anche come scarpiera. Per realizzare un ambiente confortevole è bene inserire un tavolino da usare come svuotatasche da abbinare a una lampada e a un quadro decorativo. Inoltre bisogna curare con attenzione l’illuminazione dell’ingresso per renderlo funzionale e comunicare una sensazione di calore.
Disimpegno in linea con lo stile della casa
Photo credit: Orlova Maria by unsplash.com
In secondo luogo è necessario tenere in considerazione lo stile d’arredo del resto della casa: ad esempio in abitazioni in stile rustico si può arredare il disimpegno con soluzioni di riciclo creativo. L’appendiabiti si può ricavare dai pallet, mentre il tavolo e la cassapanca sono sostituite da cassette di legno personalizzate in base alle proprie esigenze. Nel caso che si abbia a disposizione uno spazio sottoscala è possibile estendervi il disimpegno inserendo mobili su misura dotati di ganci per appendere i cappotti. Se invece il corridoio d’ingresso è sufficientemente ampio, è possibile inserire nell’ambiente una composizione attrezzata e versatile, composta da mobili alti per le giacche, una panca centrale e uno scomparto per le scarpe. Non mancano le soluzioni grazie alle quali dare un tocco di eleganza in più allo spazio con uno specchio di classe, un tavolino i design e alcune ceste in vimini. In questo modo si crea un arredo che unisce funzionalità e grande ricercatezza.
Disimpegno come centro di comando
Disimpegno. photo credit: Alexandra Gorn by unsplash.com
Quando si ha una famiglia numerosa è necessario organizzare con attenzione l’ingresso e il disimpegno della propria abitazione. La soluzione migliore è trasformarlo in un command centre, cioè dove lasciare le comunicazioni, mettere la posta oppure tutte le proprie cose. Molto spesso si tratta di soluzioni poco impegnative dal punto di vista economico, di grande stile nella loro semplicità e facili da realizzare. Invece, se il disimpegno si estende tra la zona living e quella notte, l’arredo deve essere in linea con quello dei due ambienti per creare una composizione equilibrata e di grande bellezza. Le decisioni di interior design da mettere a punto dipendono anche dall’estensione del locale. Per rendere il corridoio più ampio e luminoso di quanto sia in realtà si possono adottare alcuni semplici e intelligenti accorgimenti. Ad esempio giocare con gli specchi consente di ottenere un effetto di dilatazione spaziale; lo stesso avviene dipingendo le pareti con colori chiari e luminosi.