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Il Palazzo delle bolle di Pierre Cardin, un esempio di avanguardia ed eccentricità

Il Palazzo delle bolle, o Palais Bulles, rispecchia perfettamente lo spirito del suo proprietario (ancora per poco) Pierre Cardin, eccentrico, avanguardista, ed elegante. Avete mai visto una casa così?

Il Palazzo delle bolle di Pierre Cardin

Pierre Cardin, stilista italiano naturalizzato francese, è sempre stato noto per il suo stile d’avanguardia e per la sua predilezione per forme geometriche che spesso andavano ad ignorare la naturale forma femminile. Fondò nel 1954 la sua casa di moda e introdusse sul meato una vera rivoluzione del design ovvero il “bubble dress”.
Queste sue gonne a palloncino, appunto bubble dress, sono poi ritornate come tema centrale architetturale della sua casa in Francia.

palazzo delle bolle
Palais Bulles di Pierre Cardin (radiotimes.com)

La sua rivoluzionaria proprietà si trova nel sud della Francia, a Théoule-sur-Mer, si trova su una scogliera rocciosa all’interno del Massif de L’Esterel, una catena montuosa vulcanica che si affaccia sul Mar Mediterraneo. E’ stata progettata dall’architetto Lovag Antti, ed è noto con il nome di Palais Bulles, in italiano Palazzo delle bolle, rappresentando un’avanguardia nel campo dell’architettura. Il futuristico progetto in realtà si ispira alle primitive abitazioni degli uomini delle caverne, ricreando così una connessione tra la natura e le origini dell’uomo.

Il Palazzo delle bolle di Pierre Cardin

Si estende su 1200 metri quadrati di superficie ed è un palazzo costituito da un gruppo di bolle che vengono assemblate tra loro ricreando uno spazio abitativo davvero particolare. Al suo interno si trova una sala panoramica, una sala da ricevimento e 10 suite decorate da artisti contemporanei che hanno dato il loro contributo per rendere questa mastodontica opera architettonica ancora più eccentrica, diventata nel 1998 monumento storico dal Ministero della Cultura.

Le stanze sono tutte tondeggianti e si districano in un labirinto avvolgente e sinuoso. L’auditorium all’aperto può ospitare 500 persone e la sua vista sulla baia di Cannes è mozzafiato. Su 8500 metri quadrati di terreno invece si collocano giardini smisurati, piscine e paradisiache oasi di pace, diventando spesso location per numerosi eventi.

La casa di Pierre Cardin non è solo la sua dimora privata, ma è diventata la sua residenza preferita perché spesso teatro di sfilate di moda, lo stesso Dior ha scelto questa location per la sfilata della Cruise Collection 2016. allestimenti artistici e iniziative culturali, aprendo così le sue porte al mondo della moda, dell’arte e della cultura.
Questa casa però è in attesa di un nuovo proprietario, trovando già da qualche anno sul mercato immobiliare. Chissà chi sarà il nuovo inquilino che potrà godere di così tanta stravaganza ed eleganza?

“Ho dipinto un giardino”, quando un giardino d’artista diventa un’opera d’arte

Nel centro del Monte Feltro, nelle Marche, ecco il giardino d’artista di un grande pittore di giardini.

Un giardino d’artista

Ci troviamo nelle Marche precisamente al centro del Monte Feltro in un bellissimo borgo del 1500 di pietra autentico. Qui sorge la residenza e il giardino/orto di un pittore di giardini Antonio Saliola. Il pittore vive in due dimore separate, due casette in pietra soprannominate una la foglia, dove vive la sua compagna, e il foglio dove vive Saliola.

Il pittore grande conoscitore di giardini, ha voluto realizzarne uno reale che si potesse definire giardino/orto, per richiamare alla mente i ricordi d’infanzia legati all’orto, alla casa materna e alla parte fantastica e romantica della fanciullezza libera tra la natura.

giardino d'artista
Giardino del pittore Saliola

Il pittore definisce il suo giardino come una piccola prigione dorata, da intendere non come un castigo, bensì come un luogo privato dove incontrare i propri pensieri e le proprie emozioni. Come vuole la sua formazione professionale il giardino nasce da una concezione pittorica, Saliola infatti lo intende come un vero e proprio quadro.

Un giardino d’artista

Il giardino è composta da più stanze o quadri: c’è la stanza dell’accoglienza, la stanza dell’orto, quella del giardino, dei bossi, la sala della cortesia. Salendo al piano superiore si trova la stanza del comignolo con l’albero e la stanza del paesaggio. Questo luogo si snoda in un itinerario artistico complesso, ma con una precisa visione.
L’orto si arricchisce di piante officinali, carciofi, patate, melissa e pomodori, e la bellezza delle rose colorano il verde del giardino.

Si arriva alla stanza dei bossi, che richiamano alla mente forme metafisiche e misteriose. Il bosso viene usato nei giardini perché queste forme rendono più elegante il paesaggio, vengono usate per le siepi formali, basse e alte. Inoltre il bosso, come afferma il pittore, nella pittura metafisica è un paradiso della mente.

Salendo si trova la stanza del comignolo, qui il pittore ha costruito un muro per contenere la scarpata, però per non renderlo un semplice muro lo ha decorato con una finestra e una porta. Il muro così si è trasformato in una casetta a ridosso delle rocce dotata di un comignolo al centro dal quale sorge un alberello, di nuovo un elemento che dimostra l’estro artistico del pittore.

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La settima ed ultima stanza è quella del paesaggio dove si può ammirare una meravigliosa vista della Val Marecchia.
Il pittore per creare il suo orto giardino artistico ha adoperato gli stessi meccanismi della pittura, solo che per una usa pennelli, tele e colori, per il giardino invece crea usando fiori, cespugli e piante. Questo progetto lo ha portato a scoprire la coralità del lavoro, collaborando con i giardinieri, al contrario della pittura che è un fatto solitario tra pittore e tela.

Se vuoi scoprire ulteriori dettagli sul meraviglioso giardino d’artista di Antonio Saliola, guarda il video che ti proponiamo, in collaborazione con Case design e stile.

La rosa nella pietra, il romantico giardino di Petrella Guidi

Siamo nelle Marche nella Val Marecchia, e qui sorge un giardino di Petrella Guidi incastonato tra le rocce dell’antico castello.

Il Giardino di Petrella Guidi

Petrella Guidi è uno dei tredici castelli del vicariato di Sant’Agata Feltria, un piccolo borgo medioevale del 1200 davvero meraviglioso. Proprio qui, tra le pietre del castello e la roccia del paesaggio sorge il giardino di Petrella Guidi.

I proprietari del giardino hanno deciso di vivere in questo borgo, ricostruendo quello che era il paesaggio, tenendo sempre presente la natura di questi luoghi. Il giardino di Petrella Guidi, con alle spalle la Val Marecchia, rispecchia l’atmosfera magica del borgo fatta di pietra e di verde.

Nella progettazione di un giardino spesso si imprime il proprio carattere, mentre in questo caso i due proprietari sono stati rispettosi del valore naturale del luogo e della natura.  Protagonista è anche la pietra che è il vero telaio del giardino, i rampicanti decorano le mura e piccoli dettagli significativi ne costituiscono l’atmosfera sognante.

L’orto del giardino di Petrella Guidi con vista panoramica

Ogni giardino che si rispetti ha un orto e anche in questo caso non può mancare! La vera bellezza di questo orto è che si affaccia proprio sulla valle, offrendo un panorama da mozzare il fiato. Inoltre si trova proprio a ridosso della casa, così che basta allungare la mano per cogliere gli ortaggi freschi dal terreno. Salvia, zucchine, fiori di zucchine, melanzane, insalata, così poco spazio ma così tanti ortaggi.

Il giardino comprende anche un roseto, composto da esemplari da collezione, le rose di napoleone, del ‘600 e ‘700, una vera e propria mostra a cielo aperto di pezzi unici.

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Il giardino si sviluppa lungo tutta la scarpata che porta a valle, ma non è sempre stato così, anzi. Prima al suo postosi trovava una discarica enorme, la terra infatti è stata setacciata con cura dando vita poi al giardino che ora si può ammirare.

La scarpata è caratterizzata da un terreno ripido che è stato intervallato da una serie di terrazze tra un piano e l’altro. In totale sono 3 mila metri quadrati di terreno recuperato, a cui è stata ridata vita dopo l’abbandono.

Una parte del giardino è dedicata anche agli hobby all’aria aperta, con sdraio e tavoli per ospitare amici e parenti, o dove potersi rilassare in compagnia di un libro. Qui l’unico rumore che c’è è quello dell’acqua che scende da una piccola cascata, creando una sinfonia che sembra nascere dall’insieme di più strumenti musicali.

Il nome del borgo Petrella Guidi, nasce dal signore che abitava la torre, Guidi, che secondo la leggenda aveva nascosto un tesoro sotto le sue mura. Il giardino è proprio nato grazie all’intervento degli operai che, intenti a cercare il tesoro, hanno creato scavando i ripiani sullo strapiombo.
Una delle chicche di questo giardino è sicuramente l’ultima rosa bianca coltivata dall’ultimo Zar di Russia Nicola II, arrivata nelle Marche con la proprietaria di origine russa.

Se vuoi scoprire ulteriori dettagli sul meraviglioso giardino di Petrella Guidi, guarda il video che ti proponiamo, in collaborazione con Case design e stile.

Impennata dei costi in bolletta ad ottobre. Come tutelarsi dall’aumento dei prezzi?

Da lunedì primo ottobre Arera, Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente, ha annunciato un aumento dei prezzi che va dal 7,6% (+ 1,5 cent€ /kWh) sull’energia elettrica al 6,1% (+4,78 cent€ /Smc) sul gas naturale.

A cosa dobbiamo questa impennata dei prezzi?

Le modifiche che vedremo in bolletta a partire dall’ultimo trimestre 2018 sono dovuti ad una serie di fattori che hanno portato l’autorità per l’energia alla decisione di un aumento dei costi in bolletta. Tra i principali motivi ci sono:

  • Caldo Record dell’estate 2018;
  • Siccità della passata stagione;

Dall’altro lato della medaglia vediamo ancora bloccati gli oneri di sistema per la durata di un altro trimestre, decisione già presa in precedenza per contrastare i prezzi alti dell’energia elettrica con una riduzione delle tasse. Prima o poi però tutti i “conti” tornano al pettine, dovremo aspettarci una stangata anche per quanto riguarda i costi fissi?

Ad ottobre prevista impennata dei prezzi in bolletta
Ad ottobre prevista impennata dei prezzi in bolletta. Photo credit: Pixabay

Probabilmente sì, già dal passato mese di giugno infatti l’Arera ha potenziato la sua protezione nei confronti dei consumatori riducendo gli oneri di sistema e aumentando così il divario di gettito perduto. Un rialzo dei costi è quindi necessario per andare ad appianare il debito che questa operazione ha creato per non far risultare le bollette troppo salate a causa dell’aumento del costo dell’energia.

I mercati energetici europei stanno vivendo uno straordinario momento di tensione dovuto a diversi fattori quali:

  • La momentanea chiusura o limitazioni di alcune delle centrali nucleari in Francia;
  • Aumento dei prezzi per i permessi di emissione di CO2 che i produttori devono acquistare per compensare l’anidride carbonica liberata nell’aria per produrre energia;
  • Aumento dei prezzi del gas trasportato via mare di +22% rispetto al trimestre aprile – maggio – giugno 2018;
  • Aumento delle quotazioni delle materie prime energetiche sul mercato.

Quali sono i metodi per risparmiare sulla bolletta ed evitare gli aumenti?

Gli utenti che vedranno un sostanzioso aumento dei prezzi in bolletta sono quelli che fanno ancora parte del mercato tutelato. La soluzione più semplice ed efficace per risparmiare, quindi, è passare al mercato libero del gas e dell’energia, scegliere l’operatore più adatto alle proprie esigenze ed usufruire di tutti i vantaggi che esso può offrire.
Passare al mercato libero è semplice ed immediato, basterà avere a portata di mano una bolletta e i propri dati anagrafici. Etruenergy (ad link) ad esempio (Top Agency Axpo Italia S.p.A.) offre tariffe online molto convenienti da stipulare comodamente dal divano di casa, per cui non sarà necessario recarsi in un ufficio e sopportare lunghissime ed estenuanti attese.
Il vantaggio di stipulare un contratto in autonomia è quello di poter confrontare tra loro le diverse tariffe e scegliere un prezzo bloccato che quindi rimarrà tale nonostante gli andamenti di mercato e aumenti del costo dell’energia, previsti anche per il primo trimestre del 2019!

Porta scorrevole esterno muro: una scelta di design

Parlando di porta scorrevole siamo abituati a pensare alla “porta a scrigno”: una porta a scomparsa, incastonata con un telaio nel muro. Ma di porte scorrevoli oggi ne esistono una molteplicità, da quelle classiche interno muro (necessitano di controtelaio, già menzionate), a quelle “filo muro”, fino alle più pratiche porte scorrevoli esterno muro, con o senza binario a vista.

La scelta di una porta scorrevole può essere dettata da una necessità (consentono di recuperare tutto lo spazio solitamente occupato dal raggio di apertura della tradizionale porta a battente), piuttosto che una vera e propria possibilità di arredo e soluzione di design. Ma andiamo con ordine, cercando di capire le differenze tra i vari modelli, per soffermarci poi sulle porte scorrevoli esterno muro.

Porta interno muro

Per installare questa porta interni scorrevole è necessario fissare un controtelaio scatolare nella parete. L’anta scorrevole scompare nello spessore della parete, ovviamente questa soluzione comporta un minimo di opere di muratura, oltre alla necessità di verificare che la parete non contenga pilastri o canne fumarie. La porta scorrevole interna garantisce il massimo risultato nel salvare spazio, scomparendo del tutto nella parete che la ospita.

Porta interni scorrevole interno muro
Porta interni scorrevole interno muro Ermetika – Evolution . Photo credit: Archiproducts

Porta scorrevole filo muro

Nelle porte scorrevoli filomuro si assiste alla totale integrazione del telaio nella parete, con la scomparsa di stipiti e cornici coprifilo. Si tratta di porte a scomparsa in cui il minimalismo la fa da padrone, eliminando tutti gli elementi esterni, riducendo al minimo la parte di finitura fuori muro. Sia fisicamente che visivamente, la parete si presenta libera da stipiti e da altre finiture, lasciando alle aperture tra un ambiente e l’altro la massima continuità e fluidità.

porta scorrevole a scomparsa filo muro
Porta scorrevole a scomparsa filo muro Linvisibile. Photo credit: Archiproducts

Porta scorrevole esterno muro con binario a vista

A differenza delle soluzioni precedenti l’installazione di questo tipo di porte non richiede alcuna opera di muratura. Grazie a binari telescopici o guide di scorrimento l’anta scorre parallela al muro o a un pannello in vetro, e vi si sovrappone.

porta scorrevole esterna con binario a vista
Porta scorrevole esterna con binario a vista. Photo credit LoftMarkt

Oltre ad essere quindi una soluzione molto “pratica”, la porta scorrevole esterna permette di ammirare l’intero design della porta, essendo questa del tutto “a vista”. Questo particolare permette alle porte scorrevoli esterne di divenire delle vere e proprie opere di design, che daranno un tocco di originalità all’intero ambiente in cui saranno collocate.

porta scorrevole esterna con binario a vista
Porta scorrevole esterna con binario a vista Albed by Delmonte. Photo credit: Archiproducts

Porta scorrevole esterno muro con binario a scomparsa

In questa versione le porte scorrevoli esterno muro sono presentate nella versione con binario invisibile: la barra di scorrimento è infatti sempre nascosta, sia quando la porta è aperta che quando è chiusa. L’effetto anche in questo caso è minimal, la porta sembra scivolare sulla parete, con un movimento del tutto naturale.

Porta pantografata scorrevole su binario invisibile
Porta pantografata scorrevole su binario invisibile Barauss. Photo credit: Archiproducts

Colora la tavola con la tua fantasia: prepara dei sottobicchieri fai da te!

Rendi la tua tavola colorata con la tua fantasia, crea degli accessori personali. Prepara dei sottobicchieri decorati come piacciono a te!

Sottobicchieri

sottobicchieri
Sottobicchieri fai da te (foto by unsplash)

I sottobicchieri sono degli accessori che vanno posizionati sotto i bicchieri, o tazze, sia caldi che freddi. Questi elementi sono utilizzati per proteggere le superfici dalle gocce della bevanda che si sta consumando, dall’effetto del calore sul materiale della superficie. Inoltre, essi sono efficaci per isolare la superficie dalla condensa che si forma per via dell’effetto della bevanda calda nel contenitore.

In commercio ve ne sono di tutti i tipi, modelli e forme. Ma cosa c’è di meglio di elementi di decoro fatti da te per rendere la tua abitazione ancor più personale? Ecco come realizzarli con semplicità.

Sottobicchieri di sughero decorati

Il materiale più diffuso per dei sottobicchieri domestici, è sicuramente il sughero. Questo materiale è assolutamente versatile, in quanto si abbina particolarmente bene con tanti stili differenti. Rendere un sottobicchiere un elemento di decoro completamente personale può risultare assai semplice, soprattutto se si utilizza il sughero.

Se i sottobicchieri che utilizziamo in casa sono di sughero, abbiamo la possibilità di decorarli in modo semplice. Innanzitutto possiamo utilizzare dei colori acrilici disegnando a mano libera o con degli stencil. Fate asciugare completamente il colore ed il vostro sottobicchiere di sughero personalizzato sarà pronto.

Sottobicchieri in legno

Se invece vogliamo realizzare dei sottobicchieri più particolari ed elaborati possiamo realizzarli utilizzando il legno. Ad esempio possiamo crearli utilizzando delle palline di legno forate e dello spago (o filo da pesca). In questo caso, prima di iniziare il lavoro dovete decidere se lasciare le palline del colore del legno o se utilizzare i colori acrilici per decorare ogni perlina. Nel caso in cui decidiate di colorarle, aiutandovi con dei pennelli a punta fine procedete con questo lavoro. Quando il colore sarà completamente asciutto, procedete facendo passare lo spago nelle perline di legno. Una volta completato questo filo di perle di legno, aiutandovi con della colla a caldo, arrotolatele su loro stesse formando un’aspirale. Lasciate asciugare la colla ed i vostri sottobicchieri in legno saranno pronti.

Un ottobre vintage da IKEA con la collezione anni ’70-’80

Ottobre è alle porte e IKEA gli dà il benvenuto con una collezione unica ispirata agli anni ’70- ’80.

Un ottobre vintage all’IKEA

L’azienda multinazionale fondata dallo svedese Ingvar Kamprad, IKEA, vede la luce nel lontano 1943 inizialmente come ditta di vendita per corrispondenza di articoli di uso quotidiano quali penne, fiammiferi, orologi, bustine di semi e decorazioni. A soli diciassette anni, Kampar, mette in piedi una propria attività con i soldi ricevuti dal padre come premio per lo studio.

Qualche anno dopo, precisamente nel 1950, l’azienda inserisce tra le sue offerte i mobili e realizza così il primo catalogo composto da 16 pagine con le illustrazioni dei vari prodotti. Viene dato il via così ad una delle caratteristiche più distintive della catena, che si rinnova ogni anno con l’attesissima uscita in settembre.

Leggi anche: Il settembre di IKEA, la nuova collezione anni ’50-’60

ikea
Collezione GRATULERA (ikea.com)

Un ottobre vintage all’IKEA

Ad oggi IKEA è presente con 345 centri di vendita in 42 paesi, e proprio quest’anno festeggia i suoi 75 anni di vita. Per questa occasione ha ideato tre linee che ripercorrono gli anni e i prodotti più significativi dell’azienda dagli anni ‘50 fino agli anni 2000. Sono tre le collezioni disponibili che rivisitano tre diversi.

La collezione GRATULERA inaugurata in settembre con la linea anni ’50-’60, torna in ottobre con mobili di arredo ispirati agli anni ’70-’80. Lo stile vintage è senza dubbio uno dei più popolari nell’home decor e la grande azienda offre ai suoi clienti nuovi prodotti per arredare la casa con mobili unici e originali dal tocco retrò. Questa collezione è caratterizzata da colori accesi e vivaci tipici di quel periodo.

“Alcuni prodotti sono delle vere e proprie icone vintage: oggi si trovano dappertutto! Compro ancora mobili vintage di IKEA alle aste e nei negozi dell’usato. Vedo che molte persone hanno questo desiderio di far rivivere la storia e le tradizioni.” Così scrive Karin Gustavsson, Creative Leader dell’azienda.

Con lanci di prodotti previsti in tre periodi diversi, settembre, ottobre e dicembre 2018 IKEA rivive e fa rivivere i ricordi più emozionanti della sua storia.

Scegliere i mobili e accessori per il bagno: qualche suggerimento

Come scegliere i mobili e accessori per il bagno? In questo articolo qualche suggerimento utile. Come arredare un bagno? Si sa il bagno è uno degli ambienti più importanti in una casa: è la location dove trascorriamo il tempo necessario per fare la toelettatura quotidiana, per lavarsi i denti, i capelli e per concedersi un po’ di relax, specie dopo una giornata lavorativa.

Oltre che funzionale ed ergonomico, il bagno deve essere arredato con stile e con buon gusto, prestando la massima attenzione alla cura dei dettagli ed alla scelta dei migliori mobili ed accessori. Sono proprio gli elementi stilistici, la ricercatezza dei materiali e la scelta degli accessori per il bagno che fanno davvero la differenza.

Si pensi, ad esempio, alla rubinetteria, al piatto doccia ed a tutti accessori e componenti che non possiamo assolutamente trascurare quando arrediamo il bagno della nostra casa. Ecco tutti i buoni suggerimenti da seguire.

Consigli e suggerimenti per scegliere i mobili e accessori per il bagno

  1. Un “compresso” tra funzionalità, ricercatezza stilistica ed ergonomia

Il primo utile suggerimento per iniziare ad arredare il bagno è quello di scegliere il giusto stile: essenziale, minimal, contemporaneo, country, shabby chic, country-moderno, etc. etc. Oltre alla ricercatezza stilistica, è importantissimo prestare la massima attenzione alla funzionalità dei mobili, delle mensole e di ogni accessorio e componentistica che decidiamo di acquistare. Se abbiamo problemi di spazio, è importantissimo trovare soluzioni “smart” che consentono di ottimizzare i metri quadrati a disposizione, senza trascurare assolutamente l’estetica ed il buon gusto. L’ergonomia è un altro fattore importante che entra in gioco quando si decide di ristrutturare il bagno: si pensi, ad esempio, al piatto doccia che deve essere esteticamente piacevole, funzionale ed ergonomico. In commercio, si può optare per piatti doccia in ceramica, in pietra, distinti per dimensione, per modalità di installazione, per forma, ad appoggio o ad incasso.

mobili e accessori per il bagno

  1. Contrasti di colore o tinte abbinate ai mobili del bagno

Come tinteggiare le pareti del nostro bagno? Colori a contrasto o abbinati ai mobili ed agli accessori? Dipende molto dai gusti e dalle proprie esigenze: una volta scelto il colore delle pareti, arredare il bagno sarà più semplice. Si può valutare anche la possibilità di personalizzare le porte, il box doccia, le mattonelle, le pareti, etc. etc.

  1. Materiali

La scelta dei materiali gioca un ruolo fondamentale dato che incide sulla funzionalità e sull’ergonomia del proprio bagno. Acciaio, titanio, ceramica, legno, marmo, plexiglass, etc. etc.: vi è un’ampia scelta di materiali, a seconda dello stile e dei colori selezionati. Per un arredo dallo stile rustico, si può optare per il legno o per l’ottone della rubinetteria; per gli appassionati dello stile contemporaneo, l’acciaio e il plexiglass sono gli indiscutibili protagonisti.

  1. Accessori per il bagno

La ricerca di soluzioni personalizzate è un vero must: lampadari di vetro, classiche plafoniere, moderni faretti, porta asciugamani e porta salviette, piantane multiuso, porta rotolo, porta scopino, dosatori sapone e porta sapone, bicchieri e porta bicchieri, porta accappatoio, specchi, etc. sono gli alleati per conferire al bagno quel tocco in più, un’atmosfera intima e assolutamente familiare.

Articolo redatto in collaborazione con Idroclic

Bagno moderno e lavabi di tendenza 2016

Lavabi “mini” o “maxi”, queste le 2 nuove soluzioni di Scarabeo Ceramiche per il bagno moderno, che tracciano la via per definire i lavabi di tendenza 2016.

bagno moderno lavabi tendenza 2016
Cube e Moon, due lavabi di tendenza per il 2016 firmati Scarabeo.

Intanto i dati del settore sono incoraggianti, il sistema arredo bagno nel 2015 ha fatto registrare un fatturato di oltre 2.500 miliardi di euro (fonte: Centro Studi FederlegnoArredo), con “la fine della caduta della domanda sul mercato italiano ed un + 1,4% di vendite all’estero (fonte: Confindustria Ceramica). “L’atteggiamento degli addetti ai lavori è sicuramente più fiducioso“, dichiara Giampaolo Calisti, CEO di Scarabeo Ceramiche.

La stanza da bagno 2016, il “bagno moderno“, abbatte le barriere, conquista nuovi spazi, allarga i propri “confini”, entrando prepotentemente nella zona notte, fino a sfiorare, per i più “arditi” designer, la zona living! Il “vedo non vedo” di qualche anno fa prende coraggio, con vasche “a tutta vista”, e docce… “con vista”! A tutto ciò consegue l’attenzione, quasi maniacale, per la cura del particolare. I lavabi di tendenza 2016 sono oggetti di assoluto design, curati in ogni dettaglio, con un occhio alla sostenibilità ambientale. Il bagno moderno allora non può che essere “green“. Partendo dal presupposto che la stanza da bagno è la più “energivora” della casa (una doccia consuma circa 3,5 KWh ora), si vanno affermando soluzioni che puntano ad un uso più parsimonioso delle risorse, su tutte l’acqua.

Lavabi Bucket
Lavabo serie Bucket, di Scarabeo Ceramiche

Ma il bagno moderno, grazie alla tecnologia, stabilisce anche nuovi standard d’igiene, è il caso dell’innovativo Clean Flush WC® di Scarabeo, un nuova generazione di WC senza brida, per una pulizia completa con la massima semplicità. Rispetto ai WC a brida chiusa (la cavità dove si deposita lo sporco, il calcare e dove proliferano i batteri), il flusso d’acqua dinamico e potente con assenza della brida, descrive un cerchio orizzontale prima che l’acqua scarichi in verticale e sciacqua così tutta la superficie interna del vaso. Ancora una volta Scarabeo coniuga con perfetta armonia desing e tecnologia.

Bagno moderno e lavabi di tendenza 2016: 2 soluzioni Scarabeo

Nella definizione delle caratteristiche del bagno moderno si inseriscono le 2 novità presentate da Scarabeo al Salone del Mobile: Cube e Moon, 2 prodotti che si inseriscono di diritto nella speciale classifica dei lavabi di tendenza 2016. La collezione Cube, è dedicata ai bagni di piccole dimensioni, che necessitano di prodotti “mini”, ma di grande funzionalità e con un design accattivante. La collezione Moon invece, sembra strizzare l’occhio alle abitazioni dotate di un unico bagno, che richiedono un lavabo polivalente, e quindi un bacino più ampio, ma pur sempre con caratteristiche qualitative e design di altissimo livello.

bagno moderno lavabi tendenza 2016
Collezione Cube (Emo Design) di Scarabeo Ceramiche

Cube il mini lavabo di Scarabeo interpretato da Emo Design, appare come un cubo di ceramica sospeso. Un lavabo dalla forte connotazione estetica che, nonostante le ridotte dimensioni, non trascura la funzionalità, offrendo una buona profondità della vasca, assecondando il lavaggio delle mani. Rigorosamente Made in Italy, come tutti i prodotti Scarabeo, Cube è disponibile in tre misure diverse: cm 24×24; 35×24; 42×24.

bagno moderno lavabi tendenza 2016
Collezione Cube (Emo Design) di Scarabeo Ceramiche

Moon è un lavabo con un’anima sottile, dalle dimensioni generose. Un piacevole contrasto tra l’ampiezza del bacino e la leggerezza dei suoi bordi di pochi mm! Il design di Massimiliano Braconi coniuga bellezza estetica e praticità, realizzato in ceramica di alta qualità, si declina in dieci diverse configurazioni, completo di sanitari: “Ho ricercato un oggetto semplice, elegante, sinuoso e senza forma ispirandomi a semplici elementi urbani. Ho pensato ad un elemento adattabile al frenetico nostro consumismo ma fisicamente ricercato. Un prodotto dalle forme accoglienti ma generose, in previsione di un nuovo minimalismo umano” (Massimilano Braconi).

lavabi tendenza 2016
Collezione Moon, serie bagno completa.
bagno moderno lavabi tendenza 2016
Collezione Moon
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Collezione Moon
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Collezione Moon
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Collezione Moon
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Collezione Moon
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Collezione Moon
bagno moderno lavabi tendenza 2016
Collezione Moon

Il settembre di IKEA, la nuova collezione anni ’50-’60

Settembre non è solo il mese del rientro dalle vacanze e del ritorno a scuola, ma anche il mese dell’uscita del nuovo catalogo IKEA che si rinnova ogni anno.

Il settembre a casa IKEA

La grande azienda multinazionale svedese ogni anno a settembre pubblica il suo nuovo catalogo, sia nel suo più comune formato cartaceo che in quello consultabile on line. Torna quindi con tante novità e tanti nuovi pezzi di arredo funzionali, pratici e di design che rendono l’Ikea uno delle più grandi catene del settore. La nuova campagna si basa sul cambiamento, lo slogan infatti recita “siamo fatti per cambiare”, ed il cambiamento non riguarda solo le linee di arredo ma anche i piccoli dettagli come l’iconica matitina simbolo dell’azienda. In un’edizione limitata la matitina viene munita di una gomma blu per cancellare, proprio per ribadire la loro buona predisposizione al cambiamento.

ikea
GRATULERA, collezione Ikea (ikea.com)

Per i suoi 75 anni Ikea offre ai suoi clienti tre linee che ripercorrono gli anni e i prodotti più significativi dell’azienda dagli anni ‘50 fino agli anni 2000. Sono tre le collezioni disponibili che rivisitano tre diversi periodi, una per settembre, una per ottobre e una per dicembre.

La collezione GRATULERA apre le danze con la linea di settembre che propone una serie di pezzi vintage degli anni ’50-’60 ovvero mobili, lampade, articoli per la tavola e molto altro. Gli amanti dello stile vintage qui troveranno molte idee e pezzi d’arredo per decorare e arricchire la propria casa. Lo stile di questo periodo segna anche gli inizi della storia di questa importante azienda, fondata nel 1943. La nuova linea quindi, in concomitanza con i gusti e la moda degli ultimi tempi ripropone mobili vintage che non perdono di vista la filosofia alla base dell’azienda, ovvero semplicità e funzionalità.

“Un’icona diventa tale perché è sorprendente, oppure perché è considerata un’innovazione per l’epoca. Come il tavolino LÖVBACKEN (in precedenza si chiamava LÖVET) che, con le sue tre gambe e i piedini ricoperti di metallo, non passa di certo inosservato. Il nostro primo prodotto da montare.”

Karin Gustavsson, Creative Leader di IKEA