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Smart Windows, nuove tecnologie per il risparmio energetico

Uno delle principali cause del consumo di energia negli edifici è un’inadeguata struttura edilizia, con particolare riferimento alle finestre che disperdono calore ed energia.  Per risolvere il problema della dispersione di calore e andare incontro al risparmio energetico sono state introdotte sul mercato le smart windows, una nuova tecnologia in grado di controllare e immagazzinare la luce e il calore esterno per trasferirli poi all’interno dell’abitazione.

Smart windows
Smart windows

Per quanto riguarda invece il potere oscurante delle finestre, alcuni ingegneri hanno ideato finestre elettrocromatiche, che si oscurano quando viene applicato un piccolo potenziale elettrico. Il problema con questo tipo di finestre è che sono piuttosto costose e non contraddistinte da proprietà di blocco della luce. Le proprietà di penetrazione della luce sono sintonizzate direttamente dalla temperatura.

Ora i ricercatori ora riportano un nuovo sistema termocromico che è più affidabile delle precedenti dimostrazioni e potrebbe essere pratico per l’uso nelle case e negli uffici. Le smart windows sviluppate dal MIT sono basate su particelle di gel polimerico (microgel) tra due pannelli di vetro. Questi gel hanno una densità estremamente uniforme e una struttura che costringe la particella all’acqua in risposta alla temperatura. A 25 ° C, le particelle di microgel hanno un diametro di 1,4 micrometri, pochissima diffusione della luce e rendono la finestra altamente trasparente. Sopra i 32 ° C, i microgel collassano ed espellono l’acqua, la dispersione della luce nella gamma degli infrarossi rossi (il tipo che percepiamo come calore).

In seguito ad alcuni test è emerso che la temperatura all’interno di una camera dotata di finestre intelligenti basate su microgel aveva una temperatura notevolmente inferiore rispetto a uno standard dotato di finestre a doppio vetro, oltre al fatto che non rischiano il congelamento. Infine, il microgel e l’assemblaggio di finestre non sono eccessivamente costosi, rendendo la tecnologia promettente per applicazioni reali.

Lo svantaggio principale è che una volta attivati, i gel rendono la finestra relativamente opaca perché disperdono anche le frequenze ultraviolette e visibili nello spettro della luce. Un altro problema arriva la sera, quando le finestre rimangono completamente trasparenti, privando della privacy gli abitanti. Un’idea ancora da perfezionare se non si vogliono usare delle tende, perché al momento soffre di alcuni problemi di praticità.

I 5 errori da non commettere per risparmiare sulla bolletta

Risparmio sembra essere diventato una parola d’ordine. Nessuno vuole spendere di più per qualcosa che può avere ad un prezzo minore, a costo di astenersi dall’acquisto. Il bene però a cui nessuno può rinunciare è la luce, e con il costo dell’energia quasi sempre in costante aumento, evitando errori e passi falsi, sarà facile ridurre il prezzo della bolletta.

1- Posizionare in maniera errata gli elettrodomestici.
Il frigorifero è uno degli elettrodomestici che rimangono sempre accesi, e per svolgere al meglio il proprio dovere deve rimanere sempre alla stessa temperatura. Evitare di posizionare il frigorifero vicino a fonti di calore può essere un buon metodo per risparmiare, in modo che l’elettrodomestico non debba adoperarsi per mantenere la temperatura costante attingendo a maggiori quantità di energia elettrica. Un altro valido suggerimento è quello di scostare leggermente il frigorifero dalle pareti facendo sì che la ventola di raffreddamento possa svolgere il proprio lavoro al meglio.

risparmiare sulla bolletta
Photo Credit: Moerschy, by pixabay

2- Utilizzo inconsapevole delle apparecchiature.
A volte svolgendo più di un’attività contemporaneamente ci dimentichiamo di aver acceso un elettrodomestico che sta consumando energia ed effettivamente non lo stiamo utilizzando. È il caso, ad esempio, del forno che impiega qualche minuto per arrivare a temperatura e presi da altre faccende potremmo non accorgerci che ha raggiunto la temperatura ideale per la cottura dei nostri cibi: il suggerimento è impostare un timer che ci ricordi di controllare la temperatura quando pensiamo che sia stata effettivamente raggiunta. Una buona abitudine è quella di non aprire lo sportello durante la cottura troppo spesso per evitare che la temperatura si alteri e di spegnerlo qualche minuto prima e sfruttare il calore accumulato per ultimare la cottura dei cibi.

3- Utilizzare temperature troppo elevate per i lavaggi.
La lavatrice e la lavastoviglie sono elettrodomestici molto utili in casa che possono permetterci di risparmiare se utilizzati con buon senso: la temperatura ideale per un lavaggio ottimale che non consumi troppa energia non deve superare i 60°, l’ideale sarebbe impostarla sui 30°C. Un altro semplice consiglio è avviarli solo a pieno carico per evitare sprechi anche di acqua e detersivo.

risparmio energetico

4- Non controllare la temperatura interna, lo stato delle finestre nelle abitazioni e regolare il maniera errata il termostato.
Sia d’estate che d’inverno è importante tenere le nostre case ad una temperatura tale da rendere confortevole la nostra permanenza e lo svolgimento delle attività quotidiane. In inverno, per evitare sprechi, è importante controllare che le finestre non permettano al freddo di insinuarsi attraverso le guarnizioni danneggiate. La temperatura interna non deve superare i 18-19°C. Far penetrare il più possibile i raggi del sole attraverso le finestre per riscaldare in maniera naturale l’ambiente è un buon metodo per risparmiare sulla bolletta. Al contrario in estate è necessario tenere l’ambiente più scuro possibile per evitare che il sole riscaldi la nostra casa.

5- Non prestare la giusta attenzione alle tariffe in bolletta.
Spesso capita che il prezzo in bolletta per la componente energia che paghiamo è obsoleto ed esistono prezzi molto più convenienti. Il mercato libero offre molte proposte e per districarsi tra le offerte a volte è necessario affidarsi a consulenti esperti nel settore: contattaci per una consulenza gratuita, potremo aiutarti a trovare la tariffa su misura per te!

I mille usi dell’abete per le decorazioni invernali (non solo a Natale)

Ravvivare la casa con un tocco di verde è possibile anche per coloro che non hanno il cosiddetto pollice verde. Basta saper scegliere l’elemento giusto per rendere la casa accogliente e calda ma che allo stesso tempo non richieda cure eccessive per il mantenimento. Nella stagione invernale l’abete può fare al caso vostro ed arredare la vostra casa non necessariamente solo a Natale. Non solo l’albero in sé ma anche i suoi rami e le pigne possono essere usate per creare eleganti decorazioni invernali da posizionare sul camino, come centro tavola o ghirlande da appendere al muro. Ecco dei suggerimenti per assaporare la dolcezza dell’inverno anche tra le mura di casa.

In città ad alta quota

decorazioni invernali Rami di abete in vaso (Pinterest / trendspanarna.nu)[/caption]

Se volete ricreare in casa vostra l’atmosfera di una baita di montagna immersa nel verde ecco un’idea da copiare. Posizionate sul davanzale di una finestra dei vasi di vetro di diverse dimensioni per accogliere robusti rami di abete di diverse altezze. Uno sguardo alla finestra e vi sembrerà di essere ad alta quota, per poi guardare oltre la finestra e tornare a vivere in città.

Un’atmosfera calda avvolgente

Quando il sole cala e il buio prende il sopravvento nelle giornate invernali, le luci si fanno soffuse e avvolgenti per ricreare quel calore in contrasto con il freddo dell’ambiente esterno. Una bellissima accoppiate, sempre molto elegante, sono le candele affiancate da composizioni di pigne, il dettaglio in legno pronto a scaldare l’ambiente.

Un tocco di luce fai da te

Il Fai-da-te aggiunge sempre quel tocco di personalità in più e anche di soddisfazione personale nell’aver creato qualcosa con le proprie mani. Realizzare qualcosa con elementi naturali della stagione corrente è un’idea per cambiare lo spirito della casa. Prendete dei piccoli rami di pino (o abete nordico) e decorate la struttura nuda di un candelabro, qualunque sia la forma che preferite. E se volete renderlo ancor più suggestivo sostituite le tradizionali lampadine con candele bianche.

Un piccolo arbusto sempreverde

Perché non sostituire la tradizionale pianta grassa con un piccolo arbusto sempreverde come nuovo inquilino? È possibile tenerlo in vaso per parecchi mesi, poiché con poche e piccole attenzioni questa tipologia di arbusto è resistente e di facile mantenimento. Posizionatelo accanto alla finestra perché possa godere della giusta dose di luce naturale.

La ghirlanda invernale

Le ghirlande sulla porta di casa sono sempre un ottimo modo per dare il benvenuto agli ospiti, ma perché non posizionarle anche all’interno? Semplice e naturale crea un’atmosfera elegante e avvolgente. Scegliete foglie verdi, pigne grandi e, perché no, qualche elemento più autunnale che natalizio, come piccole zucche ornamentali. Rendetela più personale che mai!

Un cesto di pigne

Un elemento decorativo può essere anche un cestino contenente qualche pigna. Ancora più bello sarà se alternate a qualche ramo di bacche rosse per risaltare il calore dei colori autunnali, e posizionatelo su una coperta in lana dalla palette nude. Sarà subito Natale, ma senza esagerare.

Un centrotavola di ghiaccio

Se cercate originalità e semplicità allo stesso tempo questo centrotavola di ghiaccio vi piacerà.  Fate congelare un primo strato di acqua all’interno di una tortiera con buco centrale, assicurandovi di posizionare qualche rametto in modo da farlo fuoriuscire e far congelare il restante pezzo con la mandata successiva. Tranquilli non si scioglierà durante la cena e sarà di grande effetto!

Un White Christmas dalla casa di Frank Sinatra a Los Angeles

Cantante, attore e conduttore televisivo, nonché uno dei più famosi ed influenti artisti musicali del XX secolo. Frank Sinatra, considerato da molti il principe dei Crooner per la sua voce calda e confidenziale, è sicuramente un pezzo di storia della musica, noto anche per la sua affascinante e controversa vita, come quella di molte star dell’epoca.

casa di Frank sinatra
Casa di Frank Sinatra (ANDREA DELGADO OF THE AGENCY)

Se gli anni ’50 e ’60 ti hanno sempre affascinato, memore di quelle ambientazioni che fanno da sfondo a film come Dreamgirls e serie come Mad Men, dai un’occhiata alla casa di Frank Sinatra a Los Angeles.
La leggendaria casa di Byrdview di Los Angeles del grande cantante americano ma di origini italiane, è arrivata sul mercato con il prezzo di 12,5 milioni di dollari.

casa di Frank sinatra
Casa di Frank Sinatra (ANDREA DELGADO OF THE AGENCY)

Si trova a pochi minuti dalle due città della Contea di Los Angeles, Calabasas e Hidden Hills, sulla cima di un promontorio privato che affaccia sulla riserva naturale di Chatsworth, con una vista panoramica sulla valle e le catene montuose circostanti.
La privacy è sicuramente una delle prerogative di questa casa, lo dimostra il lungo viale di mezzo miglio che conduce al vasto terreno sottostante.

casa di Frank sinatra
Casa di Frank Sinatra (ANDREA DELGADO OF THE AGENCY)

La casa venne costruita nel 1949 dal grande architetto americano William Pereira, ed ancora oggi la tenuta di Byrdview è considerata una delle case di celebrità più riconosciute nel paese, ed è una delle sole quattro case che Pereira ha progettato nel corso della sua vita. Mentre Sinatra ha abitato la casa per circa dieci anni, Judy Garland e Vincente Minnelli si sposarono nella proprietà nel 1945, Marilyn Monroe visse una volta viveva nella guest house, e Byrdview è stato il set di molti spettacoli e film amati.

casa di Frank sinatra
Casa di Frank Sinatra (ANDREA DELGADO OF THE AGENCY)

La proprietà comprende la casa principale, la guest house e una piscina, con un totale di sette camere da letto, sette bagni e due, mezzi bagni. La tenuta si trova su sette acri di terreno, quattro dei quali sono edificabili, dove poter costruire una casa completamente nuova, con spazio per un secondo vialetto. Se ciò non bastasse, c’è un parcheggio per oltre 100 auto e un terreno pronto a accogliere un intero vigneto.
L’ampio soggiorno offre una vista mozzafiato sulle catene montuose intorno. esterna e sulle catene montuose. La cucina si presenta moderna dotata di ogni comfort e anche di accesso diretto al giardino. La stanza principale della casa è quella del pianoforte, come è ovvio che sia visto il suo precedente proprietario. L’arte in tutte le sue forme permea l’arredo della casa, anche con bellissimi quadri che colorano il luminoso corridoio.
Una volta usciti in giardino si può godere di un bellissimo salotto all’aperto, una piscina, e una guest house per gli ospiti.

Il fortunato acquirente potrà mettere le mani su un vero e proprio pezzo di storia di Hollywood.

Un sogno è l’enorme casa di Michael Jackson a New York, venduta ad un prezzo da capogiro!

L’albero sottosopra di Ariana Grande, una metafora della vita

La cantante pop ariana Grande ha un modo tutto suo di sentire il Natale, alcuni forse riterranno i suoi addobbi natalizi poco tradizionale, ma sono sicuramente originali! Diamo un’occhiata a l’albero sottosopra di Ariana Grande stravagante e dark.

L’albero sottosopra di Ariana Grande

La pop star condivide su Instagram le foto del suo, personalissimo, albero di Natale “upside down”. Proprio così, il suo albero poggia il tronco sul soffitto! A rendere tutto ancora più bizzarro sono le decorazioni goth che ha scelto, che non solo adornano l’albero ma si ritrovano anche sulla mensola accanto dove sfilano sopra dei candelieri neri, mentre sotto calze natalizie nere.
Il nero, il colore dominante delle decorazioni a casa Grande, creano un forte contrasto con le pareti bianche e candite.

Possiamo vedere meglio l’allestimento natalizio dalla foto che ha condiviso suo fratello, Frankie Grande, sicuramente più chiara e luminosa della precedente, rivelando una serie di regali incartati con carta da regalo rigorosamente nera, attaccati sul soffitto intorno all’albero. Si nota anche un piccolo alberello sul pavimento.

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 Il tema del sottosopra è caro alla cantante, se ricordate il video musicale del primo singolo dell’album, “No Tears Left to Cry”, anche lei cammina speditamente sulle pareti e sul soffitto per un effetto alquanto disorientante.

Il 2018 non è stato un anno semplice per la Grande, che insieme ai tanti successi ottenuti nella sua carriera, ha dovuto anche affrontare la perdita del suo ex fidanzato Mac Miller, inoltre poco dopo ha anche deciso di annullare il matrimonio con Pete Davidson. Ai paparazzi che le hanno chiesto del perché di questo albero a testa in giù, la cantante spiega che è una metafora della vita stessa: “A volte la vita può essere sottosopra”.

La tradizione dell’albero sottosopra

Se invece volgiamo trovare un significato più generale all’albero sottosopra, si può risalire ad una tradizione molto antica legato alla figura di San Bonifacio VII. Si narra che un giorno il santo trovandosi in Germania per diffondere il verbo alle popolazioni locali si imbatté in un gruppo di persone intente ad adorare un dio pagano intorno ad una quercia. San Bonifacio fermò il loro sacrificio umano tagliando la quercia con un’ascia. Si noto che dietro alla quercia era nato un piccolo abete e la sua forma triangolare fu di ispirazione per il santo che spiegò ai pagani la Trinità Divina.
Da qui nacque la tradizione delle popolazioni dell’est Europa di addobbare l’albero di Natale capovolto, la sua forma capovolta ricorda quella della croce e richiama il simbolo della Trinità.
Di certo ad oggi la tradizione di addobbare l’albero al contrario si è spogliata dei suoi significati religiosi e spirituali, diventando piuttosto un’idea originale da proporre per il Natale.

Colore Pantone 2019: è l’anno del Living Coral

Il colore Pantone 2019 ? Living Coral (16-1546). Siete pronti ad inondare le vostre vite con questo colore?

Colore Pantone 2019: Living Coral

Su Instagram, sulle riviste, nelle pubblicità, nel design, sulle passerelle di moda, nell’interior design, il colore Living Coral impazzerà ovunque sottolineando il suo primato di colore 2019. Pantone, l’autorità mondiale in fatto di colori, ha spiegato perché ha scelto il Living Coral, che si può tradurre con un corallo vivo, acceso «rappresenta la fusione della vita moderna» e che è un «colore ricco, continuamente attorno ai noi nel mondo reale e insieme vivacemente presente sui social media». «Ha un’essenza socievole e briosa», aggiungono, «e incoraggia a fare le cose con uno spirito leggero. Simboleggia il nostro innato bisogno di ottimismo e ricerca di gioia, rappresenta il nostro desiderio di giocosità».

Ma come viene scelto il colore dell’anno?

Gli esperti del Pantone Color Institute, presieduto da Leatrice Eiseman, hanno il compito di consigliare alle aziende quali colori scegliere e soprattutto come utilizzarli per rendere più incisiva la loro strategia di vendita.  Un semplice colore può fare tanto per l’immagine di un’azienda, una scelta di certo da non sottovalutare. Durante gli ultimi mesi dell’anno un team della squadra Pantone gira le fiere e le città più interessanti per capire quale possa essere il colore che rispecchi al meglio lo spirito del momento. Dopo essersi riuniti si confrontano e scelgono il colore che avrà il compito di rappresentare al meglio il carattere dell’anno che verrà, tenendo presente le necessità delle persone.

Il colore che pensa all’ambiente

Uno dei temi centrali nella scelta del colore del prossimo anno 2019 è stato la natura. Il Living Coral infatti richiama alla mente la barriera corallina e i colori del sole al tramonto e all’alba. Quindi questa scelta non è stata di certo casuale e strizza l’occhio alla grande crisi che sta investendo il nostro pineta: il problema dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento è un argomento molto importante che si aggrava ogni giorno di più. Living Coral si può definire un colore attuale che presta attenzione alle problematiche esistenti, ma che vuole anche dare una nota di speranza per il futuro, «così come il corallo arricchisce la vita marina, noi vogliamo arricchire questo colore e mantenerlo vivo».

 

Luce e acqua, accarezzano e modellano i materiali

Carlo Scarpa “… Venezia è come una casa araba…Si passa per corridoi strettissimi, e poi c’è quel benessere di acqua e di spazi …”

La circolarità dei percorsi, lo svelarsi improvviso degli spazi, la presenza dell’acqua, l’importanza della luce e dei materiali divengono i temi fondamentali della sua architettura che appare come metafora e simbolo della città lagunare.

Risulta interessare, quindi, cercare di guardare Venezia con gli occhi di Scarpa per rintracciare le origini e le matrici della sua poetica architettonica.

La Venezia di Carlo Scarpa
La Venezia di Carlo Scarpa

La città di Venezia

La caratteristica prima di questa città, sta nel suo strutturarsi di due elementi fortissimi, l’uno creato dall’uomo, l’altro naturale: l’architettura e l’acqua.

Il tessuto urbano si compone di rii strettissimi, angusti, quasi claustrofobici, che sboccano nei campi, nella piazza, in spazi di ampio respiro.

La città, che può essere percorsa solo a piedi, impone il suo tempo all’uomo, lo costringe a fermarsi, ad alzare lo sguardo, a ripartire, permettendo così di recuperare un rapporto diretto tra l’essere umano e l’architettura.

Non esiste il grande o il piccolo in assoluto, ma solo la proporzione data dalla relazione tra noi e ciò con cui ci confrontiamo.

La laguna ed i canali sono percepiti, da un lato, come limite e recinto che arresta la possibilità di crescita ed espansione e, dall’altro, come percorsi di conoscenza e di scoperta dei luoghi.

Venezia Canali
Venezia Canali

L’acqua

L’acqua è uno dei temi cardine della poetica scarpiana. Essa assume, nelle opere del maestro, valenze plurime:

  • quella cinetica di percorso, come avviene nel giardino della Fondazione Querini Stampalia dove i canali e le vasche progettati accompagnano l’uomo nel suo cammino;
  • quella statica di pausa contemplativa, come nel cimitero Brion in cui il piccolo tempietto è isolato dal resto del complesso, e si riflette nella vasca dalla quale sembra sorgere, invitando il visitatore alla meditazione e alla introspezione;
  • quella psicologica di sottile diaframma, fra la realtà ed il suo doppio, come appare evidente nel negozio Olivetti in cui la sottile pellicola di liquido, che riempie la vasca di marmo nero del Belgio, consente alla statua di Alberto Viani, ‘Nudo al sole’, di moltiplicarsi infinitamente, per giungere in una dimensione magica.

Venezia vicoli
Venezia vicoli

L’acqua è mezzo attraverso il quale la città entra dentro l’architettura, stringendo un legame profondo tra luogo e struttura, tra natura e artificio; è materia fra le materie usate, ma con un carattere particolarissimo poiché, non potendo essere plasmata ne modellata, è essa stessa che plasma e modella, recando in sé una prepotente forza creatrice.

La luce

La Luce è il secondo tema cardine di Scarpa. Essa accarezza i materiali, evidenziando le trame e le porosità che ci parlano così della loro consistenza ancor prima che la nostra mano sfiori la loro epidermide, ancor prima che il tatto intervenga.

La luce crea onestà perché non nasconde ne camuffa ed i materiali costruttivi quindi si svelano per la loro vera bellezza.

Venezia piazza San Marco
Venezia piazza San Marco

L’acqua, la luce, la perizia artigiana nel modellare i materiali, la magia della scoperta espressa dal passaggio tra buio e luce, tra chiuso e aperto, la pluralità dei percorsi, reali o visivi, offerti al visitatore, ed il dialogo tra opera e contesto, tra moderno e antico, creano un linguaggio attuale che non dimentica la tradizione, ma che non si cristallizza con essa.

Visitare Venezia e la sua laguna (patrimonio Unescu) può essere un’esperienza con molte sfaccettature ma di sicuro un’opportunità da non perdere almeno una volta nella vita.

Un sogno è l’enorme casa di Michael Jackson a New York, venduta ad un prezzo da capogiro!

In fatto di case il Re del Pop Michael Jackson sicuramente non passava inosservato. Vi ricordate Neverland? Già solo il nome preannuncia qualcosa di superlativo, ed infatti lo è! L’enorme residenza privata in California della pop star è stata trasformata addirittura in un parco divertimenti a tema. Manie di grandezza che solo un personaggio come lui poteva permettersi, è certo. Mentre noi, con budget significativamente meno sostanziosi di quelli di Michael Jackson, rimaniamo ugualmente incantati dalle sue residenze più modeste, per così dire, per le strade della Grande Mela.
Diamo un’occhiata alla casa di Michael Jackson a New York.

Casa di Michael Jackson a New York
Casa di Michael Jackson a New York (ADAM D. MODLIN)

La casa di Michael Jackson a New York

Stiamo parlando della sua villa di Manhattan a 4 East 74th Street, nell’Upper East Side, che oltre a lui ha ospitato nel tempo altri personaggi iconici come il pittore Marc Chagall. La splendida casa, che ha visto affaccendarsi l’eccentrica e movimentata vita della star, è rimasta sul mercato per poco meno di un anno, ed ora sembra aver trovato un nuovo proprietario. Il prezzo pagato per diventare inquilini del maestoso palazzo è stato di 32 milioni di dollari, una cifra senza dubbio notevole, ma la casa li vale sicuramente tutti fino all’ultimo centesimo.

Michael Jackson prese in affitto la casa nel 1999 e vi rimase fino al 2000, anno che lo vide vincitore del premio come Miglior artista maschile del Millennio al contest World Music Awards a Monte Carlo. Nessuno si sarebbe aspettato che da lì a pochi anni la grande star sarebbe scomparsa all’improvviso. Dopo una carriera ricca di successi che lo ha portato ad ottenere il titolo di artista con maggior successo commerciale di tutti i tempi, il piccolo performer dei Jackson 5, poi divenuto solista e Re del Pop, è morto il 25 giugno del 2009 nella sua casa di Los Angeles. Un attacco cardiaco mise fine alla sua tumultuosa, eccitante e discussa vita. La sua morte è stata definita “l’evento mediatico più grande di sempre” ed ancora oggi il suo nome risuona nella storia della musica.

Un maestoso palazzo nell’Upper East Side

Questa maestosa residenza sembra aver avuto sempre a che fare con le celebrità fin dalla sua costruzione nel 1898, quando venne incaricato l’architetto Alexander Welch per il progetto della casa in stile Beaux Arts.

Casa di Michael Jackson a New York
Casa di Michael Jackson a New York (ADAM D. MODLIN)

Una facciata che forse vi risulterà familiare se siete fan della serie tv Gossip Girl, infatti venne usata per le riprese in esterno della residenza di Nate Archibald.

La casa di estende su 1184 metri quadri, ed è composta da sei piani, 16 stanze e 7 camere da letto. Interessante è il fatto che conserva l’arredamento di quando Michael Jackson vi abitava negli anni ’90. Il tutto è finemente arredato con uno stile classico ed elegante come fa sapere HouseBeautiful.

Casa di Michael Jackson a New York
Casa di Michael Jackson a New York (ADAM D. MODLIN)

Nel piano interrato si trovano una sala multimediale, una palestra, un magazzino e l’area dello staff. Si procede con la sala da pranzo e il salotto, raffinati ed eleganti pronti ad accogliere gli ospiti. Salendo invece si trova la camera padronale che occupa tutto il terzo piano. Gli ultimi tre piani ospitano due camere da letto ciascuno.

La cucina è abitabile, un grande spazio aperto dove predomina il colore bianco (come in tutta la casa del resto).  La luce naturale è così abbondante da illuminare tutte le stanze, le grandi vetrate, in particolare quella della sala da pranzo, offrono una magnifica vista sulla città.

Dimensioni di questo genere per una casa in una città come New York sono sorprendenti! Oltre ad avere stanze molto grandi in ognuna di esse c’è anche un camino che dà quel tocco di classicità in più. In totale la casa conta sette stanze da letto e dieci bagni, dieci camini, pavimenti in quercia e vetrate antiche colorate e piombate.

Casa di Michael Jackson a New York
Casa di Michael Jackson a New York (ADAM D. MODLIN)

Infine nella zona esterna non poteva mancare un bel giardino curato, mentre al sesto ed ultimo piano della palazzina si trova una bellissima terrazza all’aperto dove potersi godere l’aria e le luci della notte in totale relax e privacy.

Leggi anche: La casa di Meryl Streep a New York messa in vendita per 25 milioni di dollari

Elliptic House, una casa fatta dal vento

Il vero autore della Elliptic House sembra essere il vento che ha modellato secondo i suoi movimenti questa straordinaria costruzione.

La Elliptic House, una casa fatta dal vento

La Elliptic House è certamente una casa fuori dall’ordinario, un grande esempio di architettura contemporanea che fa di una enorme scultura una residenza. Si trova nel sud del Portogallo, precisamente a Praia da Luz ed è stata progettata dallo studio Mario Martins Atelier. La sua posizione proprio di fronte all’Oceano Atlantico cala la struttura in un contesto paesaggistico da mozzare il fiato e la sua forma sinuosa, che sembra essere stata modellata dal vento, la rende parte di esso.

elliptic house
Elliptic House (images by FG+SG Architectural Photography)

Nella strabiliante residenza predomina il colore bianco che conferisce ancora più leggerezza e fluidità al design. E’ proprio il senso di leggerezza della struttura che affascina, il piano superiore sembra essere sospeso in aria senza che la gravità eserciti su di lui alcuna forza. Si va a creare così un equilibrio essenziale tra le parti più consistenti e quelle vuote e leggere.

Elliptic House
Elliptic House (images by FG+SG Architectural Photography)

La base ellittica si estende per 450 metri quadrati comprendendo l’ovale sospeso che delimita il patio centrale della casa e la piscina circondati da verde prato curato. Si compone di 4 camere da letto ciascuna con bagno privato, un ampio open space di 80 metri quadrati composto da cucina, sala da pranzo e soggiorno con camino. La casa è dotata anche di un garage, una cantina e una palestra.

Elliptic House
Elliptic House (images by FG+SG Architectural Photography)

Non è solo l’esterno ad essere caratterizzato da un design minimal ed elegante, anche gli interni prediligono tonalità luminose che vanno dal bianco al grigio chiaro. La forma ovale dell’esterno viene riprese all’interno con una scala curva con un ampio oblò circolare che porta ad una suite con terrazza panoramica.

Leggi anche: Il Palazzo delle bolle di Pierre Cardin, un esempio di avanguardia ed eccentricità

Conosciamo meglio ARERA : chi regola il mercato dell’energia?

Nel nostro lavoro facciamo spesso riferimento all’Arera, anche nei nostri articoli ne abbiamo parlato spesso, in generale quando si tratta il tema dell’energia elettrica e gas naturale questa sigla è sempre presente.

Ma cosa è l’ARERA?

Arera è l’acronimo di Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

È stata istituita il 14 novembre del 1995 e da quel momento ha assunto il ruolo di soggetto regolatore dei mercati liberalizzati, sostituendo i monopoli che erano presenti nella maggior parte dei paesi UE.

Quali sono i compiti principali che svolge?

  1. Si occupa di formulare proposte al governo
  2. Regolamenta i mercati
  3. Determina le tariffe per gli oneri di sistema che comportano aumenti o diminuzioni dei prezzi in bolletta
  4. Assicura trasparenza delle condizioni di servizio
  5. Assicura condizioni di eguaglianza nell’accesso alle reti energetiche
  6. Controlla la qualità dei fornitori dei servizi
  7. Offre sostegno agli utenti valutando reclami, segnalazioni ed istanze presentate dal consumatore.

Arera

Come contattare Arera?

Grazie all’help desk messo a disposizione per dare supporto ai consumatori è più facile entrare in contatto con l’autorità e richiedere informazioni o sottoporre all’attenzione di esperti nel campo dell’energia elettrica, gas naturale e acqua potabile le proprie problematiche con le utenze.

Per i reclami è possibile contattare il numero verde 166.654 dalle 8 alle 18 attivo dal lunedì al venerdì. Esclusi i giorni festivi.

Per le richieste di informazioni e per tutte le altre pratiche è possibile iscriversi al sito sportelloperilconsumatore.it ed avere una panoramica generale con tutte le azioni che è possibile svolgere per entrare in contatto con l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente

Per mettersi in contatto con la sede di Milano:

Indirizzo: Piazza Cavour, 5, 20121 Milano

Telefono: 02.655.651

Per mettersi in contatto con la sede di Roma:

Indirizzo: Via dei Crociferi, 19, 00187 Roma

Telefono: 06.697.9141

Email: info@arera.it

Sportello del Consumatore

Numero Verde: 800.166.654

Fax: 800.185.024

Indirizzo: Via Guidobaldo del Monte 45, 00197, Roma

Email: info.sportello@acquirenteunico.it

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