E’ il sogno di molti abitare in una casa di legno lontano dal grigiore del cemento. Il legno è natura, è calore e confortevole, oltre ad essere un materiale molto bello e sostenibile. Inoltre è un ottimo isolante termico e acustico. Per quanto riguarda l‘estetica negli ultimi anni sono sempre di più gli architetti che si sono cimentati nella progettazione di bellissime case in legno il cui valore è conferito proprio dall’aspetto naturale di questo materiale. Ecco tre case da cui trarre ispirazione e rimanere affascinati.
La casa in legno del Madagascar
(www.sceg.it)
In Madagascar, a pochi passi dal mare, SCEG Architects ha progettato una casa in legno e cemento affidandosi, totalmente a materiali naturali: tronchi e assi di palissandro trattato con olio di cocco per i rivestimenti, foglie di ravinala per la copertura, sabbia e terra dell’isola per la realizzazione del cemento.
Un ex fienile rinnovato
casa in legno (Tomaz Gregoric + Courtesy: OFIS Architects)
Un altro esempio di casa in legno è questo ex fienile in disuso, in un piccolo paese della Slovenia. Ofis Arhitekti ha scelto per gli interni un rivestimento in abete chiaro per rendere l’ambiente caldo e accogliente. Mantenute invece le travi lignee a vista originali. Il progetto d’arredo, basato sulla semplicità, ha previsto complementi in legno dalle linee pulite.
In Giappone la Pit House
(Koji Fujii / Nacasa & Partners)
Arriviamo in Giappone dove si trova la Pit House coi suoi 115 metri quadrati rivestiti in legno di cedro, un progetto dello studio Uid Architects. Gli architetti hanno scelto questo materiale per la casa e per la maggior parte dei mobili interni su misura, per conferire all’abitazione un’atmosfera familiare e naturale.
Una volta passata l’Epifania termineranno tutte le festività, molto probabilmente casa nostra a questo punto necessiterà di una pulizia un po’ più approfondita. Dopo le feste resta il disordine: e ora chi pulisce? Ecco come organizzare delle pulizie adatte al momento.
Perché dopo le feste natalizie la casa è più sporca del solito?
casa sporca dopo le feste? ecco come organizzarsi (http://www.mammafelice.it/)
Durante le feste natalizie, tra decorazioni e preparazione di pranzi e cenoni, la casa subisce un “trauma” in più di quello quotidiano. Polvere, residui di cibo, acqua, vino e spumante possono cadere a terra ecc… ecc… Anche se si cerca continuamente di fare attenzione ad ogni evento, durante queste giornate si finisce per mettere casa sottosopra. E alla fine chi pulisce il tutto? Alla fine delle festività, sarà utile organizzarsi al meglio, per poter riportare la nostra casa allo splendore originario.
Organizzarsi per bene
Quando si devono iniziare delle pulizie più approfondite, rispetto a quelle giornaliere, c’è bisogno di un’organizzazione ben dettagliata. L’organizzazione aiuterà a raggiungere il risultato desiderato, nel modo più veloce ed efficace. Quindi prepariamo tutto l’occorrente: dobbiamo
Dopodiché, dobbiamo avere chiaro come procedere: iniziamo con il togliere le decorazioni, per poi procedere con le pulizie più approfondite.
Rimettere le decorazioni al loro posto
riordinare le decorazioni natalizie (https://i0.wp.com)
L’Epifania tutte le feste porta via: passata la festa della Befana, tutte le decorazioni andranno riposte nelle scatole e rimesse negli appositi spazi. Prima di mettere vi tutte le decorazioni, sarebbe opportuno ripulirle per poi ridividerle in contenitori suddivisi per tipo ed etichettati. In questo modo, negli anni successivi, non sarà difficile ritrovare ogni singolo pezzo delle nostre decorazioni natalizie.
Per quanto riguarda l’albero, nel caso in cui si disponga di un abete sintetico, prima di richiuderlo e rimetterlo nella scatola bisogna pulirlo. Aiutandovi con un’aspirapolvere e con un panno umido, potete togliere tutta la polvere ed i residui dei decori (brillantini, neve finta, ecc). In questo modo, l’albero si manterrà per più tempo e nella scatola non si depositerà alcun residuo di sporcizia.
Molto spesso ad essere decorati sono anche i vetri delle finestre di casa nostra. Una volta rimosse tali decorazioni, potrebbero restare residui e aloni prodotti dalla colla o dal materiale ella decorazione. Quindi, si consiglia, una volta eliminati tutti i residui dei decori, di ripulire i vetri con dello sgrassatore ed un panno prima umido e poi ben asciutto.
Il ricordo dei pranzi e dei cenoni
ripulire tutto dopo i pranzi ed i cenoni (http://asianetindia.com)
Durante queste feste, possiamo dire che la zona dell’abitazione più sfruttata, è la cucina e la sala da pranzo. Questi giorni sono caratterizzati da grandi abbuffate e quindi da una numerosa quantità di stoviglie, piatti e posate sporcate dalla preparazione e dal consumo del pranzo.
Tutti gli utensili ed il pentolame usati per i pranzi ed i cenoni vanno lasciati in ammollo e poi lavati con cura. Inoltre, bisogna ricordare che i bicchieri è più corretto lavarli a mano per non farli macchiare, mentre posate, piatti e pentole è meglio, se possibile, lavarli in lavastoviglie.
In cucina togliete tutti quegli oggetti o accessori che non appartengono alla quotidianità di questa stanza. Durante le feste, infatti, vengono utilizzati degli utensili che comunemente non occorrono in cucina. Una volta riordinato il tutto passate alla pulizia a fondo di piani lavoro ed elettrodomestici, compreso il frigorifero. Riguardo a quest’ultimo, è opportuno svuotarlo per assicurarsi che non ci sia nulla che potrebbe andare a male.
Nella sala da pranzo è possibile che vi siano delle macchie date dallo spumante. Ogni brindisi, potrebbe aver causato la caduta di qualche goccia sul pavimento o sugli altri tessuti presenti nella stanza. Il vero rimedio a tutto questo è l’acqua ossigenata. Se la macchia si trova su un tessuto, infatti, basterà strofinare delicatamente la superfice sporca con un panno bagnato con acqua ossigenata.
E se fosse un bambino a progettare una casa? House of Mother nasce proprio dal genuino disegno di un bambino alle prime armi con matite e colori. Poche linee caratterizzate da una forte espressività.
House of Mother
House of mother (ignant.com)
L’architetto Förstberg Ling sceglie quindi il progetto di un bambino, o meglio il disegno iconico della sua casa, per creare House of Mother a Linköping, in Svezia (per la madre di Björn, bibliotecaria e splendida tessitrice). Una casa che racchiude nella sua interezza e nella sua essenza tutto quello che è una mamma rappresenta. L’idea di famiglia, di luogo sicuro, un posto familiare a cui si sente di appartenere.
La casa appoggia su una massiccia base di cemento ed è stata pensata sia per uso abitativo che come luogo di lavoro. All’esterno è definita dai muretti di contenimento del giardino e le scale, mentre all’interno è percorsa da una panca bassa che circonda il perimetro dell’edificio.
La costruzione è composta da due corpi non allineati vista la necessità di rimanere dentro i confini di un solo tetto. Questo ha permesso di ricavare spazi diversi destinati ad avere diverse modalità di utilizzo.
Il rivestimento è in alluminio ondulato che da movimento all’abitazione in contrasto con le forme semplice e lineari. A bilanciare la freddezza dell’alluminio esterno, c’è l’atmosfera intima dalla quale si viene rapiti entrando nella casa.
Eleganza, stile, ricchezza ed alta società tutto questo sono gli Hamptons, una piccola lingua di terra nell’esclusiva Shelter Island poco distante da New York. Una località diventata immagine di lusso ed alta classe grazie anche ai film, alle serie e alle campagne fotografiche di moda che l’hanno usata come location.
Se volete dare un’occhiata alle fantastiche residenze degli Hamptons ecco una casa che racchiude tutte le caratteristiche e lo stile che hanno reso questa zona un’icona nel mondo.
La classe degli Hamptons
Photo Credits: Sotheby’s International Realty
La casa in questione si affaccia sulla Peaconic Bay, ed è stata recentemente rinnovata dagli ultimi proprietari, diventando un vero e proprio concentrato di storia e fascino.
Sventola alta l’immancabile bandiera americana affissa niente meno che sull’albero maestro della barca con cui Sir Thomas Lipton (sì, quello del famoso tè) corse l’America’s Cup negli anni 30. Questo solo un piccolo dettaglio storico che arricchisce una casa ancora piena di sorprese.
Photo Credits: Sotheby’s International Realty
Questa magnifica villa in stile Regina Anna fu costruita nel 1880 su un terreno privato di circa 400 acri. Si estende su una superficie complessiva di circa 650 metri quadrati. E’ suddivisi su tre piani in cui trovano spazio sette camere da letto e sette bagni, tutti con vista panoramica sulla baia. Prosegue con molte aree living e relax comuni, a una cucina perfettamente attrezzata e a una sala da pranzo esterna in una cabana dal sapore caraibico.
Photo Credits: Sotheby’s International Realty
Come una vera casa degli Hamptons che si rispetti gli interni sono espressione di classe ed eleganza, ricchi di dettagli e oggetti preziosi dal sapore marinaro. L’arredamento non è ostentato ma equilibrato ed armonioso e allo stesso tempo accogliente. Il dettaglio della boiserie bianca abbinata al muro dipinto di un blu navy intenso e brillante fa davvero la differenza rimanendo l’unico colore forte della palette cromatica.
Photo Credits: Sotheby’s International Realty
Accanto alla casa c’è poi un “mulino” che fa da lussuosa guest house e un’altra piccola costruzione all’imbocco del pontile privato, quasi a pelo d’acqua. E non potevano mancare una bellissima piscina, campi da basket e da tennis e un vero frutteto.
I tappeti non smettono di essere un motivo ricorrente nel case di tutto il mondo. Di varie forme e colori riescono a creare atmosfera all’interno di un ambiente. Sono soprattutto i tessuti poi a fare la differenza tra uno stile di arredo e l’altro, si passa dalla lana, materiali naturali e plastici. Vediamo dove poter posizionare i tappeti nel modo migliore per esaltarne la bellezza nei vari ambienti domestici.
Il pezzo mancante nel living
(designmag.it)
A volte un living ha bisogno di quel tocco che manca a completare l’opera di arredo, e spesso quel tocco è proprio il tappeto. Di svariate forme e tessuti potrete scegliere quello che più si addice allo stile della casa. Corto o lungo può essere disposto nella zona destinata alla convivialità e alla conversazione, in genere davanti al divano con sopra un tavolino basso per creare una piccola zona accogliente e con stile.
In cucina
Il tappeto può rivelarsi essenziale in una cucina, come protezione del pavimento dall’acqua, dall’olio e dai vari incidenti che potrebbero verificarsi durante la preparazione dei pasti. Inoltre i vari materiali di cui ora sono fatti i tappeti possono venire incontro alle varie esigenze, per esempio in commercio ci sono modelli con finitura anticaduta e antimacchia.
Comfort e morbidezza per la camera da letto
(designmag)
I modelli classici scendiletto ai lati del letto ormai sono stati superati dalle taglie maxi. Infatti si stanno sempre più imponendo i tappeti oversize in grado di generare un ambiente confortevole e rilassante.
Un bagno con del carattere
Anche in bagno non è da sottovalutare l’importanza di un tappeto, come in cucina, può rivelarsi molto utile. Nel caso del bagno però bisogna tener conto delle dimensioni a disposizioni per fare la scelta giusta, se sceglierete fantasie particolari e audaci avrete però sicuramente un bagno con del carattere.
I confini della zona pranzo
(pinterest.com/MichelleNnuullo)
E perché no, un tappeto può anche trovare spazio nella zona pranzo per delimitare i confini. Soprattutto può evitare lo stress legato agli spostamenti di sedie e tavoli che potrebbero rovinare il pavimento. Se la zona pranzo si apre sul living è possibile creare interessanti combinazioni cromatiche per movimentare l’ambiente.
La notte di Capodanno per noi è un giorno di festa, ma per i nostri amici animali è un momento di puro terrore. Il forte rumore dei petardi e dei fuochi d’artificio li fa spaventare talmente tanto da fargli perdere l’orientamento e farli vivere ore in completo stato d’ansia. Questa loro reazione potrebbe condurre a conseguenze ben peggiori, rendendoli vittime di incidenti o scomparse! Hai un cane ed un gatto in casa? Ecco come aiutare i nostri animali domestici questa notte di botti e fuochi d’artificio.
Animali domestici e botti di Capodanno
cani e gatti e i botti di capodanno (https://www.rentcafe.com)
A Capodanno chi non festeggia proprio sono i nostri amici domestici, in modo particolare i cani. Difatti, i cani, di qualsiasi razza, sono i più sensibili al rumore dei petardi, botti o fuochi d’artificio. Questi deliziosi animali, infatti, sviluppano una reale fobia riguardante determinati rumori. Questo perché il loro udito e percezione dei rumori è triplicato a confronto a ciò che percepiamo noi umani. Dunque, la loro reazione, sarà certamente esagerata ai nostri occhi, tentando di fuggire o assumendo atteggiamenti di estrema ansia. Solitamente, difatti, iniziano ad ansimare, tremare, fuggire o si vanno a nascondere in luoghi impensabili, oppure urinano in giro anche se non è loro abitudine! Queste situazioni possono tramutarsi in veri e propri attacchi di panico.
Ecco come aiutare i nostri animali domestici questa notte di botti
Ecco come aiutare i nostri animali domestici questa notte di botti (https://i0.wp.com/www.spottedinely.com)
Ma, dunque, cosa possiamo fare noi umani per proteggere questi nostri amici animali? Innanzitutto, chi ha un animale domestico, in questa serata non deve assolutamente lasciarlo in casa da solo: la solitudine amplierebbe la loro reazione. Ma allo stesso tempo, dovete ignorarlo. Ossia: nel caso in cui si vada a nascondere, lasciatelo li dove si trova, ed ignoratelo, infatti, nel caso in cui durante tale stato di ansia l’animale venga coccolato e rassicurato, verrebbe preso come un premio e continuerebbe a dimostrarsi agitato anche in altri casi di normalità. Di conseguenza, si rischia di recare dei danni soprattutto al nostro amico. Dopodiché, togliete quegli oggetti che poiché disorientati, così come non vanno legati perché nell’agitazone rischiano di strangolarsi con catena o corda. Non lasciateli all’aperto o sui balconi: nel loro stato di shock potrebbero sentirsi disorientati e fuggire perdendosi oppure gettarsi nel vuoto. Nel caso in cui non potete tenere il vostro amico animale in casa, munitelo di ogni dato identificativo: dalla medaglietta al microchip. Potreste accendere TV o radio, in questo modo si attenuano i rumori dei botti e fuochi artificiali.
Lo studio danese Een Til Een non si è solo preoccupato di ridurre l’impatto ma di utilizzare anche materiali biologici di scarto per costruire un’intera casa biologica, facendo a meno di cemento, metallo, compensato e pannelli OSB.
Biological house
Casa biologica (greenstyle.it)
Si chiama Biological house ed è una casa di 145 metri quadrati con tre camere da letto, due bagni, cucina, salotto e terrazza, cioè tutto il necessario per una famiglia di oggi.
Sono stati usati materiali poveri e ricchi di cellulosa considerati di scarto come fibre di canapa, alghe, legno e paglia. Il rivestimento esterno è invece in Kebony Character, un legno cosparso con una miscela liquida di alcol furfurilico nato che quando viene riscaldato diventa più rigido e stabile.
Ad oggi chi detta le regole non solo per quanto riguarda la moda e il beauty ma anche per l’home decor, sono gli influencer che da dietro il loro account social si fanno portavoce di nuove tendenze influenzando, per l’appunto, il pubblico. Questa è la volta dei libri al contrario, Backwardbooks.
Nuove tendenze dai social
(popsugar.com)
In realtà moda e design sono sempre andate a braccetto ed ora attraverso social, in primis Instagram, le case di vedono arredare secondo le nuove mode professate in rete. Un esempio è Justina Blakeney, la guru del Jungalow stile ormai noto a tutti (Welcome to the jungle: stile jungalow per un arredamento wild).
Tra le tendenze più seguite in questi ultimi tempi quella che sta spopolando è quella dei libri a rovescio, detta con un tag, il #backwardbooks.
Semplicemente sono libri Inseriti nelle librerie o nelle scansie non più con la costa visibile ma con le pagine.
Di certo non è la trova più geniale del secolo se si sta cercando un libro, risulterebbe abbastanza scomodo trovarlo senza poter leggere il titolo o vedere la copertina. Ma diventano elemento innovativo se li vogliamo utilizzare come pezzi d’arredo. Dai colori neutri e uniformi diventano immediatamente tessere di un mosaico per giocare con i propri interni. Oltre al colore tenue anche la forma e la disposizione dei libri viene a nostro favore per creare composizioni originali. Se provate a digitare #backwardbooks troverete infinite soluzioni per mettere in pratica a casa vostra questa nuova moda.
Quello che si va a cercare quindi è un’armonia cromatica data dalle pagine dei libri e un soggetto dalla forma versatile per dare spessore ad una parete inutilizzata o ad una nicchia vuota.
Avreste mai pensato che sarebbe stata la NASA a consigliarvi le piante più salutari da tenere in casa? Ebbene sì, la famosa agenzia spaziale americana ha stilato un elenco delle piante da interno che apportano i benefici più consistenti agli ambienti in cui sono inseriti.
Uno studio degli anni ’80
Questo studio risale alla fine degli anni ‘80 ed è frutto della collaborazione con la Associated Landscape Contractors of America, Clean Air study. Sono state messe a confronto 12 specie vegetali. Il problema è la loro capacità di assorbire e neutralizzare elementi chimici dannosi per l’uomo, come benzene, tricloroetilene e formaldeide.
lastampa.it
Non è il caso di allarmarsi perché stiamo parlando di un testo degli anni ’80 e da allora la composizione dei prodotti che fanno parte della nostra quotidianità è migliorata.
Le piante salutari
Ma ora vediamo quali sono queste piante tanto declamate. Dracena massangeana meglio conosciuta come tronchetto della felicità, il crisantemo, la palma Areca entrambe note per la bellezza dei loro fiori. Aloe vera e edera inglese.
Risulta infatti che il benzene viene assorbito in maniera più significativa dal terreno che contiene le radici delle piante.
Gli amanti della montagna, della natura e del trekking non dovranno più preoccuparsi di dormire in piccole e scomode tende. La Utopia Arkitekter ha progettato la baita in montagna ideale. Il suo nome è Skýli e al suo interno non vi sembrerà quasi di essere in campeggio.
Skýli
Skýli in islandese significa appunto rifugio, visto il suo peso relativamente contenuto si può trasportare quasi ovunque. Sicuramente non si può montare e smontare ogni volta che si afa una tappa, ma può essere un punto di appoggio da cui partire e a cui ritornare sopo passeggiate in montagna e tra la natura.
Baita di Montagna (archdaily.com)
E’ nata per coniugare praticità e confort, è dotata di un’ampia finestra che offre una panoramica sul paesaggio islandese. Poi ci sono due porte una a nord e una a sud, ed è divisa in quattro aree principale. Due sono aree per riposare e possono ospitare fino a 15 letti. Le restanti sono per cucinare e conviviare.
(www.mir.no)
La Skýli offre ai viaggiatori anche riserve di cibo e kit medici in caso di condizioni climatiche critiche e sul tetto c’è una luce rossa per le emergenze. L’energia infine è garantita dai pannelli solari che può essere integrata con un generatore manuale.
La struttura, che si regge su un sistema di palafitte, ha un impatto minimo sull’ambiente. i materiali usati sono CLT, e l’acciaio del guscio esterno garantisce minima espansione termica e d è resistente ai raggi UV. Il tutto può essere montato in 2-3 giorni.