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Vasca da bagno in stile retrò: prendere ispirazione dal passato

Se un oggetto riesce a resistere al passare del tempo e a sopravvivere nonostante le nuove mode e tendenze vuol dire che è diventato un’icona. Questo è il caso della vasca da bagno retrò che si riscopre ogni volta nell’arredo dei bagno più audaci o sofisticati.

Le vasche da bagno retrò

Le vasche sono spesso sostituite con delle più comodi docce, che fanno risparmiare spazio e acqua, oltre al fatto di essere più consone alle persone che hanno difficoltà ad accedere alla vasca. Eppure, le vasche in stile retrò sono in rapida ascesa e sempre più spesso si trovano nei bagni di molte case.

Tipi di vasca da bagno retrò

vasca da bagno
Vasca da bagno retrò (bagnidalmondo.com)

La vasca da bagno retrò può essere di più tipi, a seconda dei gusti e dello spazio che si ha a disposizione. Le più diffuse tra gli arredamenti di tipo vittoriano sono sicuramente le vasche a posizionamento libero su piedini.

La forma del profilo

Possono variare anche in base al profilo della parte superiore. Si può scegliere un profilo asimmetrico rialzato in corrispondenza dell’appoggio della testa, o un profilo piano e regolare.

vasca da bagno retrò
vasca da bagno (arrediamo.net)

Un altro modello di vasca retrò, adatta però ad ambienti dalle dimensioni non trascurabili, è l’imponente vasca pannellabile in legno, rivestita da pannelli decorati con sottosquadri e modanature.

Il materiale per la vasca da bagno retrò

Per quanto riguarda i materiali utilizzati per questa tipologia di vasche, originariamente veniva adoperata la ghisa in quanto robusta e capace di trattenere il calore una volta raggiunta la temperatura desiderata. Ma un materiale del genere pone degli inconvenienti come il peso elevato.

vasca da bagno
vasca da bagno (archiproducts.com)

Per questa ragione, nelle rivisitazioni moderne delle vasche retrò vengono utilizzati materiali alternativi, come la tradizionale ceramica o innovativi materiali di origine sintetica. I vantaggi di questo cambio di tecnologia sono molti: una vasca freestanding in acrilico, ad esempio, pesa un terzo in meno di una vasca in ghisa e grazie allo spessore elevato delle pareti interne è in grado di mantenere più a lungo il calore dell’acqua senza disperderlo nell’ambiente.

E’ in vendita la casa più costosa di Manhattan! Una reggia urbana tra sfarzo, lusso ed eleganza

Ecco a voi la casa più costosa di Manhattan. Un appartamento sontuoso che si affaccia su Central Park e che sembra appartenere ad un’altra epoca fatta di oro, marmi, cristalli e tessuti preziosi.

La casa più costosa di Manhattan

Se seguirete le indicazioni per il 778 di Park Avenue, vi ritroverete davanti ad uno dei condomini più blasonati di New York dove classe ed eleganza sono le parole chiave. Proprio qui si trova la casa più costosa di Manhattan, o meglio l’appartamento!

Manhattan, New York (wikipedia.it)

Lo stabile è stato progettato nel 1931 da Rosario Candela, uno dei più affermati architetti di NY nella prima metà del secolo. Gli appartamenti sono solo diciotto, ma all’undicesimo piano si trova il più lussuoso di tutti.

Perché è la casa più costosa di Manhattan?

Perché il suo valore è di 39,5 milioni di dollari. Questa è la cifra richiesta dall’attuale proprietario, Lawrence Herbert, fondatore di Pantone.

Benvenuti nel lusso newyorkese

La doppia porta finemente decorata con intarsi d’oro è già un ottimo biglietto da visita e ci prepara a quello che troveremo al suo interno. Una galleria elegante accoglie i visitatori e li conduce nel soggiorno, dotato di camino e porte francesi, che unisce la sala da pranzo e la biblioteca.
La prima vanta una vista invidiabile vista la sua posizione angolare e si impreziosisce ancora di più in occasione di ricevimenti galanti. La biblioteca, dotata anch’essa di camino, è rivestita in legno arredata secondo uno stile ottocentesco che in realtà si ritrova in tutta la casa.

Continuiamo con il tour della casa più costosa di Manhattan arrivando all’ala sud dell’appartamento dove si trova una master suite ad angolo con due bagni, enormi cabine armadio, uno studio separato e un ampio spogliatoio. Mentre sul lato ovest ci sono altre quattro camere da letto spaziose e proporzionate, e infine a nord infine sono raccolti gli ambienti funzionali ovvero cucina, lavanderia, locali destinati al personale di servizio.

La firma che troviamo scritta sugli arredi raffinati e lussuosi è quella di Peter Marino, interior designer che ha unito il gusto classico fatto di rifiniture e intarsi preziosi con un tocco di glamour che si adatta perfettamente allo stile dell’Upper East Side.

Sai come fare la manutenzione della caldaia per risparmiare? Ecco tutto quello che devi sapere

La caldaia è uno degli elementi più efficaci in casa. L’importante, però, è sapere come mantenere correttamente funzionante la caldaia, in modo da continuare a risparmiare. Sai come fare la manutenzione della caldaia per risparmiare? Ecco tutto quello che devi sapere.

Manutenzione della Caldaia

manutenzione della caldaia
Caldaia (http://www.asterservice.it)

La manutenzione della caldaia non è una prassi da prendere sottogamba! Prima di tutto ricordatevi sempre di farvi aiutare e consigliare dalle persone giuste, preparate e che sappiano fare il proprio lavoro. La manutenzione deve essere effettuata per diversi motivi:

  • Sicurezza: se un impianto non viene controllato regolarmente, oppure non è tenuto nel modo più corretto, so potrebbe tramutare in un impianto ad alto rischio e, soprattutto ad alto consumo. La sicurezza serve quindi per preservare la salute della famiglia e la cospicuità del nostro portafoglio. Inoltre, ricordate che la manutenzione è obbligatoria.
  • Mantenere l’aria pulita: una corretta manutenzione assicura anche l’aria che si respira in casa, poiché si evitano dispersioni, inefficienze e sprechi
  • Risparmio economico: procedere periodicamente con la manutenzione comporta anche un cospicuo risparmio economico, niente sprechi o perdite, né tanto meno interventi extra per il malfunzionamento dell’impianto non controllato o mal tenuto.

Controlli e manutenzioni periodiche

Manutenzione della caldaia
Manutenzione della caldaia (http://www.enercomsrl.it)

Per mantenere funzionante, nel rispetto dell’ambiente e poco dispendiosa la vostra caldaia potete seguire poche e semplici regole.

  1. Controllare se la caldaia si accende e spegne correttamente: questo è un controllo che va eseguito in estate, poiché la caldaia è in funzione meno rispetto all’inverno. Accertarsi che l’accensione e lo spegnimento siano sempre regolari favorisce il basso consumo ed evita la creazione di dispersioni.
  2. Accertarsi che il funzionamento dei dispositivi di comando e segnalazione è sempre lineare: questi elementi servono per la sicurezza delle persone.
  3. Libretto di impianto: tutte le caldaie, al momento dell’installazione, vengono fornite di un libretto in cui vi sono scritti tutte le informazioni utili ed i consigli per la manutenzione. All’interno dei libretti vanno specificati anche tutti gli interventi effettuati sulla caldaia, firmati dal tecnico che svolge controlli ed eventuali riparazioni.
  4. Pulizia ed integrità: periodicamente vanno controllate anche tutte le parti che compongono la caldaia: controllare l’integrità dei rivestimenti, pulite, quando si formano, eventuali incrostazioni, rimuovere le ossidazioni che possono formarsi nei bruciatori.

Sempre al tuo servizio: sai cos’è il Servomuto?

Nelle case delle nostre nonne era uno degli oggetti immancabili: sai cos’è il servomuto? In passato era un  elemento d’arredo dedicato prettamente agli uomini. Oggi sta tornando in voga più che mai in ogni forma, colore e materiale.

Il classico dei nonni

servomuto
Servomuto classico (https://dzpybaqldk5xx.cloudfront.net)

Immaginatevi di tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, quanti di voi hanno voglia di togliere gli abiti e ripiegarli per bene per riporli nell’armadio? Pochi scommetto! Allora invece di abbandonarli sul letto o su una sedia sulla quale si arricceranno ammucchiati l’uno sul’altro, ecco un antico elemento d’arredo che in passato era immancabile nelle case. Il servomuto, in molti sicuramente lo avranno visto a casa dei nonni, era un accessorio particolarmente utile nelle camere. Creato prettamente per capi maschili, è formato da un supporto su cui poggia una gruccia e un sostegno per i pantaloni. Questo accessorio, oggi sta tornando in voga, in molti altri materiali e disegni.

Tra modernità e design

servomuto
Servomuto design (http://www.icostantini.it/)

Oggi, questo elemento d’arredo, continuando a mantenere le caratteristiche originali, è diventato unisex. Ma non solo, negli ultimi anni sono stati creati dei modelli di design, dalle linee particolari per soddisfare ogni richiesta. A prima vista, infatti, potrebbero essere considerati delle vere e proprie opere d’arti!

Una bella soluzione per gli ospiti

servomuto
Servomuto per servire gli ospiti (https://www.designbuzz.it)

Grazie a tutte le innovazioni e alle modifiche, nonché agli accessori, che sono stati aggiunti al modello classico, è possibile sfruttare questa soluzione anche per le stanze degli ospiti. Difatti, un servomuto alto, magari accessoriato con qualche cassetto, potrebbe diventare un valido alleato nella sistemazione delle stanze dedicate a possibili ospiti.

Una casa passiva al prezzo di mezzo caffè al giorno. In Veneto la prima casa passiva frutto di una ristrutturazione

Non appena sarà certificata Borbiago di Mira (Venezia) potrà vantare la prima casa passiva italiana, frutto di una ristrutturazione. Le altre case passive della Penisola sono tutte nuove costruzioni.

La casa passiva di Borbiago

casa passiva
casa passiva italia (genteveneta.it)

Si tratta dii una casa trifamiliare contadina degli anni ’30, e misura 200 metri quadrati su cui fino ad ora non erano mai stati fatti lavori di ristrutturazione. Ora sta prendendo sempre più le sembianze di una casa abitabile dotata di ogni confort, ma senza né caldaia né termosifoni. La casa si “nutrirà” solo dell’energia ricavata dai raggi solari e dell’energia termica chiesta alla terra. Niente gas né gasolio né altri combustibili fossili; ma neanche stufe a pellet e niente caminetti a legna.
La casa passiva in realtà non è alla portata solo dei più abbienti. I costi al metro quadro per una ristrutturazione sono intorno ai 1600-1700 euro, del tutto simile a quello di una ristrutturazione con metodiche e tecnologie convenzionali. Il che si deve al fatto che gli impianti tradizionali sono pressoché azzerati; così quel risparmio è compensato da un maggior costo dei materiali isolanti.
Per giunta ci sono i vantaggi fiscali: la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni (fino ad un importo di 96mila euro) e quella che arriva al 70 e anche all’80% per interventi di adeguamento contro i terremoti.
L’architetto Denise Tegon che si è occupata dell’intervento dal punto di vista termico-energetico ha fatto tutto ciò che richiedevano gli standard di una casa passiva. La casa è stata costruita in funzione di un isolamento termico per la tenuta all’aria, con serramenti tutti in legno e triplo vetro.
A Borbiago si è fatto tutto ciò: lo sottolinea Denise Tegon, l’architetto che ha curato tutto l’intervento dal punto di vista termico-energetico, fino al conseguimento dello standard di casa passiva (il progetto è invece del geometra Piero Martarello).

Infine il “motorino” che serve per scaldare e rinfrescare e rendere confortevole l’abitare: una pompa di calore collegata a un sistema di ventilazione meccanica, che consente un continuo ricambio d’aria. È l’unico impianto della casa.
La casa funziona al costo di mezzo caffè al giorno. Inoltre è stato posizionato un tubo che d’inverno riscalda l’aria esterna prima di farla entrare nella pompa di calore, riducendone il lavoro. D’estate fa il viceversa!
Tutto questo impegno ha bisogno di un po’ di energia elettrica. Di giorno e quando c’è il sole sono più che sufficienti i 6 kW di potenza dei pannelli fotovoltaici sul tetto. Di notte si fa ricorso alla rete elettrica. Ma i costi di gestione si prevede si aggireranno sui 60 centesimi di euro al giorno.

Stai pensando all’acquisto di una nuova casa? Vantaggi e svantaggi delle case prefabbricate

Le case prefabbricate stanno prendendo piede nell’edilizia. Il legno è uno degli elementi più diffusi ed amati nel settore edilizio. Si tratta di un materiale rinnovabile e dalle grandi qualità fisiche. Sicure, economicamente più accessibili, rispettano l’ambiente: ma realmente quali sono i vantaggi e svantaggi delle case prefabbricate?

Case prefabbricate in legno e l’isolamento termo-acustico

case prefabbricate
Case prefabbicate in legno (http://www.norgeshus.it)

Le case prefabbricate essendo costruiti interamente in legno possono vantarsi di possedere una caratteristica da non sottovalutare assolutamente: l’isolamento termo-acustico. Ovviamente questa proprietà giunge dal legno, poiché sappiamo essere un grande isolante, ed è per questo, che nei paesi del nord Europa si tende solitamente a utilizzare tale materiale, soprattutto nelle zone più fredde. Questa capacità del legno, quindi, permette all’abitazione di mantenere un clima interno ideale: calde di inverno e fresche d’estate. Inoltre, grazie ai trattamenti a cui viene sottoposto tutto il materiale destinato alla fabbricazione di queste strutture, si è eliminata completamente la possibilità che si formi della muffa sulle pareti.

Quanto sono resistenti le case prefabbricate in legno?

case prefabbricate
Casa prefabbricata – interno (https://www.casaprefabbricatalegno.it)

Molto spesso, pensando ad una struttura in legno, si ha l’idea di qualcosa di poco resistente, poiché realizzata con materiale leggero. Ma questa leggerezza del legno non implica in alcun modo sulla resistenza dell’abitazione, poiché le strutture portanti sono fatte in modo tale da essere particolarmente resistenti. La resistenza di queste abitazioni è certificata ed appurata grazie alle numerose ricerche ed esperimenti effettuati per raggiungere un risultato che garantisca la totale sicurezza.

Un’abitazione prefabbricata in legno permette di sbizzarrirsi nelle installazioni tanto quanto una costruzione comune. E quindi possono essere tranquillamente affisse sulle pareti delle mensole, così come è completamente garantito il fissaggio dei sanitari o altri elementi dell’arredamento.

Case prefabbricate e terremoti

Ultimamente nel nostro paese si sono verificati molti, troppi, eventi drammatici causati da eventi sismici. A tal proposito, una soluzione in legno è una garanzia in più anche in questi casi di estremo pericolo! Le costruzioni realizzate in legno, sono sicuramente meno pericolose di quelle realizzate con i comuni materiali edili quali il calcestruzzo. Questa caratteristica dipende dalla morbidezza ed elasticità propria del legno. Per questo motivo un’abitazione in legno è completamente in grado di affrontare un evento sismico, accompagnando il movimento senza cedere.

Case prefabbricate: spese e consumi

Abbiamo accennato ai principi ecologici che le case in legno rispettano in pieno. Innanzitutto, stiamo parlando di abitazioni costruite con materiali totalmente naturali. Inoltre, una casa in legno è in grado di consumare una quantità minima di energia. Questa proprietà è data prima di tutto dalla capacità isolante di cui abbiamo fatto riferimento all’inizio: i costi di riscaldamento e refrigerazione sono abbattuti grazie alla resistenza termica del legno. Altro punto a favore è il costo di costruzione ed ultimazione delle case. Questo tipo di soluzione a prezzi assai più vantaggiosi e trasparenti rispetto alla costruzione dal nulla di un’abitazione comune.

Svantaggi delle case prefabbricate in legno

case prefabbricate
Vantaggi e svantaggi delle case prefabbricate (https://cdn.freshome.com)

Tra gli svantaggi delle case prefabbricate in legno troviamo la manutenzione. Per far si che una casa di questo tipo duri a lungo nel tempo occorre fare delle manutenzioni e controlli periodici. Dettaglio che vale anche per le costruzioni comuni. Ma diciamo anche che questi controlli devono avere una frequenza decennale o anche più. Ovviamente, come per ogni cosa migliore è la qualità di materiali e lavoro impiegati, maggiore è la garanzia. Questo vale anche per le case prefabbricate in legno, soprattutto nel caso in cui sorge il dubbio degli incidenti! A qualcuno, magari, pensando ad una casa di questo tipo ed ai suoi svantaggi il primo pensiero va all’infiammabilità della struttura: il legno brucia assai lentamente. Anche in questo caso lo svantaggio in caso di incidenti simili è al pari di una casa realizzata con materiali comuni!

Diciamo che lo svantaggio più grande potrebbe essere collegato all’acqua, ma sempre nel caso in cui i lavori non siano stati effettuati bene.

State scegliendo il colore delle pareti di casa? Ecco a cosa fare attenzione per non sbagliare!

La scelta del colore delle pareti è uno dei problemi principali quando si arreda una casa, le indecisioni potrebbero durare fino all’infinito. Fino a che la tinta non arriva sul muro non si sa cosa aspettarsi. Inoltre la scelta di un determinato colore ha un impatto notevole sull’umore e sulle emozioni delle persone: ad esempio il rosso dona vivacità ed energia, mentre il blu e il verde sono colori rilassanti. Ecco alcuni accorgimenti da tenere in considerazione quando si deve scegliere la pittura per le pareti di casa.

Moderazione con i colori accesi

colore delle pareti
colore delle pareti (mojnamestaj.rs)

Per prima cosa si deve scegliere la pittura da usare per le pareti in base alla destinazione d’uso della stanza. Infatti la camera da letto e il bagno sono ambienti destinati specificatamente al riposo e alla cura del corpo, quindi sono da evitare colori caldi, squillanti e che risaltino troppo alla vista, come l’arancio, il rosso, il magenta e il rosa shocking. Per non privarsi però di un tocco di allegria si può pensare di fare tre pareti bianche o in nuance neutre e una sola superficie in una tinta vivace coordinata.

Valutare l’ambiente e fare una piccola prova

Inoltre è fondamentale scegliere il colore adatto: capita spesso di sbagliare nella scelta della tinta e di accorgersi solo alla fine che il risultato non è quello voluto. Si consiglia di valutare con attenzione le caratteristiche dell’ambiente e quelle della pittura per fare poi una piccola prova. Ad esempio è bene farsi un’idea del risultato finale dipingendo una piccola porzione di muro e immaginare come sarà il risultato finale.

Scegliere prima l’arredamento

Un altro errore da evitare è quello di dipingere le pareti prima di scegliere lo stile e gli arredi della stanza: si tratta di una decisione che comporta numerosi problemi, come quello di dover sprecare tempo e denaro per trovare i mobili giusti. La soluzione migliore è avere già in mente l’arredo e le caratteristiche dell’ambiente per poi scegliere la pittura che si abbina meglio alla composizione e che risulti in linea con i propri gusti.

Evitare i colori troppo luminosi, scuri o saturi

Meglio evitare colori troppo luminosi, scuri oppure saturi: i primi possono stancare dopo qualche tempo e avere un effetto deleterio sull’arredamento. Invece le tinte troppo scure rendono lo spazio buio, opprimente e più piccolo di quanto sia in realtà. Si consiglia di dipingere le pareti in nuance neutre inserendo dettagli dalle tonalità brillanti per dare allegria all’ambiente.

La casa del futuro: Bolton Eco House, ecologica e interrata

La casa degli Hobbit non è poi così lontana dall’idea della Bolton Eco House. E’ una casa adatta alla famiglia ecosostenibile ed interrata, come le piccole casette degli Hobbit dai grandi portoni rotondi.

Una casa sottoterra

La Bolton Eco House è firmata da Make Architects nel nord ovest dell’Inghilterra. Il concetto di ecosostenibilità in questo caso non viene solo espresso attraverso la scelta dei materiali e l’attenzione per la quantità di emissioni che produce. Ma viene preso inconsiderazione anche il tipo di inquinamento visivo che potrebbe causare.

bolton eco house
(novate.ru)

Lo studio Make Architects ha creato una casa ecologica che non solo è la prima proprietà a zero emissioni di carbonio nel nord ovest dell’Inghilterra, ma ha anche il minimo impatto possibile sulla campagna circostante, dal punto di vista ambientale ma anche visivo.
La casa è un’architettura sotterranea, che con il suo tetto di prato e fiori si mimetizza e si integra perfettamente nel verde paesaggio circostante.
La casa genera energia rinnovabile sul posto, alimentata da una pompa di calore geotermica, pannelli fotovoltaici e turbine eoliche.

La casa è stata progettata per una famiglia, ed è composta da sette sezioni differenti. Viste dall’alto sembra che dall’alto sembra un gigantesco fiore a sei petali, più il nucleo centrale. Gli ambienti sono circolari e inondati di luce grazie a un posizionamento e a un orientamento della proprietà attentamente calcolati.
Una vera e propria “casa ecologica del futuro“, progettata per essere sostenibile, luminosa e il meno inquinante possibile anche visivamente.

Hai preparato tutto per l’installazione del sistema fotovoltaico?

Quando si decide di procedere con l’installazione di pannelli fotovoltaici in casa propria, occorre prendere ogni precauzione, per evitare spiacevoli inconvenienti o, ancor peggio delle truffe. Stai pensando di installare un sistema fotovoltaico? Segui i nostri consigli

Rivolgersi alle persone giuste

sistema fotovoltaico
costruire un sistema fotovoltaico (https://www.investireoggi.it)

Dopo aver letto il nostro articolo sui pannelli fotovoltaici avete deciso di procedere con l’installazione? Il primo consiglio che vi diamo è di contattare il consulente di un’azienda di energia, il quale potrà darvi tutte le informazioni inerenti agli incentivi statali ed indirizzarvi verso la ditta più consona alle vostre esigenze. Ogni impianto è differente a seconda dell’area, della fattibilità geografica e ovviamente delle disponibilità economiche. In base a questi dati gli addetti ai lavori individueranno la tipologia più consona alle vostre esigenze ed alla vostra casa.

Per poter ottenere delle informazioni, il più attinenti possibili, provvedete a fornire all’installatore della documentazione del luogo e dei metri quadri che i pannelli andranno a coprire. In questo modo, già al primo sopralluogo, il tecnico saprà di cosa si tratta. Inoltre, è importante informare i tecnici dei consumi riguardanti l’anno precedente, così facendo si potrà avere un quadro completo di ciò che serve alla vostra abitazione.

Altra prassi importante riguarda le informazioni e la richiesta di tutta la documentazione che vi occorre per ottenere l’autorizzazione ai lavori. Tutti questi documenti potete ottenerli presso gli uffici comunali del vostro paese o città.

L’installazione

L’installazione deve essere eseguita da mani esperte. Un sistema fotovoltaico ben funzionante deve essere realizzato nel modo migliore. La potenza dei pannelli fotovoltaici si fonda solamente su alcuni fattori:

  • Grandezza della superficie dell’impianto
  • Luogo e modo di posizionamento dell’impianto (inclinazione ed angolatura)
  • Livello di radiazione del sole

Come evidenziato nel precedente articolo Pannelli fotovoltaici: conosci veramente i loro vantaggi e svantaggi?, è fondamentale assicurarsi che il luogo scelto per l’impianto sia effettivamente adatto a tale scopo!

Un altro dato particolarmente importante è individuare il carico meccanico massimo. Ossia, prima di iniziare i lavori di installazione occorre far analizzare la zona in cui verrà realizzato l’impianto. Calcolare quindi il peso della struttura e dei pannelli in ogni situazione atmosferica.

Come arredare la casa in stile vintage? Ecco le regole da seguire per non sbagliare!

Il vintage è uno stile di arredo molto apprezzato, soprattutto negli ultimi anni. La sua caratteristica principale è quella di ridare qualità e valore a oggetti e mobili del passato pieni di ricordi e di storia. Per arredare la casa in stile vintage ecco delle regole per non sbagliare.

Sedute retrò

stile vintage
stile vintage (grazia.it)

Poltrone imbottite e rivestite in pelle marrone, toni caldi e invecchiati e sedute scomode rese ospitali da soffici e invitanti cuscini. Tutto questo richiamerà al passato e renderà la casa originale e accogliente.

Madie vintage

Le madie vintage sono ottime sostitute delle classiche credenze. Sono facilmente adattabili a qualunque angolo di casa, molto spaziose al loro interno, ma soprattutto trasmettono all’ambiente uno stile retrò assolutamente esclusivo.

Lo stile pop art anni ‘60

stile vintage
stile vintage (grazia.it)

Colori sgargianti ed energizzanti sono alla base dello stile anni ’60 che si ispira alla pop art. Colori accessi dovranno rivestire le imbottiture delle sedute, o i pavimenti ricoperti da tappeti old style con trame intrecciate.

Il legno da recuperare

Tra i materiali privilegiati nello stile vintage c’è sicuramente il legno. Che sia un parquet con effetto rovinato o un tavolo d’antiquariato per la zona living, non abbiate paura di esagerare. L’effetto sarà sicuramente gradito.

Vintage “moderno”

stile vintage
stile vintage (grazia.it)

Moderno e dinamico ma allo stesso tempo retrò è lo stile anni ’50 se sfruttato nel modo giusto. Recuperati vecchi elementi in metallo dall’effetto anticato e mixateli a sedute in pelle e tavolini in legno per uno stile industriale accattivante.

Stampe, stampe e ancora stampe

Dalle pareti all’arredo tessile per una perfetta casa in stile vintage è necessario che tutto abbia un tocco anni ‘50 e niente è meglio delle vecchie stampe.